questa mattina

La pieta'

 Cito un blog cinese. leggendolo piango.

La vecchia di 92 anni prepara la propria bara .

Le vedo scegliere i pezzi di legno e chiedo cosa fa, mi dice: ho 92 anni, preparo la mia bara, questi legni ho raccolti dal mio monte da legna.

Vedendo gli sconosciuti, la vecchia è un pò spaventata, le chiedo il permesso per poter guardare la sua casa, dice di no: è brutta, non entrare.

Ma alla fine ci ha permesso.

Guardando la sua casa piangiamo.

Adesso c'è chi mangia i biscotti sorridendo dopo aver ucciso i passanti guidando, c'è chi paga migliaia di soldi per una cena, c'è chi organizza una festa per tutte le sue concubine........ c'è anche la vecchia di quasi cento anni si prepara la bara nella montagna desolata!!!

La vecchia si siede alla sua baita.

Ci dice che ha i figli, 3 maschi 2 femmini che tutti hanno più di 60 anni, non è che i figli la trattano male, dice che il primo figlio che lavora nella  miniera di carbone l'anno scorso l' ha presa per farla vivere nella città con loro ma lei si ammalava spesso, non voluto stancare i figli  è tornata alla baita vecchia della montagna. Qualche giorno fa una figlia è venuta a trovarla con dei cibi, anche ieri delle persone sconociute l'ha trovata con dei soldi...

 Non so come dire, sto per impazzire, ma preferisco impazzirmi piuttostto che impazzisca questa società!

la prima vista di queste foto era nel maggio 2009, poi siccome che hanno commosso tanti navigatori, dal maggio ogni tanto ci sono le persone sconosciute che andavano a trovare la vecchia, ma lei è restata nella montagna fino alla sua scomparsa...

Nel 17 settembre 2009 se ne è andata dalla sua baita vecchia.

Oltre una tristezza profonda non so come dire, mi associo Diogenes, quel filosofo che insisteva a vivere nel tubo. La vecchia non è la filosofa ma la baita rotta era la sua nostalgia che le dava l'agio mentre la città le faceva ammalare.

Poi mi viene una delusione della società. ormai con lo svillupo economico è difficile vedere gli affamati in Cina, ma con i salti aumentati tra i poveri e ricchi, si presenta uno scontro, soprattutto se si è sensibile non può non vivere lo struggimento.

Ultimamente  abito in uno staff di attori per un lavoro, per ogni pasto si buttano tanti cibi e quando propongo di regalare i resti a chi ci ha bisogno loro mi guardano con gli sguardi strani, " chi ha il bisogno?" ma se si guarda il mondo c'è ancora chi muore di fame chi vagabonda senza la casa chi si copre con la plastica senza i vestiti..

Non dobbiamo riflettere della nostra vita?