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MULTE AI SEMAFORI: RICHIESTA DI ANNULLAMENTO
Post n°18 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da colognoladomani
In merito alle problematiche relative alle contravvenzioni ai semafori i consiglieri del Gruppo misto dell'Unione di Comuni (di cui Maria Dal Dosso è capogruppo) proseguono nel loro impegno dalla parte dei cittadini, valutando tutti gli aspetti della normativa relativa a questa problematica ed hanno inviato al Presidente una lettera, che di seguito pubblichiamo, per chiedere l'annullamento delle contravvenzioni. Al Presidente Unione di Comuni Verona Est Avv. Domenico Sella OGGETTO: Apparecchiature per il controllo automatico delle infrazioni a semaforo rosso nel territorio dell’Unione di Comuni Verona EST – Richiesta annullamento
I sottoscritti Burro Bruno, Dal Dosso Maria, Verzini Alessandro, Verzini Giorgio, Consiglieri dell’Unione di Comuni "Verona Est", facendo seguito alle precedenti comunicazioni relative all’oggetto ritengono opportuno riproporre le argomentazioni elaborate in merito all’installazione delle apparecchiature a posto fisso per la rilevazione delle infrazioni a semaforo rosso effettuata a partire dal mese di ottobre 2006 sul territorio dell’Unione di Comuni Verona Est. - Il numero elevato di contravvenzioni irrogate soprattutto nei mesi di ottobre – novembre 2006 ha generato un diffuso disagio nella popolazione e un clima di diffidenza nelle Istituzioni avviando un acceso dibattito sull’utilità e sul reale obiettivo di tale sistema di controllo facendo emergere numerosi dubbi e perplessità che non sono ancora stati completamente chiariti. -Come Consiglieri del Gruppo Misto, dopo aver analizzato la documentazione relativa ai provvedimenti adottati dalla Giunta dell’Unione e dai funzionari competenti e la normativa vigente, a partire dal 5 marzo 2007 ci siamo fatti carico del problema in ambito istituzionale, con interventi in varie sedute ordinarie, straordinarie e informali del Consiglio dell’Unione e dei singoli Comuni e chiedendo chiarimenti al Presidente in carica con un’interpellanza a risposta scritta. Si è inoltre inviata tutta la documentazione al Presidente della Provincia e al Prefetto e si è illustrata la situazione nel corso di un incontro con il vice Prefetto Vicario dott. Faillaci. -Non si ritengono esaurienti ed esaustive della problematica le risposte fornite ai quesiti posti con l’interpellanza dall’allora Presidente dell’Unione, soprattutto laddove afferma: a) che l’allungamento del tempo del giallo per gli impianti di Via Strà e di Via Battisti (portato da 4 a 6 secondi da gennaio 2007) è stato attuato con il fine di monitorare la situazione e che questa variazione non dà origine a discriminazioni; b) che alla ditta viene corrisposto un corrispettivo per ogni foto utilizzabile e che tuttavia questa modalità non è considerabile compartecipazione agli utili; c) che le rilevazioni sono state effettuate dalla Ditta, per un lungo periodo, sulla base di una aggiudicazione provvisoria Attualmente questi aspetti non sono ancora stati chiariti e sulla base di nuovi elementi di valutazione si evidenzia quanto segue: a) L’allungamento del tempo della luce gialla da circa 4 a 6 secondi (decisione adottata dal mese di gennaio 2007 per gli impianti di Via Cesare Battisti e di Via Strà, entrambi in Comune di Colognola ai Colli) ha avuto come effetto immediato una drastica diminuzione delle contravvenzioni che per il solo semaforo di Strà sono scese dalle 2000 dei due mesi precedenti a poco più di 100 nel mese di gennaio, riduzione confermata per tutti i mesi successivi dai dati forniti dalla Polizia Locale. Questa variazione decisa a seguito delle proteste della popolazione, è una chiara attestazione che il meccanismo per la rilevazione delle infrazioni era stato congegnato in modo vessatorio con una durata della luce gialla inferiore ai 4 secondi. La stessa richiesta del Sindaco di Colognola ai Colli, conseguente al crollo del numero di rilevazioni, di disinstallare l’apparecchiatura collocata al semaforo di Via Battisti fa sorgere ulteriori dubbi se il reale obiettivo di queste apparecchiature sia quello di colpire i trasgressori (nel qual caso sarebbe stato più opportuno lasciare telecamera) o se la sicurezza stradale non sia solo un alibi per giustificare scelte discutibili. b) Le rilevazioni, come da impegno contrattuale, vengono effettuate e documentate con CD dalla stessa ditta che installa e gestisce le apparecchiature e le relative tarature, il tutto a fronte di un corrispettivo unitario. Questa modalità di compenso alla Ditta basata sul numero di contravvenzioni irrogate si configura inequivocabilmente come compartecipazione agli utili ed è in contrasto con quanto si evince dalla Risoluzione del Ministero dei trasporti del 3 agosto 2007, nella quale si afferma che "appare paradossale che l’attività di accertamento sia effettuata dai medesimi soggetti che hanno accettato tale rischio contrattuale, in tal modo questi soggetti determinerebbero loro stessi l’entità del corrispettivo, raggirando altresì il rischio contrattuale." c) I cittadini sono in attesa di risposte chiare e convincenti tali da fugare ogni dubbio circa la regolarità delle procedure e l’applicazione della normativa effettuata attraverso un sistema di rilevazione che per come è congegnato ha colpito e colpisce in modo vessatorio e indiscriminato sia i trasgressori sia coloro che non fanno in tempo a liberare l’incrocio per la durata troppo breve della luce gialla. Si prende atto che : 1) nella riunione informale di Consiglio dell’Unione del 20 novembre 2007, nel corso del dibattito svoltosi sull’argomento in oggetto, la S. V. ha confermato l’esigenza di individuare un’idonea soluzione delle problematiche connesse all’utilizzo delle apparecchiature per la rilevazione automatica delle infrazioni a semaforo rosso. 2) il Ministero dei Trasporti Dipartimento per i Trasporti Terrestri Direzione Generale per la Motorizzazione Divisione VIII, è intervenuto in riferimento ai semafori della Val d’Illasi e con la nota del 29 ottobre 2007 ha chiarito in modo definitivo che i semafori non possono essere utilizzati per la regolazione della velocità, escludendo la possibilità di installare dispositivi con duplice funzione di misuratori di velocità e di documentatori di infrazioni. 3) la giunta dell’Unione, come riportato da un sito internet, in data 27/12/2007 avrebbe deciso (ma non ci è stata notificata alcuna delibera in tal senso) di disattivare le attrezzature situate in Comune di Illasi. Questa ulteriore decisione, se confermata, va a regolarizzare una situazione esplicitamente fuori norma ma è anche una implicita presa d’atto del fatto che molti automobilisti sono stati ingiustamente sanzionati. Alla luce di quanto sopra esposto, ritenendo che i pareri del Ministero dei Trasporti del 3 agosto 2007 e del 29 ottobre 2007 confermino le perplessità e le osservazioni critiche più volte espresse circa le modalità di utilizzo delle apparecchiature di rilevazione delle infrazioni, ma soprattutto che proprio l’uso non congruo di tali strumenti abbia dato origine a situazioni discriminatorie e penalizzanti nei confronti dei cittadini i sottoscritti CHIEDONO alla S. V. - di intervenire per annullare le infrazioni rilevate dalle attrezzature poste ai semafori della Val d’Illasi (Via Filzi – Via Donzellino) con conseguente restituzione delle somme ingiustamente introitate e dei punti della patente. - di verificare la regolarità delle clausole contrattuali con la ditta appaltatrice e nel frattempo di sospendere le rilevazioni anche al semaforo situato in località Strà. Sempre a disposizione per ulteriori approfondimenti e per proseguire il dibattito e il confronto, si inviano distinti saluti. I Consiglieri Burro Bruno Dal Dosso Maria Verzini Alessandro Verzini Giorgio
Colognola ai Colli, 8 gennaio 2008 |
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