L'ironia beffarda della sorte ha voluto che casa mia sorgesse vicino ad una chiesa. O che la chiesa sorgesse vicino a casa mia. Non lo so, non c'ero.
Come spesso capita, intorno alla chiesa hanno costruito un patronato. Con relativo campo da calcio. E da basket. E da pallavolo. E sala giochi. E polivalente. E bar. E sagra un numero variabile ma comunque eccessivo di volte all'anno.
Nel corso degli anni questa vicinanza ha prodotto fastidi gestibili seppure irritanti quali:
- foreste di palloni da calcio/basket/pallavolo che piovono sul mio giardino, sulla mia macchina, sulle mie finestre, sui miei vicini decrepiti;
- urla belluine di giovinastri impegnati in attività sportive, rituali di corteggiamento, berciamenti a vario titolo, bestemmie e turpiloquio senza fantasia, consunzione sistematica del carburatore del motorino;
- costanti ingorghi di bici, macchine, suddetti motorini scarburati, pullman delle gite, monopattini e sottomarini che intasano una strada non propriamente paragonabile alle highway americane;
- sporadici latrati di gruppi eufemisticamente detti "musicali" che provano i loro rutti amplificati nella polivalente della parrocchia;
- delirio da sagra a cui non può mancare il concerto dei "Vecchi Leoni" che insegnano a latrare ai gruppi di cui sopra;
- visione pressochè settimanale del parroco che compra Il Giornale in edicola. Non il giornale, no... Il Giornale;
- varie ed eventuali.
Non dubito che il fastidio sia reciproco; la vicinanza di pervertiti senzaddio può risultare traumatica e destabilizzante per le giovani menti che si preparano alla prima comunione trasformando il rione nella boscaglia cambogiana a forza di petardi.
E ammetto che anni fa un mio gatto si è introdotto furtivamente in chiesa durante la messa. Unico della famiglia, ci fece notare qualcuno con tono di riprovazione.
Ok, ammettiamo pure di essere in pari.
Poi arriva il Grest.
Mai sentito parlare? Il Grest è un acronimo che sta per Gruppo Estivo.
O per Giovani Rompicoglioni Esasperanti Senza Tregua.
O per Giochi Ripetuti E Spaventosamente Trogloditi.
O per Giove Rischiaragli l'Encefalo con Sistemi Talebani.
Si tratta in sostanza di aggregare un centinaio di infanti in età scolare che logica vorrebbe chini sui compiti delle vacanze e farli urlare fino allo sfinimento così, quando i genitori tornano dal lavoro, le potenzialità di scoglionamento degli infanti si sono già interamente riversate sui vicini di quartiere e loro non devono sedarli col Roipnol.
Le attività del Grest sono ignote e comunque superflue: che li si faccia giocare a rubabandiera, ricamare fazzoletti o degustare grappe friulane è del tutto irrilevante.
Il nucleo fondativo della pedagogia grestina è che qualunque cosa facciano i bambini devono farla urlando fino alla consunzione di corde vocali e apparato respiratorio.
Anche l'oggetto degli strepiti è accessorio. Le urla rituali proposte dagli animatori del Grest sono del tutto prive di contenuto semantico. Uno di quelli che sento da giugno con maggior frequenza recita più o meno: FALPALA' FALPALA' FALPALA' SIAMOTUTTIQUAAAAAAAAAAA.
Devo aver colto anche una serie di farneticazioni tipo LALLERO LALLERO LALLERO LALLAAAAAA' ma magari erano citazioni ungarettiane che non ho afferrato.
In realtà potrebbero gridare PAPE' SATAN ALEPPE, EIA EIA ALALA' o mantra buddisti finalizzati alla trance mistica e il risultato non cambierebbe poi molto.
Il punto è farli strillare come pterodattili cosicchè siano troppo stanchi per protestare quando la madre butta loro in lavatrice e i vestiti in vasca da bagno tracannando Prozac.
Ammirerei gli animatori che se li ciucciano 8 ore al giorno se non sentissi gli stessi strepiti anche da parte loro. Nel megafono.
Ecco, io non voglio sembrare estremista.
Ma in questo periodo dell'anno se si trasferisse dall'Afghanistan al patronato qui vicino uno stabilimento della Nike diretto da Erode non avrei nulla da ridire.
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