I'm enduring it

Avevo detto che tornavo e io torno, che non si dica non mantengo le promesse.
Vi fermo subito, non chiedetemi di farvi ridere perchè non è ancora tempo: il lavoro non dà tregua, ho ancora un po' di lutto in gola, e ieri Mario mi ha notificato che ho Saturno tra le balle ancora per un po'.
Però ho Maab, e quello è un sollievo vero.
Potete crederci o meno, ma la Faber cede al sentimentalismo, perchè mi incrino di tenerezza e commozione ogni volta che torno a casa e trovo questa streghina lunare che mi accoglie e mi cura.
Deve essere la sua natura: a tre mesi di vita mi ha vista piangere ed è venuta a leccarmi gli occhi.
Maab è taumaturgica, è aggraziata e opportuna, è puntuale, sa dove ho bisogno che lei sia e si fa trovare.
Non c'è volta che torni a casa e non trovi il suo musino puntato sul mio, e una domanda in un fumetto sopra la sua testolina obliqua, "Stai bene?".
Capite bene che è un altro tornare a casa.
Maab mi addormenta con le fusa, appoggiata al lato destro della mia faccia, e un fiatino fresco, piccolo piccolo, ritmico.
Se nel sonno mi giro addosso a lei, Maab mi appoggia due zampine sulla guancia e mi dà bacini rasposetti.
Non si divincola, non mi dice Via di qui.
Mi fa cortesemente presente che la mia testa pesa tre volte e mezza tutta lei intera e che potrebbe essere il caso, in un prossimo futuro, di fare a cambio.
Io capisco l'antifona, mi sposto, e lei si rimette a dormicchiare col suo fiatino ritmico sulla mia guancia.
E' la mia streghina, il nume tutelare di una casa che ora è veramente mia.
E io sono totalmente rincoglionita dalla sua presenza, lo ammetto.
Ma adesso va bene così, tornerò cinica e spietata quando sarà ora.