Creato da forddisseche il 03/01/2008
Un sorriso , un po di musica per pensare un pò.
 

Benvenuti :)

.

 

MUSICA ITALIANA

 

Contatta l'autore

Nickname: forddisseche
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 65
Prov: FG
 

Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

Archivio messaggi

 
 << Gennaio 2019 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
LA LEGGE
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'.

Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

Le immagini usate sono prese dalla rete
Per qualsiasi esigenza di copyright contattatemi privatamente.
 

OndaRadio - Redazione San Nicandro Frequenza FM

OndaRadio - Redazione San Nicandro
Frequenza FM 100.9

Ascolta la radio in diretta streaming
Servizio in fase di test, per le segnalazioni info@sannicandro.org

 

Oroscopo

 


                 width="200" height="250" scrolling=no marginwidth=0 marginheight=0 frameborder=0 border=0 style="border:0;margin:0;padding:0;">
    

 

 

Vieste / Petizione per : Smantelliamo il Ripetit

Vieste / Petizione per :

Smantelliamo il Ripetitore 5G che Disturba il Nostro Paese .
Il link per firmare e questo :  https://chng.it/xvFYh5RSk2

Grazie .

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Premio

 

Premio brillante Weblog

(perché valorizza la sua terra, il Gargano).

premiato da,

http://digiland.libero.it//profilo.phtml?nick=ferrarazzo

 

 

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Tarantella del Gargano - Stupenda versione

 

 

Meteo Gargano

 

ondaradio la radio del Gargano

http://ondaradio.info/

Ondaradio la radio del Gargano.

 

Programmi tv

 

tv.zam.it

 

 

Ultime visite al Blog

forddissechelaboratoriotvQuartoProvvisorioLeccezioneMadamenazario1960Violentina8380sin69m12ps12milano2009stufissimoassaidaniele.devita1996france20010francotrottakaren_71
 

Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

Area personale

 

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/202

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/2020/07/RADIO-GARDEN-300x176.png

 


Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 

San Giorgio protettore di Vieste.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

Archivio messaggi

 
 << Gennaio 2019 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 14/01/2019

Vieste/ Nasce il Comitato di Azione Civile “Ritorno al Futuro”, è coordinato da Chiara D’Errico

Post n°23052 pubblicato il 14 Gennaio 2019 da forddisseche

Vieste/ Nasce il Comitato di Azione Civile “Ritorno al Futuro”, è coordinato da Chiara D’Errico 

 
Vieste/ Nasce il Comitato di Azione Civile “Ritorno al Futuro”, è coordinato da Chiara D’Errico
 
 

Arriva anche a Vieste “Ritorno al Futuro”, la rete dei comitati di azione civile lanciata dal senatore Matteo Renzi nel corso dell'ultima Leopolda tenutasi a Firenze lo scorso ottobre. Il Comitato che nasce a Vieste, coordinato dall'architetto Chiara D’Errico, è dunque parte integrante della rete nazionale dei Comitati di azione civile che si stanno costituendo in tutte le province d'Italia per la difesa dei valori democratici, sempre più spesso messi in discussione e minacciati dall'onda populista guidata dall'attuale governo. “I valori in cui abbiamo creduto e che oggi più che mai crediamo inviolabili – spiega Chiara D’Errico – sono l’europeismo, la cultura e la scienza nel senso più ampio, la crescita naturalisticamente ed economicamente sostenibile, l'integrazione etnica e culturale, la salvaguardia della democrazia rappresentativa e di tutte le istituzioni di costituzionale fondazione. Oggi, quelli che dovrebbero essere i valori universalmente condivisi in una democrazia, quale è ancora quella italiana, sono quotidianamente oggetto di scempio sia per il linguaggio di intolleranza che viene utilizzato, che per l'atteggiamento di bullismo, l’incompetenza ed il pressapochism politico che sta a qualificare l'attuale classe governativa. Proprio come reazione a tutto questo, il nostro Comitato ha deciso di occuparsi in particolare di Società Aperta – conclude la coordinatrice D’Errico – per dare voce e spazio alle idee e alle energie di tutte quelle persone che hanno voglia di impegnarsi, di discutere, di fare civismo attivo difendendo le nostre regole democratiche come l'Europa dalla retorica dei protezionismi, la Giustizia dal giustizialismo fai da te, o l'Informazione dall'arroganza delle facili falsità, promuovendo ragionevolezza e costruttiva speranza andando oltre la classica logica dei partiti". Il Comitato organizzerà già nelle prossime settimane degli incontri pubblici di carattere culturale su temi di livello nazionale ma anche su temi concreti che interessano il nostro territorio per sensibilizzare e confrontarsi con tutti i cittadini. Nelle prossime ore sarà attivo un indirizzo mail ed una pagina Facebook tramite la quale sarà possibile aderire al comitato e tenersi costantemente aggiornati sulle varie attività.

 
 
 

Cultura: 10 tappe che hanno segnato la storia del fax immagine in allegato

Post n°23051 pubblicato il 14 Gennaio 2019 da forddisseche

Cultura: 10 tappe che hanno segnato la storia del fax 

 

Di:

 
 

Siete consapevoli del fatto che ancora oggi utilizziamo uno strumento ideato più di 150 anni fa? No, non stiamo parlando del telefono, nè della lampadina. Stiamo parlando del caro vecchio fax. Questo strumento è stato in grado di attraversare gli anni senza batter ciglio, tenendo intatta la sua utilità fino ai giorni nostri.

 

Il primo passo del fax si ha nel 1846 con l’inventore Alexander Bain che, utilizzando una tecnologia rudimentale era in grado di inviare un’immagine via cavo telefonico. Come ci è riuscito? Semplice, sincronizzando il movimento di due pendoli attraverso un orologio. Questa sincronizzazione ha aiutato a scansionare accuratamente un’immagine riga per riga. Dopo essere stato scansionato, quell’immagine è stata trasferita su un cilindro. Il cilindro è stato quindi in grado di riprodurre quell’immagine utilizzando la sincronizzazione del pendolo.

 

Il fax, poi, è arrivato fino al fisico inglese Frederick Bakewell che migliorò l’invenzione di Bain e debuttò alla World’s Fair del 1851 a Londra con la prima macchina fax al mondo. Il fisico sostituì i pendoli di Bain con dei cilindri rotanti e usò una stilo per copiare e riprodurre l’immagine. Quell’invenzione non ebbe successo, almeno non quanto quella del fisico italiano Giovanni Caselli, genio al quale è stato attribuito il merito di aver creato la prima operazione di fax commerciale al mondo, denominata Pantelegraph.

 

Dieci anni dopo il pantografo, Alexander Graham Bell inventò il telefono.  L’installazione diffusa della cavistica telefonica cambierebbe per sempre l’industria delle macchine fax.

 

Un altro inventore migliorò poi il fax, Shelford Bidwell, il quale introdusse principali miglioramenti con un’importante passo avanti nella tecnologia delle macchine fax. Invece di inviare dati via cavo telegrafico, Bidwell ha creato un fax alimentato da celle di selenio e quindi ha collegato il dispositivo a un filo telefonico.  Diede così vita al tele pantografo. Edouard Belin, invece, creò il Belinografo, capace di inviare immagini su entrambe i fili telefonici e telegrafici.

 

Elisha Gray fu altrettanto importante visto che inventò la telescrivente, un dispositivo rivoluzionario per autografi e firme. Chi introdusse veramente il fax fu Richard H. Ranger. Ranger era un ingegnere elettrotecnico americano il più famoso per aver trasmesso la prima fotografia attraverso l’oceano usando la tecnologia radio. Il dispositivo di trasmissione è stato chiamato il fotoradiogramma wireless, nel 1924, l’invenzione inviò con successo un primo messaggio transoceanico da New York a Londra. A Rudolf Hell è dovuta la penna ottica, precursore degli odierni fax, mentre il radiofax fu invenzione di Arthur Korn.

 

Nel 1942 giungiamo al fax a colori grazie ad Herberd E. Ives, tecnologia che ci accompagna fino allo Xerox, la prima macchina fax commerciale al mondo. Tutte invenzioni importantissime che ci hanno accompagnato lungo gli anni, fino ad arrivare al fax attuale, quello online, vero e proprio caposaldo di una tecnologia che non è mai passata di moda.

 

Se le vecchie versioni sono ormai impalpabili, se non in qualche museo o per opera di qualche collezionista, l’ultima versione è ancora molto utilizzata tanto da attirare player internazionali come J2 Global ed investire con largo anticipo, a metà anni ’90, in un progetto rivoluzionario come eFax, servizio attualissimo utilizzato in tutto il mondo per l’invio e la ricezione di fax in formato digitale.

 
 
 

Atletico Vieste / CRESCERE CON LO SPORT - "Il ruolo del Tecnico ed il ruolo del Genitore" -

Post n°23050 pubblicato il 14 Gennaio 2019 da forddisseche

Atletico Vieste / CRESCERE CON LO SPORT - "Il ruolo del Tecnico ed il ruolo del Genitore" - 

 
Atletico Vieste / CRESCERE CON LO SPORT - "Il ruolo del Tecnico ed il ruolo del Genitore" -
 
 

Questo il titolo dell’incontro che si terrà venerdì 18 gennaio, presso l’auditorium della scuola Spalatro, alle ore 19.00. L’incontro - organizzato dal Gruppo sportivo dell’Atletico Vieste - sarà tenuto dal prof. Paolo Terziotti, docente e tecnico, che si sta occupando della formazione della area tecnica della società. Il training toccherà diverse tematiche: da quella prettamente tecnica e metodologica a quella legata all’alimentazione ed alla crescita psico-fisica dei nostri giovani calciatori. L’invito è rivolto a tutti: associazioni sportive, addetti ai lavori, genitori, critici ed attivi. Tutti avranno la possibilità di ascoltare e confrontarsi con un professionista de settore.

 
 
 

Zero cani in canile: premiato in Umbria come buona pratica di lotta al randagismo per l'Italia

Post n°23049 pubblicato il 14 Gennaio 2019 da forddisseche

Zero cani in canile: premiato in Umbria come buona pratica di lotta al randagismo per l'Italia 

 
Zero cani in canile: premiato in Umbria come buona pratica di lotta al randagismo per l'Italia
 
 

Si svolgerà  il prossimo 23 febbraio a Gubbio la cerimonia di conferimento del I° Premio Gubbio Dog Friend, riservato a persone  o gruppi che si sono distinti per la fattiva lotta per i diritti degli animali. I premiati oltre che i volontari della LNDC Vieste sono: l'attore Giorgio Panariello, il criminologo Marco Strano e Fabrizio Caira, unità cinofila dei Vigili del Fuoco impegnata nella ricerca persone durante la tragedia del ponte di Genova. Il progetto presentato in Campidiglio lo scorso febbraio e definito dall' ANCI una buona pratica é  un piano di lotta al randagismo a costo zero per gli enti pubblici che include prevenzione e controllo e che offre alternative ai canili, creando sviluppo al territorio  dove viene applicato. " Questo premio lo dedichiamo al buon volontariato italiano,  alla task force del Comune di Vieste ( amministratori, Polizia Municipale, Forze dell'Ordine, scuole)  che con noi lavora fianco a fianco e alla città di Vieste per il grande salto di civiltà  che ha fatto nel rispetto degli animali" afferma Nicoletta Pagano Presidente della LNDC  Animal Protection Vieste sez. Orta Nova. " Questo premio" aggiunge Francesca Toto l'ideatrice del progetto " è un punto di partenza perché il lavoro da fare in Italia è tanto soprattutto vista l'illegalità  che orbita nel settore randagismo, ormai dichiaratamente uno dei grandi business del momento spesso in mano alla zoomafia". Il premio sarà  consegnato il prossimo 23 febbraio presso la Sala Trecentesca del Comune di Gubbio.

 
 
 

Reporter della Tua Città/ “Ma la lampadina del Faro dobbiamo ordinarla su Amazon? “

Post n°23048 pubblicato il 14 Gennaio 2019 da forddisseche

Reporter della Tua Città/ “Ma la lampadina del Faro dobbiamo ordinarla su Amazon? “ 

 
Reporter della Tua Città/ “Ma la lampadina del Faro dobbiamo ordinarla su Amazon? “
 
 

Sono trascorse settimane ma della funzionalità del nostro Faro ancora nulla. Si è spenta la luce di Vieste, almeno quella che si accende solo di sera…

 

Se dipende dalla lampada andata in tilt ordiniamola su Amazon...

 

Alessio Cannarozzo

 
 
 

Vieste/ Riparte l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Aperte le iscrizioni

Post n°23047 pubblicato il 14 Gennaio 2019 da forddisseche

Vieste/ Riparte l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Aperte le iscrizioni 

 
Vieste/ Riparte l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Aperte le iscrizioni
 
 

Stanno per tornare i Marinai d’Italia, cosa aspetti?

 

Corri ad iscriverti anche tu all’associazione!!!

 

Possono iscriversi:

 

-          Tutti coloro che hanno prestato o prestano servizio nella Marina Militare

 

-          Tutti coloro che dimostrano particolare attaccamento per la Marina Militare e ne condividono valori, etica e stile.

 

Marinaio una volta, Marinaio per sempre…

 

Per informazioni chiamare al numero 340 3107892

 
 
 

Monte S. Angelo/ LA CAPITANATA AL CREPUSCOLO DEL SETTECENTO di Michele Di Carlo sarà presentata il 19 gennaio

Post n°23046 pubblicato il 14 Gennaio 2019 da forddisseche

Monte S. Angelo/ LA CAPITANATA AL CREPUSCOLO DEL SETTECENTO di Michele Di Carlo sarà presentata il 19 gennaio

Presentazione a Monte S. Angelo il 19 gennaio del nuovo testo di Di Carlo LA CAPITANATA AL CREPUSCOLO DEL SETTECENTO. Le proposte “eversive” sulla Regia Dogana di Domenico Maria Cimaglia

Coordina
Matteo FIDANZA

Intervengono
Girolamo ARCIUOLO
Michele Eugenio DI CARLO

 

È la storia del nostro passato e delle nostre radici abbandonate all’incuria del tempo. Un passato poco percepito perché le sue profonde e forti ramificazioni sono state tagliate da un processo unitario traumatico. Ma solo quando recupereremo le solide fondamenta del nostro passato potremo progettare un futuro degno della nostra grande storia.

L’ultimo testo di Di Carlo descrive l’economia agricola e pastorale del Settecento nel Regno di Napoli, soggetta nel Tavoliere alla Regia Dogana di Foggia.

Domenico Maria Cimaglia, che Vito Masellis ricorda nel Dizionario Biografico degli Italiani della Treccani, aveva acquisito i natali a Foggia nel momento stesso in cui l'intera famiglia vi si era trasferita da Vieste. Avrebbe compiuto gli studi di economia e diritto a Napoli, dove era stato introdotto dal fratello Natale Maria nei circoli culturali illuministici, formandosi nell'ambiente dei riformatori economici del tempo.

Nel 1766 succede al fratello Natale Maria nella carica di Avvocato dei poveri presso il tribunale della Dogana e svolge la professione a Foggia. Come avvocato dei poveri, difende i locatari più piccoli dei pascoli del Tavoliere dagli abusi e dai soprusi ai quali erano soliti soggiacere, diventando fine conoscitore e estimatore delle problematiche pastorali e agricole connesse all'antiquato regime fiscale legato all'istituto della Regia Dogana di Foggia.

Frequentando l'ambiente riformistico-intellettuale di Napoli, Domenico Cimaglia giunge alla conclusione che le carenze nello svolgimento delle attività agricole nel Tavoliere di Puglia e l'uso non appropriato della transumanza vanno affrontate in maniera decisa e radicale.

Pertanto espone nel 1783 un chiaro progetto di riforma nel testo “Ragionamento sull'economia… ”, proponendo l'abolizione dell'istituto della Regia Dogana e la "censuazione" dei demani del Tavoliere.

Non sarà il solo Masellis ad assegnare un ruolo determinante nell'abolizione del sistema doganale di Foggia al Cimaglia, infatti, Tommaso Nardella, in una nota del saggio dedicato a Giuseppe Poerio, affermerà che Cimaglia «sostenne l'urgenza di censuare le terre del Tavoliere che gran vantaggio economico avrebbero arrecato ad agricoltori ed allevatori trasformandoli da affittuari in proprietari» e, soprattutto, ancora più chiaramente e incisivamente del Masellis, parlerà di «un lungimirante progetto che poi avrebbero realizzato i Napoleonidi», proiettando in primo piano le tesi e le proposte di Domenico Cimaglia.

L'influenza politica, sociale, culturale del Cimaglia si può cogliere appieno ne "Il Giornale Patrio Villani", curato da Pasquale di Cicco.

Le leggi eversive del 1806 avrebbero decretato, nello stesso tempo, la fine di un Medioevo tardivamente arroccato al di fuori dai processi storici e la scomparsa del mondo feudale.

Una nuova classe, quella borghese, si sarebbe fatta avanti, acquisendo i vizi e consolidando nel tempo i privilegi che aveva osteggiato nel passato. I borghesi, che avevano mal sopportato la prepotenza baronale, da qui in poi avrebbero cominciato a non tollerare l'insolenza di quel miserabile mondo contadino e bracciantile reclamante diritti e migliori condizioni di vita.

E, come spesso accade, «fatta la legge, trovato l'inganno».

Potevano i grandi locatari abruzzesi, i nobili baroni di antica e consolidata tradizione feudale, i cardinali, i vescovi e gli abati dalle lussuose residenze sottostare tacitamente alla soppressione di privilegi e vizi secolarizzati?

Michele Eugenio Di Carlo, in questa ricerca, dopo aver ripercorso le tappe del feudalesimo sin dalla dominazione normanno-angioina e quelle, non meno importanti, dell'istituzione della Regia dogana delle pecore con Alfonso d'Aragona, mette in primo piano il serrato dibattito che, nell'ultimo ventennio del Settecento, ha visto animatamente e straordinariamente impegnato il mondo della cultura partenopea con le personalità a più elevato livello intellettuale del Regno: da Antonio Genovesi, Gaetano Filangieri, Giuseppe Maria Galanti, Domenico Grimaldi, Francesco Longano, Giuseppe Palmieri, ai meno noti Domenico e Natale Maria Cimaglia, Antonio Silla, Vincenzo Patini, Luigi Targioni, Nicola Vivenzio, Giuseppe Rosati, Michelangelo Manicone, intellettuali riformisti della Napoli post-tanucciana, ispirati dalle idee più avanzate dell'Illuminismo.

 
 
 

Padre Moscone ordinato vescovo: “ora vado sul Gargano terra cara a S. Pio dove non si sale invano”

Post n°23045 pubblicato il 14 Gennaio 2019 da forddisseche

Padre Moscone ordinato vescovo: “ora vado sul Gargano terra cara a S. Pio dove non si sale invano” 

 
Padre Moscone ordinato vescovo: “ora vado sul Gargano terra cara a S. Pio dove non si sale invano”
 
 

Nella chiesa cat­tedrale di Alba, in Piemonte, è stato ordinato vescovo padre Franco Mosco­ne, nominato dal Papa arcivescovo di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Ro­tondo. In una chiesa gremita di fedeli piemontesi e pugliesi vescovo ordinante è stato Marco Brunetti di Alba, insieme al vescovo di Otranto Donato Negro e al vescovo emerito della diocesi polacca di Torun Andrzej Suski. Al rito di ordi­nazione hanno preso parte ventuno ve­scovi e oltre cento sacerdoti. Durante l’omelia il vescovo Brunetti ha detto rivolgendosi a padre Moscone: “Sappiamo quanto sia stata per te una inaspettata sorpresa la chiamata all’epi­scopato che hai accettato per obbedien­za. Tra poco, durante la prostrazione, si canteranno le litanie dei santi; fra di loro non mancherà l’invocazione a san Pio da Pietrelcina che fece della sua vita, anche in circostanze dolorose, un inno all’obbedienza, poiché, nei suoi disegni, la Provvidenza ha voluto che tu diven­tassi vescovo in quella terra del Gar­gano, quel monte dove nessuno sale in­vano, come Padre Pio». Da parte sua il novello vescovo Franco Moscone ha rin­graziato i presenti con un saluto nel quale ha ricordato le tre origini che hanno caratterizzato la sua esistenza: la sua famiglia e la Chiesa di Alba, la con­gregazione religiosa dei padri Somaschi di cui è stato per dieci anni superiore generale e l’arcidiocesi della quale sarà pastore. “La terza origine - ha sottolineato il vescovo Moscone - è quella che incomincia oggi ma che già sento mia. Da almeno due mesi e mezzo. Che è quella di Manfredonia, Vieste e San Gio­vanni Rotondo. Mi hanno donato il ca­lore della Puglia, il cuore di padre Pio e dei santi pugliesi. Quindi ringrazio il vescovo Luigi, che ha fatto da ammi­nistratore in questi mesi. I vescovi pre­senti della Puglia e gli altri assenti, i confratelli nel sacerdozio e nella vita religiosa venuti qua. La presenza dei responsabili di Casa sollievo della Sof­ferenza, i rappresentanti dei gruppi di preghiera di padre Pio, i fedeli e i fratelli della diocesi di cui tra poco entrerò a far parte”. Ha ricordato quindi che nel motto episcopale da lui prescelto ci sono le parole del fondatore dei somaschi, san Girolamo Emiliani: Servire i poveri e la Chiesa. Vuole essere l’impegno che mi prendo. Ma con uno stile e questo stile l’ho trovato in una frase di madre Teresa di Calcutta che mi fu donata alcuni anni fa in una comunità delle suore in India: lo stile di Lasciarsi usare dal Signore senza dovergli chiedere motivazioni.

 

 

Il 26 gennaio l’ingresso nella diocesi sipontina

 

 Il nuovo arcivescovo farà il suo ingresso a Manfredonia il 26 gennaio, il giorno successivo celebrerà la Messa nella concattedrale di Vieste e quindi il 2 febbraio nel santuario di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo. Nato ad Alba nel 1957 e battezzato nella stessa cattedrale della città, padre Moscone, è stato nominato arcivescovo di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo il 3 novembre scorso da papa Francesco, mentre ricopriva il ruolo di preposto generale dei padri Somaschi. Interessante è il significato dello stemma episcopale scelto dall’arcivescovo. Lo stem­ma di un arcivescovo è tradizionalmente composto da uno scudo, una croce arcivescovile, un cappello prelatizio. Nello stemma di padre Moscone la croce è “lanceolata”, con cinque gemme rosse a simboleggiare le cinque piaghe di Cristo. Per il proprio motto episcopale l’arcivesco­vo Moscone si è ispirato alle parole che costituiscono il testamento spirituale di san Girolamo Emiliani, fondatore, nel 1528, del­la congregazione dei somaschi: “Seguite la via del Crocifisso disprezzando il mondo, amatevi gli imi gli altri, servite i poveri”. Padre Franco Moscone ha voluto aggiun­gere il servizio alla Chiesa, sia in riferi­mento al fondatore che intendeva la sua Lo stemma del vescovo opera come contributo per la riforma della Chiesa, che a san Oscar Romero molto legato ai Somaschi del Centro America. Il tutto viene reso in latino (Servire Pauperibus et Ecclesiae). Sullo sfondo dello scudo il color oro, “il primo tra i metalli nobili, simbolo quindi della prima virtù: la fede. È infatti grazie alla fede che ci affidiamo all’infinita misericordia di Dio, incarnata nel mistero della passione redentrice di Gesù che porta sulle spalle la croce su cui verrà immolato per la nostra salvezza”. Su questo sfondo appare, appunto, “la croce retta dalle spalle del Maestro” e tale simbolo si rifà allo stemma dei padri somaschi. Nella metà inferiore dello scudo è rappresentato un sole che sorge e questa immagine, identificando l’alba di un nuovo giorno, vuole ricordare la città natale dell’arcivescovo, Alba. Dal 26 gennaio il sole del suo stemma ricorderà a padre Moscone anche il luminoso e caldo sole della terra garganica di cui sarà pastore.

 

Francesco Bisceglia

 
 
 

Basket Serie C Gold/ Sprofondo Bisanum Vieste cade ancora a Monteroni. Risultati e classifica della 2° giornata di ritorno

Post n°23044 pubblicato il 14 Gennaio 2019 da forddisseche

Basket Serie C Gold/ Sprofondo Bisanum Vieste cade ancora a Monteroni. Risultati e classifica della 2° giornata di ritorno

Basket Serie C Gold/ Sprofondo Bisanum Vieste cade ancora a Monteroni. Risultati e classifica della 2° giornata di ritorno

MONTERONI  66

VIESTE           56

QUARTA CAFFÈ MONTERONI

Adekunle 16, Drigo D. 5, Errico, Di Prospero 7, Chirico 8, Pallara, Calasso 7, Raupys 23, Quarta, n.e.: Alemanno. All. Argentieri.

 

BISANUM VIESTE

Sorrentino 14, Samija 6, Compagnoni 12, Hoxha 3, Simeoli 19, Lauriola T. 2, Vieste, n.e.: Agalliu, Tavaglione, Gimma. All. Ciociola.

 

ARBITRI Lenoci di Massafra e Russo di Ta­ranto.

 

PARZIAL1 - 15-6,32-27,50-42,66-56

 

I RISULTATI

 Cus Jonico

62

Virtus Ruvo di Puglia

85

 

 N.P. Ceglie

73

Pall. Lupa Lecce

54

 

N.P. Monteroni

66

Sunshine BK Vieste

56

 

Mola New Basket

73

Action Now! Monopoli

77

 

Valentino Basket Castellaneta

99

Cestistica Ostuni

70

 

Libertas Altamura

77

Bk1963 Francavilla

53

 Libertas Altamura

77

Bk1963 Francavilla

53

LA CLASSIFICA

LA PROSSIMA

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963