Creato da: Hanahr il 18/10/2005
fate voi

Tagliatelleacolazione

Seguimi anche su: http://tagliatelleacolazione.wordpress.com/

E per restare sempre aggiornato su: http://www.facebook.com/tagliatelleacolazione/?ref=aymt_homepage_panel

 

Contatta l'autore

Nickname: Hanahr
Se copi, violi le regole della Community Sesso:
Età: 38
Prov: BO
 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
 

Ultime visite al Blog

QuartoProvvisorioHanahrMolto_Duro1cassetta2acer.250Anonimosognatore10bisou_fatalClide71stufissimoassaimirkobologna76Speranzoso43LACARTADELTEMPONeSontLIngegnere_1974Le_Si
 

Ultimi commenti

 

 
« La libertà cade sotto sc...Quante volte? »

8 marzo 2022

Post n°493 pubblicato il 08 Marzo 2022 da Hanahr

Quest'anno mi chiedo se abbia senso scrivere due parole su questa ricorrenza.
Mentre migliaia di donne e bambine fuggono dalle loro case, dalle loro vite, mentre molte altre muoiono sotto i bombardamenti, nelle macerie delle loro infanzie distrutte e dei loro futuri annichiliti.
Ha senso ricordarci che le donne hanno un valore?
Ogni anno che passa aumenta il disincanto e anche la voglia di omaggiare questa giornata.
Ogni anno mi auguro che quello che verrà sarà migliore del precedente e ogni anno sento un sapore acido in bocca.
Ci sono ancora troppe diseguaglianze, ci sono ancora troppi abusi, ci sono ancora troppe morti, troppe donne taciute, umiliate, zittite, imprigionate, abusate, uccise, limitate, stroncate, destabilizzate, ferite.
Per ogni donna che riesce a farcela, ce ne sono centinaia a cui non è concesso nemmeno il diritto di scoprirsi il volto in pubblico, frequentare la scuola, scegliere di abortire, vivere con chi si ama, guidare, lavorare, mettere al mondo dei figli o scegliere di non farne, decidere di non sposarsi, di gestire i propri soldi.
Milioni di donne nel mondo credono che la normalità sia non avere voce, non avere lavoro, non avere un'istruzione.
Milioni di donne nel mondo vivono prigioniere delle loro case, dei loro paradigmi sociali, religiosi, familiari.
A milioni di donne viene impedito di diventare medici, avvocati, politici, infermieri, ricercatori, professori, insegnanti, autisti, piloti, esploratori, astronauti, trasportatori, sportivi.
E' facile convincere una donna che non vale nulla, che è una donna da poco, che il suo posto è un gradino sotto, che ha bisogno di essere protetta guidata, che le sue competenze non sono abbastanza, che lei non è abbastanza.
Ci sono riusciti per centinaia di anni, e ogni volta che una donna alza la testa troverà sempre decine di persone disposte a fargliela abbassare a convincerla che non vale abbastanza, che non è abbastanza.
Ogni giorno ci ricordano che non siamo abbastanza (abbastanza brave sul lavoro e se facciamo carriera è perché l'abbiamo data a qualcuno, abbastanza brave come madri, non siamo abbastanza presente, abbastanza affettuose, abbastanza forti, abbastanza indipendenti).
Ci sarà mai un giorno in cui una donna non verrà giudicata perché è una donna, ma solo per le competenze che ha? Ci sarà un giorno in cui un uomo non si sentirà in diritto di dire la sua perché la sua voce è più autorevole di quella di una donna? Ci sarà un giorno in cui non verremo soppesate in base alla nostra taglia di seno, a quanto grasso abbiamo sui fianchi, a quanti figli siamo disposti a sfornare?
Ma soprattutto, riusciremo mai a guardarci e a dirci finalmente: siamo abbastanza?
E' molto facile convincere una donna che vale poco.
A me è capitato decine di volte, quasi mi sono lasciata travolgere da qualcuno che mi aveva convinta di questo.
Ma se c'è una cosa che ho imparato in questo tempo è che tenerci vicino le persone che non credono in noi, che ci tarpano le ali, che ci convincono di non essere abbastanza, è la cosa peggiore che possiamo fare per noi stesse.
Perché quando superi la convinzione di non valere abbastanza, diventi pericolosa, diventi una testa pensante, diventi autonoma e libera. E nulla diventa impossibile.
Io non so quando finalmente smetteremo di vivere con il costante senso di colpa innato nell'essere nata donna. Non so quando finalmente potremo liberarci definitivamente di quel peso, il peso dell'aspettativa, del dovere, del rientrare dentro dei canoni prefissati dalla società.
Oggi mi viene da dire che non accadrà mai, che ci sarà sempre qualcuno che vorrà rimetterci nei ranghi e impedirci di essere libere davvero.
E' difficile convivere con il sesso in cui sei nata, se questo sesso ha una vagina. E' come nascere con un gap di 150 anni solo per il fatto che avrai il mestruo.
E lo capisco se si ha voglia di mollare, di dirsi "ma forse è giusto così, forse io davvero non valgo abbastanza".
Però donna, se leggi questo messaggio, ti supplico non arrenderti. Non arrenderti per te stessa, ma soprattutto per quelle che verranno dopo di te. Non lasciarti piegare dalla morale, dalla religione, dalle imposizioni sociali, non accettare mai di non essere abbastanza.
Tu sei abbastanza.
Tu vali per te stessa.
Tu puoi fare tutto.

Buona giornata internazionale della donna.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/deacerere/trackback.php?msg=16158871

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
KingsGambit
KingsGambit il 08/03/22 alle 10:44 via WEB
Basta la prima frase a dare una valore a tutto il resto. Gli auguri non sono cosi pieni di significato, del giusto significato, oggi.
(Rispondi)
 
 
Hanahr
Hanahr il 08/03/22 alle 10:58 via WEB
Più che auguri credo sia doverosa una commemorazione, ma certo in questi tempi è difficile pensare a qualunque cosa.
(Rispondi)
 
 
 
KingsGambit
KingsGambit il 08/03/22 alle 15:36 via WEB
Velata ironia che lascia amarezza. Sai forse è il contrario troppo a cui pensare. l'incepit o meglio l'input è il problema, troppe brutte notizie.
(Rispondi)
 
 
 
 
Hanahr
Hanahr il 08/03/22 alle 15:51 via WEB
Indubbiamente troppe brutte notizie, sommergono lo spirito purtroppo. Ma per quanto terribile, cerco di trarne sempre qualcosa di positivo in qualche modo :)
(Rispondi)
 
marabertow
marabertow il 11/04/22 alle 19:27 via WEB
Più che una festa è una ricorrenza. Una ricorrenza che le donne dovrebbero celebrare tra di loro, senza ometti che regalino la mimosa e per un anno si sentono a posto con la coscienza. Però è senz'altro una celebrazione da mantenere. Credo io
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963