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Post n°470 pubblicato il 22 Aprile 2015 da gryllo73
Un sacerdote egizio vissuto durante la 26° dinastia (656 – 525 Ac) ha suscitato molto scalpore. La mummia, conservata insieme ad altre cinque nel Museo Egizio di San Josè in California, è stata analizzata da un gruppo di scienziati per studi sul Dna delle mummie. Le radiografie della mummia di Usermontu però hanno mostrato una protesi metallica di 23 centimetri inserita nella gamba sinistra all’altezza del ginocchio! E cosa sconcertante la protesi è stata inserita quando l'uomo era ancora in vita con un complicato intervento chirurgico. Le radiografie sono state analizzate dal dottor Richard Jackson, chirurgo ortopedico presso la Brigham Young University, che ha affermato che si tratta di una protesi di realizzazione moderna del tipo che viene impiegata oggi in chirurgia per stabilizzare le ossa. Il dottor Wilfred Griggs capo del team che stava analizzando le mummie, dichiarò di aver pensato ad una protesi moderna inserita non più di 100 anni fa per bloccare la gamba alla mummia, e di non aver mai visto una protesi simile su una mummia. Nel mese di Novembre alla mummia vennero fatte ulteriori analisi per svelare il mistero perchè il dottor Wilfred Griggs era convinto che l’operazione fosse avvenuta durante la vita del sacerdote. Dalle analisi è così emerso che la protesi è stata inserita nella gamba del sacerdote Usermontu quando questi era vivo. La protesi è in puro ferro e grazie ad una sonda inserita nella parte posteriore del ginocchio è emersa inoltre la presenza tutt’attorno alla protesi di un cementificante resinoso per fissare la protesi all’osso. Il dottor Wilfred Griggs ha quindi affermato che si tratta di un antico intervento chirurgico . Tecniche biomeccaniche moderne che non avremmo immaginato potessero essere conosciute dagli antichi egizi! Tecnica talmente avanzata da permettere la rotazione della gamba e il fissaggio all’osso tramite un cementificante. Praticamente di uso moderno. Ma non è l’unico esempio di protesi antiche, sempre in Egitto è stata trovata la protesi di un dito artificiale, realizzato in cuoio e legno al piede di una mummia di una nobile egiziana attualmente in mostra al museo egizio de Il Cairo. Secondo il ricercatore Jacky Finch la protesi risalirebbe al periodo tra il 1069 e il 664 Ac. Una protesi simile è stata ritrovata in un’altra mummia presso il British Museum da archeologi inglesi che dopo aver analizzato entrambi gli oggetti, hanno dichiarato che servivano per agevolare i loro proprietari nella camminata. |
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