Mailrockèunaltracosa

Rabbia, giustamente è l'unico sentimento che si riesce a provare ...

unisco la mia voce alla tua ... VAFFANCULO ai responsabili di questo tipo di scempi!

Mi sono soffermata solo quest'anno a guardare una quercia da sughero...Avrà avuto almeno 500 anni e non era mai stata lavorata... una meraviglia...mi sono innamorata di altre due cose del tuo paese:questa quercia e l'isola di San Pietro. buon lavoro! S'.

questa gente non si rende conto del male che fa ..... o forse se ne rende conto ma gli interessi sopno molti .... un bacio demy^_*

hanno fatto la stessa cosa con la pineta secolare che c'era sulla litoranea tarantina.... un delirio di fuoco e fiamme... ora, anche dopo anni, c'è solo il nero...

ho visto che qualche girono fa hai lasciato un commento sul mio "semplice" Blog. Ho dato una sbirciata al tuo e l'ho trovato molto particolare...bello direi...ti ho inserito tra i blog amici...:-)ciao buona estate danifootprint

COME NON ESSERE + CHE D'ACCORDO!!! a quella gente auguro la stessa fine....diventare neri.....carbonizzati!!!!!!!! nelle fiamme che loro stessi hanno appiccato!! BK

E io che speravo di venire da quelle parti per godermi mare e verde! Se ti serve una mano, sono abbastanza arrabbiata...

Condivido, sottoscrivo le tue parole. Ho visto l'anno scorso il fuoco avvicinarsi sempre di più alla casa dei miei genitori, ho visto il fuoco "divorarsi" gran parte del mio paese natale e ho pensato la stessa cosa: maledetti!

ho il vomito

Ciao. linguaggio suggestivo ma molto efficace. Bisogna rivedere il quadro normativo e tutti i sistemi di PREVENZIONE oggi assolutamente inefficaci...

mi associo...gli darei l'ergastolo a questi bastardi...

condivido!!!!!!!!!!!!!!!!

che tristezza anche qui in campania è tutto bruciato,le montagne che avvolgono il mio paesino hanno fumato per giorni..

Agghiacciante. Nel 1985, non c'erano i cellulari ovviamente, sono rimasto coinvolto in un incendio che ha mi ha isolato nella parte nord di Caprera. Ero in vespone e non riuscivo ad attraversare un bosco in fiamme per il calore che invadeva la stradina bianca che portava ad un vecchio forte militare che ero andato a visitare. Anche il fumo era soffocante. Ho dovuto ripararmi nel forte. Quando a sera la guardia forestale mi ha trovato stavo come un imbecille a piangere ai margini del bosco andato in fumo. Avevo avuto paura ma non piangevo per quello, solo per il disastro di cui ero stato testimone. E' stata l'ultima volta che sono andato in quel forte, a Caprera sono invece tornato ma non in quella zona bruciata. Marco