Creato da ildiariodellalinda il 05/04/2006 |
il senso della vita
per chi crede nella vita, anche quella più piccola nella pancia di una donna. Questa è la mia storia, un esperienza attraverso interruzioni di gravidanza, una morte perinatale e due splendide bambine (ora ragazze).
"Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi."
Da “Il Piccolo Principe” di Antoine De Saint Exupery
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Post n°558 pubblicato il 30 Luglio 2020 da ildiariodellalinda
Tutto questo è accaduto prima del COVID, una polizza vita (sottoscritta con il mio primo stipendio 22 anni fa) che stava andando male, mi ha costretta ad una scelta. Non è consuetudine trovarsi con un po' di soldini in mano e tanto meno pensare di comprare un terreno, ma a me è successo. Ne avevo così pochi che non potevo nemmeno acquistare un garage ... forse potevo comprare una panda, lasciarli sul c/c era impensabile, sarebbero spariti un mese dopo l'altro e investirli? ... non avrei proprio immaginato dove. Ed ecco la scelta, io amante della natura, desiderosa da sempre di un giardino e soprattutto con un po' di tempo a disposizione (ora che le figlie sono autonome, quasi sempre dileguate e il marito in bicicletta) ho pensato che potevo dedicarmi alla terra e alla natura. Ho iniziato a cercare un terreno che fosse adatto alle mie esigenze: La prima cosa era la vicinanza da casa, non potevo pensare di spendere soldi di benzina e sprecare troppo tempo nel viaggio, quindi una distanza di 15/20 minuti al massimo. Non troppo grande, perchè lo dovevo gestire da sola. Possibilmente con acqua, luce e un annesso per poter riporre gli attrezzi. Non ultimo il "panorama" il posto doveva assolutamente piacermi. Così sono iniziate le scampagnate, uno era troppo piccolo, uno troppo lontano, quello senza annesso, quello troppo grande, quello senza acqua e luce e quello soffocante in pianura, insomma, c'era sempre qualcosa che mi impediva di scegliere. Poi all'immprovviso è arrivata la mia WILLA, sì perchè su instagram sono WilaFirenze e dato che non mi potevo permettere una villa ... quando l'ho acquistato ho detto che mi ero comprata una WILLA. Rispondeva a tutto quello che cercavo: vicino a casa, 1900 mq. gestibilissimi in solitudine, un annesso in muratura di 10 mq (la WILLA) condonato a magazzino, luce, purtroppo niente acqua ma mi sto organizzando, in collina, quindi a differenza di quelli in pianura che avevo visto è molto arieggiato, con 11 ulivi (da sistemare), 4 peri, 1 melo (improduttivo) 1 ciliegio, 1 fico. L'inverno è stato dedicato alla sistemazione della struttura e del pergolato, non è stato semplice smaltire tutti i materiali e la fatica del riportarlo a "nuova luce" da sola è stata immane, scartare, imbiancare, rinnovare tutti i legni marciti, senza considerare le potature, tagliare l'erba, burciare gli arbusti, tutte cose che ho imparato a fare, poi nel frattempo ho anche piantato 1 albicocco (morto in COVID per gelata) 1 pesco e 1 diospero. Infatti l'idea era quella di piantare alberi da frutto e viti, visto che ancora non ho acqua, ma la cosa più bella del terreno, che ho sperimentato in questi mesi estivi, è la condivisione. Pranzi e cene con amici e parenti, forse è cascato tutto nel momento giusto con un distanziamento sociale fattibilissimo, grigliate e chicchiere ad un passo da Firenze, lontano dalla calura estiva, non si pulisce e c'è solo da godersi il momento. Quando vado su, a volte mi capita che non ho niente da fare, prendo un libro, mi metto sull'amaca e dondolo ... e penso che davvero avrei potuto comprare una macchina, ma io non sono così ... ho bisogno di curare l'anima e il rumore delle cicale, la brezza e il dondolio non mi hanno mai fatto pentire un minuto della scelta che ho fatto, anzi sono talmente tanto felice, che direi a tutti che dovrebbero averene uno :))) |
IO ...
La mia non è una vita di rimpianti, ma una vita fatta dal presente, proiettata nel futuro e costruita sul passato. Ilaria
IL LIBRO
Della serie "tutti possono pubblicare un libro", ecco la mia storia e quella della mia bambina che è iniziata con un diario della gravidanza, diventato poi una terapia al dolore del tutto personale, passata dopo 4 anni e 1/2 su una pagina web ed ora un libro. Così uno può leggere tutto su internet, oppure con due pagine sul divano. Senza nessuna pretesa quello che con una parola un po' grossa posso chiamarlo:
Il mio libro: "il diario della Linda"
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