Ho visto il film qualche giorno fa, mi ha colpito perchè, sebbene attroverso la finzione e l'arbitrio che sono proprie di un'opera cinematografica, mi è parso che si sia resa l'idea del ruolo che questo signore ha assunto negli ultimi cinquanta anni. Magistrale l'interpetazione di Servillo, da sola vale il biglietto di ingesso.
Tornato a casa, qualche riflessione è venuta fuori, qualche parallelo si è imposto alla mia attenzione. Andreotti, lo sappiamo, non è certo una crocerossina, ha avuto le mani in pasta praticamente dappertutto. Vaticano, IOR, servizi segreti, grande potere economico, e forse anche criminalità stragista e mafiosa.
Ma ha sostenuto tutti i processi, si è difeso a schiena dritta (non prendetemi in parola, visto il personaggio), non ha accusato i magistrati di complotti geopolitici. E' stato ripetutamente assolto, talvolta "quasi assolto", ma gli va riconosciuta la dignità di essersi difeso nell'ambito dei processi.
L'attuale capo del governo no. Lui i processi che lo riguardano intende bloccarli, rinviarli. Lui intende modificare le regole processuali a suo piacimento, e per il suo tornaconto. Non si difende dalle imputazioni, offende gli organi giudicanti. Non è tanto interessato a dimostrare la propria innocenza, quanto a derubricare i reati, in maniera che essi, alla data in cui fossero stati eventualmente consumati, non potessero essere considerati tali.
Tutto questo è molto triste. Nel decreto sicurezza, un paio di emendamenti di straforo. Sicurezza per chi?
Inviato da: gioia58_r
il 30/06/2008 alle 18:03
Inviato da: iononsonoio2
il 30/06/2008 alle 05:31
Inviato da: mlcantautori
il 29/06/2008 alle 22:21
Inviato da: iononsonoio2
il 29/06/2008 alle 18:28
Inviato da: elbablogg
il 25/06/2008 alle 19:59