il senso della vita

Berto, Chico e Apo

Oggi stavo tornando a casa in motorino quando ha attraversato la strada il mio fratellone, era in bicicletta e probabilmente stava ritornando a lavorare, non c'è stato il tempo di fermarsi e fare due chicchiere, il verde è scattato ed è stato un saluto fugace. Ma quanto gli voglio bene, quanto sono legata a loro, i miei tre fratelli che mi hannno tirato le treccine, mi mettevano a fare il portiere sulla porta di casa e il loro gol finivano prima sul mio viso, mi insegnavano a sciare, soprattutto il mio fratello maggiore con la sua infinita pazienza. Con ognuno mi sono sentita legata in modo diverso, il più grande (Berto) era come un secondo babbo, sempre stato un ragazzo maturo e responsabile, quando mio babbo doveva stare fuori casa per lavorare, lui era veramente un suo "sostituto". Il mezzano (Chico) mi ha portato sempre fuori con se, forse perchè facevo una scuola femminile ed allora, io gli presentavo le mie amiche e lui, già quando avevo sedici anni, mi portava con se in discoteca la sera dopo cena. Il più piccolo (Apo), quello che ora vive a Francoforte e mi manca tantissimo, è stato il fratello, proprio fratello, amorevole affettuoso, protettivo, mi ha aiutato e "coperto" nelle prime uscite con i fidanzatini.
Abbiamo condiviso tanto, abbiamo giocato e litigato, chicchierato la sera prima di dormire, a luce spenta. Abbiamo riso e trascorso un infanzia serena e spenzierata, anche se c'erano problemi i miei genitori hanno sempre rispettato la nostra età e non ci hanno coinvolti.  Sono riusciti a regalarci dei bei viaggi con il camper in tante capitali d'europa.
I miei fratelli, una parte del mio cuore è dedicata a loro! 

LE 6 COSE CHE AMO FARE

Quando un bambino entra nella tua vita

Dopo nove mesi finalmente eccola, la vedi, la piccola creatura che hai portato dentro la pancia, che hai sentito muovere, con cui hai scambiato mille parole, che hai condiviso mille sogni ma non hai mai visto, è lì che ti guarda infinitamente dipendente da te.
Non sempre è tutto scontato a volte capita di guardare il test di gravidanza e essere da subito immensamente felice, a volte guardi il test e pensi che è la peggior cosa che ti può capitare, ma quando guardi tuo figlio qualsiasi cosa tu possa aver pensato nei nove mesi, comprese le paure per non essere una buona madre, svaniscono.
Nessuno mi aveva mai raccontato di questo amore infinito che avrei provato e se anche l'avevano fatto, mai mi sarei immaginata tutto questo amore, spiazzante nella sua grandezza.
Io ero convita di amare Romano con tutta me stessa ma quando nacque la Siria non ero più così sicura, ho dovuto riconquistare il mio equilibrio nei sentimenti che provavo.
E così è stato anche quando rimasi incinta della Livia, mi chiedevo come avrei amato un altro esserino adorando la mia Siria e tutto è stato naturale l'affetto, l'amore diviso senza che lo fosse, diverso ma esattamente lo stesso. Oggi con la Livia sulle mie ginocchia mentre io scrivo, cercando il suo profumo in quel collino da morsicini, ringazio di questi meravigliosi doni, le mie figlie e di questo meraviglioso dono della maternità.

Quel velo di malinconia

Non so in che momento preciso accade, non so l'attimo in cui succede, ma quando mi avvicino al compleanno della Linda inizia questa leggera malinconia, inizio a pensare a quei momenti prima del parto, alle passeggiate che facevo orgogliosa del mio pancione, inizio il mio cammino verso il 17 maggio. E' un cammino di leggera tristezza che si va intensificando via via che mi avvicino a quel giorno, forse tutto inizia quando fisso la messa da dirle, con il solito dialogo tra me e il prete, lui dice che non nè ha bisogno, perchè pura, io che gli rispondo che lo so, ma è semplicemente un modo mio per ricordarla. Certo alla fine sono più i pensieri dell'attesa che il giorno stesso, ma è uguale, ogni anno, le stesse sensazioni, i ricordi legati a quegli attimi, i ricordi di quando nascondevo il dolore dientro un paio di occhiali scuri. Era come se avessi messo una barriera tra me e le persone, come se gli altri non dovessero guardare i miei occhi. Ora quegli stessi occhiali li usano le mie piccole per giocare, rido vedendoglieli addosso, con le loro belle faccine buffe e sorridenti, ma ieri quando la Livia mi ha detto: "Mamma aspetta, ti metto gli occhiali", li ha infilati sul mio viso, ed ecco che è scattato quel velo, ho rivisto il dolore attraverso quegli occhiali scuri. 

Un gioco con la mia amica Odi

Per le vie di Firenze ... un po' particolari

In una giornata inusuale, un supporto a una collega e amica nel giorno della sua laurea, sono davvero orgogliosa e ammirata per tutto il sacrificio che ha fatto e per lo splendido risultato ottenuto. BRAVA!!!

Il non sentirmi rappresentata

In questo ultimo periodo mi sono messa a guardare un po' più di televisione, un po' di dibattiti politici ed invece ho sempre continuato a guardare trasmissioni come: Anno zero, Report, Ballarò insomma, trasmissioni che bene o male denunciano le cose che non vanno in questo paese e sinceramente sono tante.
Se poi si pensa che non le sai nemmeno tutte, allora prende ancora di più lo sconforto, a volte mi sono ritrovata ad andare a letto arrabbiata per quello che avevo visto, perchè c'era la lampante sensazione di essere stata presa in giro, dalle istituzioni, dalla politica, da chi ci dovreva rappresentare e tutelare.
Spesso quando penso a Napoli, immagino le mamme che sono incinta e sarei curiosa di sapere quanto tutto questo incida sulle morti perinatali o su i problemi neonatali ai bambini, ed io sono convinta che incida.
A me non mi leva dalla testa nessuno che a causare l'atresia della trachea alla Linda sia stata la riasfaltatura di una pista ciclabile che è coincisa con il mio 7° mese di gravidanza (momento in cui si forma la trachea), quel giorno l'aria era acre e irrespirabile, non so cosa conteneva quel manto rosso con cui ricoprirono l'asfalto, ma c'erano sicuramente delle sostanze chimiche.
Come è possibile che nessuno pensi alla salute delle persone, diossina nelle mozzarelle: "mondo non vi preoccupatre, tanto le abbiamo vendute solo in Italia!" Inceneritori che chiamano Termovalorizzatori per farci credere che producono energia, in Francia ne hanno chiusi alcuni perchè le ceneri avevano inquinato con la diossina (cancerogena) tutte le colture e le acque intorno.
Come faccio a sentirmi rappresentata da qualcuno che pensa solo ai suoi interessi? Da qualcuno che pensa a come guadagnare sulla pelle delle persone, come faccio a lasciare che i miei figli guardino questo modo, dove i valori ruotano tutti intorno al denaro?

Una passione a costo zero ... la corsa

Non è sempre stato così, prima c'erano palestre, luoghi chiusi e un po' puzzolenti, dove tutti sudavano, dove si cercava di ballare a ritmo per bruciare qualche caloria, dove occorevano tessere, quote associative, dove si sforgiava le tutine più alla moda o il fisico più atletico, muscoli in evidenza e altro. Pur non piacendomi questi ambienti li frequentavo, cercando sempre palestre un po' più cadenti e più piccole. Poi smisi di fumare e la mia cognata mi propose di andare a corre con lei e da lì è iniziata la passione per la corsa, il contatto con la natura, il respiro dell'aria serale o come mi capitò in seguito dell'aria di prima mattina, quando alle 7.30 ancora sono tutti (la mia famiglia) avvolti dalle coperte, il ritmo del tuo respiro, il suono dei passi.
Ha tutto un aria speciale quando si corre, diventa tutto diverso.
La corsa più bella ... quella sul mare, la mattina presto, che si conclude con un bel bagno nell'acqua fredda, come descrivere quelle sensazioni di pace con te stessa?
La corsa ha accompagnato i momenti difficili della mia vita, dopo la Linda fu un modo per ricominciare per trovare nuove energie, dopo l'aborto spontaneo e un inverno lungo, fu un modo per iniziare a volermi bene. E anche se una passione di pochi mesi l'anno, non vedo l'ora torni la bella stagione per poter riniziare. L'unica parola d'ordine è la costanza e la determinazione nel farlo. Poi basta un paio di scarpe da ginnastica, una tuta comoda e via, pronti a partire. Buona corsa!

Giovanni Paolo II

Oggi, nel giorno dell'anniversario della sua morte, volevo ricordare questa persona straordinaria, che con il suo meraviglioso passaggio ha cambiato il mondo, ha unito popoli e religioni differenti, ha convinto con la sua fede, ha fatto parlare laici e fedeli, un uomo, un papa, un santo.
Legata a lui, perchè sono cresciuta con i suoi gesti, i suoi discorsi, i suoi silenzi.
Legata a lui perchè l'ho pregato è ho trovato conforto e aiuto.
Grazie.

BEL PESCE D'APRILE!!!

 Complimenti alla "Community Libero" per il coccolone che mi sono appena presa!!!!

c'era scritto:

"IL TUO BLOG è STATO CANCELLATO"

per due secondi ho pensato a che cavolo avevo combinato!!!!

... ok, ora vado a scrivere il mio post!