epagogico - cause di forza minore
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Miracolo a Le Havre

Già… nel quartiere di Le Havre non accadono miracoli, così pensa Arletty, però ogni tanto fioriscono i ciliegi tra le case malandate e le viuzze strette dove la luce penetra a fatica.La Natura…  nel bene e nel male, fa tutto lei? No, no… oltre alla Natura sembra esserci dell’altro, altre forze in gioco dove possiamo…
 

Rumore di fondo

Da qui, attraverso le veneziane abbassate, non si vedono altro che muri marroni un po’ scalcinati, persiane verdi, alcune aperte, altre chiuse dietro tende bianche, piccoli balconi vuoti e sgombri, ed il cielo blu di queste giornate così limpide che scorgo appena da un angolo. Nessuna traccia umana apparente, qui  nessuno si affaccia più alle…
 

Kiki-li

Kiki entra nel trasportino solo quando vuole lei e non quando deve andare dal veterinario oppure partire per un viaggio o magari per una vacanza. Lei non lo sa, non sente ragioni, per nessuna ragione si può imporle di entrarci, anche se per il suo bene. Lei non percepisce il suo bene se non nell’immediato,…
 

La schiuma dei giorni

Ci sono libri che mi fanno andare lontano, altri che non mi fanno spostare di un solo passo. Certo, non è che li posso scegliere io, scelgono loro quando e come venirmi a trovare. Di solito preferisco i primi ma quando capitano i secondi, come per un incanto, non posso liberarmene. E allora mentre scorrono…
 

Oggi vorrei

Oggi vorrei fosse un giorno diverso. Mica un giorno in cui dimenticare. No, solo uno spunto per ripartire, per ricominciare a vivere. Ripartire da poco, un poco per volta. Voltandosi fuori e dentro, senza accantonare, senza dire quel che è stato è stato, senza avere la presunzione di avere girato la boa. Un giorno di…
 

“Il tempo passa anche sotto ai sofà”

Intarsio lento ed attento le mie alterne giornate che furono da bilocale ammobiliato, da cartoni di pizza da asporto impilati con cura maniacale. Scelgo il posto dei quadri come il posto delle fragole ed imparo a convivere con ciò-che-non-scelgo e non-ho-scelto, insieme ad ogni conseguenza che ciò comporta: lento e naturale discendere e discernere, senza…
 

Il senso estetico del chiodo

Dopo una notte senza sogni mi svegliai in una camera a me sconosciuta. Una camera né accogliente, né ostile. Una camera completamente vuota e disadorna, senza finestre né porte ma bianca e illuminata come avesse tante finestre e tante porte. Solo il letto in mezzo, il ritmico riverbero del mio respiro e la sistole e…
 

Giro per casa

Giro per casa. Passeggiando lentamente con le mani affondate nelle tasche calde. Come se non fosse una casa, bensì un mondo, come se non fosse sostanza, bensì un ricordo. Mi appoggio al davanzale della finestra, il vetro freddo sul naso, l’alone caldo del mio respiro, guardo fuori: saracinesche sbarrate, strada deserta, luci gialle che rievocano…
 

Acqua futura

In casa, sono da solo. Silenzio, ma poi, se ascolto bene, mi accorgo che il silenzio in verità non esiste. Spesso la parola silenzio è usata a sproposito. Qui, vicino a me, la ventola del PC fa il suo lavoro. Di là, in cucina, il ronzio del frigo. E il rubinetto del lavandino che perde.…
 

Umori di mare

Sono sei anni quasi sette che da quassù guardo il mare, ad ovest, verso l’America. E penso a chi un giorno è approdato su quella terra senza sapere che in effetti fosse proprio quella terra. Spesso ho guardato da solo. Altre volte in compagnia ma erano sguardi senza spessore, bidimensionali, sguardi obliqui, in tralice, di…
 

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