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Eurochocolate

Post n°873 pubblicato il 07 Ottobre 2009 da gabrigdb
 

Ad Eurochocolate seguendo la via del cioccolato

Boom di vendite di tavolette di cioccolata nel 2009. Ma tonifica la pelle? Fa passare l'emicrania? Evita l'infarto o fa tornare il buon umore? Tante le ipotesi, ma un’unica certezza su cui non si discute: il cioccolato piace davvero tanto agli italiani.

Scienziati incuriositi dal fenomeno, ma soprattutto una folla di golosi senza scrupoli si daranno appuntamento a Perugia dal sedici al venticinque ottobre 2009 per la sedicesima edizione di Eurochocolate, una rassegna davvero unica nel suo genere, che quest’anno verrà addirittura inaugurata di venerdì invece che di sabato, regalando finalmente un week completo di dolcezza ai 'cioccomaniaci'. Il tam tam è già su web , ed Eurochocolate 2009 ospiterà anche il primo raduno di Faceciok: tutti i fan del cioccolato che si sono ritrovati su Facebook e occuperanno in massa l’albergo Etruscan Chocohotel.

 

Impossibile resistere. Lo slogan di Eurochocolate è “Rompete le righe”, un chiaro invito ad assaporare in totale libertà le prelibatezze dei tanti partner presenti alla kermesse. Per godersi davvero tutto al meglio, con soli cinque euro è possibile acquistare la ChocoCard, che oltre a garantire sconti e omaggi, permette la partecipazione ad un concorso che potrebbe regalare persino una fornitura di cento chili di cioccolata. Le star di Eurochocolate 2009? Senza dubbio il Gianduiotto nella nuova versione alla mandorla, il maxi-Toblerone o le enormi sculture di Nero Perugina.

A chi non potrà o non può aspettare consigliamo una gustosa anteprima: il dodici ottobre, l’organizzazione di Eurochocolate insieme a Fairtrade Italia, che si occupa dei prodotti del commercio equo e solidale, daranno il via alla quinta edizione del Chocoday, la giornata del cacao e del cioccolato. Un evento a livello nazionale che promuove e tutela il “Cioccolato Puro”, un’etichetta che indica una produzione senza grassi e oli vegetali aggiunti e che vuole assicurare il rispetto della biodiversità. L’appuntamento da non perdere è quello di CioccolaterieAperte, che ci permetterà di entrare nelle pasticcerie e scoprire tutti i segreti della nostra produzione artigianale.

Impazienti? Dal nove ottobre il cioccolato sarà l’indiscusso protagonista anche della settima edizione di 'Giochi di cioccolato e croccante' nel centro storico di Sestola, in un Appennino modenese tutto da gustare. Qui, tra 'cioccosculture' e sfilate di bambini mascherati da cioccolatini, si danno appuntamento i più bravi maitres chocolatiers italiani.

Ma non è finita qui. ottobre sarà il mese del cioccolato anche a San Marino con la fiera 'Chocotitano' , e ancora a None, vicino Torino, e a Melzo, in provincia di Milano, riconosciute da Chococlub, l’Associazione Italiana Amatori Cioccolato, come vere e proprie 'Città del Cioccolato'.

Ancora una volta, nessuna paura di esagerare: non sarete gli unici!

 

S.B  Perfprmedia 

 
 
 
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Un abbraccio grande gabri :)
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mi è sembrato di vedere Gabri..eri tu?
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Gabryyyyyyyyyyyyyyyy
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il 12/05/2011 alle 16:38
 
Ciao gabri, come stai??? spero super bene!!! :) un bacione
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il 01/05/2011 alle 21:15
 
 

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CAMPOBASSO

La città di Campobasso, capoluogo di provincia e di regione del Molise, è situata 786 metri sopra il livello del mare e conta circa 50.000 abitanti.

L'origine incerta, pur se molto antica,  sembra ricondurre ai secoli VIII e X, quando si ha già  notizia dell'esistenza di  2 borghi, Campus de Prata e Campus bassus, dove la parte più antica è situata sulle pendici di un colle ed è dominata dal Castello Monforte, mentre la parte nuova  si estende in pianura.

Il nucleo più in alto, rappresentato dal castello, ospitava i  Longobardi, durante la loro funzione di coordinatori di tutto il territorio circostante.  

Succesivamente si ebbe la conquista da parte dei Normanni e Campobasso divenne capitale del feudo dei conti del Molise, sviluppandosi anche verso il borgo sottostante. Il grando sviluppo urbano si ebbe poi sotto gli Angioini e gli Aragonesi, continuando per i secoli successivi, pur attraversando periodi di crisi ed epidemie.      

Negli anni a seguire Campobasso venne  considerato un centro molto importante sia dal punto di vista economico che sociale, a causa della sua nomina nel 1806 a capologuo della provincia del Molise, ma ancor più dopo che nel 1963 ci fu la separazione della provincia di Campobasso dall'Abruzzo e il Molise diventava la 15° regione d'Italia.

Dal punto di vista economico la città è caratterizzata prevalentamente dal settore agricolo e dall'allevamento del bestiame, ma  troviamo anche delle industrie artigianali per la lavorazione di lame d'acciaio che hanno origini molto antiche, in quanto l’arte spadaria del luogo è documentata già nel ‘300.

 

I FORMAGGI

La sapienza dei pastori della transumanza, infusa nei metodi di lavorazione artigianali ancora oggi praticati, e l'alta qualità della materia prima conferiscono eccellenza ai prodotti derivati dal latte: mozzarelle, stracciate, trecce, scamorze, ricotte, burrini, caciocavalli e pecorino.

 

L'OLIO MOLISANO

La rinomanza e la notorietà dell'olio del Molise sono state affermate sin da tempi remoti da diversi autori.
Come si consuma. L’olio Molise Dop è ottimo per condire zuppe e minestre tipiche della cucina dell’appenino molisano dove prosperano grandi varietà di legumi come: lenticchie, fave, ceci, fagioli, cicerchie e farro. Altro abbinamento ideale è con i primi piatti di pesce a base di scampi, triglie, cozze e vongole che dominano invece la cucina delle zone costiere, ma anche assieme ad una semplice fetta di pane casereccio quest'olio esprime al meglio tutte le sue note gustative.
Come si conserva. L'olio deve essere conservato in ambienti freschi, asciutti e lontano da fonti di calore, a una temperatura compresa tra i 14 e i 20°C. In questa situazione ottimale la qualità del prodotto resta integra per oltre 36 mesi. Con le basse temperature l’olio può andare soggetto a congelamento, per cui, prima di iniziarne il consumo, occorre riportare il recipiente a temperatura ambiente (16-18°C) per alcuni minuti e agitarlo ripetutamente, per agevolare il ritorno del prodotto allo stato naturale.
Come si produce. L'olio extravergine di oliva Molise è ottenuto dalle varietà di olivo, per almeno l'80 % di Aurina, Gentile di Larino, Oliva Nera di Colletorto e Leccino e per il restante 20% da altre varietà autoctone tra le quali Paesana Bianca, Sperone di Gallo Olivastro e Rosciola. La raccolta delle olive avviene durante la fase dell'invaiatura per brucatura e/o con mezzi manuali tradizionali o con mezzi meccanizzati, utilizzando tutti gli accorgimenti onde evitare il contatto delle olive con il terreno. Dopo la raccolta, le olive vengono riposte in contenitori rigidi, forati e vengono molite entro 48 ore dalla raccolta. Per la oleificazione sono ammessi soltanto i processi meccanici e fisici tali da garantire l'ottenimento di oli esenti da alterazioni.

Fin dall'antichità l'olio molisano è stato considerato molto rinomato, come testimoniato già da Tito Livio. L'olivicoltura è ampiamente praticata e garantisce una produzione di elevata qualità. Ben 34 Comuni molisani fanno parte dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio, insieme alle due Camere di Commercio e alle due Province di Campobasso e Isernia.

 
 

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