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I TG li dipingono così
Post n°33 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da candidacreatura
Come al solito la mancanza di voglia di fare caratterizza il primo approccio con il foglio bianco. Scrivo a mano e poi riscrivo al PC. Quella della penna e del foglio intonso che va pian piano ricoprendosi di parole è un’esperienza a cui non riesco a rinunciare. E’ un vivere anche sensualmente il momento topico della stesura di pensieri che vengono via via prendendo le forme di un discorso. Mettersi in un angolino a meditare, il foglio davanti, potrebbe essere un ottimo incentivo alla “produzione”. In pochi istanti vedi prender vita il nucleo di quello che, una volta rielaborato, costituirà la materia prima di un post. In questi giorni di desolante inverno (che belle però le tempeste che in questo periodo squassano il mare!) guardo la Tv, anche se il più delle volte l’ascolto soltanto (molto raramente mi siedo davanti ad essa con l’intento di sorbirmi tutto ciò che essa propina). Mi piace poi rovistare fra i vari link della rete alla ricerca di commenti sui programmi più visti. Cosa che mi diverte e mi intriga. Anche se il più delle volte ciò che vedo non mi rallegra per niente. Come certa informazione televisiva che punta troppo spesso il dito contro i giovani italiani dipingendoli così. Sono tutti (o quasi)
Ne viene fuori un ritratto poco esaltante. E’ chiaro che l’adolescente violento fa notizia, quello ubbidiente e bravo no. Il ragazzino che fuma e spaccia marijuana nel bagno del Liceo “Tal dei Tali” ti riempie un filmato di 3 minuti che puoi dare in pasto a coloro che: 1. scandalizzati diranno: “Possibile?”.; 2. ed a quelli che invece esclameranno divertiti: “Figo!” (sono gli stessi giovani) Col giovane intelligente, interessato della politica, non alcolista, insomma normale non ci fai nulla. Anzi sembra così poco trendy. Insomma obsoleto.
A questo punto sorge spontanea una domanda, alimentata da un sospetto che si avvia a diventare una specie di certezza. Le notizie di alunni devastatori che tengono testa a prof sempre più incapaci di svolgere il loro ruolo di guida all’interno delle classi non serviranno forse ad alimentare l’ideologia che la scuola, così com’è, non serve a nulla e che quindi sia legittimo tagliarle i già magri fondi che riceve? Il fatto certo è che generalizzare è sempre un atto che i programmi di informazione televisiva non dovrebbero fare. Perché i pericoli che si corrono sono poi difficilmente controllabili.
Volete mettere l’effetto emulazione che il vedere l’ennesimo bulletto che dà fuoco alla bella capigliatura di un suo simile più debole può comportare sul giovane che non ha ancora freni morali ben definiti? Avete presente il fenomeno “sassi dal cavalcavia”? Ebbene il rischio che si corre facendo informazione di questo tipo è proprio questo. Volete mettere poi il gusto per il protagonismo che, giovani con pochi freni inibitori e venuti fuori da famiglie il cui stile educativo è improntato al “laissez faire, laissez passer” vorrebbero poter sperimentare? Ciò che emerge, e non so se sia un’impressione sbagliata, è che certa informazione televisiva fa propaganda dell’essere tanto (troppo a mio parere!) vicina ai giovani proprio strizzando l’occhio e quasi avallando le scelte trasgressive di alcuni di loro. Non è chiaro o sufficientemente evidente insomma l’atteggiamento di condanna che dovrebbe essere il substrato, l’atmosfera prevalente in cui inserire le trasgressioni degli stessi. Piuttosto che destinare la maggior parte del servizio alla messa in mostra di Lolite che si vendono per pochi euro, di ragazzini che si impasticcano o che spaccano le suppellettili della scuola fai vedere cosa ti succede se lo fai.
L’esposizione del fatto in sé non ha alcuna valenza educativa ma ce l’ha invece il racconto dei suoi effetti.. Se non vogliamo ritrovarci a breve giovani davvero tutti drogati, alcolizzati e violenti urge una regolamentazione del sistema informativo televisivo. Ancora una volta colpa della TV? Si, colpa di “certa” TV. |
Ciò che si è
rende felici molto di più di
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Arthur Schopenhauer
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