Ci sono solo
due giorni all'anno
in cui non puoi fare niente.
Uno si chiama ieri,
l'altro si chiama domani.
Perciò oggi è il giorno
giusto per
amare,
credere,
fare
e principalmente,
vivere.
Dalai Lama
Paura dei tuoi occhi,
di quel vertice puro
entro cui batte il pensiero,
paura del tuo sguardo
nascosto velluto d'algebra
col quale mi percorri,
paura delle tue mani
calamite leggere
che chiedono linfa,
paura dei tuoi ginocchi
che premono il mio grembo
e poi ancora paura
sempre sempre paura,
finché il mare sommerge
questa mia debole carne
e io giaccio sfinita
su te che diventi spiaggia
e io che divento onda
che tu percuoti e percuoti
con il tuo remo d'Amore.
Alda Merini
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Post n°176 pubblicato il 12 Gennaio 2010 da fulvia.vaccari
L’Epifania si è portata via tutte le festività ma con esse non sembra essersi dissolto quel clima ovattato di anomalo buonismo politico che ha pervaso il nostro Paese da quando nel post-attentato è stata pronunciata la fatidica frase ad effetto “l’amore vince sull’odio” senza che nessuno si sia mai preso la briga di chiarire se l’amore citato è l’amore verso il prossimo o semplicemente il solito amor proprio. Il nostro Paese sembra ancora assopito…tutto tace….l’opposizione più che assopita dorme di brutto e ora che ci penso è un bel po’ che non sento ne vedo da nessuna parte Bersani…..gli è successo qualcosa di cui non mi sono accorta????All’inizio di un anno che si preannuncia come l’anno delle riforme non sarebbe ora di rimboccarsi le maniche per non correre il rischio di trovarsi con una Costituzione stravolta e rimanerne stupiti ?? Ma a parte la politica interna che sicuramente ci riserverà molti spunti di cui parlare, l’inizio del 2010 mi sembra un inizio a dir poco irrequieto a livello mondiale e la cosa mi preoccupa. La domanda che ho messo come titolo a questo post non è messa lì a caso ma motivata da una riflessione fatta dopo aver letto il post pubblicato da una cara amica….un post che ho letto e riletto,un post piuttosto duro,senza tanti giri di parole... che non riesco a condividere. Quella domanda nasce da una sorta di reportage da lei scritto di ritorno dagli USA ,suo paese d'origine,e manifesta quello che è,oggi,il sentimento del popolo americano. Cerco di sintetizzare il tutto come segue: quello che si chiedono gli americani è cosa aspetti,Obama, a far radere al suolo Afghanistan e Yemen …farne tabula rasa....di volontari disposti a eseguire l'operazione ce ne sono a bizzeffe perchè tanto nessuno sentirebbe la mancanza dei terroristi. Quello che mi chiedo è: per contrastare gli orrori che il genere umano riesce a partorire è necessario compierne di altrettanto gravi ? perché se così fosse e potessimo rivivere la storia, potremmo risparmiarci gli orrori del nazismo giocando d'anticipo radendo al suolo l’intera Germania? Oppure potremmo evitare il fenomeno mafioso se al suo insorgere facessimo tabula rasa dell’intera Sicilia? E’ questa l’unica strada da percorrere? Se sì allora cosa fare con la Somalia, paese dove numerosi sono i campi di addestramento di Al Qaida? E con Pakistan e Irak ? Per non parlare dell’Iran da dove quello sgorbio di Presidente continua a ribadire il suo intento di cancellare geograficamente lo stato di Israele minacciandoci costantemente con la sua corsa al nucleare?Una bella tabula rasa ....sì,proprio quello che si aspettano,la reazione più ovvia per un Paese come l’America,e non solo, volutamente colpito nel più profondo ….un massiccio intervento armato per radere al suolo un territorio che già di per se è un’immensa tabula rasa fatta di caverne,di tunnel nascosti tra altopiani polverosi. Non ci sarà nessun esercito a contrastare l’operazione, nessuno spiegamento di uomini e mezzi corazzati…..niente a confronto del potenziale bellico americano…..ci saranno uomini con le armi in pugno ma meglio non chiedersi da chi,in passato,quelle mani sono state armate. Mi sembra di stare davanti a una immensa trappola per topi e un intervento armato così estremo farebbe scattare la molla di quella trappola. Perchè? Perchè il loro è un esercito sparso in tutto il mondo,nascosto sotto le spoglie di individui all’apparenza normali, possibili vicini di casa, probabilmente laureati in qualche famosa università occidentale,probabilmente benestanti e perfettamente integrati nel tessuto urbano in cui vivono …..questo fino al giorno in cui,spinti da qualcosa che per noi è mostruoso e inconcepibile,si fanno esplodere su un aereo,in metropolitana o in un qualsiasi centro commerciale.La cosa che più mi terrorizza è pensare che non aspettano altro che un pretesto per farlo.....figuriamoci se quel pretesto è una tabula rasa. Quello che spero è che non si cada in quella mostruosa trappola per topi….l’America è un grande Paese dove forte è l’orgoglio nazionale…un orgoglio ferito nel modo più crudele che si possa immaginare,ma un orgoglio ferito è anche un’ arma a doppio taglio perché genera reazioni istintive e violente …passare dall'essere vittima a giustizie,dall'orgoglio ferito al delirio di onnipotenza,il passo è breve. Sono dispiaciuta nell’apprendere cosa il popolo americano chiede al proprio Presidente dal momento che,oltretutto, in questo caso specifico, il mezzo non garantisce neppure lontanamente il fine. Ormai anche gli Americani dovrebbero averlo capito.
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