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Lo stilista più glamorous torna il passerella ma questa volta per presentare «A single man»
VENEZIA. Sarà uno degli eventi della prossima Mostra del cinema. Perché il film fa parte della Selezione Ufficiale ma anche e soprattutto grazie al suo regista e produttore. Il bello e creativo Tom Ford firma infatti A single man, lungometraggio che esordirà al Lido e che gli consentirà di percorrere un’altra memorabile e trionfale passerella, dopo quelle della moda.
Dal catwalk al red carpet: il texano ex YSL, che rilanciò la griffe Gucci facendone un must in tutto il mondo e che da qualche anno si è “messo in proprio”, sfilerà in carne, ossa e tuxedo per esercitare il suo fascino fuori e dentro il Palazzo del Cinema. E c’è da giurare che ad aspettarlo troverà anche più fans dei divi e delle dive di Hollywood attesi a Venezia. Il bel Tom, però, noto perfezionista, è uno che prende molto sul serio anche questo nuovo mestiere nel cinema e dunque è facile prevedere che vorrà “concedersi” solo o quasi sull’argomento. Ancora non è dato sapere se Ford, egocentrico per sua stessa ammissione, punti direttamente al Leone d’Oro, per il momento ha diplomaticamente dichiarato di considerare «un grande onore» il fatto che A single man sia entrato a far parte della competizione ufficiale della Mostra.
Il top fashion designer, gay dichiarato, affronta l’argomento omosessualità anche nel suo film d’esordio, tratto dal racconto omonimo di Christopher Isherwood (considerato una pietra miliare della causa gay), di cui non soltanto è regista e produttore ma è anche co-sceneggiatore. Ambientato a Los Angeles nel 1962 (forse non a caso è lo stesso anno di nascita di Tom Ford), al culmine della crisi dei missili con Cuba, A single man è la storia di George, un professore di college che si trova a dover affrontare la morte di Jim, il suo partner di una vita, a causa di un incidente stradale e a gestire l’ambiguo rapporto con il suo giovane alunno Kenny.
«La storia è il romantico racconto di un amore interrotto - fa sapere la casa di produzione di Ford, Fade to Black (dissolvenza al nero) -, l’isolamento che è parte della condizione umana, e, infine, l’importanza di quelli che sembrano piccoli momenti nella vita». E, a scanso di equivoci, il regista Tom Ford si è affrettato a dichiarare: «Il pubblico sarà sorpreso perché non c’è sesso nel film, ci sono alcuni baci, peraltro molto casti, e questo è tutto». Quanto alla sua esperienza di regista, commenta: «E’ stupefacente trovarsi in una stanza piena di attori che si muovono, indossano vestiti e si cambiano di conseguenza a quello che questa mattina, mentre ero comodamente seduto sul mio letto, ho stabilito che debbano fare. Dirigere la vita, la morte e persino l’abbigliamento di tutta questa gente ti mette in un’incredibile posizione di controllo».
A single man racconta una giornata del professore, dal suo risveglio a quando va a coricarsi. E’ una pellicola a basso budget, girata in 21 giorni a Los Angeles. Protagonisti sono Colin Firth (il prof), Julianne Moore (la sua amica), Matthew Goode (l’amante) e Nicholas Hoult (lo studente).
(Giorgia Taffarelli)
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Danna, Daniela, Io ho una bella figlia. Le madri lesbiche raccontano, Zoe, Forlì 1998.