Creato da ElettrikaPsike il 17/12/2012

ElettriKaMente

Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

« Grazie, beata irresolutezza!OLTRE SATURNO CONTRO »

RINGRAZIAMO I MODELLI AL CONTRARIO

 

 

                                   copertina libro Elogio alla follia di Erasmo da Rotterdam

 

 

Solitamente non parlo di attualità, di stragi umane e disumane né di cosa si finge di dire al Quirinale per far credere a chi ne è convinto di avere un ruolo nelle scelte (beata irresolutezza ho scritto nel precedente post, e beata convinzione, aggiungo qui). E neppure parlo di cosa si finge, strizzando gli occhiolini, per far capire a chi è un po' meno convinto, che quel che si dice sono copioni teatrali.

Non parlo degli eventi umani e disumani perché ritengo che siano autoreferenziali. Non c'è nulla che io possa dire, al limite fare.

Gridare all'ingiustizia/crudeltà/dolore? No. Non per alimentarne l'immagine e il pensiero.


Madre Teresa pare avesse detto, in un tempo di attivismo politico e sociale convinto d'essere davvero attivo, che mai avrebbe partecipato ad una dimostrazione contro la guerra. Contro qualcosa non si sarebbe mossa in quanto non avrebbe avuto un senso il farlo. Avrebbe invece manifestato in favore dell'opposto della cosa che si voleva allontanare e cambiare, pertanto invece di manifestare "contro la guerra", l' esemplare donna di Calcutta avrebbe certamente manifestato in favore della pace. C'è differenza tra le due alternative. Sembrano dire entrambe la stessa cosa ma in realtà sono non solo formalmente, ma proprio essenzialmente differenti.

Quindi io che sono molto più alta e molto più lontana di lei dalla beatitudine e dalla serenità interiore, silenziosamente mi bevo odio e avversione liquida tracannando direttamente dalla matrice senza passaggi intermedi della ragione e dopo essermi provocata intossicazioni inevitabili agli organi interni e al sangue, mi fermo e mi chiedo se ha un senso utile. La risposta la conosco ed è no che non ce l'ha.


Stesso discorso per il "molto trendy" dibattere su economia politica e politica poco economica; non mi interessa questa commedia dell'arte, a parità di contenuti preferisco ascoltare, guardare e pagare gli attori professionisti molto più dei politici che non sempre hanno un grande talento e soprattutto, anche se hanno studiato all'Accademia, dubito abbiamo incontrato molte volte l'analisi logica e quella grammaticale durante i loro viaggi intra ed extra parlamentari.

Non è che parlando di quanto sia patetico il loro commediare, io mi annoi di meno o il loro stile migliori. Anzi, aumenta la mia noia insieme al rischio di qualche rush cutaneo e si enfatizza la loro senile persistenza.

Mia nonna era solita ammonirmi di fare attenzione a non rendere importante quanto fosse senza importanza. Lei era saggiamente misurata nel dosaggio degli ingredienti, io che sono un po' più alta di lei e un po' meno saggia, sono solita ancora innervosirmi, concedendo attenzione a cose che solo la stupidità considera meritevoli di attenzione.

Però innervosirmi è poi un'esagerazione, mi provocano un leggero rush di fastidio annoiato, niente a che vedere con il tormento molto più sinistramente piacevole, a paragone, delle punture di zanzare che provocano desiderio di porre fine al solletico indotto e conseguente sollievo nel grattare la parte trattata.

Quindi, aspiranti avversari ad ogni costo, vi va male se pensate di smuovere pulsioni intense oltre ad una decisa ma lieve irritazione. Non sono un'antagonista ambita, troppo tiepida, troppo incostante per conservare il motivo che mi ha causato l'intolleranza nella vostra provocazione; non sono solita alimentare queste passionali avversioni. Al limite mi logoro perchè mi annoiano. 

Si dice, inoltre, e lo dice una certa cultura psicologica per certi aspetti comparabile agli specchi degli Esseni, che quanto riconosciamo negli altri, e magari ci respinge o ci si innervosisce, è esattamente quanto noi consideriamo respingente e ci innervosisce di noi stessi. Io che tifo per un'altra squadra (quale? quella che ricerca la conoscenza con lanterne, lampadine e fiammiferi) e non sono una grande estimatrice della materia dei terapeuti, credo invece che forse quello che ci respinge o ci attrae negli altri potrebbe essere molto più semplicemente un aspetto che temiamo o desidereremmo avere per noi e in noi.

Se gli psicologi avessero ragione, verrebbe da chiedersi, ad esempio, se chi si sente frequentemente vittima di "attacchi di flatulenza verbale furiosa", ed inoltre sembra curiosamente avere una particolare predisposizione verso l'utilizzo di questa espressione, quando dichiara la sua condizione di vittima non sia, invece, perchè egli stesso è vittima e di ben altro tipo di flatulenza...Potrebbe. Ma direi che è consigliabile non appurare simili disagi. 

Però mi chiedo cosa ci inquieta tanto nel non essere capiti e nell'essere stravolti in ogni pensiero e tentativo di spiegazione? alla fine, a me e a voi non cambia la vita se esistono persone che vogliono continuare a incancrenirsi in convinzioni create da loro stessi imputandole ad altri o a me stessa.

E' una loro scelta, una loro libertà sacrosanta fare della loro vita il dramma del vittimismo che desiderano. Probabilmente ne hanno bisogno.

Cosa possiamo rispondere alle addolorate convinzioni di persone intelligenti che frustate nel sentirsi in qualche modo rifiutate o contraddette, sono convinte di doversi rendere ottuse nel ripetere lo stesso, infinito copione preferendo sacrificare la propria intelligenza e lucidità al rituale della ripicca?

Se vogliono "evirarsi per far dispetto alle loro mogli", sarà un problema del medico da cui andranno a farsi suturare, mica il nostro.

Sembra impossibile ma non c'è limite al trash. Nei reparti psichiatrici a cielo aperto che s'incontrano camminando per la vita, i pretesti per trovare agganci di frattura e polemica toccano qualsiasi argomento ci possa venire alla mente. Ogni tema umano può essere utile per inseminare discussioni. Addirittura ci sono anime che si premurano di ricordare a tutti i propri natali in una città piuttosto che in un'altra, come per schernire attraverso il luogo di nascita l'interlocutore (siamo al delirio, si...un tantino, vero? ma è divertente ogni tanto il regresso all'infanzia negli adulti e negli anziani). Tranquilli, ognuno è nato dove è meglio che sia nato - verrebbe da dire loro - non agitatevi, e nessun campanilista farebbe a cambio mai con la città di un altro; ma poi la ragione ci suggerisce perchè dirglielo, per tranquillizzarli o per fargli trovare un altro pretesto per lamentarsi?

Si dice che ogni scarafaggino sia un cantante pop per le proprie madri...ma poi sarebbe stato interessante anche sapere cosa ne pensassero le madri dei Beatles e la madre di Kafka. E' il caso di rimanerne perplessi? Per così poco? Ricordiamoci che c'è chi è convinto di essere Ulisse o avere l'eleganza di un dandy ma poi cita nomi e cognomi in pubblico violando privacy e note legali speranzoso di provocare denunce private perché così gli piace.  Per sentirsi considerato o per sentirsi degno di attenzione nel disperato tentativo di non sentirsi irrimediabilmente ignorato? Chi può dirlo, lasciamo i giochetti interpretativi ai tifosi dell'altra squadra, gli psicologici, e proseguiamo altrove.

Si trova di tutto sotto il sole e in clinica psichiatrica. E c'è posto per ogni aspetto di questa nostra umanità misera e divina.

 

Conclusione:
In ogni caso, le zanzare possono essere anche piacevoli, gli atteggiamenti di alcuni individui solo noiosi o al limite dermatologicamente fastidiosi. Ma nella loro inspiegabile convinzione da patologia psichiatrica hanno il merito di divertire e renderci consapevoli di come non desideriamo essere o diventare. E li ringraziamo, perché sono comunque un modello. Al contrario.  

Lo vedi come fanno? Ecco...comportati diversamente.

 

 

"Ciascuno di noi ha due cuori ma uno eclissa l'altro. Se ognuno di noi riuscisse, anche per un solo instante ad intravedere la luce del suo cuore nascosto, allora capirebbe che quello è un cuore sacro e non potrebbe più fare a meno del calore della sua luce...”

                               (da Cuore sacro, di Ferzan Özpetek)

 

 

 

 

 

P.S.

Si ringraziavano i modelli al contrario?

E...a tal proposito

 

 

Per informazione generale (e particolare)

http ://gold.libero.it/MISTEROPAGANO/12842298.html

http://gold.libero.it/Doty/12843365.html

 

In risposta a questo scambio di cultura con associazioni letteralmente ad minchiam...qualora anche l' argomentare con parole e pennelli esclusivamente di fiori, non impedisse loro di farli diventare  strumenti dei e... nei...loro cannoni...ci si potrebbe direttamente dedicare alle digitali purpuree e accompagnare le opere con la pioggia viola di Prince. Rispondendo erotico al pornografico. I viandanti potrebbero anche cambiare tifoseria...

 

 

 

 
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ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 04/06/14 alle 23:26 via WEB
Alla Follia, Sorella! ;-)
 
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