il senso della vita

Per le vie di città e paesi ... 

Come si spiega una via così?
Io potrei essere Appetito Alto ... ma Fonte Appetito, quale è?

Sicuramente una via scivolosa!

Racconto della giornata di domenica

Eccomi quà, le emozioni sono sempre tante, sono uscita da questa giornata frastornata da tanto, da tutto quello che ho provato abbracciando realmente le mamme con cui ci siamo scritte in questi mesi, è davvero meraviglioso varcare questo confine telematico, poter veramente dimostrare l'affetto che si prova nei confronti di ognuna di loro e per me che sono un tipo molto espansivo, una grande dispensatrice di abbracci anche con persone che sono un po' più restie, è stato davvero bello.
Sono arrivata a Fiorenzuola dopo circa due ore di treno, avevo paura di perdere le coincidenze o di saltare la stazione dove dovevo scendere, ma alla fine tutto è andato per il meglio e alle 11.30 sono arrivata a destinazione. All'agriturismo sono giunta in taxi, sono scesa stavano venendo in giù due mamme con le rispettive famiglie, ci siamo guardate, ma non ho avuto il coraggio di dire niente, così ho preso il cellulare per chiamarle ... ed ho scoperto che erano proprio loro!!! Che bello!!! Dopo poco sono arrivati anche Giovanna, Paolo, Lory ... WOW ... poi ha chiamato un'altra mamma che veniva da Bologna e che a mezzogiorno arrivava con il treno e dopo essere stati a prenderla sono arrivati anche i genitori di Torino.
Eccoci tutti al completo, abbiamo fatto due chiacchiere in una stanza che era diventata praticamente nostra e poi via a mangiare.
Accanto a noi c'era un compleanno, ma e foto che abbiamo fatto noi ... non ci ha battuto nessuno!!!
I bimbi giocavano, noi parlavamo e il tempo alla fine è stato anche troppo poco per tutto quello che avevamo da dirci, io ho fatto il viaggio di ritorno fino a Bologna con Gio ed abbiamo avuto un po' più di tempo per parlare.
Tornare a casa con tutto nel cuore, leggere i messaggini, guardare le foto, pensare a domenica e sorridere, che bello, non vediamo l'ora di organizzare il prossimo ... questa volta con l'arrivo del caldo!!!!

Trova la tua strada

Non ci sono cartelli che la indicano
non c'è una carta che ti può dire dove vai
c'è solo il battito del tuo cuore,
un desiderio da seguire,
forse correndo dietro a qualcosa
rishi di perderti.
Chiudi gli occhi,
guarda senza vedere,
ascolta senza sentire,
fai un passo,
e trova la tua strada ...
con il cuore.
Ma quanto è difficile fare quel passo.

Diario di viaggio. Ultimo giorno al Cairo

4 Novembre

Ultimo giorno al Cairo, domani mattina la sveglia è alle 6.30, l'aereo alle 10 e speriamo questa volta di fare le cose con calma.
Oggi è stata una giorata tranquilla, mattinata in giro per chiese ortodosse antiche, una moschea, quella più vecchia del Cairo e per finire la nostra vacanza un giro sulla feluca, una barca di piccole dimensioni a vela, romantica e rilassante.
Questa sera un'altra serata libera, andremo in centro a mangiare qualcosa e poi in albergo a preparare le valige, domani a quest'ora abbraccerò le mie bambine ed anche se sono stata benissimo insieme al mio maritino, non vedo l'ora di essere di nuovo unita a tutta la mia famiglia. Arrivederci Cairo!

Firenze, 12 Novembre

Ormai è passata una settimana dal nostro rientro a casa, siamo tornati appieno nel vortice della vita, gli stessi problemi che abbiamo lasciato, si sono ripresentati, la stessa fretta del quotidiano, ma aver avuto la possibilità di staccare la spina per cinque giorni, non è stato poco, anzi. Porto nel cuore un popolo pieno di vita, pieno di ragazzi giovani, semplici, che magari si divertono solo a stare a guardare il Nilo che scorre, sul ponte degli innamorati, tenedosi per mano, perchè non hanno abbastanza soldi per andare in un locale. Porto nel cuore la povertà e le donne. Pregi e difetti, come da tutte le parti, ma comunque una città meravigliosa.

Diario di viaggio. Tre giorni al Cairo

3 Novembre

Oggi siamo stati al museo egizio, raramente mi è capitato di emozionarmi davanti ad un'opera d'arte, la prima volta successe al Louvre dopo aver visto la parte dedicata ai pittori italiani, scendendo le scale, mi dovetti sedere perchè mi veniva voglia di piangere, poi è successo, due volte, in due anni diversi, davanti alla facciata principale della Sagrada Familia a Barcellona, li scesero le lacrime. Oggi mi è successo guardando il sarcofago di Tutankamon. Mi sembra così assurdo, ma mentre lo stavo guardando, mentre stavo pensando a quanta bellezza in quella perfezione artistica, sfuggita ai saccheggi, ai milioni di anni, mi sono commossa.
Questa è stata la cosa che più mi ha colpito del Cairo.

Abbiamo poi proseguito il giro turistico andando alla Moschea del Re Saladino, un'opera di meravigliosa architettura fatta di alabastro.
Stasera abbiamo fatto un giro notturno per le vie dentro le mura antiche, a stretto contatto con le persone, il carbonaio, il macellaio, il negozio di narghilè, anzi inizialmente avevo scambiato i tubi per l'aspirazione per corde per saltare, insomma la vita vera dei cairesi. Il Cairo, che anche di notte è una città in piena vita.

Diario di viaggio. Quattro giorni al Cairo

2 Novembre

Giornata di escurzioni, la sveglia alle 7.30 locali, ovvero 6.30 ora italiana, dopo essere andati a dormire tardi, è stata la cosa più traumatica, dopo, il continuo suonare dei clacson che andato avanti a oltranza, notte, mattina, quì suonano sempre e avendo l'hotel in zona trafficata ... è il minimo che ci potesse capitare.
Per ora la visione del Cairo che porterò nel cuore sarà la sfinge con dietro le tre piramidi. In questo momento sono sul balcone della camera a guardare il Nilo che scorre, i battelli illuminati che portano le persone in su e in giù e una piccola feluca che silenziosa e buia veleggia in questo fiume enorme ... la colonna sonora ... i clacson ... qualcuno levi l'audio!!!

Diario di viaggio. Cinque giorni al Cairo

1 Novembre 2008

Siamo al Cairo e dopo quello che è successo stamani non lo avremmo mai detto. Per sbaglio avevo prenotato il treno che partiva alle 9 anzichè alle 9.30, così la mattina un po' in fretta ci siamo preparati e siamo parti alla volta di Roma; non eravamo nemmeno arrivati a Figline Valdarno che il treno si è fermato per più di mezz'ora in galleria per un guasto al motore. Passato Arezzo eravamo di nuovo fermi, siamo arrivati a Roma Termini con 2 ore e 10 di ritardo. Dovevamo essere all'aereoporto a mezzogiorno, erano le 12.20 e dovevamo ancora prendere il treno che ci avrebbe portato a Fiumicino. Quando siamo arrivati finalmente al check-in era già chiuso da un pezzo. Mi veniva da piangere, non era possibile che tutto fosse perso così. Ad un certo punto ho avuto anche il dubbio che stavamo sfidando il destino e che forse non dovevamo montare su qull'aereo. Fortuna ha voluto che tre persone meraviglise ci hanno aiutato e così dopo aver corso a perdifiato per tutto l'aereoporto con bagagli alla mano, siamo riusciti finalmente a sedersi stanchi, stressati e con un gran mal di testa, per quell'imprevisto.
Arrivati al Cairo ci aspettava subito una cena romantica sul battello, nelle acque del Nilo, ora distrutta, stordita e incredula, distesa sul letto sorrido per essere davvero arrivata fin quà.