STRISCE BIANCONERE
notizie e commenti sul mondo del calcio e dello sport in generale
Post n°321 pubblicato il 16 Novembre 2009 da goblins76
Pavel Nedved torna alla Juventus. Senza scarpini, purtroppo, ma con la stessa voglia di vincere che aveva in campo. Accadrà nel 2010, cioè fra qualche mese: non è stata fissata una data, ma è lecito attendere il grande rientro verso primavera. Il suo anno sabbatico, insomma, sta per finire e gli amici del ceco dicono che è molto sereno, rilassato, ma in fondo si sta anche rompendo le scatole: difficile per uno come lui stare senza far niente. In questo periodo si è dedicato alla sua famiglia, ha continuato a lavorare per la Fondazione Sant’Anna e per le sue iniziative benefiche in Repubblica Ceca, ha trovato anche il tempo per un paio di blitz a Vinovo ( uno prima della trasferta di Monaco, l’altro per una lezione ai bambini delle Soccer School). E’ ovviamente rimasto in contatto con tutti i compagni e ha avuto modo di avere qualche contatto pure con i dirigenti bianconeri, che non si sbilanciano sui tempi del ritorno in “famiglia” di Pavel, ma ribadiscono: «Le porte per lui sono spalancate, lo diciamo da quest’estate». |
Post n°320 pubblicato il 12 Novembre 2009 da goblins76
Nonostante se le diano di brutto fino all’ultimo secondo, parola del capitano Richie McCaw, gli All Blacks sembrano indistruttibili. Per questo Alex Del Piero gli ha chiesto qualche consiglio: «Spero di averlo capito anch’io adesso - ride il capitano vicino al rientro dopo il secondo infortunio stagionale - ma mi farò dire come fanno a recuperare così in fretta. E lui deve farlo molto bene, perché a ogni partita è il migliore». Detto con voluta e comica deferenza da consumato attore, perché Richie, un metro e 88 per 106 chili, sembra un furgone vestito da All Blacks: uno di quelli cui daresti ragione a prescindere. |
Post n°319 pubblicato il 09 Novembre 2009 da goblins76
TORINO, 9 novembre - Diego ha fiducia nella sua Juve: «Abbiamo moltissima qualità in squadra - dice ai microfoni di Sky - Se riusciremo ad utilizzare tutto il nostro potenziale, potremo raggiungere i nostri obiettivi. Per questo, dico che la grande sfida per noi è con noi stessi, giocare come sappiamo ed essere consapevoli della forza del gruppo. Solo così potremo ottenere quello che vogliamo». |
Post n°318 pubblicato il 08 Novembre 2009 da goblins76
Meno male che doveva togliere il disturbo dalle aree italiane e dalla Juve, David Trezeguet, e forse lo farà davvero a fine stagione, come annunciato e poi mezzo ritrattato. Nell’attesa, fa il mestiere di sempre, nonostante gli infortuni, gli anni che passano e la concorrenza che s’infittisce: morale, il francese ha già buttato dentro sei gol, masticando pure briciole di partite, arrampicandosi, ieri sera, a 167 gol. Come Omar Sivori. Storia, mica cronaca, ormai. Si può quasi proiettare questo film di pedate vincenti, dal primo centro bianconero al Panathinaikos, annus domini 2000, suo avvento alla Juve, al battesimo in campionato, 2-2 contro il Milan, segnando insieme ad Antonio Conte, il nemico di ieri sera. Il numero 167, per questo ha esultato come un folle, accennando lo spogliarello e beccandosi l’ammonizione da Morganti. «Io parlo sempre con le cifre», ha sempre ripetuto David. (La Stampa) |
Post n°317 pubblicato il 07 Novembre 2009 da goblins76
BERGAMO, 7 novembre - La Juve travolge 5-2 l'Atalanta a Bergamo e manda un segnale al campionato: i bianconeri ci sono e non mollano il campionato. Anzi. La squadra di Ferrara dà una dimostrazione di forza contro i bergamaschi di Antonio Conte. Camoranesi segna una doppietta in un minuto, in gol anche Melo con un tiro stupendo, Diego (che finalmente torna a gioire per una rete) e Trezeguet, che agguanta Sivori a 167 reti. |
Post n°316 pubblicato il 06 Novembre 2009 da goblins76
TORINO, 6 novembre - Contro il 'nemico' Antonio Conte, la Juventus gioca una partita fondamentalle per proseguire la rincorsa alll'Inter, in testa alla classifica a +7 dai bianconeri. Ferrara sta studiando le mosse per battere l'Atalanta. «È normale che la continuità di risultati è importante - dice l'allenatore della Juve - dopo la partita con il Maccabi c'è voglia di rituffarsi in campionato e recuperare terreno, questo è il nostro obiettivo. Sul distacco è chiaro che ognuno di noi fa riflessioni, ma dobbiamo avere la forza e l'entuisiasmo di lavorare, crederci e essere consapevoli di essere una squadra forte che deve giocarsi tutte le chance fino alla fine non è ammissibile scoraggiarsi e pensare che tutto sia già compromesso, lo ripeto ai ragazzi tutti i giorni, abbiamo le qualità per diminuire il distacco». CONTE - «Sono contento di ritrovare Antonio Conte, con cui ho vissuto momenti bellissimi, il nostro rapporto di amicizia continua, credo sia bello ritrovarsi dopo qualche anno con ruoli diversi, ma con lo spirito e la voglia di far bene. Quando eravamo avversari con Conte ricordo belle battaglie tra di noi quando io ero nel Napoli e lui già nella Juve». Conte poteva essere al posto suo, sulla panchina della Juve. «Ci siamo anche sentiti con lui, io so che Antonio, come altri allenatori, sono stati ascoltati dalla Juve e di questo non me ne faccio un problema, non poteva essere altrimenti, mi sembra giusto che la società abbia valutato diverse possibilità e diversi allenatori e sono felice che alla fine abbiano scelto me, ma anche se siamo stati in concorrenza il rapporto è molto solido». DIFFERENZA CON LA CHAMPIONS - Una Juve che incassa troppi gol in campionato, a differenza della Champions. «Difficile capire quali possano essere la motivazioni, però indubbiamente è un fatto che ci fa riflettere, bisogna capire dov'è la verità, se la Champions o il campionato, sono sicuro che può essere la Champions, in questo periodo stiamo subendo in campionato, ma è solo un periodo. Vogliamo migliorarci e dobbiamo essere molto più attenti». SACCHI - «Ho letto che Sacchi ha detto di voler allenare la Juve, anche con lui ho avuto modo di scambiare qualche chiacchiera ogni tanto, e devo dire che è molto gentile con me, ogni tanto mi manda sms, mi fa piacere leggere queste sue dichiarazioni ma gli chiedo ancora un po' di tempo». CHAMPIONS - «Buffon è un giocatore decisivo per questa Juve, la società ha investito tanto su di lui e lui ci ha ripagato sempre, e dico a Conte che è in piena forma. La partita col Maccabi è stata molto importante, perché venivamo da una sconfitta anche se ogni partita ha una storia diversa, e quindi magari la sconfitta anche se dolorosa riesci a metterla davanti e vinci in Coppa, prendi un margine importante, e mentre all'inizio c'era un po' di delusione e necessità di recuperare, adesso siamo in una posizione di classifica migliore e vogliamo qualificarci in Champions». INFORTUNATI - «26 o 27? Numeri non veri, devo ringraziare quelli che stanno giocando e che all'inizio non se l'aspettavano, Poulsen è uno di questi. La speranza è avere a disposizione tutti il prima possibile. Del Piero oggi ha fatto la partitella, mi auguro che queste due settimane possano reintegrarlo a pieno titolo, vediamo come procederanno i recuperi di Marchisio e Sissoko, ma la sosta sarà sicuramente importante». INTER - « L'Inter ha avuto una grandissima reazione con la Dinamo Kiev, terminata con i due gol nel finale, ma avrebbe meritato di chiuderla prima per le occasioni che ha avuto. Ha avuto una grandissima forza e una grandissima reazione, una bella partita». Non sono stati fortunati come dice Chiellini? «Fa parte del gioco, ma Giorgio voleva dare i meriti all'Inter, un pizzico di fortuna comunque ci vuole per tutti, ma bisogna volerle le cose. Anche se è arrivato nel finale il risultato è meritato. In questa fase il fatto che l'Inter vada avanti in coppa non è un problema, è un problema quando va avanti in campionato per noi. È quella la sfida tra noi due, non è in Champions. È sicuramente dispendioso come energie, ma l'Inter ha una rosa ampia per gestire i due impegni». CAMBIAMENTI - «Dobbiamo continuare a lavorare senza avere la pretesa che tutto sia risolto, ora e quando le cose andranno meglio, bisogna martellare tutti i giorni perché c'è sempre qualcosa da migliorare. Il cambiamento è stato notevole non solo di modulo, quindi è giusto lavorare tutti i giorni su questo aspetto». CACERES - «Ha fatto molto bene col Maccabi, è entrato con personalità sembra un giocatore che è qui da tanto tempo, non è un ragazzo timido. Lo aveva già fatto in occasione dellla prima partita a Roma e l'altra sera è stato decisivo come uomo assist. Si sta dimostrando un giocatore interessante. DIEGO - «In settimana è stato bersagliato da giocatori che non fanno parte del campionato italiano, penso fosse cosciente di cosa lo aspettava, tutti cercano di prendergli le misure fa parte del nostro campionato. Rispetto al campionato tedesco qui ci sono molti meno spazi come superi un avversario ne trovi un altro che ti butta giù. Penso che venire a prendere la palla dietro rientri nelle sue caratteristiche di gioco, prché è un giocatore che ha personalità per andare a prendersi il pallone anche per liberarsi dalla marcatura e venendo a prender palla più indietro ha spazi in più per giocarla con più tranquillità. Sono le sue qualità e anche se gli chiediamo di giocare più avanti, fa parte delle sue caratteristiche». (Tuttosport) |
Post n°315 pubblicato il 05 Novembre 2009 da goblins76
I numeri, fortunatamente, non sono opinabili ma fanno discutere. I numeri dicono, per esempio, che la Juve ha vinto uno scudetto (stagione 2001-2002) pur avendo (appena) 17 punti dopo undici giornate di campionato. Ma ne ha vinto anche altri due “girando” all’undicesima rispettivamente con 22 e 23 punti. Oggi la Juve ha 21 punti, gli stessi della scorsa stagione (nel suo momento migliore, quarta vittoria consecutiva). I numeri dicono che la Juve può ancora raggiungere la prima posizione del suo girone di Champions. I numeri (dell’infermeria), infine dicono che la Juve ha ancora fuori giocatori come Del Piero, Sissoko, Marchisio, Iaquinta, Salihamidzic, Zebina. I numeri (5-1) dicono che la Juve ha demolito una Sampdoria che fino a quel momento era la squadra rivelazione (per gioco) del campionato. Quello che i numeri (degli schemi) non dicono è che non basta un 4-4-2 o un 4-1-3-2 o un 4-2-3-1 se poi i giocatori non sputano l’anima in campo dal primo all’ultimo minuto per conquistare il successo. Contro il Napoli, Ferrara è stato criticato (anche da noi) per aver sostituito Poulsen con Trezeguet. Cioè un centrocampista con un attaccante. Gli è andata male perché poi ha perso la partita. Contro la Dinamo Kiev, Mourinho, ha tolto un difensore (Chivu) per inserire un attaccante (Balotelli), poi nel finale ha fatto uscire un altro difensore (Samuel) per un centrocampista (Muntari). A lui è andata bene perché poi ha vinto la partita. Al diavolo il sistema di gioco! Giusto avere una impostazione di squadra, ma sono poi il carattere dei singoli e lo spirito di squadra a fare la differenza. E’ quello che ancora manca alla Juve. (Tuttosport) |
Post n°314 pubblicato il 04 Novembre 2009 da goblins76
Alessandro Del Piero è stato il grande assente nella vittoriosa trasferta di Champions della Juve a Tel Aviv. I tifosi israeliani lo cercavano, chiedevano di lui, desideravano vederlo giocare dal vivo. Ma purtroppo quest'anno Pinturicchio il campo l'ha visto pochissimo (solo 10 minuti in campionato con il Bologna). Il programma di recupero dalla lesione all'adduttore della coscia sinistra, come riporta oggi il 'Corriere dello Sport', è stato pienamente rispettato e dopo un mese di lavoro il fantasista risulta completamente guarito. Anche ieri Del Piero ha lavorato 5 ore in palestra a Vinovo per accelerare il rientro e teoricamente sarebbe già convocabile per la trasferta di Bergamo di sabato sera. Ferrara ci penserà a lungo, anche perchè si trova con gli attaccanti contati dopo gli infortuni di Iaquinta e Giovinco e la squalifica di Amauri. Ma in considerazione del fatto che la partita con l'Atalanta capita giusto prima della sosta, non è da escludere che Del Piero venga tenuto ancora a riposo. E' una soluzione che anche lui per certi versi preferisce, dal momento che pretende di essere al cento per cento quando rientrerà. Lo staff tecnico bianconero è sicuro di riaverlo al meglio per il posticipo di domenica 22 novembre contro l'Udinese. La Juventus ha un gran bisogno del talento e del carisma del suo capitano. A 35 anni Alex ha ancora voglia di stupire, potrebbe essere lui la carta vincente di Ferrara per tentare un riavvicinamento all'Inter e fare più strada possibile in Champions. (goal.com) |
Post n°313 pubblicato il 04 Novembre 2009 da goblins76
C’era la necessità di portare a casa da Israele una vittoria e così è stato. Alla fine di una gara oculata e giocata con il freno a mano tirato nel secondo tempo, la Juventus tira un grande sospiro di sollievo e si porta a quota 8 nel proprio girone guidato dai Girondini del Bordeaux. Il Maccabi ci ha messo il cuore, ma non riesce a cancellare quello zero alle voci punti e goal segnati. (Tuttosport) |
Post n°312 pubblicato il 03 Novembre 2009 da goblins76
Tre anni per rimettere in ordine i conti dei club, eliminando i debiti: prosegue la campagna di Michel Platini contro gli eccessi economici del calcio europeo, e l'esterofilia della Premier League. E a proposito di società gravate da debiti milionari - tra le quali ha citato l'Inter - ha dichiarato: "Chi sarebbe così stupido da acquistare una società così indebitata?". Nel corso di un'intervista in esclusiva al Daily Telegraph il presidente della Uefa ha assicurato di voler aiutare le società ad avere bilanci migliori, impedendo che i costi superino i ricavi. "Introducendo nuove regole proteggeremo gli investimenti di Roman Abramovich, Massimo Moratti e Malcolm Glazer - le parole di Platini - Sono sicuro che vorrebbero vendere ma chi mai sarebbe così stupido da acquistare club così indebitati? Il criterio che seguiremo è che chi vorrà partecipare alle nostre competizioni non potrà spendere più di quanto incassa. Tutti i proprietari mi hanno chiesto una migliore filosofia, più trasparenza. In Germania i debiti non sono consentiti, in Inghilterra sì". Il numero uno della Uefa è convinto che la nuova regolamentazione avvicinerà nuovi potenziali investitori. "Se regoli il sistema, più persone saranno interessate ad acquistare. Non sono un economista, ma uso la logica". Platini si augura inoltre che il calcio europeo non segua l'esempio della Premier League dove 10 club su 20 sono in mano di proprietari stranieri. "Mi piace quando si investe nei propri campionati d'origine. Gli inglesi dovrebbero fare leggi per impedire l'arrivo di altri investitori stranieri, così come in Germania dove uno straniero non può controllare più del 50% della società. In Francia gli stadi sono di proprietà dei comuni locali. A me piace il modello del Barcellona: i tifosi sono gli azionisti e non può esserci un proprietario straniero. Grande". Platini si scaglia anche contro i presidenti stranieri, e contro i giovani stranieri acquistati dai club più ricchi. "In Inghilterra ci sono talenti, non bisognerebbe comprare ragazzi di 13 anni dal resto d'Europa. Non mi piace il sistema dell'Arsenal. Più giocatori inglesi hai in rosa e meglio è per il calcio nazionale. Dobbiamo proteggere le nazionali. La Commissione Europea ha stabilito che uno straniero dopo un certo periodo di soggiorno può giocare per quella nazionale, ma noi non siamo d'accordo che Didier Drogba indossi la maglia dell'Inghilterra". Anche la scelta di Fabio Capello sulla panchina dei Tre Leoni non ha convinto il presidente Uefa: "Capello è un bravo tecnico e l'Inghilterra lo ha chiamato per vincere. Ma io continuo a preferire un tecnico francese per la nazionale francese". Nonostante le recenti sviste in Europa League Platini difende infine anche l'introduzione dei giudici di porta. "La tecnologia ucciderà il calcio. Affidarsi agli uomini è meglio, il mio compito è aiutarli a vedere tutto quello che succede in campo. Per questo motivo abbiamo voluto il giudice di porta". LA REPLICA DELL'INTER - "L'Inter non è una Società indebitata. Comprendiamo le sue preoccupazioni istituzionali per l'economia del calcio europeo, ma citando l'Inter nei suoi ragionamenti dimentica che il nostro club non ha debiti con le banche. L'Inter non rientra nell'ambito di quei club che, da questo punto di vista, possono preoccupare il presidente Uefa" - questa la risposta del club nerazzurro, affidata al sito internet del club.
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Post n°311 pubblicato il 03 Novembre 2009 da goblins76
Cosa è successo in soli tre giorni? Com’è possibile che la meravigliosa Juventus di mercoledì sera si sia suicidata con un finale di partita di pura follia e cedevolezza? Questione di testa, di gambe, di schemi e sistema di gioco, di singoli e collettivo: una sconfitta, tante spiegazioni. Forse è meglio mettere ordine. |
Post n°310 pubblicato il 29 Ottobre 2009 da goblins76
Operazione sorpasso effettuata. La Juve rifila un secco 5-1 alla rivelazione Samp e si lancia all’inseguimento dell’Inter. Tutto piuttosto facile per i bianconeri a segno due volte con Amauri e una con Chiellini, Camoranesi e Trezeguet in una serata in cui la squadra di Gigi Del Neri non brilla e Cassano non punge.
Ciro Ferrara è raggiante: «Certo, penso che sia stata la miglior prestazione della stagione. Sì, molto meglio delle partite di Roma e di Genova. I ragazzi hanno fatto il massimo sfoderando una grande prova collettiva. I 5 gol sono importanti, compresi i due di Amauri, ma più di tutto contano il gioco e la voglia di non mollare nulla, dall’inizio alla fine». Il campionato ne guadagna, finalmente è tornata la Juve. Si era persa, avviluppata in calcio lento e indigeribile: sguardi preoccupati si incrociavano dalle parti di Vinovo, le rivoluzioni arrivano sempre al momento del dubbio. Se quello visto contro la Sampdoria, fino a ieri sera la seconda forza della serie A, non è stato un meraviglioso incendio di paglia, la notte è passata e si torna a ragionare sul duello con l’Inter che è ancora la più forte ma può restare sotto il tiro di una squadra che ha ridotto la Samp a una sogliola, sotto il peso di un 5-1 che poteva essere più largo. ( La Stampa) |
Non vado a lavorare come un uomo solo, perché non sono un uomo solo. Questo nuovo cda, però non è un nuovo ciclo: il ciclo riaperto nel 2006 si chude solo con un ritorno alla vittoria. E noi vinceremo. Abbiamo tutto per farlo, e farlo con un calcio sostenibile. Nomi per il futuro? Sono stati fatti nomi validi,ma questa squadra. Se ci sarà bisogno di migliorare, lo faremo,anche se oggi siamo organizzati bene». Così Jean Claude Blanc che sarà nominato nuovo presidente della Juventus dal consiglio di amministrazione attualmente in corso, parla del suo prossimo impegno. «Sono un uomo dello sport, sono un manager e questi 3 anni che ho trascorso nel mondo del calcio e come se fossero molti di più. Capisco che l'apprezzamento non può essere di tutti e rispetto queste opinioni. Voglio però dire che non andrò a lavorare come un uomo solo, oggi abbiamo l'opportunità di votare un consiglio di sette persone che lavoreranno insieme, andranno a fondo sugli argomenti strategici della società con una discussione viva e costruttiva. Non sono un uomo solo - ha ribadito ancora - perché ho una struttura che lavora con me fondata su tre pilastri: lo sport, gli accordi commerciali, la parte finanziaria e sono convinto che una società moderna di calcio non si può governare da soli». (Tuttosport) |
Post n°308 pubblicato il 25 Ottobre 2009 da goblins76
Tre punti senza brillare. La Juventus passa per 1-0 a Siena e ritrova la vittoria in campionato dopo un mese di digiuno. Ciro Ferrara ringrazia Amauri, autore della rete decisiva, e si gode la vittoria. (la stampa) |
Post n°307 pubblicato il 20 Ottobre 2009 da goblins76
Mancano poco più di 30 ore alla sfida fra la Juventus di Ciro Ferrara e il Maccabi Haifa, valevole per la Champions League. I bianconeri cercano il riscatto dopo un mese senza vittorie e dopo un inizio di Champions in cui hanno racimolato solo due punti in altrettante gare: |
JUVENTUS - LAZIO 2- 1
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PRIMO GOAL
Eri poco più di un ragazzo quando ti buttarono dentro al tuo primo campo di calcio di serie A.
In quel momento, quando il Trap ti disse:"Dai, scaldati che tocca a te", tu non sapevi che pensare, un groppo in gola, le gambe che tremavano, ma ti facesti coraggio.
Alzarsi dalla panchina e iniziare il riscaldamento, una corsa verso l'ignoto.
Pensasti a tuo padre, a tua madre, al fratello che ti aveva sempre sostenuto, ai tuoi amici più cari ai quali sarebbe venuto un'infarto nel vederti entrare in campo, ma dopo c'era solo l'ignoto.
Non sapevi a cosa seresti andato in contro dentro quel campo da calcio, eppure il terreno di gioco l'avevi calpestato migliaia di volte, in quel momento ti sembrava fosse la prima volta che ti capitava di giocare...
Pensare a cosa fare, a come doverlo fare, pianificando tutto nei minimi dettagli, e poi l'arbitro fischiò…toccava a te.
Baggio ti sorrise e strizzò l'occhio, Moeller ti guardò impassibile, Ravanelli ti battè il 5..:"e adesso?.....cosa ne sarà di me", ti chiedesti?...Dribbling di Julio Cesar, palla a Marocchi che dà subito a Baggio,il quale lancia la palla in profondità, sui tuoi piedi..Goal..si Goal...non sapevi cosa fosse...gioia, emozione...cuore gonfio di sentimenti che passano veloci confusi nella mente e nell'animo che sembra poter volare
Inviato da: Juveman
il 16/11/2017 alle 15:37
Inviato da: goblins
il 07/12/2010 alle 20:44
Inviato da: 1carinodolce
il 30/11/2010 alle 13:40
Inviato da: hopper
il 19/08/2010 alle 19:38
Inviato da: goblins76
il 02/04/2010 alle 21:44