Colognola Domani

LE CRITICHE PRESUPPONGONO UNO SCOPO COSTRUTTIVO, LE PAROLE TIPO LADRI, FANNULLONI, BASTARDI PEZZI DI M... NON HANNO NULLA DI COSTRUTTIVO, MA MOLTO DI OFFENSIVO. NON PER L'OPERATO O PER LA FIGURA CHE LA PERSONA RAPPRESENTA, MA PER LA PERSONA CHE OGNI GIORNO VIENE A FORNIRE UN SERVIZIO CHE, SE CORRISPOSTO IN MANIERA IMMEDIATA ANCHE SMUOVENDO MARI E MONTI è SOLO UN DOVERE CHE OVEVA ESSERE FATTO, SE VIENE RITARDATO O NEGATO PER QUALSIVOGLIA RAGIONE, SEI UN FANNULLONE E BASTA.

troppo spesso quando un cittadino critica o si confronta con un amministratore o comunque una persona che è una figura pubblica e svolge un lavoro nel settore pubblico (rimango appositamente abbastanza vaga...), la sua critica viene interpretata come una critica alla persona... in realtà si critica l'operato o la figura che la persona rappresenta... essendoci questa incomprensione di fondo qualcuno si sente in dovere di difendersi fino all'ultimo...

La manifestazione, a dispetto di tutto e di tutti i menagramo è andata bene; c'erano un centinaio di persone ed è un buon numero se si considera che la gente protesta ma preferisce non esporsi, visto anche i sistemi usati da chi gestisce il potere. Non c'è da stupirsi se il sindaco aderisce, si ritira, dichiara, smentisce e così facendo si burla dei cittadini che come primo cittadino dovrebbe tutelare e rappresentare...sono tutti mezzucci per correre ai ripari e cercare di recuperare credibilità. Non resta che sperare che i cittadini aprano gli occhi e finalmente si rendano conto che "il re è nudo"....

Vi ammiro per la vostra caparbietà, non deve essere facile fare opposizione contro certi personaggi, eppure siete sempre in prima fila pronti a difendere i cittadini. Per quanto riguarda la manifestazione di protesta per il Ponte delle Asse, ieri il sindaco Martelletto ha detto che aderisce, ma evviva la coerenza, oggi si è autosmentito ed ha detto che rinuncia e non aderisce. Forse domani aderisce ancora e dopodomani convocherà la sua giornalista per riscrive di non aderire e così via fino a sabato La sagra dell'incoerenza, ma conoscendo la situazione non è che mi sorprenda poi tanto! Buon Natale e continuate ad essere dalla parte dei cittadini, alle prossime elezioni raccoglierete i frutti.

Di fronte alla serie di problematiche sollevate da molti cittadini multati che hanno fatto ricorso il Giudice di pace di Soave ha chiesto una perizia tecnica sul semaforo di Strà. Siamo tutti in attesa che la perizia venga depositata e che quindi il giudice di pace si pronunci su questo sistema che sempre più viene percepito come una trappola più che come un sistema di prevenzione.

Le questioni poste da Laura sono fondamentali per chi voglia avvicinarsi alla politica intesa, nel senso nobile del termine, come attività svolta per risolvere le problematiche dei cittadini e per formulare proposte innovative in ordine alla realtà territoriale. In realtà la politica si sta sempre più configurando come mera gestione del potere e come mezzo attraverso il quale garantire privilegi e appagare il narcisisismo di chi amministra. Non deve meravigliare, quindi, che ci sia tanta disaffezione da parte della gente e il desiderio di cambiare tutto... Ai politici si impone una riflessione che li induca ad adottare misure credibili di rinnovamento per evitare che questo vento di antipolitica oltre a spazzar via la classe politica spazzi via i principi di libertà e giustizia sociale sui quali si basa la democrazia.

Ritengo che la scarsa partecipazione sia un indice indiscutibile di malessere da parte della popolazione. Soprattutto la scelta dell'acquisto di Villa Aquadevita ha avuto e sta avendo riscontri negativi. Oltre al costo iniziale che già di per sé rappresenta un onere notevole per il bilancio, è facile prevedere che i costi per la ristrutturazione richiederanno un impegno economico considerevole nei prossimi anni, tenendo conto degli oneri relativi alla progettazione e alla successive riqulificazione dell'immobile. A quel punto si porrà il problema della gestione...anche qui c'è da porsi un importante interrogativo sulle forme di gestione e soprattutto sui costi!!! Ma viene spontaneo chiedersi: di fronte ad una decisione così gravosa i cittadini non era meglio sentirli prima??? Un vecchio adagio popolare dice che "del senno di poi sono piene le fosse". Forse in questo semplice motto si può trovare una seppur minima indicazione della disaffezione della nostra gente.

Io credo che certe tematiche le affronti soltanto se possiedi una sensibilità ed una intelligenza che va oltre l'esaltazione del proprio ego. Colognola da anni in tema di sicurezza stradale versa in pessime condizioni, le strade sono in alcuni tratti ancora con caratteristiche da campagna, gli incroci non vengono messi in sicurezza perchè non si vuole toccare interessi di amici, eppure da oltre dieci anni a governare sono sempre gli stessi soggetti, e questo per colpa nostra che non sappiamo e non vogliamo cambiare radicalmente il futuro del nostro paese che è prigioniero delle idee confuse e retrograde di poche famiglie. Laura

Essendo una studentessa, percorro quotidianamente a piedi quel ponte, ogni volta rischio di essere messa sotto da qualche mezzo, in particolar modo quando s'incontrano due camion, bisogna saltare oltre il guard-rail per non essere asfaltata sulla strada. Il sindaco e l'amministrazione se ne infischiano altamente, probabilmente come per l'incrocio della decima aspettano che si verifichi qualche disgrazia prima di mettersi all'opera e cercare di risolvere il grave problema. Mi dispiace solo in occasione della mia prima esperienza elettorale, di aver votato questo sindaco, un errore che non ripeterei e credetemi non lo dico per compiacere la minoranza che in questo caso mi ospita sul blog, ma perchè ne sono veramente convinta. Laura

Ecco l'articolo di PRIMO GIORNALE EST VERONESE (Massimo Rossignati) - 10 OTTOBRE 2007 «E’ UN SINDACO DITTATORE» Dura protesta dell’opposizione che non si presenta in consiglio e manifesta davanti al municipio. L’ACCUSA: Il tentativo di approvare un regolamento che limiti ad un solo luogo lo spazio dove poter manifestare è un attacco alla libertà. DEMOCRAZIA: Ultimo atto di un governo che da oltre un anno non ci convoca in commissione, ci vieta l’area attrezzata per la festa, non rispetta i tempi di consegna degli atti «E adesso vogliamo verificare se un tale regolamento sia legittimo o meno. Secondo me qui si sta ledendo la libertà di fare politica e di manifestare le proprie idee, sancita e difesa dalla Costituzione ». Maria Dal Dosso non è certo una rivoluzionaria, ma stavolta è decisa ad andare fino in fondo contro la scelta del sindaco Alberto Martelletto e della maggioranza di individuare in tutto il territorio di Colognola ai Colli, un solo spazio, e cioè via Nobile, per le manifestazioni di carattere politico. Un punto che era all’esame del consiglio comunale del 27 settembre, poi ritirato dallo stesso primo cittadino, sotto la protesta che ha visto i consiglieri comunali di minoranza di “Colognola Domani” non partecipare alla seduta del consiglio e manifestare davanti al Comune, distrìbuendo volantini dall’inequivocabile titolo: «Colognola Domani non ci sta!!! Dice non alla dittatura di questo sindaco, che preso dalla frenesia e dal furore di regolamentare tutto e tutti, vuole mettere il bavaglio ai cittadini ed ai gruppi politici che li rappresentano». «Questo tentativo di approvare un regolamento che limiti ad un solo luogo lo spazio per l’attività politica è solo l’ultimo di una serie di attacchi e di problemi creati da quest’amministrazione all’opposizione ed a tutti coloro che non la pensano come loro - attacca Maria Dal Dosso -. Basta citare la mancata convocazione per oltre un anno dei rappresentanti della minoranza all'interno delle commissioni, il divieto di concedere l'area attrezzata di via Nobile per la realizzazione della festa del nostro movimento, la mancata consegna di atti pubblici nei termini previsti dal regolamento,la convocazione dei consiglieri di minoranza a sole 48 ore dal consiglio comunale, e questo a fronte di decisioni importanti come il PATI che richiedono tempi di valutazione sicuramente più ampi». E ora, il tentativo del sindaco Martelletto di far approvare quel regolamento sul luogo dove poter manifestare e fare attività politica. «Per un Comune come Colognola, che è diviso in 5-6 contrade e frazioni su un territorio di 11 chilometri, questo rappresenta un evidente “attentato” al pluralismo, all’informazione ed alla diversità di opinioni - riprende il consigliere d’opposizione -. Ma ciò dimostra, ancora una volta, il modo di intendere la cosa pubblica di chi oggi governa il paese, indifferenti nei confronti delle problematiche dei cittadini e irrispettosi delle più elementari regole democratiche. Non siamo entrati in consiglio per non avvallare con la nostra presenza una tale scelta, e faremo di tutto per bloccare quest’ultimo passaggio amministrativo ideato dal sindaco Martelletto per togliere voce a chi non la pensa come lui».