Creato da fulvia.vaccari il 24/01/2008

Vi presento Fulvia

..così sono se vi pare...

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Ci sono solo

due giorni all'anno
in cui non puoi fare niente.
Uno si chiama ieri,
l'altro si chiama domani.
Perciò oggi è il giorno
giusto per

amare,

credere,

fare

e principalmente,

vivere.

 

Dalai Lama

 
 

Paura dei tuoi occhi,

di quel vertice puro

entro cui batte il pensiero,

paura del tuo sguardo

nascosto velluto d'algebra

col quale mi percorri,

paura delle tue mani

calamite leggere

che chiedono linfa,

paura dei tuoi ginocchi

che premono il mio grembo

e poi ancora paura

sempre sempre paura,

finché il mare sommerge

questa mia debole carne

e io giaccio sfinita

su te che diventi spiaggia

e io che divento onda

che tu percuoti e percuoti

con il tuo remo d'Amore.

 

Alda Merini

 

 

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Il fine giustifica il mezzo?

Post n°176 pubblicato il 12 Gennaio 2010 da fulvia.vaccari

L’Epifania si è portata via tutte le festività  ma con esse non sembra essersi dissolto quel clima ovattato di anomalo buonismo politico che ha pervaso il nostro Paese da quando nel post-attentato è stata pronunciata la fatidica frase ad effetto “l’amore vince sull’odio” senza che nessuno si sia mai preso la briga di chiarire se l’amore citato è l’amore verso il prossimo o semplicemente il solito amor proprio.

Il nostro Paese sembra ancora assopito…tutto tace….l’opposizione più che assopita dorme di brutto e ora che ci penso è un bel po’ che non sento ne vedo da nessuna parte Bersani…..gli è successo qualcosa di cui non mi sono accorta????All’inizio di un anno che si preannuncia come l’anno delle riforme non sarebbe ora di rimboccarsi le maniche per non correre il rischio di trovarsi con una Costituzione stravolta e rimanerne stupiti ??

Ma a parte la politica interna che sicuramente ci riserverà molti spunti di cui parlare, l’inizio del 2010 mi sembra un inizio a dir poco irrequieto a livello mondiale e la cosa mi preoccupa. La domanda che ho messo come titolo a questo post non è messa lì a caso ma motivata da una riflessione fatta dopo aver letto il post pubblicato da una cara amica….un post che ho letto e riletto,un post piuttosto duro,senza tanti giri di parole... che non riesco a condividere. Quella domanda nasce da una sorta di reportage da lei scritto di ritorno dagli USA ,suo paese d'origine,e  manifesta quello che è,oggi,il sentimento del popolo americano. Cerco di sintetizzare il tutto come segue: quello che si chiedono gli americani è cosa aspetti,Obama, a far radere al suolo Afghanistan e  Yemen  …farne tabula rasa....di volontari disposti a eseguire l'operazione ce ne sono a bizzeffe perchè tanto nessuno sentirebbe la mancanza dei terroristi.

Quello che mi chiedo è: per contrastare gli orrori che il genere umano riesce a partorire è necessario compierne di altrettanto gravi ? perché se così fosse e potessimo rivivere la storia, potremmo risparmiarci gli orrori del nazismo giocando d'anticipo  radendo al suolo l’intera Germania?

Oppure potremmo evitare il fenomeno mafioso se al suo insorgere facessimo tabula rasa dell’intera Sicilia? E’ questa l’unica strada da percorrere? Se sì allora cosa fare con la Somalia, paese dove numerosi sono i campi di addestramento di Al Qaida? E con Pakistan e Irak ? Per non parlare dell’Iran da dove quello sgorbio di Presidente continua a ribadire il suo intento di cancellare geograficamente lo stato di Israele minacciandoci costantemente con la sua corsa al nucleare?Una bella tabula rasa ....sì,proprio quello che si aspettano,la reazione più ovvia per un Paese come l’America,e non solo, volutamente colpito nel più profondo ….un massiccio intervento armato per radere al suolo un territorio che già di per se è un’immensa tabula rasa fatta di caverne,di tunnel nascosti tra altopiani polverosi.

Non ci sarà nessun esercito a contrastare l’operazione, nessuno spiegamento di uomini e mezzi corazzati…..niente a confronto del potenziale bellico americano…..ci saranno uomini con le armi in pugno ma meglio non chiedersi da chi,in passato,quelle mani sono state armate. Mi sembra di stare davanti a una immensa trappola per topi e un intervento armato così estremo farebbe scattare la molla di quella trappola. Perchè?

Perchè il loro è un esercito sparso in tutto il mondo,nascosto sotto le spoglie di individui all’apparenza normali, possibili vicini di casa, probabilmente laureati in qualche famosa università occidentale,probabilmente benestanti e perfettamente integrati nel tessuto urbano in cui vivono …..questo fino al giorno in cui,spinti da qualcosa che per noi è mostruoso e inconcepibile,si fanno esplodere su un aereo,in metropolitana o in un qualsiasi centro commerciale.La cosa che più mi terrorizza è pensare che non aspettano altro che un pretesto per farlo.....figuriamoci se quel pretesto è una tabula rasa.

Quello che spero è che non si cada in quella mostruosa trappola per topi….l’America è un grande Paese dove forte è l’orgoglio nazionale…un orgoglio ferito nel modo più crudele che si possa immaginare,ma un orgoglio ferito è anche un’ arma a doppio taglio perché genera reazioni istintive e violente …passare dall'essere vittima a  giustizie,dall'orgoglio ferito al delirio di onnipotenza,il passo è breve.

Sono dispiaciuta nell’apprendere cosa il popolo americano chiede al proprio Presidente dal momento che,oltretutto, in questo caso specifico, il mezzo non garantisce neppure lontanamente il fine.

Ormai anche gli Americani dovrebbero averlo capito.

 

 

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Commenti al Post:
neridavola
neridavola il 18/01/10 alle 03:05 via WEB
per quello che hai scritto e per come lo hai scritto quoto tutto, finanche le virgole. Resta però da capire cosa si può fare per disinnescare tutte le parti in causa. Ciao, Luigi
 
to_revive
to_revive il 20/01/10 alle 17:24 via WEB
Sai Fulvia, ho meditato a lungo su come risponderti e la sola cosa che potrei dire è questa. Io che in Iraq ed Afghanistan ho combattuto sin dal Desert Storm, io che ho perso mio marito a mano degli iracheni, che non ho più zio,zia, i due cugini con le due mogli rei di essere andati a lavorare l'11 settembre alle TT, io che ho visto quello che i talebani fanno alle donne, ai bambini, io che ho raccolto tra le mie braccia poco prima che morisse una bimba di 4 anni sodomizzata da 5 talebani, io che ho quell'orgoglio del quale tu parli, non esisterei un solo istante ad uccidere e morire per la giusta causa così come hanno fatto americani come me durante lo sbarco in Normandia.E chiedo: " cosa sarebbe oggi del mondo se quegli stessi americani avessero avuto i dubbi che ora hai tu?" ...
 
 
fulvia.vaccari
fulvia.vaccari il 20/01/10 alle 21:08 via WEB
Allora nemmeno io avrei avuto dubbi...ma l'oggi è ben diverso e di questo spero ce ne rendiamo conto.Combattiamo contro un nemico che allora nemmeno avremmo immaginato di dover affrontare in futuro.Questa è una guerra diversa,molto diversa......solo una cosa resta uguale....la morte...quella di tanti soldati e civili innocenti. Non so che risultati tangibili tu riesca a vedere da quell'11 settembre a oggi.
 
to_revive
to_revive il 21/01/10 alle 14:59 via WEB
I risultati li ho visti in molti arresti di talebani o terroristi che stavano preparando attentati. Una cosa su tutte le persone dovrebbero cercare di capire ed è che non è sempre possibile, per ragioni di massima sicurezza, divulgare notizie in merito. Laddove si pensa che poco sia stato fatto o si faccia, credimi Fulvia, non è così e chi è dentro ben lo sa.
 
 
fulvia.vaccari
fulvia.vaccari il 22/01/10 alle 14:30 via WEB
Onere e merito ai risultati ottenuti senza dimenticare che uno dei risultati,dopo tanti anni di lotta al terrorismo,è che oggi se in aereoporto appoggi uno zaino per soffiarti il naso scatta l'emergenza attentato....questo è uno dei loro risultati.Nel loro folle piano noi infedeli dobbiamo essere puniti e cavalcare il fattore religioso torna tutto a loro vantaggio .Paesi che da sempre sono paragonabili a un'enorme pentola a pressione ma penso che mai nessuno abbia pensato di fronteggiarli sul piano religioso....è una cosa che ci trova impreparati perchè il nostro senso democratico ci impedisce di farlo .Allora mi chiedo cosa ha determinato il degenerare della situazione che ha avuto inizio da quello che verrà ricordato come l'attentato più orribile e volutamente spettacolare contro l'America simbolo del mondo occidentale? Non penso che sia stato perchè un certo Bin Laden la sera precedente avesse mangiato peso.Troppi oscuri intrecci politici,troppi interessi economici....qualcosa deve aver fatto esplodere quella pentola.L'unica cosa di cui sono certa è che troppe sono le cose che,per massima sicurezza, non ci sarà mai dato sapere....non le saprò certo io,anonima impiegata di una provincialotta cittadina emiliana ma non le sapranno nemmeno tutti quei ragazzi che partono per onorare la propia Patria,quei poveri civili che da sempre sentono solo l'odore della guerra....non le sapevano nemmeno tutte le vittime innocenti di quell'11 settembre. "Tutto quello che accade,accade per una ragione" è una frase che avevo inserito in un vecchio post...potrebbe essere l'estrema e semplicistica sintesi del mio pensiero. Una abbraccio.
 
   
fulvia.vaccari
fulvia.vaccari il 22/01/10 alle 20:24 via WEB
L'inizio prevedeva la parola onore...è scappato onere....me ne sono accorda tardi...sorry :-)
 
     
to_revive
to_revive il 25/01/10 alle 10:08 via WEB
Come tu dici “ tutto ciò che accade, accade per una ragione”. Io lo ripeto sovente; in ogni evento, anche doloroso, io leggo un disegno divino, una ragione appunto ed anche se non lo comprendo lo accetto. Se così non fosse sarei già impazzita di dolore anni fa. Ho fiducia in me stessa, in ciò che faccio e sono. Ho fiducia in alcuni giovani d’oggi che saranno il domani a venire. Il resto è relativo.. Ti lascio una carezza.
 
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