Creato da lonely_mark79 il 19/04/2010

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Viaggio fra le colline della vita

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Due Stelle In Cielo

Cesare Cremonini

Ci sono due stelle in cielo
che illuminano il buio più nero
e parlano sole e brillanti
di storie avvenute davvero
e guardano altre galassie
che portino nomi più strani
e voltano le loro facce
verso nuvole lontane.
La stella più grande è più bella
perché porta il nome di un fiore
e brilla di luce diversa
più grande e più forte del sole
e in mezzo alla costellazione
la più piccola è rimasta da sola
e non sa come dare il suo amore
alla stella più grande che ora
non ascolta più le sue promesse
che un tempo erano buie illusioni.
Adesso invece sono così sincere
che brillano di mille colori

 


 

 

Atteggiamenti

Post n°36 pubblicato il 23 Febbraio 2011 da lonely_mark79

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Come qualcuno di voi saprà, sono ormai un pò di mesi che ho cominciato a giocare a pallavolo ogni settimana, il giovedì sera. Oh, niente di serio intendiamoci, solo giusto qualche battuta (in senso letterale ma soprattutto figurato ) e qualche bagher, così per divertirsi un pò fra amici.
Si, amici vecchi e nuovi, qualcuno conosciuto abbastanza di recente, qualcuno di più lunga data. E mi ci trovo bene con tutti, poi una gag tira l'altra, una battuta (appunto) un'imitazione...e fatto sta che sono diventato un pò il pagliaccio della situazione, ehehe...e a dire il vero il ruolo tipo da giullare della "commedia dell'arte" me lo trovo anche ben appiccicato addosso, come una parte del mio carattere che non troppo spesso esce a galla nella vita di tutti i giorni, ma chissà com'è, in certe occasioni non c'è verso, deve spuntare. E con grande ilarità generale devo dire, compresa la mia
Forse sarà il fatto che è un lato di me che esce solo con le persone con cui mi trovo a mio agio, forse è una specie di valvola di sfogo, come a sdrammatizzare le cose che sembrano non andare, chissà...
Tutto positivo si potrebbe dire fin qui...se non per il fatto che da qualche settimana a questa parte, una delle ragazze che fanno parte del gruppo ha cominciato a predersi un pò più di confidenza, e insomma, ad ogni occasione buona non fa mancare qualche battutina più o meno acida o ironica (dipende dai punti di vista) nei miei confronti. Per carità, niente di particolarmente pesante, però insomma, alla prima mi faccio una risata, alla seconda e alla terza rispondo con una battuta a tono sempre col sorriso, alla quarta faccio finta di nulla, ma poi mi sono già stufato! Se poi si aggiunge che un tantinello permaloso lo sono (mea culpa, lo ammetto) e non ho mai preso in giro ne fatto torti a nessuno di questi amici, tantomeno che a lei, la cosa non si spiega molto.
Non ne faccio un dramma, anzi, tutto sommato poi ci rido anche su, ma siccome sono uno a cui piace capire le cose e non si accontenta di essere spettatore passivo, un minimo di riflessione l'ho fatta in merito...solo che (da mente maschile e quindi estremamente semplice ed elementare direbbe qualcuna ) non ne sono mica venuto a capo.
Finchè un bel giorno mi è arrivato il suggerimento illuminante: "Ma non è che sotto sotto...le piaci?"
A tale rivelazione la mia espressione () è stata più o meno simile a quella di chi vede un dobermann inseguito da un micino...
"Ma chi, io?! Ma va, ma quando mai...impossibile...e poi me lo avrebbero detto, o quanto meno fatto capire..."
Ma poi, soprattutto: ma è mai possibile che una ragazza per far capire che prova una "simpatia" particolare per un ragazzo, lo stuzzichi in quel modo? Ovvero con battutine acide o ironicamente anche pesanti ad ogni occasione?! A me sembra strano, anche perchè se ha un minimo capito come sono fatto, questo è proprio l'approcio che con me non funziona affatto, anzi, ihih...e aggiungo anche che per fortuna non è proprio il tipo di ragazza che mi interessa e quindi anche se fosse, poco me ne cale, come si suol dire...però, come dicevo prima, è giusto per capire l'atteggiamento, ecco tutto...diciamo che in questi casi lo psicologo che è in me salta fuori occhialini alla mano e sguardo inquisitore domandando: "Ma pecchè, pecchè pecchè...?"
Voi che dite? Altri suggerimenti o idee? Davvero possibile che sia un tentativo di corteggiamento?!
Mah, a voi l'ardua sentenza....

Goodbye, Lonely ;-)

 

PS. Visto che è tutta la sera che per qualche strana ragione sto ascoltando i Placebo, ne metto una delle mie preferite ;-)

Placebo - Special Needs

 
 
 

Immaturi

Post n°35 pubblicato il 31 Gennaio 2011 da lonely_mark79

Alex Britti - Immaturi

 

E' difficile accettare
avventure già vissute
ma infondo questa vita è piena di sorprese
quei ricordi ormai sbiaditi
rieccoli prepotenti
come se nulla fosse ti tornano tra i denti
se gli esami non finiscono
non cambiano le attese
e nei giorni che ci aspettano
centomila candele accese,
che si spengono in un secondo
non appena le vuoi soffiare
c'è qualcosa che ci spinge
è difficile cambiare
e per quelli come noi
che si sentono insicuri
c'è soltanto una risposta
a volte siamo un pò immaturi
come il sole verso l'alba che fa luce ma non scalda
...immaturi...
noi che andiamo controvento
ma che infondo il vento non ci sfiora mai.

E' difficile arrivare puntuale di mattina
quando la notte è lunga
e il freddo ci consuma
ci consuma questa vita che ci illumina di immenso
c'è una stella da raggiungere e se no non ha più senso
e ti accorgi in un istante
che saranno tempi duri
e c'è solo una risposta
a volte siamo un pò immaturi
come il cielo all'improvviso
come il buio in un sorriso
...immaturi...
noi cerchiamo una risposta
ma poi quando la troviamo scappiamo via

...immaturi...
come il cielo del mattino
e lo sguardo di un bambino
...immaturi...
adulti di nascosto, ma che forse adulti non saremo mai.

 

Mah...non so se andarne proprio fiero, ma insomma...in questa canzone mi ci ritrovo abbastanza ultimamente e già da quando l'ho ascoltata la prima volta all'ultimo dell'anno mi è piaciuta subito...forse perchè descrive il periodo che sto vivendo, forse solo perchè è vero quel che dice l'ultimo verso: "adulti di nascosto, ma che forse adulti non saremo mai".
Non lo so.
Ma so che per il momento mi sta bene così, voglio vivere questo periodo della mia vita giorno per giorno, cercando di essere il più sereno possibile, senza pianificare l'impossibile, cosa che ho fatto fino a ieri. Atteggiamento che tanto, non ha poi molto senso.
Si, oggi mi va bene così.

Goodbye, Lonely ;-)

 
 
 

Paure

Post n°34 pubblicato il 23 Gennaio 2011 da lonely_mark79

Questo inizio dell'anno è stato un pò strano, con alcuni eventi inaspettati, sia nella vita privata sia nel lavoro. Qualcuno a dire il vero magari era un pò prevedibile  pensandoci bene, qualcuno un pò meno, ma ciò nn toglie che abbiano dato quel pizzico di vivacità in più nelle cose che vivo che non guasta mai, anzi.
Il fatto è che tramite una serie di collegamenti mentali strani dei miei, questi fatti inaspettati mi hanno portato un pò a riflettere sulle nostre paure o, senza essere troppo tragici, sui nostri timori.
Eh si, perchè almeno a me, le sorprese lasciano sempre un pò spiazzato, faccio fatica ad adattarmici velocemente, a prendere bene le misure di nuovo. E quindi va a finire che la parte irrazionale di me salta fuori e quei timori che cerco per quanto possibile di tenere nascosti o comunque sopiti, vengono a galla.
E mica finisce li. Uno per uno, ogni volta, mi tocca riesaminarli, analizzarli e vederne i cambiamenti nel tempo, magari cercando una volta per tutte di porvi rimedio.
Con alcuni si riesce, con altri purtroppo no. Di qualcuno magari ne trovi la chiave, e intravedi un modo per superarli, con altri ancora non ti resta che constatare, ancora una volta, che te li devi portare appresso ancora un pò, perchè l'unica soluzione è aspettare che passi del tempo e vedere come vanno le cose.
La cosa "bella" è che le paure sono le più disparate e non esiste un modo univoco per tutti di eliminarle.
C'è chi ha paura di cambiare lavoro, chi ha paura delle malattie, chi ha paura di cambiare città, chi di rimanere da solo, chi ha paura degli insetti, chi di fare un errore, chi di fidarsi delle persone, chi semplicemente di incontrarne alcune. E la lista sarebbe infinita, come infinita è la percezione che ognuno di noi ha rispetto alle stesse paure. Potrebbero essere benissimo dei semplici timori, di quelli che ti aiutano pure, ti mettono "in guardia". A volte ti risparmiano pure un sacco di sofferenze. Ma potrebbero essere anche delle vere e proprie fobie, di quelle che ti bloccano letteralmente, in un modo o nell'altro.
E sfido chiunque a dire che "No, io non ho paura di niente, non c'è nulla che mi terrorizzi".
Impossibile.
Anzi, questi personaggi magari sono quelli che hanno più paura di tutti, perfino di ammettere che si, anche loro qualche timore ce l'hanno e come.
Siccome poi, per indole e per lavoro, devo trovare soluzioni, ho pensato a cosa si potrebbe fare per evitare di portarsi questo fardello addosso. Perchè si fa presto a dire che le paure vanno affrontate, che bisogna prenderle di petto e sconfiggerle. E' una parola. Ognuno ha il suo metodo, quello che gli va più a genio col carattere che ha. Si potrebbe prenderle di petto, come si potrebbe benissimo prenderle alla distanza, per logoramento, un passettino per volta.
La cosa importante credo che sia comunque rendersi conto che un problema esiste, che c'è qualcosa che, in fondo in fondo, non ci fa stare sereni. Qualcosa che ci blocca nel nostro modo di agire, che non ci fa vivere al massimo delle nostre possibilità. Che potrebbe insomma, farci perdere un gran bel pezzo di vita.
Questo è il primo passo per superare l'ostacolo, credetemi. Poi a ognuno la sua tattica, scalare la montagna a scatti "tagliagambe" come il Grande Marco Pantani o salire del proprio passo, come il Buon Vecchio Miguel Indurain. A ognuno la sua via, la sua avventura.
E io? Io spero solo di essere capace di prendere esempio da tutti quei Marco o Miguel che si incontrano giorno per giorno, che non girano la bici e tornano indietro ma salgono fino in cima, in ogni caso.
Chapeau a tutti loro.
Goodbye, Lonely ;-)

Hey Now! - Oasis

 

PS. Non l'ho fatto qualche giorno fa, ma volevo ringraziare Mirtilla per il premio che mi ha dato in questa pagina. Delle belle parole e un bell'augurio. Grazie.

 

 
 
 

Eterni indecisi

Post n°33 pubblicato il 05 Gennaio 2011 da lonely_mark79

Eterno indeciso.
Non faccio fatica ad ammetterlo, lo sono sempre stato. Pensavo però che con la maturità (o vecchiaia come potrebbe dire qualcuno... ) le cose sarebbero migliorate, ed invece forse è ancora peggio. Quasi per ogni minima cavolata, mi viene da pensarci su mille volte, valutare i pro e i contro delle mie azioni, delle mie decisioni.
Potrebbe essere un bene a dire la verità, perchè almeno vuol dire che le decisioni che prendo sono ragionate e ponderate, il che oggigiorno non guasta mai. Però quando è troppo è troppo, mi rendo conto di esagerare spesso e volentieri. E non è un bene perchè magari va a finire che poi il parere di chi, per sua sventura, mi sta accanto mi manda ancora di più nei casini i pensieri e davvero non se ne esce più. E chi ti vuole aiutare finisce per danneggiarti, influenzando una scelta tua e solo tua...un paradosso vero?
Eppure è così, credetemi.
Non so neanche perchè sono fatto in questo modo, ma di sicuro so che è un lato del mio carattere che proprio non sopporto. Sarà forse perchè appartengo ad una generazione così, nata un pò nella bambagia, dove tutto era sistemato per benino, per non farci soffrire le "mancanze" che invece hanno avuto i nostri genitori. E questo ci impedisce forse di valutare bene cosa è veramente giusto per noi, per la nostra vita, perchè qualcuno ha spesso e volentieri deciso per noi, pur con le migliori intenzioni.
Sarà forse che veramente ci sono talmente tante alternative a volte, che prendere una decisione diventa un'impresa titanica.
Mettiamoci pure una nota di colore va, che ai primi dell'anno ci sta sempre bene, anche per i più scettici...massì diciamolo...E' SOLO PERCHE' SONO DEL SEGNO DELLA VERGINE CHE SONO COSI' INDECISO!!LO SANNO TUTTI CHE E' IL SEGNO PIU' RIFLESSIVO DELLO ZODIACO!!
Dai, scherzi a parte...forse le ragioni non sono solo quelle che ho scritto qua, forse sono ancora più complesse, ma penso di non esserci andato poi così lontano.
Tanto è vero che in questi giorni mi è capitato spesso di sentire o leggere di comportamenti analogni al mio, per una ragione o per l'altra. Questo mi fa sentire meno "spaesato" se vogliamo ma non è che sia una gran consolazione...è che bisogna ammeterlo, molti sono indecisi perchè ancora non hanno ben capito quello che vogliono, di cosa sono veramente alla ricerca per essere felici, me compreso.
Forse ne abbiamo una vaga idea, forse ne abbiamo sentito parlare, ma non sappiamo davvero che cos'è, dove si trova, come dobbiamo fare per averlo, chi o cosa può darcelo.
O forse, e questo sarebbe ancora peggio, ne abbiamo semplicemente PAURA.
E quindi stiamo così, girovaghi...proviamo e riproviamo, senza troppa convinzione, senza una "strategia" qualcuno direbbe. Con la paura di prendere delle mzzate sui denti, di farci male. E se abbiamo anche qualche scrupolo, abbiamo paura di fare del male anche a chi ci vuole bene.
Non so a voi, ma più me ne rendo conto e più questa cosa mi rende inquieto, come se mi logorasse. Perchè mi viene un pò il dubbio che quello che più o meno ha guidato tutte le azioni e le scelte che ho fatto finora, e cioè la ragione, non è la sola maniera corretta per guidarci "sulla retta via".
Forse bisogna andare anche un pò più d'istinto, senza pensarci troppo, lasciandosi guidare anche dalle sensazioni che uno ha sul momento, dalla parte un pò più irrazionale di noi. Insomma, decidere anche un pò con la pancia e non solo con la testa. Chissà che in questo modo non ci si senta un pò meno spiazzati, paradossalmente.
Riuscendo a scegliare ciò che veramente è giusto per noi.
E visto che siamo all'inizio dell'anno, dove i buoni propositi la fanno da padrone, io scelgo proprio questo.
Eh si, questo è proprio il mio.

Goodbye, Lonely ;-)

 
 
 

Quanto tempo

Post n°32 pubblicato il 30 Dicembre 2010 da lonely_mark79

Quanto tempo.
Quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho scritto qui, a pensarci non mi sembra quasi vero. Oddio, non è tanto in senso assoluto, ma forse per i tempi di un blog è veramente tanto. Infatti mi sembra passata un'eternità, mi sembra quasi un periodo diverso della mia vita, di quelli che si ricordano ogni tanto con un pò di nostalgia.

Che ci volete fare, sono rimasto anche io vittima del Tempo. O meglio, della mancanza di Tempo. E fondamentalmente di voglia. Perchè ogni tanto ci sono quei periodi in cui arrivi la sera a casa bello cotto ed è già tanto se riesci a scambiare due parole con un amico o un'amica. Per raccontarsi, per sfogarsi, per consolarsi un pò a vicenda. E di stare a confrontarsi con se stessi, su queste righe, a volte non ce la si fà proprio.

E dire che il desiderio di farlo ricorreva spesso.
Ad esempio quando la nostra "amica a 4 zampe" ci ha lasciati, poco più di un mese fa.
Stava molto male e purtroppo l'unica cosa che rimaneva da fare era farla sopprimere.
Si spera sempre di non arrivare a queste situazioni, ma capita. E quando ci hai vissuto assieme per moltissimi anni, praticamente da quando non eri neanche adolescente, non è affatto facile prendere una decisione del genere, anche se è quasi una scelta obbligata.
Anche se alla fine "è comunque un animale".
Ci si sente lo stesso in colpa, forse perchè inconsciamente sembra di tradire l'infinita fiducia che quell'adorabile mucchietto di pelo nutre per il proprio padrone, per noi che eravamo il suo punto di riferimento costante e in ogni istante. Tanto è vero che alla fine non ce l'ho fatta ad accompagnarla fino all'ultimo, mi sarei sentito troppo male. Ho preferito salutarla il giorno prima, standole semplicemente accanto e accarezzandola, dandole quel contatto fisico che sempre cercava con noi. E chiedendole scusa.
Ed è incredibile come magari bastano un paio di film per far tornare a galla il dispiacere che avevi elaborato nei primi giorni. Ti sembra quasi più acuto, più intenso.
Non so, forse è l'effetto del Natale, della festa, della voglia di star bene a tutti i costi, che dà a certe sensazioni dei toni più malinconici, forse più subdoli da affrontare. O da ri-affrontare.

Meno male che si ha anche la possibilità di rielaborare sensazioni piacevoli. Come quelle passate assieme ad alcuni degli amici più cari che hai, che anche se per varie ragioni non li vedi da un anno, è come se li vedessi tutti i giorni. E pure il gelo delle 4 del mattino fra una battuta e l'altra ti sembra più sopportabile in loro compagnia, magari capendo anche che le riflessioni che si fanno alla fine sono le stesse, seppure arrivino da esperienza diverse. Con la consapevolezza che anche se distanti, anche se abbiamo preso strade diverse, continuiamo a crescere nello stesso modo di sempre, come abbiamo fatto in tutti questi anni, sempre nella stessa direzione.
Si potrebbe obiettare: "Ma che noia!".
Io invece dico solo: "Che fortuna".

Ed è una fortuna, che ogni tanto le preoccupazioni o i timori che abbiamo, si possano  dimenticare per qualche istante.
Un pò come quando si ritorna a casa dopo un lungo viaggio.

Vi lascio con una canzone che amo molto e che spesso mi capita di trovarmi a canticchiare quasi inconsapevolmente...

Goodbye, Lonely ;-)

 

A sort of homecoming

U2

 
 
 

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