Creato da dottoressaFaber il 09/09/2006

I'm enduring it

Come un'anomalia...

 

 

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Duel

Post n°131 pubblicato il 20 Ottobre 2007 da dottoressaFaber
 

Tempo fa devo avervi raccontato del mio potentissimo bolide verde zucchina.
Potente come se le zucchine le usasse al posto della super, e rigorosamente lesse, però era tanto per dire che giro in macchina.
La qual cosa ha delle controindicazioni se si vuol mantenere una parvenza di salute mentale.
Per esempio: girare in macchina tende ad incentivare in me una sindrome paranoide diffusa. Dopo il primo chilometro comincio a chiedermi:

  1. perchè il raduno internazionale annuo dei rincoglioniti al volante organizza staffette di 90enni col cappello alla guida di 131 verde oliva col rosario appeso allo specchietto, che si passano il testimone in modo da essere sempre, comunque, irrimediabilmente davanti a me su una strada con divieto di sorpasso?
  2. perchè se sto svoltando su una strada principale le macchine che hanno precedenza su detta strada si avvicendano a intervalli regolari come il metronomo di Benedetti Michelangeli in modo da farmi svernare allo stop prima di riuscire a passare?
  3. perchè se a un semaforo con due corsie mi fermo in quella di destra, è più veloce quella di sinistra e viceversa? (a questa ha già risposto una legge di Murphy: l'altra coda va più veloce, per definizione).

Finchè i problemi si limitavano a questo, ci si poteva stare, con la paranoia si impara a convivere. Ma negli ultimi tempi ho spaziato nelle allucinazioni.
Colpa di Benny e Pietro. Che sono due carissime persone, per carità, sennò non li frequenterei. Ma vivono dall'altra parte della città e le ultime tre volte che sono andata a trovarli mi sono trovata davanti, nell'ordine
questo, questo e - lo giuro -questo.
Siccome non sono pronta ad ammettere che sono pazza e ho le visioni, ne deduco che è colpa di Benny e Pietro.

Poi ci si mette l'assessore alla viabilità di Padova, e anche lì non si scherza... Dite Napoli è un disastro, a Roma non si gira, a Milano non c'è parcheggio? Sicuramente, non dico di no.
Però a Padova l'assessorato alla viabilità è un titolo onorifico per il cittadino più creativo.
Per esempio, siete insonni e passate le notti a cambiare i sensi vietati due volte a settimana? Avete buone possibilità.
Riuscite a cambiarli in modo che si possa entrare in una strada ma NON uscirne senza commettere un infrazione al codice stradale? Salite in graduatoria.
Vi divertite a disseminare le strade ad alto scorrimento di speed dumper alti come il Pordoi a distanza di 60 metri uno dall'altro? Ce l'avete quasi fatta. Sono anni che mi sveglio col terrore di trovare uno speed dumper tra il salotto di casa mia e il cesso.
Avete stabilito che le rotonde sono la soluzione di ogni dilemma e le distribuite a mazzetti da 8 per chilometro su strade di impianto medievale larghe come un tratturo abruzzese? Io sospetto che siate azionisti della Travelgum, e comunque ce l'avete fatta, siete il nuovo assessore!
Ora, cortesemente venite a togliere la rotonda tra il salotto di casa mia e il cesso che gli operai ci devono mettere lo speed dumper.

Puntualizzo che io amo le rotonde.
Non è che facciano tutta sta differenza, a livello di nevrosi automobilistica, ma vuoi mettere il respiro europeo, l'ariosità da autobahn germanica, la grandeur da autoroute francese, rispetto al provincialismo dell'italico semaforo? A me piacciono un sacco le rotonde, esteticamente non c'è confronto. Poi ci mettono dentro gli alberelli da frutta che danno delle prugne alla diossina eccezionali, le aiuole asfittiche con sant'Antonio disegnato con le primule e le verbene, le sculture di arte moderna così la prima volta che un autoarticolato ci va a sbattere nessuno nota la differenza. Sono carine, le rotonde.
Però fare un segno con la matita intorno a una tazzina di caffè in mezzo a un viottolo di campagna e chiamarlo rotonda in nome dell'europeismo mi sembra eccessivo, ecco.
Anche farsi prendere dal delirio di onnipotenza opposto non va tanto bene: se in via Sadiodove a frazione di Inculandia passano 4 macchine a settimana, non è necessario farci un rotondone grande come un aeroporto.

E poi c'è la tangenziale.
Uhhh, Padova ha una tangenziale divertentissima. Perchè uno pensa che sia una tangenziale, invece è un videogioco a mille livelli.
E' stata fatta sul modello parigino. E infatti se tutti gli svincoli a spirale, a elica, a onda, a catena di DNA, a sinusoide ritorta venissero raddrizzati, ci si arriverebbe a Parigi.
Il primo livello si supera raggiungendo un rettilineo senza dover cambiare la tappezzeria della macchina. Il mio sospetto sulla questione Travelgum è sempre più radicato.
Poi ci si trova in mezzo a due muraglie di Jersey che i cinesi ci fanno una prestigiosa pippa. Per quel che ne sai, finchè stai in tangenziale, oltre la strada potrebbe esserci Cartoonia, Saigon o l'area 51 e non lo verresti a scoprire neanche in un milione di anni.
Il bello del gioco sta tutto lì, perchè a quel punto devi indovinare l'uscita.
Non ho detto scegliere, ho detto indovinare. Io in 25 anni che vivo a Padova, la tangenziale l'avrò presa un centinaio di volte, no? Ho la fondata convinzione di aver preso ogni volta un'uscita diversa, segnalata sempre come Centro/Sant'Antonio/Prato della Valle, arrivando poi da percorsi diversi sempre tra lo stadio e il carcere. Che li han messi vicini così risolvono rapidamente la questione ultras, e posso apprezzare. Ma io vado raramente in carcere e ancora meno allo stadio.
Io credo che lo facciano per smaltire un po' di pellegrini. Passa il pullman di devoti polacchi davanti allo stadio, l'assessore accende i riflettori, abbaglia l'autista e il provveditore dirotta il pullman in galera. Ci sbattono dentro 400 devoti polacchi a settimana, convincendoli che la cappella del penitenziario è la Basilica del Santo e il cortile dell'ora d'aria è Prato della Valle. Tanto poi la rogna del sovraffollamento delle carceri se la gratta Mastella, ma intanto i sanpietrini del centro sono meno sollecitati e il tram regge più a lungo.

Eh, sì, ci sarebbe anche il tram. Ma sarebbe davvero troppo. Vi basti sapere che nei primi tre collaudi è deragliato tre volte. Statisticamente ineccepibile. Poi hanno scoperto che i ciclisti si incastravano con la ruota nella rotaia e rischiavano di farsi male. Detto fatto, risolto il problema: chi gira in bici prende la multa.


 
Rispondi al commento:
womanonthemoon
womanonthemoon il 20/10/07 alle 13:57 via WEB
dottie non mentire! se ti fossi trovata davanti il primo ti saresti fermata con una scusa per attaccare bottone o lo avresti tamponato con lo stesso intento! :-D dovrò tornarci in macchina a padova che la prima volta ho solo fatto 1 ora di cosd per arrivare all'ingresso in autostrada e mi sono persa la tangenziale.
ps non è che chiederesti a Benny la ricetta di quella meravigliosa torta al cioccolato? :)
 
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