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Pagine di diarioLIETO DI ABITARE IL VUOTO "Quel giorno salimmo in cima ad una collina. L'uomo-bufalo mi disse di elevare il più possibile la soglia dell'attenzione e di sentire con tutto il mio essere. Tranquillamente seduto per terra sullo sfondo delle alte montagne, mi disse: ... Se ci affrettiamo lentamente, arriveremo presto; se ci affrettiamo rapidamente, non arriveremo mai.
Tempo fa lessi questo libro e mi fu di grande utilità. La vicenda: uno psicoterapeuta di successo alla ricerca di se stesso, della pace interiore. In India, nel Tamil Nadu, sulle Montagne Azzurre incontra un personaggio semplice, un pastore, che lo introduce alla saggezza cui è pervenuto attraverso l'osservazione dell'animale sacro della sua tribù, il bufalo. Nel caso specifico, la bufala sacra, Jari-ki. Il passaggio che ho citato sopra mi dà l'occasione per soffermarmi su un moto dell'anima che, penso, succeda a tutti, prima o poi, nella propria vita. Conoscenti, amici, parenti, ma anche amori, all'improvviso escono di scena. Con o senza motivo. Mai ce lo saremmo immaginato: pensavamo che ogni legame, più lo annodavamo e più non si sarebbe sciolto, più lo avvinghiavamo e più non avrebbe potuto svincolarsi da noi. Non è così.
Le emozioni e i sentimenti non hanno logica, si librano nel cielo come gabbiani in volo.
Mi sto abituando a non fermare, ma a lasciare che l'acqua scorra come e dove vuole, a non trattenere, ma liberare, a non aspettarmi sorprese, a non esigere, a rispettare l'apatia e i silenzi dei sentimenti, a frequentare il deserto delle forti emozioni. Lieto di abitare il VUOTO. Il VUOTO precede le emozioni, i sentimenti, il pensiero.
"Tutto è flusso, tutto è vibrazione. Lo senti? E senza aspettare la mia risposta, aggiunse: "... I tuoi attaccamenti ti hanno impedito di sperimentare quello che c'è prima del pensiero, dove si incontra l'elemento di non-morte. È nel non attaccamento che inizia la libertà. Ma tu sei attaccato al corpo, ai concetti su te stesso, ai tuoi schemi mentali" (p. 123).
"Armonizzati con i ritmi dell'universo. La mente, vuota. Il corpo come una valle immobile e silenziosa. Il respiro come una nuvola che arriva e se ne va. Infinitamente tranquillo"... "Se sperimenti il tuo corpo come un grande vuoto, come uno spazio senza muri divisori, tutto ti sarà più facile"... "Se il tuo corpo è un vuoto, ti sentirai il tutto" (p. 131).
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