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CULTURA

Mostre: apre 'Vade Retro' a Milano
(ANSA) - ROMA, 12 LUG - La mostra milanese 'Vade retro. Arte e omosessualita'' tinge di polemica il prossimo week end di mostre. A Palazzo Reale sara' esposta da domani una rassegna dedicata alla pittura italiana degli ultimi 40 anni, in dichiarato contrasto con la Biennale di Venezia. Ma rassegne importanti si aprono in tutta Italia, come Intersezioni 3 nel Parco archeologico di Scolacium (Catanzaro) e L'oro delle Apuane a Seravezza.
© Ansa
 

 

Post N° 78

Post n°78 pubblicato il 14 Luglio 2007 da Marcuse82

Scioperi in Perù e Cile

 (12.7.07) -  Si moltiplicano in America Latina le proteste da parte dei lavoratori di diverse categorie per denunciare condizioni di lavoro al limite dello sfruttamento e rivendicare miglioramenti salariali.In Perù sono in sciopero il sindacato di sinistra degli insegnanti, i sindacati degli agricoltori contro il Trattato di libero commercio e cinque dipartimenti delle Ande contro l’aumento del costo della vita. All’iniziale appello «alla fiducia, serenità e tranquillità» da parte del presidente Alan Garcia, ha fatto seguito un decreto che autorizza per il prossimo mese l’intervento dell’esercito, a sostegno della polizia, per far fronte agli scioperi proclamati nel centro e nel sud del Paese. Stesse tensioni sociali si vivono in queste ore anche in Cile, dove continuano gli scioperi contro la multinazionale di rame Codelco, che ha sospeso l’estrazione del minerale a El Teniente, uno dei suoi quattro stabilimenti minerari nella parte centrale del Paese. Alla netta chiusura da parte dei vertici dell’azienda, non disponibili a nessuna forma di contrattazione, i minatori scioperanti hanno risposto inasprendo le forme di protesta: sono stati fermati i camion carichi di rame ed è stato impedito ad altri lavoratori di sostituirli. (El Mundo, 12/07/2007)

 
 
 

Post N° 77

Post n°77 pubblicato il 14 Luglio 2007 da Marcuse82

La sinistra romana prende posizione

(13.7.07) – In una nota congiunta i segretari cittadini Fabio Nobile (Pdci), Massimiliano Smeriglio (Prc-Se), Riccardo Mastrorillo (Verdi) e Massimo Cervellini (coordinatore Sd) intervengono sui fatti di violenza neofascista accaduti a Roma in queste settimane: «In città ci sono gruppi neofascisti strutturati e organizzati anche militarmente, che attraverso assalti squadristi, pestaggi e accoltellamenti, stanno volutamente cercando di portare lo scontro politico dentro una spirale di odio e violenza. Non siamo di fronte a scontri tra bande di opposti estremismi. È chiaro a tutti chi sono gli aggressori e chi gli aggrediti.
Nel raid di due settimane fa a Villa Ada, alla fine del concerto della Banda Bassotti, è stata una squadraccia fascista ad assaltare violentemente il pubblico inerme. A Casal Bertone sono stati esponenti di Fiamma Tricolore ad aggredire le famiglie di immigrati in emergenza abitativa.
In entrambe le circostanze i feriti, anche da accoltellamenti, sono stati tra chi ha subito le azioni squadriste, così come le persone identificate e arrestate.
Per queste ragioni ci lascia perplessi la ricostruzione di quanto accaduto a Casal Bertone fatta dal prefetto Achille Serra, del quale in genere ne stimiamo il lavoro.
Siamo comunque fiduciosi che il lavoro della questura individuerà presto i responsabili degli atti di violenza squadrista. Contemporaneamente, alle istituzioni preposte, ribadiamo la richiesta di intervenire per chiudere le sedi dei gruppi di estrema destra, a partire dal Circolo Futurista dal quale è partito il raid di Casal Bertone».
Sulla stessa posizione la Fgci romana: «L'ennesimo assalto fascista che è stato compiuto a Casal Bertone nella notte scorsa rappresenta l'ennesima prova che a Roma non deve esistere più la possibilità di creare luoghi di aggregazione per fascisti.
Il Circolo Futurista di Fiamma Tricolore aperto da poco nel quartiere del Municipio V è uno scandalo democratico che, anche se non direttamente responsabile del violento attacco alla scuola occupata, garantisce una sorta di copertura politica a queste violenze di chiara matrice squadrista. La Fgci chiederà con forza la chiusura di tutti i luoghi di ritrovo fascista che a Roma stanno esageratamente prendendo piede con le conseguenze che si vedono».

 
 
 

Post N° 76

Post n°76 pubblicato il 14 Luglio 2007 da Marcuse82

Il genio di Archimede nel codice perduto

Gli studiosi americani William Noel, William Noel, curatore della sezione manoscritti del museo Walters di Baltimora, e Abigail Quandt, senior conservato dello stesso museo, saranno oggi a Siracusa per partecipare ad un incontro sul codice perduto di Archimede, che s’inserisce nell’ambito delle iniziative Archimede Speklon 2007. L’appuntamento è fissato per le ore 17.30 al museo archeologico regionale Paolo Orsi. Noel è il coordinatore dell’équipe di scienziati, palografi e storici della matematica che stanno curando nei minimi dettagli la trascrizione del codice di Archimede, svelando di fatto una serie di segreti tramandati attraverso un palinsesto.
Verità storica e scientifica nascosta in un manoscritto antico venuto alla luce quasi per caso.
I due illustri ospiti avranno modo di illustrare la entusiasmante storia della riscoperta del palinsesto di Archimede e le ricerche ancora peraltro in corso di svolgimento, per svelare il contenuto di quel codice. La storia di quel codice è stata riportata in un libro di successo scritto a quattro mani da Noel e da Reviel Netz che è un docente di Lettere classiche alla Standford University, uno dei massimi esperti di matematica greca ed in particolare delle opere di Archimede. In quel libro, che ha riscosso un successo planetario, si narra la storia del manoscritto risalente al 1229, realizzato da un amanuense su vecchie pergamene riciclate, fogli di codici bizantini in cui si conservavano le copie di antichi testi greci. Di quel libro di preghiere si era persa ogni traccia, finché nel 1998 un anonimo miliardario che nel libro viene solo definito il signor B si è aggiudicato all’asta quel libro per la cifra di 2 milioni di dollari, strappandolo al governo greco che aveva pubblicamente dichiarato di volerlo acquistare come obbligo morale, storico e scientifico.
Quel libro di preghiere ammuffito e deteriorato in molte pagine è finito sul tavolo del professore Noel al museo di Baltimora, ed inizia in quel momento la grande scoperta, ovvero che sotto le preghiere medievali c’era l’opera e i disegni di Archimede di Siracusa. Non è stato semplice per gli studiosi ed i ricercatori riportare alla luce quei brani inediti destinati a rivoluzionare la storia della scienza occidentale, e diagrammi identici a quelli che Archimede tracciava sulla sabbia di Siracusa nel terzo secolo avanti Cristo.
Il libro racconta l’avvincente avventura intellettuale e tecnologica che si sta facendo per riportare alla piena luce i testi antichi. Paleografi, storici della scienza, esperti di informatica conservatori di manoscritti hanno fatto a gara per decifrare quello che poi è stato ribattezzato il codice di Archimede. Da questo manoscritto emerge ancora più forte ed imponente la figura di Archimede, che precorse il calcolo infinitesimale, avvenuto solo nel diciassettesimo secolo e della formalizzazione della teoria degli insiemi, avvenuta soltanto all’inizio del ventesimo secolo.
Archimede, genio matematico, il più illustre siracusano, torna, quindi a far parlare di sè e delle sue opere anche nell’epoca della tecnologia. La domanda d’obbligo è, che cosa avrebbe inventato oggi il genio di Archimede, con la disponibilità di mezzi ed attrezzature tecnologicamente avanzate, delle quali non aveva disponibilità nel tempo in cui egli è vissuto?

 
 
 

Post N° 75

Post n°75 pubblicato il 14 Luglio 2007 da Marcuse82

OSCURATI,  ATTACCO ALL’INFORMAZIONE

 Siracusa, 12 luglio 2007 – Ieri è stata scritta una pagina nera nella storia dell’informazione in Sicilia. L’editore ed il direttore responsabile di Video Mediterraneo hanno bloccato le edizioni pomeridiana e serale del VM Siracusa, il notiziario locale curato dai giornalisti colpiti dai provvedimenti di licenziamento, dirottando la produzione nella sede centrale di Modica.

Si tratta di un gesto impulsivo, dettato dall’esigenza di oscurare il contenuto del documento con cui la segreteria provinciale dell’Assostampa e l’Agirt, hanno chiesto la revoca dei licenziamenti. Una gaffe, con evidenti ricadute etiche e deontologiche, che anticipa drammaticamente i tempi sull’azzeramento della presenza di Video Mediterraneo nella provincia di Siracusa. La scelta di oscurare il VM Siracusa è stata confermata dalla decisione presa dal direttore e dall’editore di Video Mediterraneo di bloccare anche il notiziario e la rassegna stampa del mattino, due appuntamenti molto seguiti che, prodotti in diretta dalla redazione di Siracusa, risultano troppo “pericolosi”.

Questa caduta di stile minaccia seriamente i principi fondamentali della Costituzione italiana e della nostra professione: libertà di espressione e autonomia del giornalista. Ovvio, a questo punto, il coinvolgimento dell’Ordine dei Giornalisti chiamato a verificare le responsabilità del direttore di Video Mediterraneo, la pubblicista Katjuscia Carpentieri e del padre Carmelo, anch’egli pubblicista, editore di una delle emittenti più importanti della Sicilia.   Si coglie l’occasione per ribadire che la segreteria provinciale dell’Associazione Siciliana della Stampa di Siracusa e la segreteria regionale dell’Agirt chiedono con forza la revoca dei licenziamenti nei confronti dei colleghi della redazione locale per bloccare il processo di deterioramento dell’informazione e garantire i livelli minimi di professionalità.

A tal fine, il sindacato sta impugnando il licenziamento comunicato al collega rappresentato dall’Assostampa, Gaetano Guzzardo, in quanto ritenuto illegittimo, nullo ed inefficace.

           IL SEGRETARIO PROVINCIALE                                        IL PRESIDENTE DELL’AGIRT

       DAMIANO CHIARAMONTE                                 GIUSEPPE CASCIO 

                                                                           CONSIGLIERE REGIONALE

                                                                                    ASSOSTAMPA  

                                                                                                                  

                 

I COMUNISTI ITALIANI DI SIRACUSA E PROVINCIA ESPRIMONO LA LORO SOLIDARIETA' E PREOCCUPAZIONE PER I LICENZIAMENTI DEI GIORNALISTI E DEI LAVORATORI  DELLA REDAZIONE DI VM A SIRACUSA, E SI AUGURANO CHE LA VERTENZA TROVI AL PIU' PRESTO UNA RAGIONEVOLE COMPOSIZIONE, CON L'AUGURIO CHE SEMPRE PIU' L'INFORMAZIONE E CHI LA FA SIANO SVINCOLATI DA LACCI E LACCIUOLI E CHE SIA SEMPRE LIBERA. AUGURI AGLI AMICI GIORNALISTI  ED A GAETANO GUZZARDO.

                                                                                                PDCI SIRACUSA

 
 
 

Post N° 74

Post n°74 pubblicato il 12 Luglio 2007 da Marcuse82

Area marina protetta del Plemmirio: in fumo dieci ettari di vegetazione nella zona “A"

Le fiamme hanno inghiottito dieci ettari di vegetazione in piena zona “A” dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, distruggendo buona parte della pregiata distesa di palme nane, presente in loco, con una delle superfici notoriamente più vaste dell’intero Mediterraneo. Sabato scorso, personale del Consorzio Plemmirio a bordo di un gommone dell’Area Marina, ha avvistato una colonna di fumo denso che proveniva dalla zona del Faro di Capo Murro di Porco, l’area maggiormente sottoposta a tutela ambientale perché a più alto pregio naturalistico e paesaggistico. Le unità operative dell’Amp hanno immediatamente allertato la Polizia Ambientale la quale, arrivata prontamente sul posto ha constatato la vasta portata del fuoco che si sprigionava da due diversi focolai, fattore che potrebbe lasciare presumere una matrice dolosa oppure a mani ignote che hanno incautamente provocato l’incendio. Dal Consorzio Plemmirio e dalla Polizia ambientale sono partite le richieste di intervento al locale comando dei vigili del fuoco. I pompieri, tuttavia, non sono potuti intervenire perché, tutti i mezzi, erano impegnati in altre emergenze scatenatesi nel territorio. Il fuoco ha continuato a divampare per tutta la notte, aiutato anche dal forte vento di scirocco e si è esaurito insieme alla vegetazione presente. “Quando i siracusani riusciranno ad amare e rispettare la bellezza della loro terra? – si chiede, con una punta di amarezza, il direttore dell’Amp del Plemmirio Enzo Incontro – sia per semplice incuria oppure per un atto vandalico, in entrambi i casi, il risultato non cambia, a danneggiare gravemente un patrimonio naturale che appartiene a tutti è la superficialità. Un semplice gesto ha distrutto in una notte quello che la natura era riuscita magistralmente a costruire in tanti anni. Vorrei riuscire a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della salvaguardia del nostro territorio che , come tutti sanno è già sottoposto a forte rischio di desertificazione. Certamente dispiace che i vigili del fuoco non siano riusciti ad intervenire perché impegnati su altri fronti, sicuramente la loro presenza avrebbe limitato la portata del danno ambientale”. Intanto nell’accesso al mare per disabili di via Caboto alla Fanusa, dove ignoti hanno trafugato il parapetto in legno appena realizzato, i lavori sono ripartiti.
“Lo spiacevole episodio – afferma il presidente dell’Area Marina Protetta del Plemmirio – non ha bloccato lo spirito di iniziativa che anima un progetto tanto speciale così come la categoria a cui esso è particolarmente destinata. A questo proposito, tuttavia , vorrei sottolineare a quanti si sono lamentati, perché la struttura sottrarrebbe spazio ai cosiddetti normodotati, che tutto ciò che viene realizzato appartiene a tutti, indistintamente. Chiunque può fruire del servizio realizzato dal Consorzio, nessuno escluso. La piattaforma o lo scivolo non fanno altro che arricchire uno spazio dedicato alla balneazione pubblica”.

 
 
 
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