Fino all'estremo
La vita è un datore di lavoro che non concede mai le ferie
- Quelli lì, nella confezione rossa - indico col dito. Lorenzo è bello, di una bellezza da scrutare attentamente. Gli occhi nascosti dalle lenti spesse e la mano che scosta nervosamente una ciocca di capelli che non esiste. Mi apre, entro, gli tolgo la maglietta. Nessuno sa di quel corpo così atletico. Ci sono cose che io so e tu non sai. E le conosco bene. Ma adesso mi sento in paradiso. Il tramonto del sole dà ai miei capelli riflessi iridescenti. Sorrido ad ogni ragazzo che passa. |
Sottotitolo: avventure di una ritardata nel mondo della musica Adesso faccio la scrittrice in/erba full time, e sono tutto il giorno presa da dubbi che ti segnano l'anima tipo scoprire se Kerouac avesse ragione a ritenere che la pagina limita il flusso della creatività e di conseguenza a piazzare un rullo da telegrafo dentro la macchina da scrivere. Questioni di vita o di morte, insomma. In questi giorni sto dando un'occhiata molto sentimentalmente coinvolta al cartone animato di Nana. Che no, non parla di una donna afflitta dal dramma di sbattere la fronte contro il bordo dei marciapiedi nonostante indossi un tacco sedici. E' uno shojo giapponese che parla di due tipe. Una così simpatica che rimpiangi di non essere nato anime per poter prendere un tavolo e spaccarglielo sul cranio badando bene di centrarla con lo spigolo. Un'altra leggerissimamente (ma proprio leggerissimamente) meno piagnona, stupida, insistente, egoista, petulante e infantile, però in compenso con l'autostima a zero. Che gliela vorresti iniettare per endovena. Oppure chiederle come mai, come tutte le cantanti punk - rock di periferia, non si droga un po' pure lei, che magari sta meglio. Che voce v'immaginate possa trarre dalle viscere una come me? Magrolina, ossuta, giovane e gracile? Una voce tremenda. Ora mi piacerebbe andare avanti, voltare pagina davvero e trovare un'altra band. Impegnarmi di nuovo. Anche se il tempo è poco. Purtroppo non ho le idee chiare sul tipo di musica che vorrei cantare. Pop anni ottanta è un'idea. Oppure punk ma duro e puro, Ramones e Sex Pistols. Un altro pensiero balordo è quello di buttarmi sulle sigle dei cartoni. Anche quelle più sconosciute - mi sono sempre piaciute quelle sigle lì. Alla fine nel mio gruppo musicale ci stavo bene. Ci avevamo i nostri difetti, ma chi non li ha? Tra l'altro loro stanno ancora suonando senza di me, e vedo che persistono come matti nel portarli avanti. Bene, bene. Diceva Wilde: l'errore supremo è la superficialità. Tutto ciò che è vissuto fino in fondo è giusto. |
Le notti che non dormo non le conto più. Dev’essere che il periodo è di schifo, perché da quando ho deciso di chiedere aiuto a qualcuno è come se dentro la testa mi fosse crollato un bastione. Come se un imperturbabile contadino cinese del cinquecento avesse detto noi ola illigale nostle stelminate lisaie, sì?, e via, sollevati gli sbarramenti le cateratte della paranoia totale si fossero riversate violente riempiendo ogni buca e sommergendo ogni dosso. Fondamentalmente penso alla morte in due modi. Prima di tutto con desiderio. Sono infelice. Lo sono più di altri perché fa parte del mio carattere. Ho la testa che viaggia sempre a mille. L’essere umano è la quintessenza della polvere. E’ stupendo e smarrito. Guardo e vedo che siamo disposti a tendere una mano soltanto al dolore. Alla fragilità. Andre, ti dico che la notte impazzisco senza di te, mi prenderai tra le braccia? Francy, ti dico che sono piena di dubbi, mi scriverai una lettera? Giangi, ti dico che mi sento sola, mi dirai che sei sveglio anche tu? E poi con paura. Anch’io finirò i miei giorni, perderò la luce dagli occhi. Mi vedo, in quell’istante, in quell’ultimo istante, e cristo, non potete capire che ritmo assurdo, martellante assume il mio cuore, quale brivido mi corre lungo la schiena. E’ per questo che avevo il trincetto in mano e non osavo avvicinarlo. Eppure avevo controllato, nel bagno c’era anche l’acqua calda. Avrebbe aiutato il defluire. E stavo pensando Andre, dovremmo davvero andarci alla casa di Paz. Non è una cosa da matti. Anzi, dovremmo andarci all’alba, e se c’è ancora sotto il bar farci colazione. E ammirare quello strano cielo che inizia ad aprirsi, latteo tra le nuvole sfumate come una tagliata di pesce crudo. Solcato dai fili spessi dell’enel, che sono limiti. I nostri pesanti limiti come elementi umani. |
Scusate, ma ci sono nuovi ed interessanti sviluppi riguardo la mia vita: non ha senso. Madre Natura mi ha dotata di intelligenza e soprattutto di spirito d'osservazione. Questo mi porta a capire le cose quando gli altri sono lontani anni luce, a possedere una certa ironia, a farmi continue ed ineludibili domande sulla direzione che sto prendendo, sulla direzione da cui sono venuta, su quale sarà il fine ultimo della mia esistenza e dell'esistenza delle persone che si orientano accanto a me. Tutte qualità rare e bellissime. Ma sono qualità che purtroppo mi rendono eternamente infelice. Chi mi conosce da sempre lo sa, chi mi ha conosciuto in questi anni se ne è stupito e poi lo ha accettato, e anche per voi che leggete il mio blog penso che non sia più un segreto la mia depressione cronica. Ecco. E' che non posso più vivere così. Non ce la faccio più. Sia chiaro che non ho alcuna intenzione di smettere di chiedermi cosa posso sapere, cosa devo fare e qual'è il mio scopo ultimo. Né di smettere di essere una totale cazzona. Vorrei solo riuscire ad essere felice facendo queste cose. Spero di fargliela a risalire la china. E spero che mi sosterrete. Come sempre. |
Dicheno che in questo blog si ponga particolarmente e volutamente l'accento sui caratteri anticonformisti della titolare, e sulle conseguenti ammaccature perpetrate ai danni dei nervi della stessa. Innanzitutto vorrei controbattere che non è assolutamente vero, e che è sintomo di superficialità non scorgere, sotto la scorza dura fatta di foto di siringhe sguainate e disegni di Paz (che poi praticamente sono la stessa cosa) di questa pagina web, quelle coltri di sbocciature primaverili e quei nugoli di nuvolette foriere di piogge benauguranti tipiche dei sogni di una donna nel pieno della sua giovinezza. Per chi tuttavia fosse in cerca di lidi più adatti alla propria delicata personalità, ve ne segnalo uno io: http://iopopsyna.spazioblog.it Per coloro ai quali, invece, il mio blog in quanto a trasgressioni e anticonformismi sembra acqua fresca, lo chef consiglia: http://ladycesso.splinder.com Ora un'ultima domanda per i miei vispi lettori: ma è proprio vera questa cosa?
|
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: tefnutlagatta
|
|
Sesso: F Età: 39 Prov: FI |
AREA PERSONALE
ULTIMI COMMENTI
MENU
FACCIOCOSE,VEDOGENTE
I MIEI BLOG AMICI
- Incredibile ma vero
- Majakowskij
- Miele e sale
- barbyxima
- il quadernetto di mody
- Raymond, un amante delle donne veramente belle
- Bippy, poesia, buona musica
- diavolerie di danua
- sole e ombre
- Joker!
- Lo sfogario
- sensazioni
- Kamro, giovane musicista talentuoso assai
- aranciovitamina, giovane aspirante stilista talentuosa assai
- Red e la sua passione per la letteratura contemporanea
- Majrina, romantica bolognese che si dà voce
- Siamo soli di Guerrierlumiere
- IlRiccioColMaglione
Inviato da: puzzle bubble
il 09/05/2012 alle 21:10
Inviato da: RamonSerrano
il 26/06/2008 alle 23:25
Inviato da: Anonimo
il 26/04/2008 alle 08:32
Inviato da: Anonimo
il 23/04/2008 alle 07:51
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 11:18