Siamo tutti cuochiSiete pronti per preparare prelibatezze e pietanzine con semplicità e creatività?... E per assaporare meglio la vita.... |
.... DAI, VIENI CON ME!!...
.... BASTA POCO!
.... FRULLA DI QUA,
.. IMPASTA DI LA'..
... UNA SPOLVERATINA DI QUESTO..
..... UNA SPRUZZATA DI QUELLO..... UNA MESCOLATINA...
ECCOOO!!
GIA' FATTO!!! VISTO? NON è DIFFICILE... BASTA FARE TUTTO CON AMORE E CON UN PIZZICO DI CREATIVITA', PER DARE ALLE TUE PIETANZINE UN TOCCO DI PERSONALITA'! ...
IMPAREREMO INSIEME SE TI VA!!
UN PO' DI ME...
Vi racconto la mia storiella..da dove inizio??
da qui: io bambina.. beh, scalmanata, fin da quando ero nel pancione della mia mamy: diceva che sentiva i miei piedini fin su allo stomaco! mamma mia e cosa ero? ....ero giocherellona..ehm anche adesso.. e mi divertivo con il mio papà a cucinare.. lo aiutavo.. cioè, mi impegnavo a sporcare di farina l'intera cucina! mio papà era un gran cuoco: anzi era IL cuoco in un splendido ristorante nella bellissima riviera ligure!! La mia mamy invece era una maestra alle scuole elementari: in cucina non era proprio una cima.. ma come diceva lei "che mi importa, tanto ci pensa papà!"
... passano gli anni...
Finite le scuole superiori, iniziai ad aiutare mio padre al ristorante..nel frattempo infatti, era riuscito con molti sacrifici,ad aprirne uno tutto suo!!! GRANDE PAPY!
Fu il mio maestro, la mia scuola di cucina! ho imparato tantissimo, tutti i segreti per preparare pietanzine deliziose.. il bello è che mi divertivo un sacco! piano piano diventai il suo braccio destro! questo fino all'eta di 23 anni.. cosa è successo? mi sposai..dove ho conosciuto mio marito? ehm..si.. era il mio dentista.. ebbene si.. ! all'inizio era tutto fantistico, tutto filava liscio..poi i primi problemi.. il ristorante mi portava via tanto tanto tempo (anche lui però non scherzava eh!) e il mio maritino incominciò a lamentarsi.. .. sempre più scontroso.. non capiva che questo è il mio lavoro.. ogni volta che cucino mi sento come un pittore quando crea il suo dipinto! .. ma non capiva..io mi facevo in quattro per non deluderlo..una volta rientrata a casa gli preparavo una cenetta, ogni volta speciale... ma mai apprezzata.. .. per salvare il matrimonio cosa ho fatto? ho lasciato il mio lavoro.. e mio papà... che grande delusione per lui! ancora me lo rinfaccia.. scherzando ovviamente.. ma la frecciatina arriva sempre..
Da quel giorno, la mia vita cambiò.. sempre in casa..qualche uscita con le amiche..ma giusto qualche ora... poi subito rinchiusa... mio marito mi bersagliava di telefonate per controllare se ero in casa o ad aiutare papà al ristorante! ma cosa potevo mai fare al ristorante, uccidere qualcuno con le posatee?? era semplicemente diventato possessivo e geloso!
potrei scrivere intere pagine su di lui, ma non ne vale la pena.. mi ha fatto passare tre anni di inferno! .. non potete neanche immaginare!.... così un bel giorno presi la decisione... andarmene di casa... addio!!! cosi non potevo andare avanti!
a 27 anni ripresi in mano di nuovo la mia vita!!! tornai a casa di mamma e papà.. e con grande felicità ritornai a lavorare nel mitico ristorante di papy! che bello! :) ed eccomi qui adesso nella mia casetta a scrivere in questo mio blog.. vorrei condividere con voi ciò che ho imparato...
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A RICHIESTA.... :) TORTA DI CAROTE!!"!!
300 gr di carote
5 tuorli
4 cucchiai di acqua calda
200 gr di zucchero
una bustina di zucchero vanigliato
5 albumi
una presa di sale
250 gr di nocciole macinate
otto cucchiai di pangrattato
mezzo cucchiaino di lievito in polvere
mezzo cucchiaino di cannella macinata
un cucchiaio di rum
la buccia grattugiata di un limone
margarina per ungere
PER LA GLASSA:
200 gr di zucchero al velo
un cucchiaio di cacao,
due cucchiai di cacao
due cucchiai di rum
quattro cucchiai di acqua calda
PER DECORORARE:
la buccia di mezza arancia
RASCHIAMO E LAVIAMO BENE ACCURATAMENTE
LE CAROTE,
SBATTIAMO I TUORLI CON L’ACQUA
CALDA,
AGGIUNGENDO LENTAMENTE DUE TERZI
DELLO
ZUCCHERO E LO ZUCCHERO VANIGLIATO,
FINCHè OTTERREMO UNA CREMA SPUMOSA.
MONTIAMO A PARTE GLI ALBUMI A NEVE BEN
SODA CON IL SALE, UNENDO A PIOGGIA IL
RIMANENTE ZUCCHERO. ADAGIAMO IL MERINGAGGIO
SULLA CREMA, SOVRAPPONIAMO LE CAROTE
GRATTUGGIATE, LE NOCCIOLE, IL PANGRATTATO,
IL LIEVITO IN POLVERE, LA CANNELLA, IL RUM,
LA BUCCIA GRATTUGGIATA DI LIMONE E
AMALGAMIAMO PER BENE TUTTI GLI INGREDIENTI
CON CAUTELA. UNGIAMO DI MARGARINA UNA
TORTIERA DI 24 CM CON IL BORDO SGANCIABILE
E RIEMPIAMOLA CON LA PASTA..PONIAMOLA
SUL RIPIANO DI MEZZO DEL FORNO PORTATO
IN PRECEDENZA A 180° E LASCIAMO CUOCERE
LA TORTA PER UN’ORA A QUESTA TEMPERATURA.
NEL FRATTEMPO PREPARIAMO LA GLASSA,
SETACCIANDO LO ZUCCHERO AL VELO IN UNA
SCODELLA E MESCOLANDO CON IL CACAO.
UNIAMO POI IL RUM E L’ACQUA CALDA E
AMALGAMIAMO CONTINUAMENTE FIN QUANDO
OTTERREMO UNA PASTELLA LISCIA ED
OMOGENEA.. A COTTURA TERMINATA
SFORNIAMO LA TORTA, LEVIAMOLA
DALLO STAMPINO E PONIAMOLA SU UNA
GRATELLA: RICOPRIAMOLA COMPLETAMENTE
CON LA GLASSA.. PER LA DECORAZIONE,
TAGLIAMO LA BUCCIA DI ARANCIA
A STRISCIOLINE FINISSIME E DISTRIBUIAMOLE
SULLA SUPERFICIE DELLA TORTA..
LASCIAMO RAFFREDDARE COMPLETAMENTE
IL DOLCE E CONSERVIAMOLO POI COPERTO
PER 1 GIORNIOAL FRESCO PRIMA DI SERVIRLO!
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INFO
CIBO ED AMORE!
Nel film, a dispetto del titolo sentimentale, é centrale il dramma vissuto dalla protagonista, rappresentata da una eccellente Martina Gedeck, una matura interprete tedesca, attiva soprattutto nelle produzioni televisive.
La bravissima cuoca professionista, fulcro centrale intorno al quale ruota l'attività di un famoso ristorante, vive nella assoluta incapacità di comunicare, prigioniera di una realtà asettica ed immune che essa stessa ha contribuito a determinare, ma che inesorabilmente ne provoca la sofferenza; il suo mondo si limita alla perfezione professionale ed è incapace di aprirsi ad altre categorie di pensiero e di sentimenti.[1]
Il cibo gioca il ruolo di terzo e fondamentale protagonista nel film. La sua é una presenza forte ma non elegiaca e non assistiamo ad una competizione culinaria ad uno scontro di culture e di cucine. Martha rimane, nei suoi dolori di donna e al pari di Mario, un personaggio molto reale e non un semplice chef a tre stelle di una qualsiasi guida gastronomica.(cfr.Enrico Magrelli in Film TV 12/6/2002)
« Non c'è dubbio che i profumi, i sapori, gli assaggi nel piatto dell'altro, sono tutti movimenti di seduzione, infatti la prima cosa che si chiede a una donna è quella di andare a cena insieme » |
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