STRISCE BIANCONERE
notizie e commenti sul mondo del calcio e dello sport in generale
Post n°306 pubblicato il 20 Ottobre 2009 da goblins76
Facendo di professione il maestro, colpe ne avrà pure Ferrara, ma qualche disobbediente dalla testa dura nella Juve c’è, e sarebbe ora ascoltasse le indicazioni che gli arrivano nei confessionali dello spogliatoio o dagli urlacci del tecnico durante le partite. Altrimenti, i bianconeri potranno pure variare assetto, e ieri Ciro ha testato il 4-2-3-1, ma non per questo risultati. Ovvio, sul prato s’accampa anche il nemico e di solito vuole impedirti di svolgere i tuoi piani, ma alcuni movimenti juventini non si vedono, semplicemente perché non vengono fatti. (La stampa) |
Post n°305 pubblicato il 20 Ottobre 2009 da goblins76
Alla Juventus qualcosa non va. Il pareggio interno contro la Fiorentina ha evidenziato alcuni dei malesseri che la squadra di Ferrara sta attraversando. |
Eccoci qua a commentare l'ennesima partita deludente di una Juve ormai blando ricordo di quella squadra tritatutti che la compianta triade aveva tirato su. |
Post n°303 pubblicato il 18 Ottobre 2009 da goblins76
La Juventus non sa più vincere e il credito di fiducia che l’accompagnò nella primissima parte della stagione si è ridotto al punto che per la prima volta l’uscita dei bianconeri, dopo l’1-1 con la Fiorentina, è stata accompagnata dai fischi: escludendo che si trattasse dei contestatori che mercoledì fecero saltare i nervi a Lippi e che volevano sperimentare l’effetto prodotto su Ferrara, un suo allievo prediletto, la conclusione è che alla gente questa squadra blanda quasi quanto l’anno scorso piace sempre meno. Non vince, non convince, si accartoccia su soluzioni che non ne definiscono il gioco. E soprattutto perde di vista l’Inter, salita a + 4 dopo il successo sul Genoa. |
Post n°302 pubblicato il 14 Ottobre 2009 da goblins76
Soffocare la Fiorentina nella propria area. Ciro Ferrara sta pensando a una Juventus ancora più aggressiva. Non tanto nei numeri e nel modulo, quanto piuttosto nell’interpretazione. Avanti con il centrocampo a rombo, Diego pronto ad accendere la manovra sulla trequarti e due attaccanti (Iaquinta e Amauri in pole position) di peso come terminali offensivi. Sulla carta nessuno stravolgimento. A cambiare, casomai, sarà il lavoro richiesto dal tecnico ad alcuni dei suoi giocatori. Contro la Fiorentina, ancora più che in passato, Ferrara vuole presentarsi con una formazione corta e aggressiva, pronta a contrastare le fonti di gioco avversarie già nella loro trequarti di campo. Nel caso della squadra di Prandelli significa bloccare, o quantomeno infastidire, fin da subito i due laterali Comotto e Gobbi (o Pasqual) e di conseguenza anche i rifornimenti per Zanetti e Montolivo, ovvero i ricamatori della manovra viola. I due fari da cui, dati della Lega alla mano, partono la maggior parte dell’iniziative della Fiorentina. Per Diego, che in questi giorni ha forzato in allenamento, la Fiorentina e le prossime gare, Champions compresa, rappresentano il trampolino di lancio in primis appunto con la maglia bianconera e poi - fattore non secondario - con quella verdeoro. Perché la riconquista della Seleçao passa attraverso i successi juventini, da ritrovare subito e in serie. Solo così il ragazzo di Ribeirão Preto può convincere il ct a consegnargli un biglietto per il Sud Africa. Altrimenti sarebbe una grandissima delusione. E allora la carica è supplementare, perché gli obiettivi sono ancora alla portata. |
Post n°301 pubblicato il 14 Ottobre 2009 da goblins76
TORINO, 14 ottobre - Ovvio, le "evoluzioni" tattiche (già attuate oppure allo studio che siano) finiscono anche per influenzare le strategie di mercato prossimo venturo, i piani societari vanno sempre di pari passo con le novità tecniche. E così mentre nella mente di Ciro Ferrara prende corpo l’ipotesi di una Juventus modulata secondo un quasi inedito 4-2-3-1 (da testare non appena avrà a disposizione anche i bianconeri al momento impegnati con le rispettive Nazionali), nelle menti dei dirigenti societari prendono corpo mosse di mercato utili a rendere ancora più attuabile questo sistema di gioco. Il nome di Giandomenico Mesto diventa dunque d’attualità. |
Post n°300 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da goblins76
Stamattina allo Juventus Center di Vinovo si è rivisto in campo Alessandro Del Piero. Il capitano è comparso sul rettangolo verde verso il finire della seduta e ha effettuato un blando lavoro atletico differenziato, un ulteriore passo importante verso il recupero dalla distrazione del muscolo lungo adduttore della gamba sinistra accusata nell’allenamento dello scorso 1 ottobre. (La Stampa) |
Post n°299 pubblicato il 07 Ottobre 2009 da goblins76
Appena undici uomini a disposizione alla ripresa, oltre ad Alessandro Del Piero e Hasan Salihamidzic, che sono infortunati. Sarà una settimana a ranghi ridotti per Ciro Ferrara, che deve rinunciare a quindici giocatori impegnati con le rispettive Nazionali, ma che può contare fino a sabato su Fabio Cannavaro. Per il difensore, che deve scontare un turno di squalifica in azzurro e pertanto salta Irlanda-Italia, sono giorni di duro lavoro: non ha goduto del doppio riposo concesso alla squadra, ma ha preferito allenarsi nel centro sportivo di Vinovo per recuperare la condizione dopo l’infortunio che lo ha fermato per tre settimane. Si tratta di straordinari necessari perché Fabio vuole arrivare in forma per la prossima settimana quando sarà chiamato al doppio impegno contro Cipro in azzurro e Fiorentina in bianconero. (Tuttosport) |
Post n°298 pubblicato il 06 Ottobre 2009 da goblins76
L’Inter ritrova il primato in classifica, grazie a Walter Zenga. L’ex portierone neroazzurro con il suo Palermo travolge la Juventus, infliggendole la prima sconfitta stagionale. Una Juve tramortita forse già alla vigilia di questo incontro dalle parole di Mourinho, il quale per giustificare la scarsa prestazione dei suoi in Champions, risponde alle critiche tirando in ballo la squadra bianconera. E’ evidente come quest’anno siano i bianconeri il bersaglio preferito del tecnico portoghese. Purtroppo, Buffon e compagni non hanno risposto sul campo alle parole dello Special One, facendosi letteralmente surclassare dagli undici rosanero, guidati da un ex al veleno come Miccoli. Continua la crisi del Milan. Reduci dall’infausto mercoledì di coppa contro lo Zurigo, i ragazzi di Leonardo rischiano di lasciarci le penne anche contro l’ultima in classifica, un’Atalanta ridotta peraltro in dieci per un’ora abbondante di gioco. Per fortuna di Leonardo ci pensa nientemeno che Ronaldinho a salvare una panchina sempre più in bilico. Al di là degli aspetti tecnico-tattici, ciò che abbiamo notato in questo scorcio di campionato, è il numero di presenze negli stadi notevolmente ridotto rispetto allo scorso anno. Infatti, escludendo alcuni big match, i nostri impianti di gioco sia di A che di B, presentano, domenica dopo domenica, ampi vuoti sugli spalti. I motivi possono essere diversi: dalla scarsa sicurezza, alla fatiscenza degli stadi stessi, dall’aumento dei prezzi unito ad uno spettacolo offerto alquanto modesto, fino ad arrivare alla tanto contestata tessera del tifoso, adottata dal ministro Maroni per arginare la violenza dei gruppi organizzati. Ma crediamo che il motivo principale di questa crisi consista dal dominio delle televisioni a pagamento, le quali da ormai quindici anni esercitano sul mondo del pallone il loro potere decisionale, spesso con orari e calendari impossibili da seguire per la gente comune che, oltre agli impegni lavorativi ha anche una famiglia a cui badare. Il calcio, si è ormai immesso in un tunnel dal quale difficilmente potrà uscire. I club italiani per mantenere la loro competitività tecnica in campo nazionale e internazionale, necessitano di ingenti somme di denaro che solo le TV possono garantire, utili per finanziare le faraoniche campagne acquisti e gli onerosi ingaggi delle rose. Questo a discapito del vero tifoso che ormai si è adeguato al calcio del terzo millennio, preferendo la comoda poltrona di casa alla fredda poltroncina di una tribuna. La Serie A nel prossimo week-end osserverà un turno di riposo lasciando spazio alla Nazionale impegnata nelle qualificazioni ai Mondiali 2010, con ben otto juventini convocati. E’ la magra consolazione di questo periodo. |
Post n°297 pubblicato il 28 Settembre 2009 da goblins76
La Juve fallisce l’aggancio al primato e lo fa nella partita meno indicata. Il Bologna toglie le idee a Diego e compagni, che, dopo il vantaggio siglato dal solito Trezegol, danno vita a un match soporifero. Il Bologna ci crede e fa gioco: prima è sfotunato, poi Adailton mette tutti d’accordo con il goal del pari in pieno recupero. La Samp resta lontana un punto.
Adesso non resta che pensare alla supersfida dell'Allianz Arena contro il temibile Bayern Monaco con un Ciro Ferrara che deve ancora sciogliere diversi dubbi legati allo schieramento anti-Bayern. Il dilemma principale del tecnico della Juventus riguarda sicuramente Diego Ribas da Cunha, tornato in campo ieri contro il Bologna dopo due settimane di stop. La prova del fantasista brasiliano è stata opaca, anche Ciro lo ha ammesso: "L’ho voluto far giocare, si vede che gli manca la brillantezza, ma non poteva essere altrimenti. Riuscirà a recuperare? Vediamo". Se nella battaglia di Monaco Ferrara non dovesse puntare sull'estro e la creatività del numero 28 bianconero, si potrebbe rivedere la Juve tutta muscoli e concretezza, con Poulsen ad affiancare Marchisio e Melo, e con Camoranesi nelle vesti di guastatore tra le linee. Altro dubbio amletico per l'allenatore juventino è legato all'attacco: Iaquinta sembra pressocchè certo di una maglia, ma chi ci sarà al suo fianco? Difficile che Del Piero possa disputare la prima da titolare in un match così delicato, il ballottaggio sembra tra Trezeguet e Amauri. E al momento il francese potrebbe fare le scarpe al brasiliano: "Sto ritrovando le mie sensazioni - spiega il francoargentino - che sto bene e sto tornando a giocare con un po' di continuità. Una ragione per lasciarmi fuori? Non lo so, deciderà l’allenatore, come sempre". |
Post n°296 pubblicato il 26 Settembre 2009 da goblins76
La gara pareggiata dalla Juventus a Genova fa ancora discutere anche in casa-Inter. Intervistato ai margini di un evento legato alla settimana della moda in corso a Milano, il difensore nerazzurro Marco Materazzi ha criticato l'operato dell'arbitro, riguardo un particolare episodio... |
Post n°295 pubblicato il 26 Settembre 2009 da goblins76
Dopo il primo "stop" in campionato, dovuto al pareggio sul campo del Genoa, la Juventus torna in casa per ospitare il Bologna di Papadopulo. Ciro Ferrara, in occasione della consueta conferenza stampa, ha subito però precisato che i felsinei non saranno sottovalutati: "Sarà una partita difficilissima - ha detto l'allenatore bianconero - Ho il massimo rispetto per tutti gli avversari a prescindere dalla loro classifica". |
Post n°294 pubblicato il 25 Settembre 2009 da goblins76
Davanti a John Elkann e a Lippi, la Juve perde i primi punti del campionato e non scavalca l’Inter in classifica ma lo fa in una partita così veemente e briosa da lasciare comunque una bella impressione. Non c’è stato mai da annoiarsi nel 2-2 rocambolesco sul quale i bianconeri possono recriminare per il gol di Iaquinta, annullato per fuorigioco da Saccani, e su una incertezza clamorosa dell’ex friulano davanti ad Amelia ma anche gioire per il pareggio agguantato nel finale da Trezeguet sulla dormita collettiva della difesa del Genoa, il cui tallone d’Achille è l’incapacità di assestarsi in area sui calci da fermo. Tolto il gol iniziale di Iaquinta, tutti i pericoli per i rossoblu sono venuti allo stesso modo. Del resto qualche crepa devono averla, altrimenti sarebbero una squadra in lotta per lo scudetto e non per l’accesso in Champions League, che è già un obiettivo ambizioso. |
Post n°293 pubblicato il 20 Settembre 2009 da goblins76
La serie continua. Gli impacci di Coppa hanno abbandonato la Juve per la quarta vittoria in campionato che ribadisce la leadership ma che non è stata così semplice e filante come farebbe supporre il 2-0. Come a Roma con la Lazio, gli avversari dei bianconeri sono usciti dal campo convinti di aver giocato una grande partita. Ed è vero anche se la vittoria è legittima e non è una colpa, ma un merito avere tra i pali un grandissimo portiere. |
Post n°292 pubblicato il 13 Settembre 2009 da goblins76
Come un bancomat. In due settimane la Juventus ha fatto dell’Olimpico la cassa da cui prelevare i punti per mettere paura al campionato: dopo la piallata alla Roma è venuto il 2-0 sulla Lazio, molto più sofferto di quanto non dica il punteggio. E’ una vittoria costruita in altra maniera, senza magie ma con colpi da fabbri ferrai e senza l’apporto di Diego, meno brillante che contro i giallorossi, che si è infortunato nel 1° tempo e non si sa quando potrà tornare. L’infortunio del brasiliano è il rovescio sgradevole della medaglia. Per il resto alla Juve ha girato bene tutto, dal gol annullato a Mauri alla fine del 1° tempo, e sul quale i laziali recriminano con ragione, al fatto che siano andati in rete due uomini che erano stati a lungo una zavorra: buon segno quando decidono i peggiori, tra cui Trezeguet tornato al gol e disposto a rivedere l’idea di lasciare la Juve a fine stagione: «Ho sofferto tanto, ora me la godo. Il futuro? Ne riparlerò con la mia famiglia».
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PRIMO GOAL
Eri poco più di un ragazzo quando ti buttarono dentro al tuo primo campo di calcio di serie A.
In quel momento, quando il Trap ti disse:"Dai, scaldati che tocca a te", tu non sapevi che pensare, un groppo in gola, le gambe che tremavano, ma ti facesti coraggio.
Alzarsi dalla panchina e iniziare il riscaldamento, una corsa verso l'ignoto.
Pensasti a tuo padre, a tua madre, al fratello che ti aveva sempre sostenuto, ai tuoi amici più cari ai quali sarebbe venuto un'infarto nel vederti entrare in campo, ma dopo c'era solo l'ignoto.
Non sapevi a cosa seresti andato in contro dentro quel campo da calcio, eppure il terreno di gioco l'avevi calpestato migliaia di volte, in quel momento ti sembrava fosse la prima volta che ti capitava di giocare...
Pensare a cosa fare, a come doverlo fare, pianificando tutto nei minimi dettagli, e poi l'arbitro fischiò…toccava a te.
Baggio ti sorrise e strizzò l'occhio, Moeller ti guardò impassibile, Ravanelli ti battè il 5..:"e adesso?.....cosa ne sarà di me", ti chiedesti?...Dribbling di Julio Cesar, palla a Marocchi che dà subito a Baggio,il quale lancia la palla in profondità, sui tuoi piedi..Goal..si Goal...non sapevi cosa fosse...gioia, emozione...cuore gonfio di sentimenti che passano veloci confusi nella mente e nell'animo che sembra poter volare
Inviato da: Juveman
il 16/11/2017 alle 15:37
Inviato da: goblins
il 07/12/2010 alle 20:44
Inviato da: 1carinodolce
il 30/11/2010 alle 13:40
Inviato da: hopper
il 19/08/2010 alle 19:38
Inviato da: goblins76
il 02/04/2010 alle 21:44