elaborando

Ho una crema antiage. Calma, posso spiegare.
Lo scorso sabato, in giro con la nostra figliola, siamo entrati in un'erboristeria. Curiosando tra i prodotti sugli scaffali, la mia attenzione è stata attratta dal reparto di prodotti contro l'insonnia. La faccio breve, mentre la figliola terminava il suo acquisto, ho chiesto alla signora Erborista un consiglio.
«Che tipo di insonnia ha? Fatica ad addormentarsi o si sveglia nella notte?».
«La seconda che ha detto».
«E verso che ora si sveglia, di solito?».
Questa mi ha sorpreso, sono stato sul punto di chiederle se poteva offrirmi prodotti diversi a seconda dell'orario di sveglia.
«Verso le quattro, quattro e mezza».
Sorride, va allo scaffale che aveva attratto la mia curiosità e torna con un po' di prodotti. Una rapida selezione, guidata da lei (ma se già volevi portarmi qui, perché farmeli vedere tutti?), e siamo rimasti con un prodotto in due versioni: compresse e gocce. Chiedo: «Che differenza fa?». «Nessuna, dipende da cosa preferisce lei». Confronto i prezzi: «Vanno bene le gocce», risparmio un euro.

Mentre mi accingo a pagare, la confezione di gocce finisce in una busta di carta insieme a una manciata di campioncini di prodotti. Ho dato per scontato che fossero prodotti per lei, invece me li ritrovo tra le mani: «Guarda che sono per te, leggi qui, "per uomo"».  È una bustina verde scuro, una crema antiage.

Che faccio?

Potrei spianare le rughe, ma non so se mi conviene. Conosco qualche ometto che lo fa, ma mi pare che ne risulti un'impressione di falsità; se non si hanno più venti o trent'anni, ci si aspetta che ci siano le rughe e se non ci sono il risultato non è naturale.

Potrei provare a spalmarla sulla fronte, chissà che non penetri all'interno, ringiovanendo il cervello e le idee. Smettere di pensare a scaloni, quote 96, alla questione delle pensioni,insomma, e tornare ai pensieri di vent'anni fa, ottimismo sul lavoro, attesa gioiosa delle vacanze, basta con la Pasqua che arriva un attimo dopo Natale e in niente siamo di nuovo a Natale.
Però, pure questa, che farsene di una testa così, se poi il fisico non segue?

Potrei ... no, lì no. Mettiamo che funzioni, secondo voi che faccio sabato prossimo? Ritorno all'erboristeria, armato di tutto punto, scavalco il bancone e arraffo tutte le bustine verdi che ha. È così che si diventa delinquenti? No, questa no.

Finché non trovo cosa riportare indietro nel tempo, una cosa sola però, la bustina rimane lì, intatta. E finché non la uso, vuol dire che mi accetto così.

Buon mercoledì.

[Immagine tratta da "La vecchiaia vista dai grandi vignettisti" - 2006]