EnodasIl mio mondo... |
... "Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo",disse la volpe.
"Ma allora ch eci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
soggiunse: "Va a rivederele rose. Capirai che la tua è unica al mondo". ...
... "Addio",disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
Tutte le foto contenute in questo blog, se non specificato diversamente, sono mie e come tali sono protette da diritto d'autore. Rappresentano un momento, un istante, un'idea un'emozione.
Ho costruito un sito per raccoglierne alcune, e condividere una passione nata e cresciuta negli ultimi anni. Il sito é raggiungibile cliccando l'immagine qui sotto:
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ultimo aggiornamento: 20 Febbraio 2014
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l’ipocrisia, l’opportunismo, chi indossa una maschera solo per piacere a qualcuno, l’arroganza, chi pretende di dirmi cosa devo fare, chi giudica, chi ha sempre un problema più grosso del mio, sentirmi tradito, le offese gratuite, i luoghi affollati, essere al centro dell’attenzione, chi non ascolta, chi parla tanto ma poi…, l’invidia, il passato di verdura
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Post n°609 pubblicato il 13 Marzo 2016 da enodas
Si scatena la tempesta: onde alte e vele piegate. Urla di uomini assorbite dal vento. E poco lontano, flotte di navi salutano porti sicuri verso rotte commerciali d'oro e tessuti preziosi. Del resto, il cielo cambia, in continuazione, con quelle sue sfumature che alternano raggi di sole a nuvole cupe. Come piccoli punti, uomini e donne si muovono dentro un paesaggio verdeggiante. Lontano, si staglia il profilo gotico di un edificio, suonano le campane, sovrastano la città. L'ingresso é una via d'acqua: paranchi scricchiolano a smuovere il portone che chiude l'accesso. Oltre, le strade sono un miscuglio di suoni e sensazioni. E la luce filtra tra vie strette, penetra nelle case. Bordelli, case da gioco, abitazioni private: una donna stringe tra le mani una lettera appena ricevuta. E magari, con lo sguardo, fissa il vaso da fiori ricolmo di tulipani alla finestra: una farfalla si posa, e quasi sembra che quelo moto gentile sia sufficiente e smuovere l'acqua contenuta nel vaso di vetro trasparente. Allunga la mano, dal piatto raccoglie un frutto maturo, una pesca, o forse una fragola di bosco. Riflesso. Avvolto nell'ombra, un uomo osserva: anziano, il volto segnato e lo sguardo intelligente e quasi beffardo. Ad osservarlo bene, sembra di averlo incontrato, più e più volte, quand'era più giovane, e quando sarà più vecchio. Forse ha in mano una Bibbia, chissà: nei suoi occhi si specchiano scene di un Paradiso Terrestre, colmo di creature selvagge e straordinarie, ma anche scene di battaglie ed episodi dell'Antico Testamento, che rispecchiano i sentimenti più ancestrali dell'animo umano. Una donna si copre, osservata dal volto desideroso di sue vecchi nascosti nel buio. E sempre nel buio, dal buio, emerge il profilo di una giovane donna: una ragazza sconosciuta, con lo sguardo misterioso ed indecifrabile, misto di timidezza, sorpresa e sensualità. Sensuali le labbra rosse socchiuse. Un bagliore, oltre i suoi occhi. E' il riflesso del sole: ha squarciato il buio della stanza e, per un attimo soltanto, ha illuminato l'orecchino semplice e prezioso quasi nascosto dal turbante sul capo. Una perla.
Il Mauritshuis é colmo di capolavori. Tra i dipinti che amo di più ce n'é uno di dimensioni ridottissime, un quadretto - letteralmente - di una decina di centimetri di lato o poco più. Non ha posti d'onore e quasi si trova in una sala di passaggio. E' un piattino di fragole di bosco. La lucentezza, il sapore del frutto e probabilemnte soprattutto la semplicità del soggetto e del dipinto mi attraggono come una calamita e lasciano un dolce ricordo che é piacevole recuperare quando fisicamente si materializza davanti agli occhi.
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