Post n°314 pubblicato il 16 Novembre 2012 da forsesei
PERCHE' IL POLLO HA ATTRAVERSATO LA STRADA? Molti modi di vedere la stessa cosa... UN ALTRO POLLO
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Post n°313 pubblicato il 05 Ottobre 2012 da forsesei
...parla a una platea di ragazzi che da domani si gettano nella vita.E li avverte, e li consiglia,in questo modo qua: |
Post n°312 pubblicato il 09 Ottobre 2010 da forsesei
Les Feuilles Mortes, Autumn Leaves Una delle canzoni francesi più emozionanti si riflette nelle parole di uno dei più grandi artisti d'oltralpe. Yves Montand a dispetto del nome, ha origini italiane, precisamente toscane. Nato a Pistoia Ivo Livi era l'ultimo di 3 fratelli. La sua famiglia fu costretta ad emigrare in Francia subito dopo l'avvento del Fascismo: da quel momento ha trascorso la sua vita a Marsiglia. Una volta raggiunta la maggiore età si trasferì a Parigi dove si fece conoscere con lo pseudonimo Yves Montand, che deriva dal francesismo del suo nome (Ivo, Yves) e da una frase che gli veniva ripetuta spesso dalla madre "Ivo Monta" per dire "Sali sopra! Erano i tempi in cui Ivo giocava in cortile con i suoi fratelli. Negli anni '40 ebbe una relazione intensa con Edith Piaf che lo aiutò a muovere in primi passi nel mondo del cinema e della musica. Yves Montand mostra tutta la sua vena artistica e poetica in una delle canzoni francesi più emozionanti e struggenti. Scritta dal grande poeta Jacques Prèvert per la colonna sonora del film "mentre Parigi dorme" le foglie morte (les feuilles mortes) è diventato un classico della canzone francese conosciuto in tutto il Mondo. Parole toccanti, intense, profonde per una delle più grandi interpretazioni che il genere musicale ricordi. Yves Montand rievoca i momenti fugaci, ma intensi di una storia d'amore finita. La malinconia e il ricordo sono ancora vivi, così come l'illusione che l'estate duri per sempre. Ci sono storie destinate ad esaurirsi nel tempo, svuotate dei loro elementi più preziosi, come le foglie di un albero che cadono inermi e giacciono a terra ormai spente. Le "feuilles mortes", appunto. È una canzone che ci somiglia Tu che mi amavi e io ti amavo E vivevamo, noi due, insieme tu che mi amavi io che ti amavo Ma la vita separa chi si ama piano piano senza nessun rumore e il mare cancella sulla sabbia i passi degli amanti Oh je voudrais tant que tu te souviennes Des jours heureux où nous étions amis En ce temps là, la vie était plus belle Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui Les feuilles mortes se ramassent à la pelle Tu vois je n'ai pas oublié Les feuilles mortes se ramassent à la pelle Les souvenirs et les regrets aussi Et le vent du nord les emportet Dans la nuit froide de l'oubli Tu vois, je n'ai pas oublié La chanson que tu me chantais C'est une chanson, qui nous ressemble Toi tu m'aimais, et je t'aimais Et nous vivions tout les deux ensemble Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais Mais la vie sépare ceux qui s'aiment Tout doucement sans faire de bruit Et la mer efface sur le sable Le pas des amants désunis C'est une chanson, qui nous ressemble Toi tu m'aimais et je t'aimais Et nous vivions, tous deux ensemble Toi qui m'aimait, moi qui t'aimais Mais la vie sépare ceux qui s'aime Tout doucement sans faire de bruit Et la mer efface sur le sable Le pas des amants désunis. LE FOGLIE MORTE Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi i giorni felici del nostro amore Com'era più bella la vita E com'era più bruciante il sole Le foglie morte cadono a mucchi... Vedi: non ho dimenticato Le foglie morte cadono a mucchi come i ricordi, e i rimpianti e il vento del nord porta via tutto nella più fredda notte che dimentica Vedi: non ho dimenticato la canzone che mi cantavi È una canzone che ci somiglia Tu che mi amavi e io ti amavo E vivevamo, noi due, insieme tu che mi amavi io che ti amavo Ma la vita separa chi si ama piano piano senza nessun rumore e il mare cancella sulla sabbia i passi degli amanti Le foglie morte cadono a mucchi e come loro i ricordi, i rimpianti Ma il mio fedele e silenzioso amore sorride ancora, dice grazie alla vita Ti amavo tanto, eri così bella Come potrei dimenticarti Com'era più bella la vita e com'era più bruciante il sole Eri la mia più dolce amica... Ma non ho ormai che rimpianti E la canzone che tu cantavi la sentirò per sempre È una canzone che ci somiglia Tu che mi amavi io che ti amavo Ma la vita separa chi si ama piano piano senza nessun rumore e il mare cancella sulla sabbia i passi degli amanti divisi. ALTRE VERSIONI DA BRIVIDO Nat King Cole Edith Piaf |
...HAI MAI SCOPERTO CHE IN FONDO A TUTTE LE COSE C'E' SEMPRE UN VUOTO??? ..IL VUOTO DEL SAPERE... IL VUOTO DEL NON SAPERE... C'E' SEMPRE IL MODO PER RIEMPIRE TUTTO.. MA POI SCOPRI CHE IL TUTTO HA UN VUOTO CHE NON PUOI RIEMPIRE.. TI SFORZI DI METTER DENTRO COSE E COSE.. INUTILI PENSIERI.. INUTILI MAGIE VOLTE ALLA SOPRAVVIVENZA DEI TUOI FINTI PIENI.. "NON C'E' MAI STATO IL TEMPO GIUSTO PER ESSERE E PER CONOSCERE" E' QUELLO CHE PENSAVI MENTRE TI FACEVI SVUOTARE LA VITA DAI PREZIOSI ISTANTI CHE AVREBBERO DOVUTO MODELLARE POI I TUOI VUOTI.. ..E ALLA FINE RIMANE IL SILENZIO ASSORDANTE DELl'ASSENZA... QUEI SILENZI CHE SONO ORA MOTIVO E MASSA DA DOVER INSERIRE NELLE TUE INCERTEZZE.. SOSTANZA UNICA GENERATRICE DI TUTTA UNA ESSENZA INVIOLABILE E COLPEVOLE... STRADE SPIANATE MAI PERCORSE CHE CONFLUISCONO NELLA CONSAPEVOLEZZA DI NON AVER SAPUTO ROMPERE LA CATENA ORIGINARIA DELL'ORGOGLIO... MA IN FONDO IN FONDO A QUESTO VUOTO PRIMA O POI ARRIVERANNO LE RISPOSTE... QUELLE CERCATE E QUELLE SCOPERTE.. ..IN ATTESA ... ..IN SILENZIO... IL VUOTO |
Post n°308 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da forsesei
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Post n°307 pubblicato il 19 Giugno 2008 da forsesei
LIBERTA’ ...questa parola carica di buoni propositi che solo a sussurrarla sottovoce ti riempie di energia e vita. Ma cosa significa essere liberi? Un giorno dissi ad una persona a me cara: “Ti lascio libera affinché possa conoscere te stessa“ …e lei tornò da me lucente e “libera”.. il sacro fuoco dell’Amore l’aveva pervasa e nulla più contava. Ma cosa c’entra la Libertà con l’Amore? E’ forse meno innamorato un uomo che ogni giorno si sveglia nei combattimenti mortali della propria esistenza… o forse è meno libero un uomo che per Amore rinuncia alle proprie intime esistenze? Forse son giuste e sbagliate entrambe le ipotesi. La sensazione di insoddisfazione è forte e viva. Quando il giusto equilibrio è rinvenuto, solo allora un innamorato libero può dirsi felice e appagato. Lungi dall’essere innamorato della libertà.. o liberato dall’Amore.. sii sempre semplicemente libero nell’Amore. Il concetto sembra ingenuo il discorso fattibile: la realtà è tutt’altro! La strada è ardua e inesplorata … Nel senso.. unico senso.. dello scorrere dei giorni, si scoprono sempre nuove cose... nuove sensibilità si accentrano nel nostro io e nuove essenze condiscono il nostro vivere quotidiano... Nella sola ed unica strada possibile, ci sono ostacoli materiali ed impedimenti sensoriali... i primi seppur con sforzo e acrobatiche manovre ammettono una possibile soluzione... dei secondi non ci si accorge nemmeno dell'esistenza.. "Vivere con profondità..." il capitan professa... “Sopravvivere...” la realtà insegna... Vivere e non sopravvivere percorrendo la realtà nel senso libero dagli impedimenti sensoriali... sentire la strada per esserne padroni ma non troppo onde non rischiare di schizzarne via... aver gli occhi puntati alla meta per non addormentarsi nella sopravvivenza... saggiare l'asfalto per tenersi basso nella rincorsa prima di volare... Ma la cosa più importante? ...soprattutto rendersi conto di dove si sta andando e avere ben presente l'analisi dei costi e dei benefici che ogni bivio comporta... L’Amore? La Libertà? ..parole la cui nobile essenza dovrebbe trovare proemio in una unica strada … quella che porta in ognuno di noi.. dentro dove nessuno è uguale ad un altro.. ove l’impossibile può divenire realtà.. ma anche il luogo ove, a volte, è possibile fermarsi nell’immobilità totale di attimi perpetui... per pensare...per capire.....così ci siede sul ciglio della strada.... e si aspetta… finché non ci torni la voglia di riprendere il cammino... …il sentiero è lungo e tortuoso.. ma che importa se nel cuore c’è la libertà… Saluti a tutti e ...buon ritorno a casa... ...xxxc (19.06.2008) |
Post n°306 pubblicato il 29 Dicembre 2007 da forsesei
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Post n°305 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da forsesei
Sai che vivi nel 2007 quando : |
Post n°304 pubblicato il 28 Maggio 2007 da forsesei
Un uomo entra nel suo ristorante preferito e si siede al solito tavolo. > > Si guarda intorno e nota seduta in un tavolo vicino una donna bellissima, completamente sola.
piu' costoso del ristorante, pensando che se la donna avesse accettato la bottiglia sarebbe caduta ai suoi piedi. > Il cameriere porta la bottiglia al tavolo della signora e le dice indicandol'uomo: "Questa e' da parte del signore seduto a quel tavolo"
La da al cameriere e questo la porta al destinatario.
nel suo garage, un milione di dollari in banca e 20 cm nei pantaloni" > Dopo aver letto il biglietto, l'uomo ci pensa un secondo e decide di rispondere.
anche il mio BMW 850 SL, per rimanere solo con il Mercedes 600 SEL nel garage. Potrei anche donare 12 dei miei 13 milioni di dollari che ho in banca... > > Ma... Neanche per una donna bella come lei me lo taglierei di 5 cm"
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Post n°303 pubblicato il 23 Aprile 2007 da forsesei
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Post n°302 pubblicato il 20 Aprile 2007 da forsesei
Basta Poco > (VIDEO!!!)
Basta poco |
Post n°301 pubblicato il 06 Aprile 2007 da forsesei
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Post n°300 pubblicato il 27 Marzo 2007 da forsesei
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Post n°299 pubblicato il 19 Marzo 2007 da forsesei
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Post n°298 pubblicato il 13 Marzo 2007 da forsesei
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Post n°297 pubblicato il 12 Marzo 2007 da forsesei
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Post n°296 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da forsesei
Cari tutti, Mercoledì 14 febbraio 2007 Manina ci invita a festeggiare insieme a lei in modo intelligente la festa dell'amore, invitandoci all' Istituto di Cultura Francese Grenoble di Napoli, alle ore 19. Si terrà un concerto jazz, ci sarà qualche stuzzichino e soprattutto tanta voglia di continuare ad aiutare la migliore amica dei bambini, motivo principale per non mancare: tanti sono i progressi fatti fino ad oggi, che Manina ci comunicherà persona, e tanti altri sono quelli che sicuramente continuerà a fare grazie al nostro aiuto e contributo; perciò, riassumendo: Festeggiamo insieme in modo intelligente la festa dell'amore!!! Dove: ISTITUTO GRENOBLE via Crispi 86, Napoli Chi: Voi tutti Quando: 14 febbraio 2007 (mercoledì). Quanto: ingresso libero, offerta a piacere (magari il piacere dei bambini...) Perchè: Il ricavato andrà alla associazione "I BAMBINI DI MANINA DEL MADAGASCAR" Sound: jazz PS- E' gradita la conferma. Ci affidiamo a voi per il passa parola!!! Stefano e Raffaello Stefano Fico cell 338 7230415 Raffaello Fico cell 338 8559168 |
Post n°295 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da forsesei
QUESTO POST: ... DOVREI RIEMPIRE QUESTO SPAZIO.. ...O SCRIVERE DI QUANDO QUELLA VOLTA... ..MA NO.. LO LASCERO' COSI'.. UN SENSO A QUESTO POST ? All'inizio volevo inserire un pensiero che mi ha colpito molto, scritto da una ragazza in un blog... questo: Le ragazze sono come le mele sugli alberi. Le migliori sono sulla cima dell'albero. Gli uomini non vogliono arrivare alle migliori, perché hanno paura di cadere e ferirsi. In cambio, prendono le mele marce che sono cadute a terra, e che, pur non essendo così buone, sono facili da raggiungere. Perciò le mele che stanno sulla cima dell'albero, pensano che qualcosa non vada in loro, mentre in realtà "Esse sono grandiose". Semplicemente devono essere pazienti e aspettare che l'uomo giusto arrivi, colui che sia cosi coraggioso da arrampicarsi fino alla cima dell'albero per esse. Non dobbiamo cadere per essere raggiunte, chi avrà bisogno di noi e ci ama farà di TUTTO per raggiungerci. La donna uscì dalla costola dell'uomo, non dai piedi per essere calpestata, ne dalla testa per essere superiore. Ma dal lato per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, e accanto al cuore per essere amata. Poi mi son detto... ma no... lo metto.. non lo metto.. ok nell'indecisione... LO REGALO A VOI DONNE CHE STATE LEGGENDO... E A VOI UOMINI CONSAPEVOLI DI ESSERE L'ECCEZIONE... |
Post n°294 pubblicato il 05 Gennaio 2007 da forsesei
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Nel 1959 il CHE venne nominato da Fidel “Procuratore Militare” con il compito di reprimere gli oppositori della rivoluzione.Fu lui il GIUDICE d'appello nel contesto dell'applicazione delle cosiddette "Ley de la Sierra" comminavano la pena capitale per numerosi crimini e vennero estese all'intero territorio cubano, allo scopo di perseguire coloro che erano considerati "criminali di guerra"…processi farsa con pena di morte per fucilazione di 2000 persone, nei quali non sarebbero stati coinvolti solo criminali di guerra ma semplici oppositori politici…(Ricordiamoci che la pena di morte viola il diritto alla vita, è irrevocabile e può essere inflitta a innocenti. Costituisce una violazione dei diritti umani fondamentali, non offre alcun contributo costruttivo alla lotta contro il crimine violento ed è priva di effetto deterrente!) Nel 1960 il CHE fondò il “Campo di lavoro correzionale” inaugurando il sistema concentrazionario cubano, venendo posto a capo del primo campo di concentramento castrista, creato in quell'anno sulla penisola di Guahana. Nel periodo di attività del campo, che si potrasse ben oltre il periodo in cui Guevara ne fu a capo, si stima che trovarono la morte circa 50.000 oppositori politi. Nelle maglie dei Tribunali finiscono per sua espressa volontà molti religiosi, tra cui lo stesso Arcivescovo de L’Avana, e moltissimi “maricones” cioè omosessuali. Guevara elabora una sorta di piano di razionalizzazione delle carceri, decidendo di specializzarne alcune nella rieducazione dei gay, tra i quali si contano innumerevoli artisti cubani. Il “Che” realizza campi di lavori forzati ed elabora personalmente i regolamenti penitenziari, che fissano le punizioni corporali per i più facinorosi: taglio dell’erba con i denti, immersione nei pozzi di raccolta dei liquami di fogna, lavori agricoli eseguiti nudi.ci al regime comunista cubano e che molte altre vennero, sin dalla sua fondazione, sottoposte a svariate torture. Venne persino realizzato un campo di rieducazione per i gay tra i 12 ed i 15 anni, allontanati dalle scuole per evitare contaminazioni della nascente gioventù rivoluzionaria.
“L’odio è parte della lotta” scrisse Che Guevara, spiegando che è l’inflessibile odio del nemico che permette di andare oltre i limiti umani e “ci trasforma in efficaci, violente, selettive e fredde macchine mortali. I nostri soldati devono essere così; un popolo senza odio non può sconfiggere un nemico brutale”… io dico che dietro alla figura del Che EROE c'è di qualcosa che la Storia racconterà solo quando la Dittatura Castrista cadrà.. non prima!