Tra le nuvole

6 cose che mi fanno sorridere....

Ringrazio vivamente di cuore Marematta che, malgrado non mi abbia nominato nella sua catena, mi ha dato lo spunto creativo per partorire un nuovo post, proprio nel momento in cui credevo che non avrei scritto nulla per un po’. Insomma, se ne avete voglia continuate a leggere e perdonatemi con largo anticipo: rendetevi conto che trattasi di un post partorito in una situazione di assoluta precarietà, tipo dare alla luce una coppia di gemelli sopra un pulman in bilico sul sopracciglio di un burrone... Beh? Cos’è quella faccia? Ho detto qualcosa di strano?  Se un burrone ha un ciglio può avere benissimo anche un sopracciglio, non trovate?  

Quando al mattino osservo il volto sereno di mia figlia mentre dorme, non posso fare a meno di sorridere: non è solo una mielosa questione di  affetto paterno, come si potrebbe pensare. Credo che a farmi sorridere sia piuttosto l’idea  di assaporare quei fuggevoli istanti di quiete prima della tempesta...

Mi fa sorridere osservare chi impara qualcosa di nuovo ed è alle prime armi: penso che dietro ogni gesto si nasconda un entusiasmo travolgente e che dietro quel movimento impacciato si celi un’emozione irripetibile della quale si perderà il ricordo, come quando dopo aver imparato a camminare non ci si ricorda più dei primi passi incerti. Si, mi piace osservare la gente che sta imparando, sempre ammesso che non si tratti del garzone del barbiere che vuole esercitarsi a radermi il pomo d’Adamo...

Quando vado al cinema mi fa sorridere l’istante successivo allo spegnersi delle luci in sala, sento che all’improvviso il mio corpo si rilassa per godersi lo spettacolo.  Mi volto a guardare i raggi luminosi che provengono dalla cabina di proiezione ed ogni volta la cosa  mi provoca un tuffo al cuore. Certo, meno intenso di quando il quando il commercialista mi illustra il prospetto delle tasse da pagare, s'intende...

Una cosa che non faccio più da parecchio tempo ma che mi faceva sorridere molto era ascoltare la radio al buio, di notte: un conforto in più quando le cose non vanno esattamente come dovrebbero. Se per caso siete innamorati della ragazza del vostro migliore amico oppure, peggio, del migliore amico della vostra ragazza, dovreste vedere  quanto vi farebbe stare meglio ascoltare l’ultima edizione del giornale radio di Tel Aviv..

Mi fa sorridere viaggiare, mica così per dire: posso affermare che durante qualsiasi viaggio intrapreso in vita mia sono stato tutto un sorriso dall’inizio alla fine, a parte quando ho saputo che il mio bagaglio anziché a Parigi era stato consegnato a Singapore... per rendere l’idea immaginate un enorme smile con i baffetti ed il pizzetto, (senza dare retta, per carità di patria, alle mendaci malelingue che per denigrarmi parlano ancora di un eroico aviere siciliano avvistato su un traghetto per Dubrovnick in canottiera olimpionica, bermuda, zoccoli del Dr. Scholls e calze di spugna color malva: erano fucsia!)

Mi fa sorridere ricordare una lunga tavola apparecchiata in una casa di campagna, il vinello “sincero” prelevato dal bidoncino per essere scaraffato nei bicchieri di plastica, l’automatismo collaudato con il quale gli amici  si suddividevano i compiti: gli “uomini” alle prese con il barbecue o il tavolo da ping pong e le “donne” impegnate a preparare l’insalata.. i giochi e gli scherzi che rendevano magiche certe giornate di festa, che avresti voluto non finissero mai... Va beh, la smetto subito: l’epilogo fa troppo “sabato del villaggio”....

Ecco, ho fatto una fatica immane ma sono riuscito a riassumere i miei sei motivi: all’inizio pensavo che non sarei stato capace di pensare a quello che mi fa sorridere. Ho dovuto guardare molto dentro di me per scrivere quello di cui ho parlato in questo post, forse perché in genere non manifesto le mie emozioni e non mi è facile riconoscerle. Ho pensato a tutte quelle cose che mi fanno sorridere l’anima, cosa parecchio difficile da mettere a fuoco per un materialista come il sottoscritto... non nomino nessuno, non allego nessuna maledizione di Montezumolo, ringrazio coloro che leggeranno e vorranno commentare e mi scuso per la mia prolungata latitanza...
Continuo a leggervi, spesso “in silenzio”: continuate a farmi  sorridere...