Creato da dynastis il 01/12/2011

LITTLE STOP!

Blog importato da splinder

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

 

NEW BEGINNING (?)

Post n°52 pubblicato il 10 Agosto 2016 da dynastis

Tento di dargli un nome ma non riesco a trovare la parola... so che è qualcosa che ha a che fare con la gola... e forse con il naso e gli occhi... come quando aspriri una cosa che ti brucia nel naso.

Più che altro comunque ha a che fare con la gola... senti qualcosa che si blocca in gola e poi gli occhi vedono i colori più colorati... vedono il rosso dei tramonti arancione sereno, l'azzurro del cielo celeste e poi i profumi sono un po' più amplificati e provo qualcosa che mi ricorda il passato... le giornate in libertà del passato e la voglia di vivere del passato...

Mi ricordo e non solo per fatti e immagini ma mi ricordo per sensazioni il passato... non sono più sensazioni sulla punta della lingua che mi sfuggono, adesso le sento anche per alcuni minuti...

Ancora mi incarto nelle parole e sotto stress faccio frasi troppo complesse o non so cosa dire o scherzo alle volte troppo perchè non so cosa dire o come dire qualcosa... alcune volte maschero il fatto che sia troppo diretto ciò che vorrei dire.

Adesso vedo l'unicità delle cose che ho. A tratti quando le cose vanno male mi sembra di perdere tutto questo e che sia stata tutta un'illusione, come mille volte che questo percorso ho tentato di farlo da sola.

Qualsiasi cosa sia è autentica...
Qualche volta mi forzo e subito dopo me ne accorgo e correggo il tiro ma non per renderla più perfetta ma per renderla come spontaneamente è...
Qualsiasi cosa sia è autentica...
Anche la mia paura lo è...
Anche il non sapere ogni giorno come andrà e il non sapere ogni giorno come comportarmi...

Sento che tanto andrà bene perchè è autentica... e qui blocco quel pensiero che caccio via ogni volta che arrivo a questo punto: era autentica e il mondo, l'universo, il destino si è attorcigliato, contratto, compresso e deformato in qualche modo di cui non mi capaciterò mai ed è andata male. Le cose autentiche non sempre vanno bene... ma tento di cacciare via il pensiero facendo la psicologa di me stessa e sperando, come se mi estraniassi da me, che non vada male perchè sennò... sono cazzi sul serio!

Forse, in un qualche modo che fino a qualche tempo fa non ero in grado nemmeno di immaginare, ti vedo ancora da qualche parte ma non sei più presente come prima, ci sei ancora ma da qualche parte dove in alcuni momenti mi sembri positivo...
Sei ancora con me ma non sono legata più a te... non mi tiri più indietro ma mi vieni dietro spontaneamente...

ALLE VOLTE COMUNQUE... NON SEMPRE TUTTO QUESTO 

 
 
 

scappa

Post n°51 pubblicato il 01 Agosto 2016 da dynastis

Mi si è gonfiata la pancia... il filtro che di solito esiste tra la mia rabbia e il mondo oggi è zero.
Ne voglio uscire... e mi sento che voglio uscire da quello che negli ultimi tempi mi aveva dato più emozioni positive, più tranquillità...più bellezza. Ma ora ne voglio uscire prima che diventi tutto come qualcosa che conosco molto bene... incastrata nella ripetizione statisticamente incredibile e distruttiva della stessa storia.

Non mi sento di avere una scelta... sento di essere sempre sulla stessa mattonella.

Oggi mi è venuta in mente la frase di un'altra canzone sconosciuta che forse quando l'avevo ascoltata, ne avevo sottovalutato la portata, quello che mi stava dicendo... non ero stata attenta e invece il senso e come sarebbe stato il futuro e la fine di quella storia era chiarissima... quasi come se lo avessi espresso in modo chiarissimo:

"...Se crolla tutto di noi
scappa via, salvati
se crolla tutto di noi
scappa via, lasciami..."

 

Ho imparato troppo tardi a scappare o forse non ho imparato mai... 
Credo che per scappare davvero devi avere un posto in cui farlo... devi sapere come si fa... devi averne voglia... scappo sempre da qualcosa da cui scapperò verso qualcosa da cui dovrò scappare ancora e così via...
E' tutta una fuga per non ripetere il dramma e la devastazione che c'è quando resti... 

 
 
 

SE DEVI VIVERE STRISCIANDO, ALZATI E MUORI

Post n°50 pubblicato il 12 Luglio 2016 da dynastis

E' arrivata forte... mi ha colpito davvero.

Hai commentato nel 2006 alla frase di Jim Morrison "se devi vivere scrisciando allora alzari e muori" scrivendo che il tuo blog parlava proprio di questo.

Mi ha colpito... e l'ho sentito quasi come uno squarcio... perchè ti ho riconosciuto in un pensiero e ancora di più ci ho riconosciuto me.
E allo stesso tempo ho riconosciuto la morbidezza e la dolcezza nello scrivere che non esiste più... ho visto da una piccola fessura quello che ricordavo e ti ho visto lontanissimo ma intrappolato dentro quella che sono.

Sei rimasto seduto, in silenzio... io questa scena non l'ho mai vista ma me l'hanno raccontata e mentre lo ascoltavo faceva così breccia dentro da sembrare quasi impossibile... strisciavi in silenzio sperando che nessuno ti notasse. Io in silenzio mi sono alzata e sono morta.

Jim Morrison non l'ha scritto cosa ci sia dopo l'esserti alzato... non serve a niente però io lo sento così tanto nel mio DNA che quando non lo faccio, come ora, mi sento che sto facendo la cosa giusta probabilmente ma che non c'entra niente con me.

Ogni tanto ti immagino lì seduto fermo, a pensare che non doveva andare così, che speri finisca in fretta... per quanto sono stata capace di entrare dentro la tua testa, il tuo cuore, il tempo e rallentarlo, il vento a km di distanza... non sono mai riuscita ad entrare nei tuoi pensieri nel momento in cui mi hanno distrutta, fatta a pezzi, insultata, uccisa parlando di qualcosa che riguardava me e te, me e anche te, noi... e nel tuo silenzio non sono mai riuscita ad entrarci.

Non mi è andata giù che tu abbia strisciato e non mi è mai andata giù di averla sentita così tanto questa cosa che mi sono anche vista stupida lì in piedi a difendere te più che me stessa. Io avrei detto la verità... avrei detto che ti amavo anche se voleva dire tutta la serie di insulti che mi stavo meritando...
In questi 10 anni mi sono presa le mie responsabilità su questo amore ogni giorno, con chiunque, sempre e soprattutto con me stessa...
In questi 10 anni ti ho visto festeggiare, viaggiare, giocare, studiare, laurearti, lavorare, ridere... ti ho guardato negli occhi vedendo il nulla, osservando attentamente che mancava qualcosa... in questi 10 anni le nostre mani si sono toccate un'altra volta sola: sistemando qualcosa nel surgelatore il primo maggio e si conoscevano con la stessa freddezza che c'era dentro quel freezer... ma quello che ho cercato e non ho mai trovato, quello che non avrei mai voluto vedere ma c'era, quello che pensavo un giorno fosse impossibile... ho visto le rughe sugli occhi stanchi, la quasi impossibile non espressione dei tuoi sguardi qualsiasi cosa vedessi, ho visto la voglia di sentire qualcosa sotto l'effetto di qualche alcolico e poi l'incurvatura dei tuoi occhi nella disperazione di non trovare niente...

Quello che ho visto davvero è averti visto vivere nella tua bolla di sapone apparentemente fantastica ma talmente bassa che ti consente di vivere solo strisciando e ho visto nei tuoi occhi la disperazione di chi non si alza perchè ha paura di morire...

Io non posso salvarti e so che lo farei ancora se potessi, ma non posso farlo... in fondo invidio la tua bolla dell'eden fatta di mille cose colorate... però forse io non riesco a fare a meno di alzarmi...
Sai, forse sto cominciando a pensare che il coraggio non sia un merito o una colpa... o lo hai o no... e se non potessi scegliere? 

 
 
 

flashback

Post n°49 pubblicato il 15 Giugno 2016 da dynastis

Sono qui perchè ho sentito che oggi avevo forse delle cose da dire.

Ti ho pensato spesso ultimamente, forse meno di altri periodi ma di più dell'ultimo periodo.
Lo sto facendo ancora: seguire la tua vita da lontano... alle volte sento quella spinta a dire "mi manchi" ma non so se è davvero così...
Adesso vedo chiaramente quella metà di me ferma immobile nel quadro del passato. Alle volte la immagino in un campo dietro al Grifone oppure in una Marina di Bibbona vuota deserta... sono sempre paesaggi vuoti perchè nel passato non c'è più nessuno.
Ho lasciato una me stampata su una tela deserta lì... rispetto a qualche tempo fa però non lo dico più con una spada conficcata nel petto. Sto infatti cercando di lasciarla andare rendendomi conto che non è facile e che ancora non riesco a farlo davvero bene... mi sembra di lasciare un posto dove posso sempre tornare ma invece che un rifugio, ora so che quella è una gabbia perchè finchè so che esiste posso ritirarmi dal presente.
L'incongruenza più grande che vedo è tra il mio ricordo e quello che sei oggi... è tutto passato...
Qualcuno ha usato una parola che trovo molto giusta per me: congelato. Ti ho congelato, come si fa con le cose che si devono mantenere, che non devono morire... oppure semplicemente la freddezza ha congelato quello che c'era così senza aspettare che passasse niente.
Sto scrivendo perchè vorrei parlarti davvero ora... non con te, con quello che è congelato dentro a quel quadro... probabilmente lui starebbe a sentire quello che sento, tu non sai nemmeno più che esisto da qualche parte e se lo sapessi sentiresti solo il peso di un senso di colpa di cui in certe notti probabilmente non ti riuscirai mai a liberare.

Quello che vorrei dirti è che sembra che quel famoso giorno in cui volevo dare una spinta ad un destino che non solo non ho mai capito ma ancora concepisco assurdo che abbia preso questa strada, quella famosa frase "...ho da andare a prendere le bottiglie del vino" abbia creato un blackout in me... e ora il mio cervello è al buio e ogni volta che tenta di riaccendere quelle emozioni, salta il salvavita e io davvero... sono senza pensieri... non so spiegarti, non so proprio cosa dire, come quando hai un concetto sulla punta lingua ma proprio...niente! ti è sfuggito!
E' diventato un po' frustrante ma ogni volta che succede lo sento anche io che c'è qualcosa lì sotto... e so che ci sei tu, c'è quel quadro congelato, ci siamo noi...
Non ce l'ho con te, anche se sembra che io debba sempre provare un po' più rabbia nelle situazioni rispetto a quella che provi davvero... ma non ce l'ho con te... in quei momenti mi sento unica. So che me ne dovrò liberare e che quel sentirmi così mi impedisce di sentirmici davvero oggi con me stessa e con qualcuno... ma sento questo.
Inoltre sembra anche che quel gelo è stato paragonato alla principessa Bella Addormentata... che sta aspettando il principe che la salvi. Questo mi ha fatto pensare a tante cose: la canzone del blog che tanto odiavi ma che tanto ascoltavi tutti i giorni perchè sapevi sempre cosa scrivevo e un'altra cosa a cui penso è che è proprio vero: ti ho aspettato. Per qualche anno ho aspettato proprio te, non un principe ma TE. Era assurdo che finisse così, hai ribaltato le logiche del destino, della vita e dell'amore. Pensavo che una persona non potesse farlo ma l'hai fatto. E anche se alle volte mi sono data diverse spiegazioni culminate con l'idea che forse io ho vissuto una cosa diversa dalla tua... alla fine mi sembra di sovvertire io stessa la vita addirittura... so che è stato lo stesso per entrambi però so che i tuoi NO erano sempre netti, troppo. Solo con me erano più morbidi... e la metà delle volta cedevi... pensavo non ci fosse niente di più forte dei tuoi NO ma poi ho scoperto che più forte di tutto questo c'è stata la PAURA. Questa parola l'ho usata sempre, per tante persone...mi sono sempre chiesta perchè l'avevo continuamente sulla bocca, perchè vedevo paura in tutti, perchè la paura e il panico erano le emozioni che riuscivo a riconoscere sopra a tutto... forse oggi lo so... mi ricordo benissimo che forma ha la tua paura: "...ho da andare a prendere le casse del vino". Più forte delle vita per te c'è stata la paura. E anche se oggi ti sei adattato alla vita che hai scelto, e anche se spero che in qualche modo tu sia felice...esprimerò un concetto che non sono mai riuscita a pensare più per me che per te... se ti ricordassi com'è essere felici, ti crollerebbe il mondo addosso.
Un mondo che è fatto di serenità, di viaggi, di scherzi, di piccoli step raggiunti, di capelli che diventano bianchi, di cene, di matrimoni, di tutto quello che è capitato per anni e che ti fanno vivere in questa bolla che è solo tale...
Credo che ci sono persone che ti conoscano anche da 20 anni nella vita e che ti conoscono davvero tanto bene... ma nessuno ti conosce bene come chi ti è entrato dentro davvero. Tanti mi conoscono anche da 30 anni ma il te congelato in quel quadro mi conosce più di tutto il mondo. E la me in quel quadro ti conosce più di tutto il mondo, anche di chi ti è accanto da 20 anni. Il problema è che io da quel quadro in un certo senso non sono mai uscita del tutto... quindi sono piuttosto sicura di essere quella che nel profondo ti conosce più di tutti e... credo che tu viva in una bolla di illusione, di una scelta forzata, di un destino distrutto, come un uomo fuori rotta, incatenato in scelte che continui a non fare convinto che sia la vita a non fartele fare, incastrato in qualcosa che se hai la fortuna di non chiedertelo mai non puoi scambiare davvero per felicità tu che la felicità sai che cos'è... sei stanco, invecchiato, la tua bocca sorride e i tuoi occhi non lo fanno nemmeno più in una sola foto, i tuoi occhi non hanno più niente di quell'oceano profondo verde che da solo diceva più cose di un comizio, le tue battaglie sono già perse e i tuoi principi sono stati traditi uno ad uno...

Forse io un giorno scongelerò quel quadro perchè ammetto che esiste ancora... ma davvero dentro non sono mai cambiata.
Tu non lo so... ma credo che una parte di te sarà sempre lì incastonata in un paesaggio vuoto... che hai troppo paura di andare a riprenderti perchè fra poco sarà definitivamente da solo.
Vorrei dirti che forse quei due sono più belli e con meno rughe dentro quel quadro, se qualcuno un giorno mi chiederà cos'è la felicità vorrei poterlo indirizzare a quell'indirizzo ma... la verità è che le rughe ci sono venute e io ti ho aspettato perchè credo ancora che l'amore sia eterno. Ti ho aspettato tanto e dopo di te ho aspettato qualcuno che salvasse la parte di me che sognava quel quadro...
Sono grande e non ricordo più nemmeno che fine abbia fatto quel quadro tra tutti i traslochi... se mai dovessi trovarlo, salvati. Non volevo necessariamente che fossi con me...ma sicuramente è difficile lasciare andare sapendo che potrei distruggere anche quello che di te è rimasto se prima tu non te lo vai a riprendere... 

 
 
 

passo dopo passo

Post n°48 pubblicato il 01 Novembre 2015 da dynastis

Lasciare andare quella parte che abbiamo costruito insieme è la cosa che mi riesce più difficile... nonostante tutto il lavoro che sto facendo su me stessa sta cominciando a dare i suoi frutti probabilmente: legittimo ciò che voglio, ciò che sento... ma qualcosa lo tengo ancora nascosto... Se penso a cosa sento e a cosa provo e chi sono mi vengo in mente Io... e non sono più "bella" come ero all'epoca ma in un certo senso mi riconosco...
Per la prima volta sto pensando a qualcosa... se tornassi indietro, cambierei qualcosa... forse rispetterei meno la tua decisione ma rispetterei più quello che sentivo io... avrei insistito...
Ero convinta di poter sopportare il peso di tutto il mondo che crollava, che sarei sopravvissuta ma la morte di ciò che hai dentro non è sopravvivere. E io non sono sopravvissuta.
Pensavo di cercare qualcuno che capisse di me quanto avevi capito tu di me e invece ho capito che cercavo qualcuno che fosse in grado di capire di te, di quello che avevi lasciato, della devastazione che c'era dentro di me dopo di te e che l'accettasse lo stesso. Ma non è mai successo.
Ogni tanto mi ricordo di una speranza a cui mi sono attaccata per giorni, una tua frase: "...uno stupido Immortale..."
Credo che la verità è che l'amore è sempre stupido... io non me lo ricordo più com'è essere stupidi perchè mi sono sempre ricordata di non esserlo come lo sei stato tu... invece forse dovrei piazzarti da qualche parte dove non disturbi e riuscire ad esserlo di nuovo. Ma dove ti metto?
Forse penso che lo dovrei mettere sul piatto che condivido con qualcuno ma non vedo nessuno a cui possa affidare qualcosa che seppur grigia ha ancora tanto di me... probabilmente troppo.

 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

monellaccio19vento_acquacassetta2neveleggiadra0karen_71m12ps12ormaliberadiabolikas0Desert.69amorino11battistifmeiltuocognatino1cuorevagabondo_1962marabertowprefazione09
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963