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I soldi di Tommy

Post n°207 pubblicato il 29 Novembre 2006 da tokire
 

Abbiamo tutti nella mente il ricordo della vicenda del piccolo Tommy, bambino rapito ed ucciso a colpi di badilate in quel di Parma,quasi otto mesi fa. Comprensibilmente, l'Italia si era stretta intorno alla famiglia Onofri, perchè va bene tutto, ma prendersela con un bambino...
I genitori allora pensarono che per onorare la sua memoria dovesse nascere un comitato che si preoccupasse di raccogliere fondi da investire in progetti ed iniziative caritatevoli. Oggi vien fuori la notizia che i soldi raccolti sono spariti. Spariti?!?!  Non credo occorra avere doti divinatorie per fare due rapidi calcoli e pensare che se la raccolta fondi era curata dalla famiglia e da alcuni amici di famiglia, beh allora il responsabile non potrà che essere in quella cerchia ristretta di persone.
Nel frattempo la madre si è rivolta a chi di competenza.
Ai fantasmi non ci crede -quasi- più nessuno, quindi il volpone che ha fatto ciò deve avere una mente superiore! Spazzare soldi intrisi di dolore e speranze, denaro destinato ad opere buone, questo novello Lupin pensava di agire in mezzo ad acque tranquille ed invece era solo nell'occhio del ciclone.
Come finirà la storia? Un ingenuo personaggio salterà fuori dicendo:
"...ah ma parlavate di quei soldi?! Noooo, tranquilli, li avevo messi al sicuro io, è tutto a posto, tutto ok!"
Potrà mai la gente fidarsi a pieno della beneficenza indiretta? Per me no; ma ci sono alternative?!! E qui calo il velo di mestizia...



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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/11/06 alle 16:22 via WEB
Non intendo cimentarmi in un intervento pieno di luoghi comuni e frasi fatte, come dissertazioni su quanto mi sia commosso nell'apprendere la notizia, quanto tutt'oggi non riesca a dormire la notte perché sono rimasto troppo scosso dalla vicenda dell'assassinio di un bambino innocente ecc. Sarei oltretutto un'ipocrita: quand'ho saputo quanto era accaduto, ho reagito con distaccato disappunto, come si può fare con qualcosa che si deplora da un punto di vista etico ma da cui non si è troppo coinvolti emotivamente. Intendo invece rispondere alla domanda del blog: chi ha speculato su Tommy (lo chiamo volutamente per nome, senza aggiungere l'aggettivo "piccolo" perché quel bambino per me era una persona, non un dizionario o un elettrodomestico, e non ho bisogno di suscitare la pena di nessuno con l'utilizzo di rafforzativi)? I giornalisti in primis, ecco chi. In particolare, il giornalista che intervistava il signor Onofri chiedendogli se avrebbe mai perdonato l'assassino di suo figlio... mentre quell'uomo stava portando la bara di Tommy. Ecco chi ha speculato maggiormente sulla sofferenza altrui. Il mestiere del giornalista, specie di cronaca nera, è quello più vile, meschino, codardo, ipocritamente moralista e viscido che esista. Chi lo esercita (specie in questa maniera), dovrebbe vergognarsi profondamente.
 
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