critica distruttiva

Incredibile. Impensabile. Triste.
Maurizio Costanzo s'inventa il reality che mancava: quello che trasmette dalla prigione, si chiama Altrove.
Proprio in questo momento su Italia 1 vanno in onda stralci di vita del carcere di Viterbo. Lo premetto, io sono un convinto sostenitore di qualsivoglia tipo di programma televisivo, ma il disagio nell'osservare gente che ha sbagliato, sta pagando con la privazione della libertà personale e che viene messa sotto i riflettori della telecamera allo stato brado, lo sento. Mi sembra eccessivo...
Quale dovrebbe essere l'intento di Costanzo? Farci vedere che i carcerati hanno pensieri, soffrono, hanno storie da raccontare?! Oppure mancano ospiti per Buona Domenica e si cerca di creare altri personaggi televisivi?
Costanzo ha dichiarato: "Vogliamo solo approfondire la conoscenza di un mondo sommerso. Quello di chi vive privato della libertà.".
Io dico che per raccontare storie e situazioni di una certa gravità, questo non è il modo corretto. 
Provocatoriamente parlando, mi vien da pensare che tra poco un delinquente beccato con una pistola in mano all'interno di una banca si giustificherà spiegando che stava facendo il provino per il nuovo reality di Maurizio Costanzo...