deadin2004

Le attività di radio onda silente erano interrotte ed i locali posti sotto sequestro,in altro modo non poteva andare,gli organi competenti avevano permesso l’utilizzo dellasegreteria e degli uffici adiacenti ,in sequestro rimaneva la salaregistrazione. Corrado Rospini trascorse a casa i giorni che andavano dall’omicidio al sequestro dei locali. Era passato dal grog al primo liquore che trovava per casa. Continuava a pedalare sulla cyclette e prendeva un sorso di liquore dalla bottiglia,di certo non era interessato all’eccesso di grassi e lipidimentre pedalava nella belle époque,doveva pensare ad altri problemi e inevitabilmente avrebbe dovuto farlo c’erano i soliti ritardi con l’assicurazione,per avere il rimborso doveva aspettare la chiusura delle indagini. Nel frattempo aveva detto alla segretaria di temporeggiare con i clienti per alcune concessioni dei diritti.

Todani era giunto alla casa di Corrado Rospini,da almeno venti minuti,la casa era immersa nel buio,questo non valeva per il salotto. Aveva suonato il campanello e bussato sulla porta ripetutamente,nessuna risposta. Sichiedeva se si sarebbe dovuto preoccupare,Corrado era stato sempre una persona responsabile ,sia nella gestione delle sue attività che nei modi che poneva in essere a non darsi ad inutili pretese. Dopo un tempo considerevole Corrado Rospini apriva la porta di casa in un' incline di luce,con un cenno indicò a Todani di entrare,l’ingresso della casa sembrava in ordine ma Rospini non lo era,doveva aver bevuto .”Forse è meglio che ci vediamo domani,potresti avere un aspetto migliore o almeno dovresti averlo,disse Gualtiero ma Rospini sembrava non essere interessato e sempre silente lo invitò a salire al primo piano,si sedette sulla poltrona sembrava esausto.Disse a Todani di provare a cercarsi un altro lavoro,che aveva l’esperienza adatta per trovarsi un occupazione simile. Todani rispose che sarebbe stato meglio dare il tempo adeguato alle autorità competenti e che quel periodo non se la passava poi così male.Todani aveva un mono localedi 15 m quadrati,mangiava d’asporto due volte la settimana,non aveva una vita sociale ,la socialità stava per uccidere il mondo giorno per giorno e morale dopo morale,avrebbe cercato un'altra occupazione ma non poteva dimenticare un amico,il loro sodalizio poteva anche continuare,per tutte le domande rimaste in sospeso.

“Ti hanno già convocato in caserma?”Chiese Rospini,”perché dovrebbero convocare me ?Dovrebbero chiamare te,in questo modo potresti informarti sullo stato delle indagini”.In quel momento giunse una visita inaspettata,era Valsi che aveva delle domande da porre a Corrado Rospini.

 Quest'opera è distribuita con Licenza CreativeCommons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia.