PUZZA

Post n°30 pubblicato il 07 Giugno 2006 da leomonopoli




 
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Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 06 Giugno 2006 da leomonopoli

IL “CIACIACCO”

 

Amici viepiù cari, oggi che è 06/06/06 mi sento proprio una Bestia e voglio dilettarvi con le mie considerazioni raffinate, che pubblicherò sul mio blog e su quello del Conte Finezza Totale, dove, ahimè, non si vede un’anima che commenti qualcosa, da quando il Conte ha deciso di non scrivere più, per motivi diciamo familiari…

Allora, cosa può fare la Bestia Lallo per dilettarvi quest’oggi così diabolico? Vi parlerò ispirandomi al sottotitolo del mio blog, come l’ho reimpostato ieri sera. Vi parlerò della figura del “ciaciacco”.

Naturalmente ho chiesto consulenza a un caro amico professore, esperto di dialetto fasanese, che mi ha illuminato dicendomi: “Il ciaciacco è pettegolo di piazza.”

Dovete sapere che nel mio paese tutti, sin dalle fasce, cominciano ad imparare l’arte del “taglio e cucito”… non quella tessile, ci siamo intesi! Tra tutti i pettegoli emerge questa figura eroica del “ciaciacco”.

Il “ciaciacco” predilige la piazza, come si è detto. Lo trovi sempre lì, fino a ora tarda. Per la verità, in tempi passati ci si tratteneva di più in piazza e nelle strade fasanesi; adesso invece alle otto di sera, se ne vanno tutti o a casa o nei luoghi di divertimento. E la piazza diventa un deserto, per chi ormai “è contento del deserto”…

Volete conoscere un evento paesano? Domandatelo al “ciaciacco” che da un topolino partorisce una montagna. Ad esempio, è successo un incidente in cui un giovane motociclista ha riportato una banale frattura al braccio. Ebbene: il “ciaciacco” vi dirà che il poverino è in fin di vita, ma voi fatelo parlare: non sono i contenuti che hanno valore, ma è il modo sublime con cui il nostro eroe vi racconta l’accadimento. Egli vi partecipa animisticamente, come un commediante tragico dell’antica Grecia. Se non fosse offensivo, bisognerebbe pagarlo, questo grande intrattenitore.

Venite qui a Fasano, raggiungete la piazza: laddove vedete un gruppo di persone attorniare un’unica, imperante e parlante, ebbene lì, al centro, troverete il “ciaciacco”…

 
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Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 03 Giugno 2006 da leomonopoli

IL PRIMO BACIO

 

Rimembri, Aspasia, il dì del nostro primo bacio

quando ragazzetta tu ed io pure

entrammo in una selva oscura

ed io ti appoggiai su un tronco

per sfiorare con le mie le labbra tue soavi?

Già allora mi parea

che avevi mangiato pesante,

dall’aroma di pesce fritto del musetto tuo gentile.

“Soprassediamo,” pensai.

E quando con la lingua

mi feci spazio nella putolente fessuretta tua,

cosa accadde allora, ricordi?

Fu come affondare nello sterco di un cavallo,

tanto morbido e disgustevole la lingua mia

provò quel surrogato di cioccolata

con cui ti trastullavi da ore

senza deciderti a inghiottire,

neppure adesso che io ti baciavo.

“Soprassediamo,” pensai ancora.

E quando ti mulinai nel cavo orale,

tu che facevi intanto? rimembri, benedetta?

Gli occhi tuoi cilestri

erano rivolti all’orologio tuo maldito

sul polso delicato

come quello di una massaia adiposa.

Pensavi forse all’ora del rientro,

alla madre che poteva rimproverarti?

A cosa pensavi, bella mia?

Me lo dicesti tu, dopo l’amore,

che ti attendeva a casa un piatto di cime di rapa.

A questo pensavi

mentre io ti baciavo, Aspasia del ca…!

 
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Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 30 Maggio 2006 da finezzatotale

Buongiorno care e cari.

Devo darvi una brutta notizia:

Mia moglie, la signora contessa, non è assolutamente contenta di quello che scrivo e mi ha fatto capire, molto chiaramente di abbandonare il blog.

Lei lo voleva chiudere definitivamente, ma io sono riuscito a farla desistere (almeno quello).

Penso che questo sia il mio ultimo post. Sono convinto che i miei allievi continueranno a tenere alta la bandiera della raffinatezza e del galateo, visto nelle sue forme più sgargianti.

Addio miei cari.

Il Vostro Conte sarà sempre vicino a voi.

 
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Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 29 Maggio 2006 da leomonopoli

Quando torna Conte Eccellentissimo a guardare noi indegni pupilli della sua arte? Quando torna a visionare il suo blog? Quando passerà questo mese?

Il servo suo Lallo scrive coi caratteri di colore verde, come vede, il colore della speranza, perché qui non si spera che in lei e ogni altro è meno degno di lei.

Pochi commenti a me e alla sua diletta Patah. Questo il consuntivo sinora. Mi cospargerò di cenere il capo, dopo essermi vestito di sacco, perché forse un dio ho offeso, che mi punisce con questa mia indegnità.

Mea culpa mea culpa mea grandissima culpa

 
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Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 27 Maggio 2006 da leomonopoli

Oh amore, che bello entrare in bagno mentre ci sei tu! Odorare tutto l'ambiente che profuma di gelsomino, al punto che mi chiedo se non ci sia l'ombra eterea di un santo qui con noi...

Oh amore, che bello sentire mentre dormi al mio fianco le magnifiche note musicali che produci con un'invisibile ventata di sublimi afrori. Mai, ti giuro, mai vorrei tirar fuori la mia testa, in quei momenti, da sotto le lenzuola...

Oh amore, che bello osservare il tuo volto tutto spalmato di creme succulente: roba che mi fa venire in mente 9 settimane e mezzo, come minimo, perché io con te, rudere mio, starei tutta la vita, ma che dico! tutta l'eternità!

Oh amore, vienimi vicino con la tua bocca che profuma di aglio decomposto, baciami perché ho deciso che è tale la mia felicità che ne vorrei morire, perché sono troppo fortunato a vivere con un cess... ehm... un... tesoro come te!

 
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Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 26 Maggio 2006 da leomonopoli

L'amico dell'amico, autore della "scandalosa" poesiola sulla sporcizia qualche messaggio sotto... ebbene, si è pentito, anzi convertito a una pulizia "estrema", come Paolo sulla via di Damasco si trasformò in perfetto cristiano, proprio così repentinamente. Ha voluto inviarmi, come segno del suo cambiamento (ha anche lasciato la masseria in campagna per trasferirsi in città), quest'altra poesiola, dal tono decisamente diverso rispetto alla prima.

LAVATI AMORE MIO,
NON UNA, MA CENTO E MILLE VOLTE AL DI'
PERCHE' VOGLIO SENTIRE IL TUO PROFUMO
ALL'INFINITO, METTENDO IL SOLITO MIO NASO
SOPRA LA TUA PELLE CHE SA DI SAPONI PREGIATI,
OLI PROFUMATI, ESSENZE D'ORIENTE...

PROFUMATI TUTTA, CHE' TUTTA LINDA TI BRAMO,
CON I CAPELLI LAVATI DUE VOLTE AL DI',
PERCHE' VOGLIO ACCAREZZARLI
E SENTIRLI TRA LE DITA COME FOSSERO SETA;
E I TUOI VESTITI SIANO SEMPRE ORDINATI
E PULITI PURE LORO,
SENZA PIEGA ALCUNA.

E I DENTI, AH... I DENTI, AMORE MIO,
LAVALI ANCHE DOPO AVER MANGIATO UN TARALLINO,
NON ACCONTENTARTI DI QUELLE GIGOMMINE
ALLO XILITOLO... NON FARE LA PIGRA!
E COLLUTTORIO E FILO INTERDENTALE
USA IN GRAN QUANTITA':
CHE I TUOI DENTI SIANO BIANCHI COME LATTE!

QUESTO HO DA DIRTI AMORE MIO:
SII SEMPRE PULITA FUORI
COME UNA COPPA DORATA
DI DUEMILA ANNI FA
CONSERVATA CON CURA.
L'ANIMA NON HA IMPORTANZA,
SII ANCHE STR... DENTRO,
BASTA CHE FUORI APPARI IMPECCABILE!

 
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Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 25 Maggio 2006 da patah

Buonasera Cari e Care.

Torno ora dal lavoro, ciò che in questo periodo sta assorbendo gran parte delle mie ore vitali.

A tal proposito vorrei chiedere il Vostro aiuto per una consulenza (il Conte manca, lo so, ne siamo tutti dispiaciuti): ho ospitato questo pomeriggio nella mia macchina una ragazza.

Dall'aspetto assai grazioso, dai biondi capelli che sembravan librarsi nell'aere ad ogni movimento, dalle mani minute e ben disegnate, curate. Le spalle scoperte a lasciar incantare con una pelle di ceramica, la bocca che sembrava baciata dalle ciliegie...

... Ed i piedi, quei piccoli cari piedini perfetti, un po' stretti in delle scarpette a punta... quegli alluci che parevano soffrire la costrizione... quel lezzo nauseabondo che nemmeno il mio sacchettino profumato alla rosa riusciva a coprire...

Carissimi, invoco a gran voce il Vostro aiuto, al fine di non dover guidare anche domani con tutti i finestrini aperti: come posso far capire alla donzella che il suo fetore non è a me gradito?

Vi ringrazio già da ora per la Vostra cortesia.

Patah

 
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Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 25 Maggio 2006 da leomonopoli

Un amico di un amico mi ha inviato via e-mail questa poesiola, che offro all'attenzione, spero avida, di tutti i lettori del presente blog:

TUTTA SUDATA TI VOGLIO,
NON LAVARTI MAI AMORE MIO
PERCHE' DESIDERO ANNUSARTI
SFIORANDO COL MIO NASO IMPONENTE
IL CORPO TUO DILETTO
SOZZO DI NERUME PRIMITIVO,
INCROSTATO DI BATTERI SUCCULENTI
DALL'AROMA CHE MI FA SVENIRE DI PIACERE.

SOZZA TI VOGLIO NEL CORPO,
TU CHE HAI L'ANIMA PULITA,
INNOCENTE E DEVOTA.
SOZZA TI VOGLIO: NON LAVARTI MAI!

 
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Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 24 Maggio 2006 da leomonopoli

Ieri andavo a zonzo per la mia ridente cittadina, con una carrozzina ahimè non trascinata da cavalli, quando incontrai un caro amico che mi disse quasi nel pianto:

"Lallo," così mi chiamano alcuni con affetto, "sono disperato. Tu che conosci il Conte Finezza Totale, chiedigli come posso risolvere il mio problema, ti prego!"

"Ma il Conte è assente per un mese. Se vuoi, rivela a me il tuo cruccio."

"Impazzisco dal desiderio per una mia amica, che è fidanzata però, anche se in questi giorni ha litigato col ragazzo. Come fare a conquistarla?" mi chiede.

"Semplice," rispondo, "devi ammaliarla dicendole che merita di essere trattata meglio, che è bella come un fiore e cose del genere, fino a quando sfiorandole una mano e guardandola fissa negli occhi, potrai avventarti su di lei."

L'amico, raccolto il mio consiglio, andò via. La sera dello stesso giorno, sono venuto a sapere da lui, rincontrandolo, che tutto era andato bene, a casa della donzella sua amata, tanto che era riuscito a "riscaldarla" a puntino, ma poi purtroppo non vuoi che ti suona il campanello della porta di casa... ah... la sfiga!

La ragazza va ad aprire, tutta arrossata per la libidine suscitatale dalle parole suadenti del mio amico, e si butta tra le braccia del fidanzato, ritornato per fare pace.

"Sii contento lo stesso," ho detto a quel poveraccio che quasi piangeva. "Vorrà dire che hai fatto un'opera buona: hai cotto il pane destinato di diritto ad altra bocca."

Quello mi ha lasciato quasi contento e soddisfatto di sé.

                                           Voster semper voster Lallo              

 
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Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 24 Maggio 2006 da leomonopoli

Amici cari, qualche settimana fa passai da una Nobildonna che è solita confidarmi i suoi segreti d'amore. Ebbene, il suo ultimo amante - ella mi disse - le chiedeva una cosa assai strana, per il vero. La mia Amica mi teneva sulle spine e si vergognava a parlare chiaro, ma ormai aveva cominciato e, come è, come non è, riuscii a farla continuare.
Dovete sapere che quel tale la pregava di conservare in un prezioso scrigno le nobili caccole che la Donna si toglieva dalle delicate sue nari, quand'era sola ovviamente. L'ultimo giorno dell'anno, lui consumava l'adorato pasto con delizia indescrivibile.
"Quanto vi ama, Signora!" le dissi e andai via invidiando quell'uomo così fortunato.

 
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Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 24 Maggio 2006 da leomonopoli

Carissimi fan del Conte, il Nostro beneamato Maestro mi ha chiesto di tener vivo il suo blog, con miei personali messaggi che continuino la tradizione da Lui iniziata. L'onore è troppo grande per me e ne sono ammaliato: sarò degno di questo altissimo Compito? Vedremo...

Per chi non mi conosce già, voglio sottolineare che non sono Conte né ho altro titolo nobiliare. In verità, mia madre appartiene a una famiglia che possiede uno stemma con tanto di cigno e stellucce, ma giacché ho il cognome di mio padre, che discende da vili contadinotti che, sul finire del Seicento, da Monopoli si trasferirono in quel di Fasano (entrambe le cittadine sono pugliesi, per chi non lo sapesse di suo), non mi considero nobile per niente: potete ritenermi l'indegno amico del Conte, da tutti noi amato per le sue lezioni di magnifica raffinatezza.

Ebbene, dopo queste presentazioni, non so più che dire né voglio annoiare le vostre menti... Il futuro ci dirà se sarò stato all'altezza del Compito assegnatomi!

 
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Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 24 Maggio 2006 da finezzatotale

Vi lascio col video dei Simpson.

 
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Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 24 Maggio 2006 da finezzatotale

Buongiorno care e cari.

Causa impegni di lavoro non potrò postare in modo quotidiano. Dovrei assentarmi per circa un mese, anche se ogni tanto farò una capatina nel blog. Scusate per il disagio che potrà arrecarvi il mancato aggiornamento del blog.

Il Vostro Conte Finezza Totale

 
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Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 18 Maggio 2006 da finezzatotale

Buongiorno care e cari.

Dati i progressi tecnologici ho deciso di installare le telecamere in ogni angolo della mia villa. Guardate come si diverte il mio personale!

 
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Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 17 Maggio 2006 da finezzatotale

Messaggio urgente per Patah!
State attenta, guardate questo video e capirete.
Ho provveduto a licenziare immediatamente la colf.

 
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Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 16 Maggio 2006 da finezzatotale
Foto di finezzatotale

Buongiorno care e cari.
Sono appena tornato da una terribile avventura, ma ora mi voglio rilassare con una bella colazione.
Dove è il cuoco?
-Eccomi conte!-
- Ah... bene, mi preparate la colazione?-
-Subito signor conte... ehm mi scusi, ma perché ci sono resti di cozze sul tavolo?-
-Non sono resti di cozze, mi sono appena tagliato le unghie dei piedi!!!-

Il Conte Finezza Totale

 
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Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 15 Maggio 2006 da finezzatotale
Foto di finezzatotale

Buongiorno care e cari.
Questo fine settimana  sono stato invitato a prendere parte ad una immersione assieme al mio amico
thegreatwhiteshark.
Mi ha mostrato un esperimento molto interessante.
Io ero fermo dietro una roccia del fondale marino con una fotocamera digitale, mentre lui mi faceva cenno di tenermi pronto per quando sarebbero passati i sub.
In pratica, quando un sub passava vicino alla nostra postazione, thegreatwhiteshark sbucava all'improvviso per terrorizzare i sub, che immediatamente si "gonfiavano". Alla fine dell'esperimento, ne ho portato uno fuori dall'acqua, ma ho pensato bene di lasciarlo "gonfio". Chi è disposto a sgonfiarlo mi dia almeno il tempo di allontanarmi una decina di KM!!!

 
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Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 12 Maggio 2006 da finezzatotale
Foto di finezzatotale

Buongiorno care e cari. Oggi lezione di storia.
Sapete chi è il signore ritratto nella foto?
E' un uomo che ha saputo unire la galanteria al servizio dell'arte.
Penso che sia stato l'unico ad esprimere un particolare tipo di arte.
La modulazione dei flati!
Signore e signori: JOSEPH PUJOL!!!

Nell’estate del 1860 un bimbo francese di appena tre anni, durante una giornata di giochi e divertimenti in spiaggia, fu il protagonista di un’esperienza raccapricciante che avrebbe però cambiato la sua vita e, in parte, la storia dello spettacolo moderno. Faceva il bagno al largo e decise di immergersi trattenendo il respiro. All’improvviso sentì un acuto e fastidioso brivido di freddo attraversargli l’intestino. Balzò fuori dall’acqua terrorizzato e, proprio mentre correva dalla nonna in cerca di conforto, successe l’inspiegabile: uno zampillo d’acqua salata uscì copioso dal suo buco più nascosto. Venne immediatamente portato da un medico che, dopo una visita lampo, gli consigliò semplicemente di evitare i bagni in mare.

Il frettoloso dottore non aveva minimamente intuito che il piccolo paziente, grazie ad uno sfintere piuttosto elastico e a dei muscoli addominali fuori dalla norma, poteva incamerare una discreta quantità di liquido e poi espellerla in un vigoroso fiotto.

Quel bambino si chiamava Joseph Pujol e in seguito avrebbe letteralmente sconvolto la vita notturna della Belle Epoque parigina come “Le Pétomane”, l’unico esponente del bel canto intestinale e “il solo musicista che non paga i diritti agli autori”.

Il futuro fenomeno nacque a Marsiglia nel Giugno del 1857 dallo stimato scultore Francois Pujol e da Rose Demaury, sua moglie. Nonostante il già citato incidente, trascorse un’infanzia piuttosto serena. Studiò fino all’età di tredici anni per poi trovare lavoro come apprendista panettiere in un forno della sua città.

La consapevolezza del particolarissimo dono di natura arrivò per Joseph solo mentre, ormai giovanotto, prestava servizio nell’esercito. Ricordandosi dell’episodio accaduto durante l’infanzia riprovò a fare il bagno immergendosi in mare mentre tratteneva il respiro e capì che con le contrazioni del suo addome poteva aspirare e rilasciare l’acqua a suo piacimento. Con il tempo imparò a perfezionarsi. Sostituendo l’aria ai liquidi riusciva a produrre dei suoni e a modularli, tutto questo senza emettere il minimo odore. In poco tempo era in grado di deliziare i commilitoni con un nuovo tipo di spettacolo musicale che gli valse il nomignolo di “Le Pétomane”.

Ritornato a Marsiglia suo padre gli trovò lavoro in pianta stabile in un forno. Si sposò di lì a poco con Elizabeth Henriete Oliver. Amava lo spettacolo e talvolta riusciva ad esibirsi in un piccolo cabaret della sua città dove cantava, interpretava scenette comiche e suonava il trombone.

I migliori successi di pubblico li otteneva però con l’altro suo strumento a fiato in esibizioni private per amici e clienti del forno. Sono proprio questi spettatori che convinsero Joseph ad esibirsi davanti a platee più vaste. Così, quasi per scherzo, prese in affitto un piccolo teatro marsigliese per i suoi incredibili spettacoli che eseguiva usando il soprannome dei tempi dell’esercito.

Dopo un’accoglienza piuttosto fredda la gente incredula iniziava ad accorrere sempre più numerosa ad ammirare le performances del “Petomane”. Il passaparola dilagò a macchia d’olio e di conseguenza le sue esibizioni raggiunsero con strepitoso successo altre città francesi come Tolone, Bordeaux e Clermont-Ferrand.

 Nel 1892 Pujol decise di proporre il suo numero a Parigi, frizzante sfondo di bizzarrie e divertimenti dell’epoca.
L’obbiettivo di Joseph era uno solo. “Le pale del Moulin Rouge, che ventilatore meraviglioso per il mio numero”, disse mentre si avvicinava all’edificio a forma di mulino a vento che ospitava il locale simbolo della vita notturna nella Belle Epoque francese.

Vi entrò e chiese determinato un provino: “Sono il Petomane e voglio lavorare qui!”. Riuscì immediatamente a dimostrare le sue doti a Charles Zidler, impresario del cabaret insieme al socio Joseph Oller, sbalordendolo sia con il trucco della fontanella e sia con un vocalizzo intestinale. Venne assunto senza esitazione e la sera stessa cominciò ad esibirsi sul palco nel giardino del music hall sotto l’enorme elefante di stucco (originariamente costruito per l’Esibizione Universale del 1889). Vestito in maniera elegante ed impeccabile (ma con un buco strategico situato nel retro dei pantaloni) presentava il suo numero con modi cerimoniosi e sorridendo sotto i suoi grandi baffi. “Signore e signori, ho l’onore di presentarvi una seduta di Petomania. La parola Petomania si accompagna a chi produce vento a comando, ma senza offendere i vostri nasi. I miei genitori finirono sul lastrico per profumare il mio retto”.

Era solito cominciare lo spettacolo con una serie di imitazioni riproducendo varie tonalità intestinali come il baritono, il tenore e il basso; riproduceva ogni tipo di rumore, dalle salve di cannone allo strappo di uno scampolo di stoffa ad opera di una sarta sbadata.

Spariva poi qualche minuto dietro le tende per poi ritornare con un tubo di gomma che gli spuntava da dietro; per mezzo di questa appendice riusciva a fumare una sigaretta e a suonare accenni di popolari melodie con un flauto (la sua preferita era “Au Clair de la Lune”). Altre volte spegneva una candela a distanza con un potentissimo soffio posteriore o eseguiva il collaudato getto d’acqua.

La reazione della platea fu clamorosa fin dalla prima serata. Il pubblico fischiava e urlava mentre lacrime isteriche solcavano molti visi sconvolti dal troppo ridere. Diverse dame svennero travolte da esplosioni di ilarità, soprattutto perchè soffocate da strettissimi corsetti. Oller si premunì assumendo per le esibizioni seguenti un gruppo di infermiere pronte a soccorrere gli spettatori in difficoltà. Il Petomane si rivelò un’autentica gallina dalle uova d’oro per il Moulin Rouge.

Se l’incasso di una serata per gli spettacoli della divina attrice Sarah Bernahrdt sfiorava gli 8.000 Franchi, le performances di Pujol superavano abbondantemente i 20.000.
“Monsieur Joseph Pujol è più o meno un artista lirico le cui melodie , canzoni senza parole, non provengono esattamente dal cuore”, spiegava malignamente uno scribacchino della stampa di allora.

La prima guerra mondiale coincise con la fine del cabaret viaggiante. Joseph Pujol abbandonò le esibizioni come Petomane poiché era disgustato dagli orrori del conflitto e decise di ritornare a Marsiglia per gestire una catena di panetterie aiutato dai suoi adorati “bambini”. Nel 1922 si trasferì a Tolone dove fondò una fabbrica di biscotti. In questa città visse fino al 1945, anno della sua morte. Una facoltà di medicina francese offrì ai figli 25.000 dollari per esaminarne il cadavere, l’offerta fu però rifiutata in rispetto del padre.

 
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Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 10 Maggio 2006 da finezzatotale
Foto di finezzatotale

Seduto in un ristorante a cinque stelle, osservo la mia donzella in plastiche pose mentre ondeggia i fianchi, come se la sedia, sulla quale è agiata, fosse assai scomoda.

Capii il suo problema e le dissi:
Oh... mia petulante creatura! Non trovate voi riposo?
Lei rispose: -Ma io non sto parlando!-
Risposi con tono affabile: Lo so che non state parlando, non è la vostra bocca che parla, o mia PETULANTE creatura.

Lei portò la sua mano alla bocca e disse:
- Oh... avete scoperto il mio problema!-
Le risposi: non preoccupatevi mia cara.
La mia petulante donzella merita un grazioso omaggio. Ecco... vi porgo una PETUNIA!
Oh... grazie! -rispose lei- Non riesco a contenermi dalla gioia.
Risposi: Sfogatevi pure mia adorata.

Lei avvicinò il suo grazioso nasino al fiore e disse: E' una petunia bellissima e profumatissima!
Alché io le risposi estasiato: Anche le vostre PETUNIE sono profumatissime!!!

Il Conte Finezza Totale

 
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