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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Agosto 2015

Alle Isole Tremiti le riprese di 'Braccialetti Rossi 3'

Post n°15080 pubblicato il 31 Agosto 2015 da forddisseche

Alle Isole Tremiti le riprese di 'Braccialetti Rossi 3' PDF Stampa E-mail
lunedì 31 agosto 2015 ore 16:38
Le Isole Tremiti come set cinematografico: e’ iniziata, infatti, lo scorso 10 agosto la lavorazione della terza serie della fiction “Braccialetti rossi” di Giacomo Campiotti, grande successo di Rai Uno sostenuto da Apulia Film Commission.

 Il regista e la produzione hanno scelto la Puglia per le riprese della fortunata serie tv: dopo Fasano, Bari, Monopoli, Savelletri e Otranto, anche le Isole Tremiti hanno ospitato la troupe RAI. Prodotto da Palomar per Rai Fiction con il sostegno di Apulia Film Commission (è prevista una spesa sul territorio pugliese pari a 1.952.227 euro), per la realizzazione della nuova serie sono impegnati 39 tecnici e professionisti pugliesi, tra cui si segnala il produttore esecutivo, il pugliese Alessandro Contessa.

 
 
 

Vieste - Cambia il Dirigente Scolastico al Fazzini-Giuliani di Vieste

Post n°15079 pubblicato il 31 Agosto 2015 da forddisseche

Vieste - Cambia il Dirigente Scolastico al Fazzini-Giuliani di Vieste PDF Stampa E-mail
lunedì 31 agosto 2015 ore 19:42

Cambio della guardia alla dirigenza dell’IISS “Fazzini-Giuliani” di Vieste: il nuovo capo di Istituto sarà il prof. Costanzo Cascavilla.

Cambio di consegne tra i Dirigenti Scolastici del Polivalente Fazzini-Giuliani di Vieste

Docente di matematica proveniente da San Giovanni Rotondo, Cascavilla assumerà ufficialmente l’incarico il giorno 1 settembre; subentrerà al prof. Valentino Di Stolfo che ha ottenuto il trasferimento presso l’ITCG “Del Giudice” di Rodi Garganico e l’incarico di reggente All’Istituto Comprensivo “Libeta” di Peschici che dall’anno scolastico 2015/16 prevederà la verticalizzazione dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori. Per Di Stolfo si tratta di un doppio addio a Vieste, essendo reggente al Polivalente ma titolare nell’Istituto Comprensivo “Rodari”: “Ho trascorso due anni di grande soddisfazione, ben accolto nell’ambiente scolastico che mi ha permesso di crescere personalmente e professionalmente. Saluto affettuosamente le autorità viestane, tutti i docenti, i genitori e gli alunni degli Istituti che ho avuto il piacere di dirigere”.

E’ stata data a reggenza anche la direzione dell’IC “Rodari”: per il viestano Paolo Soldano, attualmente Dirigente Scolastico dell’IPSSAR “Mattei”, si tratta di un ritorno essendo stato già alla guida dei 5 plessi di infanzia e primaria negli anni scorsi.


 

 
 
 

Vieste - IL 2 SETTEMBRE DIMOSTRAZIONE DI KARATE TRADIZIONALE

Post n°15078 pubblicato il 31 Agosto 2015 da forddisseche

Vieste - IL 2 SETTEMBRE DIMOSTRAZIONE DI KARATE TRADIZIONALE PDF Stampa E-mail
lunedì 31 agosto 2015 ore 09:34

Image 

Si svolgerà a Vieste il 2 settembre alle ore 20.30 nella villa comunale di Via Vittorio Veneto ci sarà una dimostrazione di karate tradizionale con i maestri Angelo Torre (VI Dan, campione del mondo di karate), Nazario Moffa (V Dan, campione del mondo di karate), Paolo Rinaldi (III Dan, detentore di diversi titoli agonistici a livello Nazionale), Antonella Brando (III Dan, divenuta altresì arbitro di gara e istruttore).

Si invitano tutti gli appassionati di non mancare all'evento. Chi vuole avvicinarsi a questa arte marziale potrà ritirare un volantino-coupon informativo dai membri del direttivo presenti all'evento. Tale coupon consente di partecipare gratuitamente tutti i giorni ad allenamenti che si terranno nella palestra kensho Vieste (via Valeri) per una settimana intera.

 

 
 
 

Vieste, presentazionefilm ‘Effetto paradosso’ e concerto dei Terranima

Post n°15077 pubblicato il 31 Agosto 2015 da forddisseche

 

Vieste, presentazionefilm ‘Effetto paradosso’ e concerto dei TerranimaMercoledì 2 settembre ore 20.00 – cinema Adriatico, Vieste

Di:

Vieste, mercoledì 2 settembre. Sarà una serata ricca di eventi al cinema Adriatico di Vieste. Alle ore 19:00 si terrà una piccola rassegna di cortometraggi, all’interno della quale verrà proiettato il corto Umbra, giratonella Foresta Umbra del Parco Nazionale del Gargano. Il corto, presentato da Cpm film, è il risultato diun progetto scolastico pluriennale dell’Istituto comprensivo “Alfieri Garibaldi” di Foggia. Il lavoro,liberamente ispirato al libro di narrativa per ragazzi “La magia della foresta. La foresta Umbra e il tasso”di Laila Campobasso, della collana editoriale Di terra di mare, esalta le bellezze e la magia del territorio.

La regia è di Carlo Fenizi. Il cast di Umbra, vede come protagonista la nota attrice ClorisBrosca, ospite speciale durante la serata. Alle ore 21:00 sarà proiettato il film Effetto Paradosso. Interverranno gli attori e il regista/autore CarloFenizi. A seguire la band Terranima, che ha composto la colonna sonora del film, si esibirà in unoscatenato concerto a ritmo di Taranta. Effetto paradosso è una fiaba pugliese che ha come protagonisteJulieta Marocco e ClorisBrosca, la famosa Zingara della luna nera di Rai1 che nel film torna nelle vestidel misterioso personaggio di Alice. Il film, uscito nelle sale nel 2012, è entrato nelCircuito d’Autore diApulia film Commission e vede numerose collaborazioni speciali tra cui quella degli Esposito Bros,fumettisti di fama internazionale per la Sergio Bonelli Editore (Zagor, Martin Mystere e Nathan Never). Gli Esposito Bros hanno disegnato la locandina alternativa della pellicola e parteciperanno all’evento.

SINOSSI EFFETTO PARADOSSO. Demetra, una giovane ingegnera che conduce una vita grigia e dedicata esclusivamente al lavoro,vienechiamata dal comune di un paesino pugliese per una perizia su un terreno. Demetra si trova catapultata inuna dimensione fiabesca, fuori dal mondo. Demetra é costretta a trattenersi più del dovuto e scopre che sulterreno in questione nasce l’Ipazia, una pianta spontanea dai sorprendenti poteri magici, unica al mondo ealla base di tutti prodotti locali. Spiazzata, confusa e turbata dalla realtà che la circonda, Demetra vienemessa alla prova. Quella dimensione riesce a far crollare in lei convinzioni e certezze di un’intera esistenza ea svelare misteriose coincidenze.

SCHEDA TECNICA EFFETTO PARADOSSO:
Titolo: Effetto paradosso
Regia e sceneggiatura: Carlo Fenizi
Cast: Julieta Marocco, ClorisBrosca, Konrad Iarussi, Mirna Kolè, Maria Rosaria Vera, Chiara Fenizi.
Musiche originali: Terranima
Produzione: CPM film
Durata: 97 min.
Genere: commedia
Paese: Italia
Anno: 2012

 
 
 

Miss Italia, 19enne di Manfredonia alle prefinali nazionali di Jesolo

Post n°15076 pubblicato il 30 Agosto 2015 da forddisseche

 

Miss Italia, 19enne di Manfredonia alle prefinali nazionali di JesoloSi ricorda come anche quest’anno, per la terza volta, la finalissima del concorso sarà trasmessa in diretta su LA7 il prossimo 20 settembre da Jesolo, presentata da Simona Ventura

Di:

Manfredonia – LA 19enne di Manfredonia Alessia Ionata ha vinto la fascia di Miss Cotonella Molise ieri a Ferrazzano (Campobasso), così accedendo alle prefinali nazionali di Miss Italia a Jesolo. “Un traguardo importantissimo”, dice la ragazza a Statoquotidiano. Si ricorda come anche quest’anno, per la terza volta, la finalissima del concorso sarà trasmessa in diretta su LA7 il prossimo 20 settembre da Jesolo, presentata da Simona Ventura. Prima dell’atto conclusivo andranno in onda in tivù due anteprime che faranno conoscere le protagoniste che si sfideranno in passerella per vincere l’ambita fascia di più bella d’Italia.

 
 
 

Una interpretazione poetica dell’agire femminile della Vergine Maria

Post n°15075 pubblicato il 30 Agosto 2015 da forddisseche

 

Una interpretazione poetica dell’agire femminile della Vergine Maria"Un modello di femminilità politicamente attivo e, allo stesso tempo, inoppugnabile in quanto divinamente autorizzato"

Di:

Manfredonia – La professoressa Francesca Maria Gabrielli, dell’Università di Zagabria, ha avuto modo di commentare pochi anni fa i sonetti della poetessa sipontina, di origine ragusea, Speranza Vittoria di Bona, vissuta tra il 1536-1569. La di Bona, verosimilmente, a Manfredonia, avrà avuto modo di pregare presso l’altare della Vergine di Siponto se, proprio nel 1555, ad opera dell’arcivescovo fra’ Dionisio de Robertis (1554-1560), si introduceva la pia devozione dei “Sabato della Madonna” (Spinelli). Ed a questo presule la poetessa dedica un sonetto, in occasione della sua morte: Ne la morte del Reuerendissimo monsignor Dionisio di Probertis Arciuescouo sipontino.

Secondo la Gabrielli, la di Bona si distacca dalla tradizione e vede nell’opera della Vergine Maria una forma di riscatto dell’agire femminile. Si tenga presente che la di Bona scriveva in pieno periodo della Controriforma e la interpretazione che ne dà la Gabrielli è veramente interessante.

“Il presente contributo intende offrire una lettura della sequenza di due sonetti Alla Vergine tratta dal canzoniere in lingua italiana di Speranza di Bona, poetessa di origini croate (Dubrovnik) nata a Manfredonia, la quale propone nei testi in questione, incentrati tematicamente sull’assedio di Malta (1565), una rappresentazione attiva e combattiva della figura di Maria. Tale raffigurazione della Madre di Dio, in linea con l’enfasi mariologica della strategia controriformistica e con l’insistenza coeva sugli aspetti potenti e pugnaci afferenti alla rappresentazione tradizionale della Vergine […], agisce come fonte di autorizzazione dell’incursione femminile nella sfera convenzionalmente maschile dell’agire politico e, nello specifico, come strumento di legittimazione dell’impegno politico manifestato, in alcuni testi poetici della sua raccolta, da Speranza di Bona….

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Viste le infelici ripercussioni biografiche dell’impegno politico di Speranza di Bona non stupisce che la poetessa abbia costruito nella sequenza di sonetti dedicata alla Vergine – unicum nel contesto di una raccolta prevalentemente encomiastica ed occasionale, la quale non presenta altrimenti testi di tematica religiosa – un modello di femminilità politicamente attivo e, allo stesso tempo, inoppugnabile in quanto divinamente autorizzato”. La sequenza, in effetti, si articola in linea con gli impulsi mariologici coevi della poetessa, intorno ad una “rappresentazione pugnace della figura di Maria”. Tale “rappresentazione funziona”, nel contesto della raccolta, “come fonte di autorizzazione”, mediante l’inoppugnabile modello di Colei che è gratia plena, “dell’incursione poetica dell’autrice nella sfera tradizionalmente maschile dell’agire politico”.

Non si tratta, tuttavia, dell’unico aspetto protofemminista dei sonetti, “un’attenta analisi della rete di riferimenti intertestuali evocati dal tessuto testuale” permette di rilevare la presenza di una serie di segnali volti a ribadire l’appartenenza della raccolta poetica “alla tradizione petrarchistica” e, nel contempo, ad amplificare le valenze “potenzialmente emancipatorie della reinterpretazione boniana della Vergine”. Del resto, questo “protofemminismo” della di Bona lo si riscontra nei numerosi sonetti dedicati alle donne di sua famiglia o di sua conoscenza, come Beatrice de Heredia, castellana di Manfredonia. Ed ancora, seguendo sempre il tracciato della Gabrielli, la di Bona “propone nei testi in questione una rappresentazione militante della figura della Vergine. Tale raffigurazione di Maria, in linea con la percezione contemporanea della Vergine come auxilium christianorum (per usare le parole dell’invocazione che sarebbe stata introdotta nelle Litanie lauretane di lì a pochi anni, forse a seguito della vittoria di Lepanto), funziona, nel contesto del canzoniere, come fonte di autorizzazione, mediante l’inoppugnabile modello di colei che è ancilla Domini.”

Alla Vergine
Vergine pura, quei bei lumi santi
che mandaro nel ciel tanto splendore
onde acendesti il pio superno amore
per noi vestirse de’ terreni ammanti
volgi hor pietosi e vedrai Malta in quanti
perigli se ritrova e qual terrore
la cinge in ogn’intorno e dentro e fuore,
e le querele ascolta e i gravi pianti,
che potrà ben il sol che di te nacque
sgombrar di quel timor il freddo gelo
e render chiare le già torbide acque.
et quel tanto ver noi clemente zelo
che ‘l Padre Eterno mai sempre compiacque
fia scudo hor contra l’inimico telo.
Vergine bella, d’humiltade altiera
in cui del cielo ogn’altro ben si serra
e fra mortali lo comparti in terra
con fervente desio e man sincera,
quel empio mostro fa’ c’hor cada e pera
ne l’ingiusta da lui mossa aspra guerra
col fiero intento di mandar a terra
del tuo Figliol verace la fé vera,
e non pur ne le selve d’oriente
ritorni, anzi le forze rotte e sparse
sieno e col possessor in tutto spente,
qui le tue gratie che non furon mai scarse
dimostra, pura aurora alma lucente,
onde quel sole eterno in terra apparse.

 
 
 

La bellezza che ci salverà: un impegno concreto per la cura del creato

Post n°15074 pubblicato il 30 Agosto 2015 da forddisseche

 

La bellezza che ci salverà: un impegno concreto per la cura del creatoEssere Manfredoniani potrebbe voler dire, oltre a essere depositari e custodi delle nostre radici, con il patrimonio di tradizioni e il dialetto, anche impegnarci nella cura della nostra città e degli spazi verdi

Di:

Roma – Al termine dell’udienza generale di mercoledì scorso Papa Francesco ha annunciato che il primo settembre si celebrerà la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato. Non è il primo appello del Pontefice – oltre che di altri esponenti del mondo laico – a impegnarsi maggiormente, a tutti i livelli,nella tutela e nella salvaguardia dell’ambiente: una problematicada non rimandare – anche se sulla scena dell’attualità si impongono emergenze parimenti importanti – o ci si ritroverà presto a farne le spese. La stessa enciclica “Laudato si’” è dedicata alla questione ecologica e ambientale, al punto da aver fatto parlare di “comandamenti verdi”. Lì il Pontefice si richiamava all’esempio di San Francesco, affermando che “se noi ci accostiamo alla natura e all’ambiente senza questa apertura [quella di S. Francesco] allo stupore e alla meraviglia, se non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i no¬stri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle ri¬sorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati. Viceversa, se noi ci sentiamo intimamente uniti a tutto ciò che esiste, la sobrie¬tà e la cura scaturiranno in maniera spontanea.”[FRANCESCO, Lettera enciclica, Laudato si’ (24 maggio 2015), p. 11]

Il comune individuo è spesso indotto a vestire i panni del consumatore in quanto uomo o donna che paga, compra e utilizza, e che, in fondo, è poi quasi“ legittimato” a disfarsi di ciò che resta, senza doversi porre troppi problemi, anche perché contemporaneamente asfissiato dal procurarsi il necessario per un nuovo “ciclo di consumo”. Prospera in tal modo quella “cultura dello scarto” tanto criticata da Papa Francesco nella stessa enciclica. Certo tante cose sono necessarie a vivere bene, ma probabilmente non proprio tutto quello che ci viene proposto dal mercato. Forse avremmo potuto viaggiare più leggeri senza dover trasportare tanti vestiti, o aver fatto traslochi meno impegnativi senza troppi oggetti. Alcuni avrebbero avuto certo più tempo libero. È una problematica che mette in gioco fortemente l’uomo in quanto essere sociale, individuo che si inserisce nella società confrontandosi con gli altri che ne fanno parte. Per questo motivo, a maggior ragione, l’utilizzo consapevole delle risorse e dei beni, evitando gli sprechi, deve costituirsi come una scelta matura e consapevole, che riguardi il più possibile le collettività e che entri a far parte della cultura stessa di una cittadinanza.

In particolare, il tema ci tocca da vicino ogni qual volta, come sta accadendo in questi giorni, si cerca di mettere le mani sul territorio, con interventi massicci che ne stravolgerebbero la natura. Essere Manfredoniani potrebbe voler dire, oltre a essere depositari e custodi delle nostre radici, con il patrimonio di tradizioni e il dialetto, anche impegnarci nella cura della nostra città e degli spazi verdi. Cura che non significa necessariamente aborrire l’innovazione e le proposte che possono aiutare la cittadinanza a vivere meglio -e i giovani a rimanere, piuttosto che a partire – ma significa evitare l’abbandono, il degrado, la bruttezza, l’inquinamento. In tanti lodano le città del nord Europa, spesso a buona ragione: avanzatissime, ricche, eppure molto attente alla natura e al paesaggio oltre che al benessere dell’individuo.

Si cambia quando è la mentalità a cambiare, quando si smette di concepire ciò che è fuori dalla mia proprietà come terra di nessuno e si inizia a riconoscerlo comecollettivo, quindi anche mio ed eredità dei miei figli.

(A cura di Valentina Sapone – valentina_sapone@libero.it)

 
 
 

Stessa spiaggia, stesso mare

Post n°15073 pubblicato il 30 Agosto 2015 da forddisseche

 

Stessa spiaggia, stesso mare
Trabucco da MimìTrabucco da Mimì

Le vacanze social degli amici ti destano invidia? Sei stufo del caldo torrido che campeggia sulle prime pagine dei giornali? Il calciomercato ti stressa? Ho la soluzione per te! Per quest’anno non cambiare: stessa spiaggia, stesso mare. Benché l’estate stia finendo, c’è ancora tempo per un’escursione al mare o un weekend in montagna. Scarpe da trekking o infradito? Non conta, purché il viaggio stesso sia la ricompensa.

Metti una vacanza sul Gargano! Immagina di staccare col mondo, volente o nolente, come un moderno Indiana Jones alla ricerca… della connessione perduta. Sogna di immergerti nelle acque di San Domino alle Tremiti, di nuotare al largo di Capraia piuttosto che nella Grotta delle Viole, di sorseggiare un aperitivo mentre il sole si spegne nel mare o di gustare una cena a base di polpette di lanzardo e scampetti agli agrumi, di gallinella all’acqua pazza e seppia alla griglia al Trabucco da Mimì, di immortalare uno scorcio di Manaccora, di Zaiana o della baia di Sfinale, di perderti tra i sentieri della Foresta o di ciondolare per i vicoli di Vieste. E di scendere a valle, a Mattinata per una cena da Monsignore, per la dance di Santa Monica o per un live al Panta Rei, a Manfredonia per un apericena all’Ikebana, un drink al Civico 5 e un fashion party ai Bagni Bonobo. O di restare a mollo tra Vignanotica e Pugnochiuso, in attesa di rifugiarti sui Monti Dauni tra sagre e concerti in men che non si dica. Immagina… Puoi!


Social network: about.me/michelefiscarelli

 
 
 

Domani a Manfredonia aperta la visita al Faro bianco

Post n°15072 pubblicato il 30 Agosto 2015 da forddisseche

Domani a Manfredonia aperta la visita al Faro bianco PDF Stampa E-mail
domenica 30 agosto 2015 ore 11:06
Il 1 settembre, nella festività di Sant’Andrea Apostolo, sarà possibile visitare il Faro bianco di Manfredonia (quello posto di fronte al Castello sul molo di levante) dalle 15.00 alle 17.00.

 Insieme a una Guida esperta e regolarmente iscritta nell’Albo regionale delle Guide Turistiche si potrà salire sul faro a gruppi di massimo 5 persone, che si alterneranno ogni mezz’ora, per ammirare un panorama unico e mozzafiato e comprendere meglio la struttura della città e la sua storia. L’iniziativa pensata e voluta dalla Pro Loco di Manfredonia è stata positivamente accolta dal GAC Gargano Mare (Gruppo di Azione Costiera) che ne promuove l’evento. Data l’esiguità del numero di persone che potranno salire in cima, è obbligatoria la prenotazione al 348/9139768. Appuntamento, dunque, davanti al portone di ingresso del faro bianco.

Ass. T.ca Pro Loco Manfredonia

 
 
 

Turismo/ Puglia boom anche a settembre

Post n°15071 pubblicato il 30 Agosto 2015 da forddisseche

Turismo/ Puglia boom anche a settembre PDF Stampa E-mail
domenica 30 agosto 2015 ore 11:10
“E’ l’anno del ritorno in spiaggia”. CNA-Balneari: +20% di turisti sulle spiagge italiane. La stagione si allunga ben oltre agosto.

 Le vacanze al ma­re 2015 hanno toccato livelli record: nel trimestre giu­gno-agosto sulle, spiagge italiane i turisti sono aumentati del 20% rispetto allo stesso periodo del 2014. E l'onda lun­ga positiva arriverà fino a settembre. Sono i risultati di un'indagine di Cna Balnea­tori su circa 500 associati di­stribuiti su 50 località ma­rine. «L'estate 2015, grazie anche al sole e al tempo bello - osserva il responsabile di Cna Balneatori, Cristiano Tornei - ha finalmente segnato una in­versione di tendenza rispetto alle magre stagioni degli ul­timi anni». Nei mesi di giu­gno, luglio e agosto 2015 l'in­cremento dei turisti negli sta­bilimenti balneari, secondo l'indagine Cna, è stato del 20-25 per cento medio in con­fronto allo stesso periodo dell'arino scorso, segnando una crescita di poco inferiore (intorno al 15%) in Friuli Ve­nezia Giulia, Molise e Vene­to. Un incremento che la maggioranza degli imprenditori attribuisce ai prezzi stabili e alla qualità della ristorazione (per il 40 per cento degli ope­ratori liguri e toscani, fino al 60 per-cento dei balneatori in Molise). Una spinta positiva arriva anche dell'appeal della natura e delle attività nel tem­po libero (in Sardegna rag­giunge U30 per cento) e della organizzazione di intratteni­menti musicali serali (in Ca­labria tocca il 25 per cento). L'onda positiva potrebbe al­lungarsi tra fine agosto e set­tembre. In tutte infatti le re­gioni gli imprenditori preve­dono presenze sostenute nell'ultima settimana di ago­sto (con picchi del 25 % in Sardegna e Sicilia) e a set­tembre. La crescita in questo mese, positiva dappertutto, potrebbe toccare il 15 per cen­to in Calabria, Puglia; Sardegna, Sicilia e Toscana. Co­me si attraggono i turisti an­che fuori stagione? La for­mula sta in un mix di prezzi (più bassi degli altri periodi), previsioni meteo. confortanti e il ritardo nell'inizio dell'anno scolasti­co; Per contribuire a rendere strutturale la crescita regi­strata nel 2015, e porre le basi per ulteriori prestazioni po­sitive, i balneatori della Confederazione artigiana puntano sulla qualità dell'ambiente marino e chiedono che le amministrazioni regionali inse­riscano il capitolo della de­purazione delle acque e del risanamento dei fiumi in ci­ma all'agenda delle politiche per l'ambiente: per garantire ai turisti una qualità sempre crescente.

 
 
 

Vieste/ Una fiaccolata in memoria di Michela Ragno

Post n°15070 pubblicato il 30 Agosto 2015 da forddisseche

Vieste/ Una fiaccolata in memoria di Michela Ragno PDF Stampa E-mail
domenica 30 agosto 2015 ore 11:13
E' stata organizzata la fiaccolata di solidarietà per Michela Ragno, vittima della strada lo scorso 16 agosto, per il giorno 15 settembre alle ore 19,30. Sui social network è stato creato l’evento che riporta testuali parole:


 “Per non dimenticare la nostra amata Miki, uniti tutti per lei, per tenere vivo il suo ricordo e per far si che episodi del genere non capitino più, perché la vita è un dono prezioso. Per lei e per tutte le vittime della strada.

Preghiera, speranza e ricordo per non dimenticare. Un momento di socialità e sensibilizzazione.
La Fever Dance Academy ha fortemente voluto e organizzato un momento da condividere con la famiglia,gli amici,l’intera comunità, altri genitori colpiti da drammi analoghi, associazioni e quanti sono sensibili al tema della sicurezza stradale.

Una fiaccolata silenziosa partirà dal "Pizzomunno"(scacchiera) e arriverà al "Verde Mare", luogo dove avvenne il tragico incidente, il giorno 15 settembre alle ore 19,30.  
Vi preghiamo di diffondere questo messaggio. Dobbiamo essere in tanti per la nostra straordinaria amica Michela.

Dimostriamo di essere sensibili a questo tema... solo tutti insieme possiamo far sentire la nostra voce e il nostro grido di giustizia per Michela.
DIFFONDETE.

Ti vogliamo bene ballerina ♥ “



Chiara Gianniello

 
 
 

Meteo Gargano, inizio settembre come agosto: sole e alte temperature

Post n°15069 pubblicato il 30 Agosto 2015 da forddisseche

 

Meteo Gargano, inizio settembre come agosto: sole e alte temperatureAlta pressione dominante sulle regioni sudorientali per il resto della settimana ma anche in vista dei primi giorni di Settembre, con caldo senza grossi eccessi

Di:

Bari – METEO Puglia: domani sabato 30 agosto 2015 stabilità duratura sulle regioni sudorientali grazie al dominio dell’alta pressione africana. Cieli sereni ovunque, scarsa anche l’attività nuvolosa diurna in montagna. Temperature stazionarie o in locale ulteriore aumento, punte fino a 33/35°C sulle aree interne. Venti di brezza o dai quadranti settentrionali, moderati su basso Adriatico e Ionio al largo, con mari fino a mossi.

BELLO E CALDO FINO A INIZIO SETTEMBRE. Alta pressione dominante sulle regioni sudorientali per il resto della settimana ma anche in vista dei primi giorni di Settembre, con caldo senza grossi eccessi. Le massime si spingeranno infatti fino a 32/34°C sulle aree interne. Localmente durante le ore pomeridiane non si esclude lo sviluppo di qualche annuvolamento tra oggi e domani a ridosso della dorsale ma senza fenomeni degni di nota. Da segnalare anche qualche foschia o nube basse sul Salento. (fonte: 3bmeteo)

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Redazione Stato

 
 
 

Carpino/ "UN ANNO DI ARTE IN CAPITANATA"

Post n°15068 pubblicato il 29 Agosto 2015 da forddisseche

Carpino/ "UN ANNO DI ARTE IN CAPITANATA" PDF Stampa E-mail
venerdì 28 agosto 2015 ore 09:36
Lunedì 31 alle ore 17.30 a Palazzo Baronale la presentazione della Mostra internazionale itinerante.


 ARTANDO, il progetto costruito dal Consorzio delle Pro Loco del Gargano, si arricchisce oggi di inediti attori: si tratta di artisti brasiliani, turchi, cinesi, rumeni, iraniani, australiani, albanesi, inglesi e italiani.
Le loro opere saranno esposte fino al mese di maggio 2016 nei palazzi e nei luoghi di interesse storico, ma anche negli ordinari ambienti di lavoro, come negli agriturismo e le masserie didattiche del territorio di Capitanata.

Tra i Comuni e le Pro Loco che hanno già aderito vi sono Carpino, Vico del Gargano, Bovino, San Giovanni Rotondo, Vieste, Cagnano Varano, Foggia, Casalnuovo Monterotaro e Monte Sant’Angelo, dove in occasione dell’anno Vossiano (Herbert Voss, pittore tedesco del 900), la mostra si concluderà.

Per la presentazione ufficiale della mostra, che avverrà il 31 agosto a Carpino nel Palazzo Baronale, interverranno Angelo Marino, presidente del Consorzio Pro Loco Gargano, Rocco Manzo, Sindaco di Carpino, Michele Sementino, Sindaco di Vico del Gargano, Antonella M. Fattibene, Assessora alla Cultura di Bovino, Giuseppe Palladino, presidente BCC San Giovanni Rotondo, Francesco Schiavone, presidente GAL Gargano, Alberto Casoria, presidente GAL Meridaunia, Billa Consiglio, presidente Promodaunia, Ignazio Garau, direttore di Città del Bio, Stefano Pecorella, presidente del Parco Nazionale del Gargano, Elena Gentile, Parlamento Europeo - intergruppo ruralità e biodiversità.
L'incontro, moderato da Pietro Guerra, consigliere nazionale UNPLI e docente dell'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, si concluderà con una tavola rotonda alla quale parteciperanno, tra gli altri, Michele Simone, presidente della Pro Loco di Carpino, Giorgio Ventricelli, ufficio stampa Cantine Teanum, Guido Pensato, autore e curatore, Michela Mezzanotte, architetta,  Antonietta Notarangelo, curatrice free lance, Gennaro Tedesco, giornalista de Il Fatto del Gargano.

 
 
 

Con il Frecciarossa da Foggia: dal 20 settembre a Milano in 5 ore e mezzo

Post n°15067 pubblicato il 29 Agosto 2015 da forddisseche

Con il Frecciarossa da Foggia: dal 20 settembre a Milano in 5 ore e mezzo PDF Stampa E-mail
sabato 29 agosto 2015 ore 10:20
A partire dal prossimo  20 settembre, Foggia sarà più vicina a Milano grazie all'avvio del nuovo collegamento Frecciarossa Bari-Milano.

 Una coppia giornaliera di treni Frecciarossa con ETR.500 si aggiunge all'attuale offerta Frecciabianca costituita da sei coppie di treni. In 5 ore e 30 minuti il Frecciarossa collegherà direttamente Milano con Foggia, con fermate intermedie a Reggio Emilia, Bologna Centrale, Rimini, Ancona, e Pescara Centrale. Due i treni giornalieri  uno in partenza  da Milano centrale alle 7.50 e arrivo a Foggia alle 13.21; mentre in senso inverso il treno partirà da Foggia alle 17.18 per arrivare a Milano alle 22.50 con le stesse fermate dell'andata. Rispetto alla tratta attualmente coperta dal Freccia Bianca si risparmierà un'ora e 13 minuti. Le tariffe partono da 39 euro.

 
 
 

Vieste/ Festeggiamenti Stella Maris anche una gara di nuoto

Post n°15066 pubblicato il 29 Agosto 2015 da forddisseche

Vieste/ Festeggiamenti Stella Maris anche una gara di nuoto PDF Stampa E-mail
sabato 29 agosto 2015 ore 11:41
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Vieste - IL 4 SETTEMBRE IL "PREMIO MATTEO SALVATORE"

Post n°15065 pubblicato il 29 Agosto 2015 da forddisseche

Vieste - IL 4 SETTEMBRE IL "PREMIO MATTEO SALVATORE" PDF Stampa E-mail
sabato 29 agosto 2015 ore 12:03

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«Le parole di Matteo Salvatore noi le dobbiamo ancora inventare»
Così si esprimeva Italo Calvino riguardo a Matteo Salvatore, compositore e cantante di musica popolare, oltre che interprete di canti tradizionali del Gargano. Tra i suoi estimatori anche Vinicio Capossela che durante il concerto del Primo Maggio 2010 lo ha identificato come "il più grande cantore sullo sfruttamento".


Il Premio Matteo Salvatore, manifestazione nella quale numerose band competono tra loro attraverso la rielaborazione di pezzi importanti della discografia del cantautore pugliese, viene assegnato quest’anno il 4 settembre al Cine-Teatro Adriatico di Vieste.

PREMIO MATTEO SALVATORE
Era un uomo assolutamente fuori dal comune. Cantautore famoso, ha vissuto una giovinezza di miseria e di analfabetismo, riscattandosi poi con la dolcezza della sua chitarra e la forza poetica delle sue parole. Un riscatto accompagnato da mille straordinarie follie, poiché Matteo Salvatore era uomo che sfuggiva a ogni regola e a ogni legge, arguto e imprevedibile come ogni lazzarone, geniale e sregolato come un vero artista, ruffiano e incantatore come ogni uomo destinato al successo.

Matteo Salvatore, nato nel 1925 ad Apricena, paese di confine tra Gargano e Tavoliere, morto a Foggia il 27.08.2005, non ricorre esplicitamente ad alcuna tradizione: inventa un nuovo stile, staccandosi da qualunque passato e anticipando la generazione dei grandi cantautori italiani che riconoscono nel cantastorie pugliese il loro maestro.

Egli ha trovato parole di struggente poesia e ha suonato, anzi arpeggiato, la chitarra divinamente, componendo stupende melodie. Arte imparata da bambino da un mitico ultracentenario musicista cieco: un'arte, dunque, che gli arriva direttamente dall'Ottocento.

Italo Calvino ha detto che le parole di Matteo Salvatore noi le dobbiamo ancora inventare. La poesia di Matteo non è solo moto dell'animo, ma, pur nella non conoscenza delle regole, è anche sapiente e raffinata capacità di piegare la sua lingua alle necessità del verseggiare, con genio, passione ed ironia.

LA MISSION DEL PREMIO
Riservato agli artisti che, per le loro composizioni, utilizzano il dialetto della terra di origine e ai musicisti che dedicano un lavoro alle ballate di Matteo Salvatore. Quindi, tenere alta la memoria di chi fu il cantastorie per eccellenza del meridione italiano, rappresentato all'estero con dischi e tournèe in paesi come Francia, Canada, Stati Uniti, Venezuela.    

IL PATROCINIO DEL CLUB TENCO
Sin dal suo esordio il Premio Salvatore ha ottenuto il patrocinio del Club Tenco Sanremo che ha subito intuito le potenzialità di un premio nel meridione italiano dedicato alla musica popolare e d'autore.

LE PRECEDENTI EDIZIONI
Nelle otto edizioni oltre alla musica, il premio Salvatore ha realizzato un Cd Live “adunata per un lamento” per RAI TRADE in cui gli artisti partecipanti hanno arrangiato brani tratti dallo storico album “il lamento dei mendicanti” (dischi del sole 1967), mostre fotografiche e documentari sempre ispirati o dedicati alla figura di Matteo Salvatore.
Gli artisti che vi hanno partecipato: Eugenio Bennato e l'Arlesiana Chourus e l'orchestra sinfonica i Suoni del sud. Enzo del Re, cantastorie pugliese di Mola di Bari, Giorgio Conte, Afel Boucoum (griot africano), Otello Profazio, cantastorie calabrese, Teresa De Sio, Rosapaeda, Lucilla Galeazzi, Fausto Mesolella (avion Travel), Mimmo Epifani, Niccolò Fabi, Radio Dervish, Enzo Avitabile, Antonio Infantino, Daniele Sepe, Pietra Montecorvino, Folkabbestia, Umberto Sangiovanni e Daunia Orchestra e tanti altri.        

LA 9A EDIZIONE 2015
A 10 anni dalla sua scomparsa la direzione artistica tenuta da Angelo Cavallo, biografo e produttore del cantastorie scomparso, chiama a raccolta i vecchi amici, già premiati, puntando non solo sulla musica ma sui luoghi che hanno segnato momenti importanti della vita dell'artista. Infatti l'edizione 2015 sarà svolta ad Apricena, paese natio, Vieste che ospitò l'artista per oltre 10 anni e Riccia (Cb) dove il maestro tenne uno dei suoi ultimi concerti prima della dipartita.      

IL TEMA
Protagonista della 9a edizione la musica della posteggia e delle barberie. Fu così infatti che esordì Matteo Salvatore nei primi anni '50 nelle trattorie romane. E lì che fu scoperto dal regista del neorealismo italiano Giuseppe De Santis che lo invitò a partecipare al film “Uomini e lupi” con Yves Montand e Silvana Mangano.  Per l'occasione si esibiranno artisti che ancora oggi eseguono la musica della posteggia.

Che cosa è la posteggia.  E’ un complesso musicale ambulante o anche il luogo dove si  ferma a suonare un complesso musicale.
La parola posteggia deriva, naturalmente, da “puosto” che è il luogo occupato da chi svolge un’attività che è rivolta al pubblico. I venditori ambulanti, ad esempio, occupano un posto fisso sulla pubblica via per cui è facile parlare di “ ‘o puosto d’ ‘o verdummaro” o di altri venditori.
Oggi non è facile trovare un gruppo di quattro o cinque persone che suonano ed uno di loro canta, così come nella tradizione dei posteggiatori. Oggi, in genere, la posteggia è costituita da una sola persona che suona, di norma, la chitarra o il mandolino e, nel contempo, canta. A volte i posteggiatori sono due.
Qual è il luogo preferito dai posteggiatori? Naturalmente, i ristoranti o i caffè.

Altro luogo di raccolta per musicisti nei paesi meridionali era la barberia. In questo luogo era facile imbattersi in duo o trio costituito da chitarra, mandolino e e fisarmonica che allietavano le pause del barbiere tra una barba ed un'altra.

 
 
 

Vieste, al via la seconda stagione del “Vieste Musik Master”

Post n°15064 pubblicato il 29 Agosto 2015 da forddisseche

 

Vieste, al via la seconda stagione del “Vieste Musik Master”


Presso Chiesa di San Francesco Dal 02/09/2015 Al 06/09/2015

Al via la seconda edizione della stagione concertistica del "Vieste Musik Master". Dopo il successo dello scorso anno, la città garganica torna a ospitare, dal 2 al 6 settembre, una straordinaria quanto variegata rassegna di musica classica che vedrà impegnati docenti e allievi dell'omonimo corso di alto perfezionamento.

I cinque concerti, uno al giorno, avranno tutti luogo alle 21 nella chiesa di San Francesco. La stagione è organizzata dall'Associazione musicale "Suoni del Sud" di Foggia con il patrocinio del Comune di Vieste. Anche quest'anno sono stati invitati a tenere le lezioni musicisti di fama internazionale quali Massimo Polidori, primo violoncello del Teatro alla Scala, il soprano Francesca Patanè, il clarinettista Vincenzo Mariozzi e il flautista Antonio Amenduni.

Quattro artisti dalle prestigiose carriere, che vantano primi premi in concorsi internazionali ed esibizioni da solisti o con le più celebri orchestre nei più importanti teatri italiani ed esteri. Il primo concerto è in programma mercoledì 2 settembre e avrà per protagonista "Il bel canto". Nelle altre serate si susseguiranno "Lo Chalumeau", dal nome dello strumento di antica origine, "Violoncelliste" e "Flautisti all'opera". Pianisti accompagnatori saranno i maestri Donato Della Vista e Nicola Marasco.

Per il quinto appuntamento è in programma una serata di gala con l'esibizione dei migliori alunni delle master class. "Anche quest'anno con il Vieste Musik Master portiamo la grande musica sul Gargano - dichiara Gianni Cuciniello, direttore artistico della stagione, nonché responsabile dell'Associazione Suoni del Sud - con musicisti di grande esperienza che trasmetteranno il loro sapere a giovani allievi che avranno la possibilità di esibirsi subito in una rassegna già molto apprezzata dal pubblico viestano e dai tanti turisti che in questo periodo affollano la stupenda località di mare". Tutti i concerti sono a ingresso gratuito.

 
 
 

Manfredonia, festa Patronale SS M. di Siponto, programma

Post n°15063 pubblicato il 28 Agosto 2015 da forddisseche

 

Manfredonia, festa Patronale SS M. di Siponto, programma sabato 29 agostoNella seconda giornata dei festeggiamenti civili della 179^ Festa Patronale, saranno protagoniste la cultura e ka tradizione sipontina con l'inaugurazione di due mostre inedite

Di:

Manfredonia – Sarà un sabato lungo e ricco di appuntamenti quello in programma domani a Manfredonia in occasione della seconda giornata dedicata ai solenni festeggiamenti in onore di S.S. Maria di Siponto, organizzati dall’Agenzia del Turismo. Si inizia già di buon mattino, alle ore 7, con lo con sparo dei mortaretti ad aprire la giornata che vedrà grande protagonista la musica bandistica. Alle ore 8, è in programma il giro per le vie della città della Banda Musicale di Manfredonia e della Banda “O.Margilio” di Squinzano, la quale, successivamente, alle ore 10, in Piazza del Popolo, eseguirà il Matinèe diretto dal M°Direttore e Concertatore Giovanni Guerrieri. La medesima banda alle ore 18.30 farà nuovamente il giro per le vie della città e terrà un ulteriore concerto alle ore 20.30 nel Chiostro di Palazzo San Domenico. Alla stessa ora, in Piazza Papa Giovanni XXIII, al termine della celebrazione dei Primi Vespri della solennità della Beata Vergine Maria di Siponto, ci sarà il saluto musicale ed il giro per le vie del centro storico del Concerto Bandistico Città di Manfredonia.

In mattinata ampio spazio a manifestazioni legate al mare del Golfo. Ben due gli appuntamenti in programma a partire dalle ore 09.30. Il primo sarà in Spiaggia Castello, dove si svolgerà la manifestazione de “La sciabica” (a cura dell’Associazione Proloco di Manfredonia), attraverso la quale si vuol rievocare l’antico metodo di pesca usato dai pescatori di Manfredonia fino agli anni ’60. Esperti pescatori coinvolgeranno il pubblico presente nella “trascinata” di una enorme rete che viene portata al largo con una barchetta. In contemporanea, sul Lungomare Nazario Sauro, presso la Sez. della “Lega navale”, avrà luogo la “XXXIII Gran nuotata del Golfo” (organizzata dall’ ASD Club Nuoto Manfredonia), una storica gara amatoriale, che richiama atleti provenienti da diverse città affrontarsi in un percorso di 2000 mt.

Nella seconda giornata dei festeggiamenti civili della 179^ Festa Patronale, saranno protagoniste la cultura e ka tradizione sipontina con l’inaugurazione di due mostre inedite. La prima, “Manfredonia vista con gli occhi di un gabbiano”, curata da Bruno Mondelli, aprirà i battenti alle 10.30 nel Chiostro di Palazzo San Domenico e sarà visitabile sino al 31 agosto nei seguenti orari: 10,30 alle 12,30 e dalle 18.30 alle 22.00. Quaranta foto mozzafiato (cm. 100 x 70) che ritraggono Manfredonia vista da una prospettiva nuova, dall’alto (attraverso l’utilizzo di un drone), mettendo in risalto la sua bellezza e peculiarità. La seconda mostra (curata dalla Pro Loco di Manfredonia, visitabile sino al 1° settembre), invece, sarà inaugurata alle ore 18.30 presso la Sala della Chiesa San Benedetto e vedrà l’esposizione dei programmi e foto storiche (circa 70 reperti) della festa patronale dal 1872 ai giorni nostri.

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In serata, spazio ai più piccoli, giovani e famiglie, ad iniziare dalle ore 19.30, nel centro storico della città, con la “Notte Bianca dei bambini”, il cui fulcro sarà l’inedito ed originale spettacolo di burattini (ideato e realizzato da Maria Grazia Muscatiello) “Io non mi chiamo Cappuccetto Rosso” che andrà in scena in Piazzetta Mercato alle 20.30 ed alle 22. Storie e canzoni, riviste e rielaborate, si mescoleranno per regalare ai bambini un’ora di magico intrattenimento. La serata entrerà nel vivo con lo spettacolare lancio di lanterne volanti in onore di Maria SS. di Siponto con la partecipazione dei fedeli (ore 21, Porto turistico “Marina del Gargano”). Dulcis in fundo, alle ore 21.30, in Piazza Papa Giovanni XXIII, la finalissima del concorso canoro nazionale “Una Voce per il Sud”. Un coinvolgente show artistico che vedrà l’esibizione di 16 talenti provenienti da tutt’Italia, il cui vincitore sarà decretato da una giuria d’eccezione: M°Fio Zanotti, Giò Di Tonno e Steven Piccirillo. A condurre la serata Savino Zaba, noto conduttore radio-televisivo Rai.

Ufficio Stampa ManfredoniaTurismo – Agenzia di promozione del territorio

 
 
 

“Autori del vero ‘sacco’ di Manfredonia”, lettera aperta P.Ognissanti a M.Apollonio "

Post n°15062 pubblicato il 28 Agosto 2015 da forddisseche

 

“Autori del vero ‘sacco’ di Manfredonia”, lettera aperta P.Ognissanti a M.Apollonio"No, caro Michele, no, non posso credere che tu (od altri) ignori che per la documentazione storica sulla comunità sipontina si hanno i contributi di A.M.Amelli, di R. Caggese, di J. M. Martin, di Armando Petrucci, di F. Camobreco.."

Di:

Manfredonia – RICEVIAMO in data odierna e pubblichiamo su richiesta.

Lettera aperta a Michele Apollonio,
corrispondente de La Gazzetta del Mezzogiorno
di Pasquale Ognissanti

”Caro Michele, mi riferisco al tuo articolo pubblicato su “La Gazzetta del Mezzogiorno”, del 25 agosto 2015, p.18, dal titolo “Ecco gli autori del vero ‘sacco’ di Manfredonia”, “Più dei Turchi poterono i sipontini, veri distruttori degli archivi nei secoli scorsi”, e credo che sarebbe stato opportuno che tu, e chi per te, avreste dovuto analizzare meglio quanto scritto da Matteo Spinelli da Manfredonia (da non confondersi con il ”falso” Matteo Spinelli da Giovinazzo). Mi preme innanzitutto sottolineare che prima del sacco turchesco (cioè quello effettuato da pirati e corsari, ma non certamente dai Turchi, che non c’entrano per niente), del 1620, e dopo quello del 1419, si è avuto un’altra “distruzione” dell’abitato, degli abitanti e delle carte d’archivio di Manfredonia, in occasione dell’assedio del Lautrec, del 1528, ad opera delle soldatesche della Lombardia, come viene descritto dal notaio sipontino Pietro Antonio Rosso, ma forse nella fretta di scrivere il “pezzo” a te (e a chi per te) è passato di mente.

E senza parlare di altre distruzioni avvenute precedentemente, per cui il patrimonio documentario ed archivistico sipontino si ridurrebbe (e dico ridurrebbe, ma non è così) ad una mole non certamente grandiosa (come annota pure lo Spinelli, nelle sue “Memorie Storiche”). Ed allora, sulla scorta di questo pretestuoso “sacco” di documenti, non si sono effettuate ricerche sistematiche delle fonti documentarie e bibliografiche, copiando e ricopiando quel poco che veniva “pubblicato” a livello locale, “pane rimasticato” (malvezzo che ancora perdura con l’aggravante del plagio degradante, per chi lo effettua).

Ed arriviamo al dunque.

Sulla fede dello Spinelli, dobbiamo dire che tutti i documenti sono andati distrutti o depredati; ecco vogliamo analizzare assieme questo tipo di documenti? Dal contesto della narrazione spinelliana si tratterebbe delle proprietà dell’Università (cioè del patrimonio comunale), per cui molti beni del “Demanio” comunale sarebbero passati in proprietà privata. E questo non è vero, perché lo Spinelli andrebbe letto tutto, specie quando tratta della transazione con la famiglia Tontoli, con i Domenicani e con altri. La distruzione avrebbe potuto riguardare gli atti di Archivio Comunale (deliberazioni, concessioni, privilegi, ecc.), od anche atti notarili, ed ancora atti della Curia arcivescovile, oppure atti riguardanti le transazioni commerciali e mercantili?

Ma se non fosse ricorso alle fonti documentarie e bibliografiche, lo Spinelli non avrebbe potuto scrivere i 4 ponderosi volumi delle sue “Memorie Storiche”.

Vedi, caro Michele, sono decenni e decenni che scrivo, trascrivo e pubblico, nei miei numerosi (eh ssì!, numerosi, caro Michele; basta confrontare la fondazione dell’”Archivio Storico Sipontino”) saggi, documenti circa l’Università Sipontina, ma in una comunità amministrativa smagnetizzata (bontà sua), il tutto non viene tenuto in considerazione. Ecco, caro Michele, tu, e chi pe te, dovete sapere (ma lo sapete senz’altro) che dei documenti (di qualunque specie) posti in atto si producevano pure le copie. No, caro Michele, no, non posso credere che tu e chi per te ignoriate che ci sono gli atti notarili presso l’Archivio di Stato, sezione di Lucera, documenti presso l’Archivio di Stato di Foggia, sezione Dogana delle pecore, presso l’Archivio di Stato di Napoli, presso l’Archivio di Stato di Prato, presso la Biblioteca Comunale degli “Intronati” di Siena, presso gli Archivi di Stato di Trieste, di Firenze, di Venezia, di Milano, presso l’Archivio Segreto del Vaticano, presso gli Archivi delle città spagnole. No, caro Michele, no, non posso credere che tu e chi per te ignoriate che ci sono le pubblicazioni documentarie e bibliografiche come “L’Archivio Storico delle Province Napoletane”, “I registri della Cancelleria Angioina”, “Le Fonti Aragonesi”, il “Codice diplomatico barese e pugliese”, L’”Archivio Storico Pugliese”.

No, caro Michele, no, non posso credere che tu (od altri) ignori che per la documentazione storica sulla comunità sipontina si hanno i contributi di A.M.Amelli, di R. Caggese, di J. M. Martin, di Armando Petrucci, di F. Camobreco, di F. Carabellese, di G. Coniglio, di J. Mazzoleni, di P. Egidi, di N. Vendola, di P. F. Kehr, di G.Tontoli, di E. Sthamer, di T. Smiciklas, di L. Zanotti, ecc. ecc. No, caro Michele, no, non posso credere che tu ed altri ignoriate che vi sono i documenti riguardanti i “Libri dei Battezzati” (ed anche dei “matrimoni”, dei “morti” e “Stato delle anime”), nella Parrocchia S. Lorenzo di Manfredonia, che nell’Archivio arcivescovile vi sono le “Platee” di S. Domenico, di S. Chiara, delle Celestine di S. Benedetto e i documenti dei Celestini di Manfredonia, nei quali vengono puntualizzati i beni di questi monasteri ed anche i rapporti debitori e creditori con l’Università sipontina (con vendita ed acquisti di beni immobili demaniali).

No, caro Michele, e la smetto, non posso credere che tu (gli altri lasciamoli andare) possa ignorare che ci sono documenti dell’attività mercantile, editi a cura di P. F. Palumbo, nella serie di convegni in merito ai rapporti tra le due sponde adriatiche (italiana e balcanica).

Ritorniamo, infine, a quanto scritto dallo Spinelli che, lo ribadisco, va letto in tutto il contesto delle argomentazioni circa l’attività amministrativa del decurionato cittadino (alcune delle personalità citate dallo Spinelli facevano parte del Consiglio Comunale, ed è quanto dire, ovvero la denuncia, allora – e non adesso-, sul modo di amministrare la città). No, caro, Michele, la dobbiamo smettere di porre in cattiva luce la comunità sipontina (e pare – dico pare – che la redazione foggiana della “Gazzetta” se la goda a farne risaltare quella luce); una città, la nostra, che ha bisogno di essere ancora ben conosciuta e studiata, e non certamente in questo modo, con una sorta di ipocrisia da scribi e farisei, che ciò si possa ottenere. Ed allora, non credo che ti costi molto nel rivedere un po’ (tu, il redattore e… chi per voi) quanto scritto, perché lo stesso scritto, non recepito bene, potrebbe essere motivo di cattiva informazione e di “non Storia”, specie in un momento per la città di Manfredonia (di cui, pur troppo, stiamo raccogliendo i cocci), che ha bisogno di “ritrovare” la sua “coscienza civica”.

 
 
 

L’egiziana Iside e il “sipontino” sant’Andrea: devozione e attività marittime ieri e oggi

Post n°15061 pubblicato il 28 Agosto 2015 da forddisseche

 

L’egiziana Iside e il “sipontino” sant’Andrea: devozione e attività marittime ieri e oggiIl mare è da sempre una preziosa fonte di sostentamento per le popolazioni che vi si affacciano ma è anche foriero di rischi, come ben sa chi ha scelto di farne la propria professione

Di:

Manfredonia – Il mare è da sempre una preziosa fonte di sostentamento per le popolazioni che vi si affacciano ma è anche foriero di rischi, come ben sa chi ha scelto di farne la propria professione: il primo settembre, com’è noto, Manfredonia rende omaggio a sant’Andrea in qualità di “protettore dei pescatori”: una suggestiva processione sul mare, a bordo di pescherecci, conduce la statua del santo, e, nel corso della cerimonia, viene lasciata una corona di fiori ai caduti del mare,che le barche toccano con la pruaper assicurarsi la protezione del santo. [Per saperne di più cliccare qui]

La necessità di una tutela ultraterrena alle attività marittime non è una novità del mondo cristiano ma era già propria delle popolazioni dell’antichità. Nel mondo romano è possibile che la pescarientrasse nella sfera di tutela delle divinità che proteggevano la navigazione, tra di esse Iside, dea egiziana che i Romani avevano acquisito nel proprio pantheon. Conosciamo bene, grazie a una descrizione dettagliata di Apuleio, la cerimonia dedicata alla dea che apriva la stagione della navigazione. Il rito avrebbe, ai nostri occhi influenzati dalla cultura contemporanea, connotati quasi “carnevaleschi”: iniziava, infatti, con una processione nella quale sfilava un gruppo di persone vestite in maschera peradempiere a voti fatti; poi donne vestite di bianco, festosamente agghindate, alcune delle qualispargevano fiori lungo la strada e altre vi versavano profumi;altre donne avevano specchietti fissati dietro le spalle per “permettere” alla dea di vedere quanta gente seguiva e altre pettinicon cui fingevano di pettinare la dea. Seguiva un gruppo di fedeli con lucerne, fiaccole e ceri, suonatori di zampogne e flauti e ragazzi vestiti di bianco, che cantavano un inno alle Muse; infine i flautisti votati a Serapide, gli iniziati ai misteri di Iside ei sommi sacerdoti. Alla fine della processione venivano portate le immagini degli dèi.

Si giungeva sulla riva del mare, dovesi trovava una bellissima nave dipinta con pitture egizie, con una vela bianca su cui era scritto, in lettere dorate, un augurio per una felice navigazione. Il sommo sacerdote visi avvicinava con una fiaccola, un uovo e dello zolfo e, pronunziando solenni preghiere, la purificava e la consacrava offrendola alla dea. Veniva poi issato l’albero e tutti portavano canestri di aromi e altre offerte e davano il via a un banchetto a base di latte, mentre la nave prendeva il largo. La processione, successivamente,tornava al tempio; qui venivano lette frasi augurali e, in lingua e rito greco, proclamata l’apertura della stagione della navigazione. La folla esultante, si recava a baciare i piedi del simulacro della dea, tutto in argento, portando rami fioriti e ghirlande.

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(A cura di Valentina Saponevalentina_sapone@libero.it)

 
 
 
 
 

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