Creato da ElettrikaPsike il 17/12/2012

ElettriKaMente

Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

« SE SI TOCCANO GLI IDOLIDIVERTISSEMENT »

PASTORI ERRANTI DELL'ARIA

 

 

AD ALDA,  E A TUTTI GLI UOMINI, LE DONNE E I BAMBINI CHE SONO STATI PER UN PO', O PER TROPPO TEMPO, NELLE CARCERI DI QUEI PENSIERI CHE HANNO PERDUTO IL TEMPO.

E A CHI HA CERCATO DI VEDERE LE LORO MENTI, OLTRE IL DOLORE, PER AIUTARLI A RICONOSCERE SE STESSI.

Marco Lombardo Radice, 21 febbraio 1948 -16 luglio 1989, neuropsichiatra infantile, sperimentatore di terapie alternative nella cura dei disturbi psichici dei minori; 

Giovanni Bollea,  5 dicembre 1913 - 6 febbraio 2011, ideatore della moderna neuropsichiatria infantile; 

Alda Merini,  21 marzo 1931 - 1° novembre 2009, poetessa, scrittrice. 

 

 

 

 

 

 “Dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio               non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita.”

                                                                                           A. MERINI

 

 

 

Alda, dimmi,

dove va un pensiero errante

pastore dentro l'aria,

se del mondo nostro, insonne,

ha ormai perduto il tempo?

 

E come hai fatto 

tu,

poetessa,

 

con la voce chiusa al buio 

da un carceriere bianco,

 

a sciogliere poesia dall'aria

per farla piangere

di vento?

 

Perché io non credo si diventi,

stando al passo

di stagioni,

una poetessa, un cameriere,

un sacerdote o un ciabattino,

 

se da sempre noi già siamo

               in tutto,

ed ancora, 

quel che siamo,

 

di te hai spogliato

al buio

solo il lento sangue eroso 

per un carceriere bianco,

e di quel futuro-già passato,

ti resta solo l'ombra

dei molti urlati versi

a un tuo sentimento  stanco.

 

Se la poetessa che già eri

è qui pronta, 

ancora, a rifiutare

l'ordine acerbo che l'assolve 

in cambio di una pietra

che ha inchiodato ad un altare;

 

dimmi,


tu che in vita già sei stata

là, dove ti curano la mente,


svuotando stanze bianche 

che non restano mai sgombre,

in un cerchio fatto in pezzi

dalle lancette sulle ombre,

 

dove va un pensiero nero 

come il tuo carceriere bianco,

 

quando gioca, tra i bambini,

"all'aver perduto il tempo"

 

se poi diventa tutto un mondo, 

che all'improvviso sta al tuo fianco?


 

 

Licenza Creative Commons

LIBERE ASSOCIAZIONI E DIVAGAZIONI ESTETICHE by Elettrika Psike is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.

 

 

 

 

L'immagine del post è un quadro di Antonio Bertè ispirato ai Canti leopardiani, "Canto di un pastore errante dell'Asia".

 

 

 

NOTA:

 

"NOI DELLA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE siamo una delle tante realtà della sanità pubblica..."

firma qui

La psiche è davvero l'unica cosa di cui, ognuno di noi non può proprio fare a meno...quindi non si sta parlando solo di una delle tante realtà amputate della sanità pubblica, ma dell'unica realtà possibile per dare una realtà a quei pazienti. Giovani persone.

 

 

 
Rispondi al commento:
woodenship
woodenship il 16/07/14 alle 22:53 via WEB
Interrogativo alla conclusione della prima strofa, ed interrogativo alla chiusa dell'ultima.Una ricerca inesitata vien da dire.Ma,si sa:spesso il linguaggio non aiuta se non a manifestare un sentimento o un'emozione,senza fornire risposta alcuna a noi che lo percorriamo.Così,come un"pastore errante"interroghi la tua"musa" Alda,pur sapendo che da essa non verrà altra risposta se non dai suoi versi ed in senso emozionale e sentimentale.Ma questo non è già per nulla poco:data l'avarizia dell'esistenza verso coloro che ne percorrono i sentieri...Mi colpisce molto quel verso:"Perché io non credo si diventi..."Messo così,in cima alla terza strofa,dopo due interrogativi a chiuderli,dà l'idea di una aperta manifestazione di scetticismo verso quel divenire che dovrebbe fornire risposte.E fa sorgere spontaneo il chiedersi:cosa posso diventare se vivo ancora?Basta vivere per diventare"Pastori erranti dell'aria"?Che splendido titolo questo,da solo vale tutta la poesia che,già di suo,è un'esplosione di emozioni e sentimenti che travalicano la realtà,per giungere in una dimensione dove tutto è possibile:anche dialogare con chi non è più,ma che comunque ha lasciato una fortissima impronta di sè.E questo è poesia:il cercare comunque un dialogo................Un vero incanto...........Un caro saluto ed un bacio di luna calante..........W.....
 
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