Creato da fulvia.vaccari il 24/01/2008

Vi presento Fulvia

..così sono se vi pare...

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Ci sono solo

due giorni all'anno
in cui non puoi fare niente.
Uno si chiama ieri,
l'altro si chiama domani.
Perciò oggi è il giorno
giusto per

amare,

credere,

fare

e principalmente,

vivere.

 

Dalai Lama

 
 

Paura dei tuoi occhi,

di quel vertice puro

entro cui batte il pensiero,

paura del tuo sguardo

nascosto velluto d'algebra

col quale mi percorri,

paura delle tue mani

calamite leggere

che chiedono linfa,

paura dei tuoi ginocchi

che premono il mio grembo

e poi ancora paura

sempre sempre paura,

finché il mare sommerge

questa mia debole carne

e io giaccio sfinita

su te che diventi spiaggia

e io che divento onda

che tu percuoti e percuoti

con il tuo remo d'Amore.

 

Alda Merini

 

 

MA........

Post n°171 pubblicato il 08 Ottobre 2009 da fulvia.vaccari

....se la magistratura è in mano alla sinistra

....se la stampa è in mano alla sinistra

....se la TV è in mano alla sinistra

...se il Presidente della Repubblica è di sinistra

...se tutte le colpe sono della sinistra

...se anche la toilette continua ad essere sempre "in fondo a sinistra"

...se pare che solo in giro per strada si possa tenere la destra

vorrei sapere in che Paese ho vissuto in questi 51 anni

perchè sinceramente non ho mai avuto il sentore

di vivere in un Paese a rischio "regime".

In questi 51 anni quante volte la sinistra è stata al governo?

Dove stanno tutti questi comunisti?

Dov'erano il giorno delle elezioni...tutti in gita al Cremlino?

Ho vissuto per 51 anni in un Paese

che ha cominciato ,governo dopo governo,

a fare acqua da tutte le parti.

Un Paese sempre più sinistrato...

ma, per favore,qualcuno spieghi a Silvio

che sinistrato non vuol dire di sinistra.

Magari avessimo ancora una sinistra

SANA,SOLIDA e soprattutto SERIA.

Magari avessimo un'opposizione capace di fare il suo dovere:

di opporsi,di vigilare,di proporre alternative valide.

Mi rifiuto di ascoltare intere trasmissioni

dove si discute di prostata presidenziale

o di donnette compiacenti.

Mi rifiuto di ascoltare in diretta telefonica

un Presidente del Consiglio dare di matto.

Che tristezza.


 

 

 

 

 
 
 

TIME OUT

Post n°170 pubblicato il 19 Settembre 2009 da fulvia.vaccari

Non mi sembrava  di chiedere molto....un semplice time out...come quello chiesto dai giocatori per riprendere fiato.

Ecco....mi serve riprendere fiato,fare il punto della situazione,riordinare le idee,raccogliere le forze per continuare la partita.

Alla vita non ho mai chiesto sconti,trattamenti privilegiati ne tantomeno miracoli per il semplice fatto che non penso di avere particolari meriti per poterlo fare....

un semplice time out...quello sì, in quello ci speravo.

La partita,io e Giulio, la stiamo portando avanti con determinazione....non siamo stati noi a scegliere l'avversario.....abbiamo dovuto accettarlo perchè questa è la vita. Le sedute di chemioterapia si sommano e il loro effetto comincia a farsi sentire a livello fisico...tanta stanchezza...tanta voglia di fare ma le gambe non reggono.Così un giorno pensi che presto tutto sarà solo un brutto ricordo,il giorno dopo sembra che quel momento non debba mai arrivare. Le ferie le abbiamo passate a casa,volutamente o forzatamente...non so. Ci siamo detti " aspettiamo settembre per concederci qualche giorno via da casa,quando sarà finito questo caldo snervante...ce ne andiamo come lo scorso anno in Toscana...caso mai proprio per il nostro anniversario, il 14 ".

Quel time out tanto sperato.

Così non è stato perchè verso fine agosto è tornata a far visita a Giulio un'ospite indesiderata...la cefalea a grappolo. Chi sa di cosa parlo penso riesca a immaginare con quale pessima compagnia ci siamo ritrovati a fare i conti, per chi non la conosce basta dire che per il livello di dolore che può raggiungere è  conosciuta anche come cefalea del suicidio. Giulio ne soffre ormai da una ventina d'anni a intervalli di 2-3 anni....per grappolo si intende il periodo in cui si concentrano le crisi ...30-40 giorni con crisi giornaliere della durata di circa mezz'ora...poi sparisce all'improvviso così come è comparsa. La medicina non sa spiegare ancora oggi quali siano le cause che determinano il suo insorgere....l'ultima volta per Giulio è stata esattamente 2 anni fa,in agosto....speravo che quest'anno lo risparmiasse,il fardello che deve portare è già abbastanza pesante,invece....

Va bene,mi sono detta,si vede che quest'anno va così.

Ora se  ne sta finalmente andando,abbiamo superato anche questa e parlo al plurale di proposito perchè grande è stata anche la mia sofferenza nel vederlo affrontare le crisi e non poter fare nulla perchè nulla si può fare.Se ne sta andando lasciando il morale di Giulio ai piani bassi....si sente un rottame.

Non è finita qui....il 14 settembre,il nostro anniversario,è stato un giorno sofferto,passato ad aspettare che mia sorella uscisse dalla sala operatoria della neurochirurgia....un intervento durato 8 ore che sembra riuscito ma che altro non è che l'inizio di un percorso che si prospetta assomigliare piuttosto a un calvario. 

Un malessere improvviso accusato questa estate,il rientro anticipato ...visite,accertamenti urgenti,diagnosi agghiacciante.

E io che chiedevo solo un time out per riprendere fiato.

Visto che non mi è concesso e nonostante abbia sempre trovato nel pianto la valvola di scarico alla tensione accumulata,alle emozioni forti...questa volta voglio usare tutto il fiato che ho per concedermi questo....

 

 

Solo un time out...non mi sembra

di chiedere l'impossibile.

 

 
 
 

Dedicato.....

Post n°169 pubblicato il 07 Settembre 2009 da fulvia.vaccari

"Provate ad essere come bambini.

Non fate le cose perchè sono

assolutamente necessarie,

ma liberamente e per amore.

Tutte le regole diventano una specie

di gioco."

Thomas Merton

Nella foto......la mia dolce Marcy.


 

 
 
 

MISS

Post n°168 pubblicato il 30 Agosto 2009 da fulvia.vaccari
Foto di fulvia.vaccari

L'estate porta con se,ormai da decenni,il prolificare dei più svariati concorsi,tutti all'insegna della bellezza. Ecco allora Miss culetto,Miss bikini,Miss gambe,Miss sorriso,Miss spiaggia,Miss Padania..tutte anteprime,spesso molto caserecce,del più ambito titolo.....quello per eccellenza...Miss Italia.C'è chi partecipa per divertimento e chi invece ci conta veramente,lo vede come il trampolino di lancio verso il mondo dorato dello spettacolo....e allora avanti a suon di sculettamenti e sorrisi smaglianti.

Mamme emozionate,fidanzati un po' meno...in una frenetica ricerca del look migliore tra parrucchiere ed estetista... perchè nulla deve essere lasciato al caso.

Per carità...nulla da ridire....ognuno è giusto che coltivi le proprie ambizioni....che rincorra i propri sogni. Sogni di figlie ,sogni di tante mamme  perchè non dobbiamo dimenticare che molte delle stelle del cinema italiano, hanno iniziato la loro gavetta proprio calcando la passerella di qualche concorso di bellezza. Un mondo dove allora, molte ragazze compresa la grande Sofia,non conoscevano nemmeno il termine "depilazione ascellare"....altri tempi,dove tutto era rigorosamente"nature":

Oggi,sul giornale guardo la foto sorridente dell'ennesima miss che secondo la giuria degli esperti sembra assomigliare addirittura alla splendida Bellucci....una bella 43enne che si è vista assegnare la fascia di "Miss Ritoccata". L'ha spuntata sulle altre concorrenti esibendo un curriculum non da poco....ritocco a naso,contorno occhi,zigomi,labbra e seno. Anche se faccio fatica  a immaginare che tipo di soddisfazione si possa provare a ricevera questo specifico riconoscimento,non posso che dire....bella...indubbiamente molto bella.

Solo una piccola considerazione...contemporaneamente all'assegnazione della fascia di "Miss Ritoccata" a questo punto penso sarebbe doveroso assegnare anche il "Titolo costruttori".

Se si sale sul podio,non è solo merito di Madre Natura..... è grazie al lavoro di un team di tutto rispetto.

Allora.....a ognuno i propri meriti.

 
 
 

PIOGGIA

Post n°167 pubblicato il 23 Agosto 2009 da fulvia.vaccari
Foto di fulvia.vaccari

Arriverà....come la manna a portare un po' di sollievo.

Arriverà.....è stata prevista da giorni,non può deludermi.

Arriverà....a interrompere questo caldo opprimente.

Pensavo che l'appuntamento fosse ieri sera,tutto lasciava sperare che fosse così.

Verso l'ora di cena si è fatto improvvisamente buio....nuvole minacciose avanzano da ogni parte mentre un sinistro brontolio inizia a fare da sottofondo.

Arriva...arriva.

Le nuvole assumono strane colorazioni....alcune gialle per il riflesso del sole,altre nere,altre ancora grigio-bianco..e stanno tutte confluendo nello stesso punto che sembra essere sopra casa mia. Giulio scende a mettere la macchina in garage perchè va bene la pioggia.....la grandine un po' meno. Intanto si alza un forte vento e il rumore delle chiome dei grandi alberi del giardino diventa quasi assordante.

Arriva...arriva.

Faccio il giro della casa per spalancare tutte le finestre...non deve andarne persa nemmeno un po' di tutta quell'aria fresca...serve a raffreddare i muri roventi dalla giornata torrida. Esco sul balcone ad ammirare quello che sta succedendo in cielo....ormai è buio e i bagliori dei lampi diventano sempre più ravvicinati. Resto lì affascinata a guardare,togliendo dalla faccia i capelli che il vento scompiglia. Fin da piccola i temporali hanno esercitato su di me un grande fascino,quasi ipnotico. I primi fulmini arrivano a illuminare il cielo....cerco la postazione ottimale,è uno spettacolo che non voglio perdere.

Arriva...arriva.

Sdraiata sul letto....le mani incrociate dietro la nuca osservo quel pezzo di cielo racchiuso nella finestra. Le scariche elettriche si susseguono incessanti disegnando nel buio percorsi contorti. Alcune sono di una tale potenza da farmi stringere forte gli occhi....ma è un evento che non smetterà mai di stupirmi. Poi il vento si placa e comincio a percepire quel rumore tanto atteso....tic,tic,tic....il picchiettare della pioggia sulle foglie. Con gli occhi chiusi emetto un' unica parola..."finalmente !!!!!!!"

Penso di non avere nemmeno finito di pronunciarla tutta che ....silenzio. Mi alzo di scatto e guardo fuori dalla finestra.....tutto si è fermato e a contarle tutte le gocce cadute saranno state sì e no 20...30? Vedo i lampi allontanari,osservo gli alberi immobili, assetati....li osservo in una sorta di abbraccio solidale.....anche stavolta, cari amici miei, non ce n'è per nessuno.

Delusa faccio il giro delle stanze....richiudo le finestre......accendo il condizionatore ...unica certezza in questa estate che non da tregua.

Arriverà....prima o poi dovrà pur arrivare !

 

 

 

 
 
 

OH!! PERBACCO....

Post n°166 pubblicato il 17 Agosto 2009 da fulvia.vaccari
Foto di fulvia.vaccari

 

...mi sono resa conto che è un sacco di tempo che non scrivo….ma questa estate risulta essere talmente calda che anche gli ultimi neuroni si rifiutano di lavorare….danno segni di vita solo per svolgere le normali funzioni di sopravvivenza.

Anche questo ferragosto è passato ed è iniziata l’ultima delle tre settimane di ferie.

Quest’anno non mi sono mossa da casa e sinceramente la cosa non mi è dispiaciuta più di tanto….quest’anno ci sono degli impegni ai quali, io e Giulio, non possiamo sottrarci.

Il ferragosto lo abbiamo passato sul nostro Appennino,quello tosco-emiliano,al fresco,lontano dalla insopportabile calura di questi giorni…il parco si chiama “oasi serena”….non potevano trovare nome più appropriato….sì,sì…tranne il giorno di ferragosto!

Certo era da immaginare,ma almeno abbiamo evitato autostrade,ingorghi e l'ammucchiata delle spiagge  romagnole….siamo arrivati alle 9,30 dopo un’oretta e mezza di viaggio…aria frizzante,il rumore del torrente cristallino che scorre a lato,la calma piatta del laghetto per la pesca alla trota,il cielo di un azzurro intenso,non una nuvola,un sole abbagliante e….non un tavolo libero.

I vari tavoloni di legno sparsi qua e là erano già tutti occupati…facce assonnate di chi appollaiato sulle panche cerca di riprendersi dalla levataccia resa necessaria per appropriarsi del posto…ad alcuni di loro non è bastata l'intera giornata e la bolgia che di lì a poco avrebbe invaso il parco….a fianco cumuli di borse,frigo,brandine,griglie…tutto l’occorrente per festeggiare in compagnia.

No tavolo? No problem….quel grande albero in mezzo al prato è l’ideale per noi… offre un’ombra invitante per chi intende rilassarsi ed è una postazione ideale per vedere ciò che accade.

Si aprono i festeggiamenti!!!!! Iniziano i preparativi!!!!!

 La griglia….(per molti) questa sconosciuta.

C'è chi parte alle 10 a fare le braci e chi parte troppo tardi generando solo un gran fumo….è un impegno tipicamente maschile e li vedi,questi uomini, armeggiare con carbonella,legnetti,giornali…testare da che parte tira l’aria per evitare che il fumo avvolga il tavolo sul quale le donne della comitiva sono intente a preparare micidiali insalatoni che, con molta probabilità, verranno digeriti la settimana dopo.

Puntuale arriva il rimprovero“ proprio lì dovevi metterti ? non vedi che fumanone?…..spostati!!!”

Già….come se spostarsi con una griglia fumante fosse impresa facile…farlo poi quando il vento cambia direzione continuamente lo è ancora di più.

Chiudi gli occhi con un assetto di griglie....li riapri e puntualmente qualcuno si è spostato...sembra stiano giocando a.. un due tre..stella!!

Verso l’una quasi tutti sono pronti a sedersi…tranne gli sfigati di turno,quelli che per sfamare tutta la comitiva continuano a cuocere a oltranza…rossi in viso dal calore e da qualche bicchiere di lambrusco di troppo…ma felici per la bella giornata.

Così tra un trionfo di costine,braciole,hamburger,salsicce,spiedini……anche io e Giulio abbiamo iniziato a pranzare….ma distinguendoci dalla massa.

Dal frigo sono usciti : insalata di mare,filetti di sogliola con verdure crude, verdure grigliate (a casa),macedonia di frutta….il tutto annaffiato da una bottiglia di vino bianco, fresco al punto giusto. Che dire…..l’accoppiata Appennino-insalata di mare……è risultata piacevole...una grigliata in due sarebbe stata deprimente.

Una grigliata, per essere chiamata tale, prevede un certo numero di partecipanti …..il numero lo abbiamo raggiunto….l’appuntamento è per domani.

E lo sfigato di turno???

 

 

 

 

 

 

 
 
 

delirio di mezza estate

Post n°165 pubblicato il 23 Luglio 2009 da fulvia.vaccari
Foto di fulvia.vaccari

Ieri sera in fase post doccia,mentre sul balcone cercavo di captare ogni movimento di foglie a testimonianza della presenza di una improbabile brezza serale,mi sono ritrovata a sorridere pensando a una barzelletta che mi era stata raccontata nel pomeriggio. Oggi invece sorrido nel considerare a quali attinenze e somiglianze con la vita reale mi ha portata a pensare la storiella in questione.

Ok...molto lo fa il caldo afoso di questi giorni che disidrata il cervello, ma provo a scriverla anche se so perfettamente che le barzellette rendono più dal vivo per il tono di voce,l’espressione,la mimica….ci provo solo per testare se sono io che necessito di FERIEEE!!!

 

PARTITA A GOLF IN PARADISO

Tre giocatori,Mosè,Gesù e un vecchietto…..lo scenario è meraviglioso…..un tranquillo lago oltre il quale si apre un piccolo prato circondato da alti alberi millenari….in mezzo al praticello,la buca…l’ultima,la più difficile,la decisiva.

Mosè si appresta a tirare,prende la mira e sferra il colpo.

Tiro eccellente ma corto…. la pallina dopo essersi alzata sembra ricadere in mezzo al lago.

Allora Mosè, con fare indifferente, allarga le braccia e come per incanto le acque del lago si aprono….la pallina rimbalza sul fondo fino al prato per fermarsi a una spanna dalla buca.

Gesù si concentra,fissa in lontananza la buca e tira.

Altro tiro eccellente ma corto….la pallina sta per cadere in mezzo al lago.

Allora Gesù con fare indifferente fa un gesto con la mano e come per incanto la pallina scivola sull’acqua,raggiunge il prato e si ferma a una spanna dalla buca.

E’ il turno del vecchietto…..afferra la mazza e senza nemmeno prendere la mira,tira.

Tiro orrendo che nemmeno un principiante riuscirebbe a fare peggio….infatti dopo poche decine di metri la pallina cade in mezzo al lago ma sopra una foglia di ninfea.

Dalla riva una rana spicca un salto e inghiotte la pallina….sta per tornarsene a riva quando una enorme aquila scende in picchiata e con gli artigli afferra la rana.

La porta su,su,su nel suo nido per sfamare i suoi piccoli ma, ritrovandosi nel becco la pallina,la sputa.

La pallina scende a tutta velocità rimbalzando sui rami e..... arriva direttamente in buca.

Allora Mosè rivolgendosi a Gesù sibila : “Odio giocare con tuo Padre”

 

Voi non so, ma io la trovo deliziosa…. le attinenze col reale?In molti ambienti, lavorativi e non,la regola dovrebbe essere che, per raggiungere un obbiettivo, ognuno dia il meglio di se…poi però capita,non di rado, che arrivi il fenomeno,”l’acchiappatutto”che altro non è se non quello  che gioca più sporco,senza il minimo ritegno e….puff!!! Fatica,impegno e meriti vanno a farsi friggere(un riferimento al post precedente mi sembra doveroso.)

Ohhhhh, direte voi…..guarda questa cosa tira fuori da una semplice,innocente storiella!

A dire il vero mi è venuto anche un altro pensiero…..mi sono resa conto che della storiella in questione si può cambiare versione,rendendola più attuale,  il risultato non cambia…sempre barzelletta resta.

Ora….il paesaggio paradisiaco con tanto di lago con ninfee,prato all’inglese,alberi secolari…..potrebbe essere il parco di una villa…una a caso…quella della quale mi sfugge il nome,ma avete capito quale.

Mosè e Gesù (non me ne vogliano) potrebbero essere due belle ragazzotte….due a caso,maggiorenni, piene di voglia di fare…fare le veline oppure le ministre oppure fare e basta…che si giocano il tutto per tutto….mi sfuggono i nomi…ma non è un particolare rilevante

Il vecchietto….potrebbe essere …che ne so…un ricco imprenditore oppure un importante uomo politico o tutti e due messi insieme… uno a caso….uno del quale mi sfugge il nome,ma avete capito chi.

Anche la frase conclusiva cambierebbe di poco con una ragazzotta che rivolgendosi all’altra sussurra “ adoro giocare con Papi”.

 

Mi sono testata da sola e sono arrivata alla conclusione che tutti questi pensieri profondi da una barzelletta sono il segnale che ho bisogno urgente di ferie, però….

CAVOLI!!!!! La mia versione fa quasi più ridere dell’originale.

 

 

 

 

 
 
 

In fuga....

Post n°164 pubblicato il 03 Luglio 2009 da fulvia.vaccari
 
Foto di fulvia.vaccari

 

…nella speranza,ma direi nella quasi certezza ,di vedere valorizzati e premiati  i propri sforzi …la fuga dei nostri “cervelli eccellenti”e il nostro ostinarci a tener ben saldi al loro posto, molti che il cervello lo hanno in un perenne stato di riposo,molti che non hanno ne titolo ne tanto meno meriti per starci.Da luglio, Rita, lavorerà come ricercatrice in un importante centro medico di Boston. La notizia della lettera da lei scritta al Presidente Napolitano ha rubato pochi minuti al TG e qualche pagina di giornale…in sordina,forse perché ormai il problema da lei evidenziato, non fa più notizia….rientra nella triste normalità del nostro Paese….ne ripropongo il testo.   

”Caro presidente Napolitano, chi le scrive è una non più giovane ricercatrice precaria che ha deciso di andarsene dal suo Paese portando con sé tre figli nella speranza che un’altra nazione possa garantire loro una vita migliore di quanto lo Stato italiano abbia garantito al la loro madre. Vado via con rabbia, con la sensazione che la mia abnegazione e la mia dedizione non siano servite a nulla. Vado via con l’intento di chiedere la cittadinanza dello Stato che vorrà ospitarmi, rinunciando ad essere italiana.
Signor presidente, la ricerca in questo Paese è ammalata. La cronaca parla chiaro, ma oltre alla cronaca ci sono tantissime realtà che non vengono denunciate per paura di ritorsione perché, spesso, chi fa ricerca da precario, se denuncia è automaticamente espulso dal «sistema » indipendentemente dai risultati ottenuti. Chi fa ricerca da precario non può «solo» contare sui risultati che ottiene, poiché in Italia la benevolenza dei propri referenti è una variabile indipendente dalla qualità del lavoro. Chi fa ricerca da precario deve fare i conti con il rinnovo della borsa o del contratto che gli consentirà di mantenersi senza pesare sulla propria famiglia. Non può permettersi ricorsi costosi e che molto spesso finiscono nel nulla. E poi, perché dovrebbe adire le vie legali se docenti dichiarati colpevoli sino all’ultimo grado di giudizio per aver condotto concorsi universitari violando le norme non sono mai stati rimossi e hanno continuato a essere eletti (dai loro colleghi!) commissari in nuovi concorsi?
Io, laureata nel 1990 in Medicina e Chirurgia all’Università di Pavia, con due specialità, in Pediatria e in Genetica medica, conseguite nella medesima Università, nel 2004 ho avuto l’onore di pubblicare con primo nome un articolo sul New England Journal of Medicine i risultati della mia scoperta e cioè che alcune forme di linfoma maligno possono avere un’origine genetica e che è dunque possibile ereditare dai genitori la predisposizione a sviluppare questa forma tumorale. Tale scoperta è stata fatta oggetto di brevetto poi lasciato decadere non essendo stato ritenuto abbastanza interessante dalle istituzioni presso cui lavoravo. Di contro, illustri gruppi di ricerca stranieri hanno confermato la mia tesi che è diventata ora parte integrante dei loro progetti: ma, si sa, nemo profeta in Patria.
Ottenere questi risultati mi è costato impegno e sacrifici: mettevo i bambini a dormire e di notte tornavo in laboratorio, non c’erano sabati o domeniche...
Lavoravo, come tutti i precari, senza versamenti pensionistici, ferie, malattia. Ho avuto contratti di tutti i tipi: borse di studio, co-co-co, contratti di consulenza... Come ultimo un contratto a progetto presso l’Istituto di Genetica medica dell’Università di Pavia, finanziato dal Policlinico San Matteo di Pavia.
Sia chiaro: nessuno mi imponeva questi orari. Ero spinta dal mio senso del dovere e dalla forte motivazione di aiutare chi era ammalato. Nel febbraio 2005 mi sono vista costretta a interrompere la ricerca: mi era stato detto che non avrei avuto un futuro. Ho interrotto una ricerca che molti hanno giudicato promettente, e che avrebbe potuto aggiungere una tessera al puzzle che in tutto il mondo si sta cercando di completare e che potrebbe aiutarci a sconfiggere il cancro.
Desidero evidenziare proprio questo: il sistema antimeritocratico danneggia non solo il singolo ricercatore precario, ma soprattutto le persone che vivono in questa Nazione. Una «buona ricerca» può solo aiutare a crescere; per questo motivo numerosi Stati europei ed extraeuropei, pur in periodo di profonda crisi economica, hanno ritenuto di aumentare i fi­nanziamenti per la ricerca.
È sufficiente, anche in Italia, incrementare gli stanziamenti? Purtroppo no. Se il malcostume non verrà interrotto, se chi è colpevole non sarà rimosso, se non si faranno emergere i migliori, gli onesti, dare più soldi avrebbe come unica con­seguenza quella di potenziare le lobby che usano le Università e gli enti di ricerca come feudo privato e che così facendo distruggono la ricerca.
Con molta amarezza, signor presidente, la saluto.”
Rita Clementi
29 giugno 2009

Penso non serva aggiungere altro….solo una personale considerazione.

Ritengo che il prestigio, un Paese ,non lo raggiunga a suon di effetti speciali ma piuttosto nella costante ricerca di una qualità di vita e nell’impegno posto nel migliorarla. Investire nella ricerca in tutti i campi…medico,energetico,ambientale,ecc…e fare in modo che coloro che dedicano le proprie energie  e il proprio tempo per migliorare la vita di TUTTI noi…sia l’unica strada da percorrere.Bisogna tenerceli stretti questi ricercatori assicurando loro una stabilità lavorativa , adeguati finanziamenti per continuare nella loro missione e riconoscere pubblicamente i loro meriti.

La strada per raggiungere questo prestigio non penso passi ,per esempio,su un qualsiasi grandioso ponte progettato più che per una reale e impellente necessità…unicamente per soddisfare le ambizioni di onnipotenza dei soliti quattro gatti di turno.Tutti quei posti di lavoro tanto sbandierati possono essere ugualmente assegnati per dare almeno un senso alla sua futura costruzione….necessitiamo di un ampliamento,un adeguamento,una messa in sicurezza e in molti casi del rifacimento e costruzione della rete ferroviaria e stradale dell'intero territorio,isole comprese…utilizzando fonti di energia alternativa e con il minor impatto ambientale.

Ce ne sarebbe tanto di lavoro da fare,se solo lo si volesse!

In campo medico che dire? Penso non siano necessarie molte parole….la ricerca in questo campo e i risultati auspicabili sono un patrimonio di tutti.

Buon lavoro a tutti coloro che nonostante le avversità che incontrano nel loro percorso lavorativo,continuano con grande senso di responsabilità in un Paese che non li merita.

Buon lavoro a Rita e a tutti coloro che sono costretti ad andarsene.

 

 
 
 

L'ATTIMO

Post n°163 pubblicato il 24 Giugno 2009 da fulvia.vaccari
 
Foto di fulvia.vaccari

A volte basta un attimo,trascorso il quale la tua vita sembra ti venga strappata dalle mani.

Vieni catapultato insieme alla persona che ami in un luogo che non conosci….ci si abbraccia impauriti,disorientati,increduli…..lacrime nascoste,pianti liberatori,ansie,paure,speranza.

Quell’attimo nella nostra vita,mia e di mio marito, è arrivato il 5 maggio quando nella sala d’attesa un infermiere mi dice “venga signora,il medico le vuole parlare”.Stavo aspettando Giulio…. si stava sottoponendo a una colonscopia resa necessaria dal momento che il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci aveva dato esito positivo.Ho impiegato qualche mese prima di convincerlo a effettuare il test…quello che l’ASL manda direttamente a casa corredato di provetta per la raccolta del campione da analizzare….ma alla fine,vista la mia insistenza,penso si sia arreso per sfinimento.Devo ammettere che mai ,come in questo ultimo anno, avevo avuto modo di vederlo felice,in perfetta forme fisica…un momento della nostra vita che ci stavamo finalmente godendo …due figli grandi dei quali andare fieri,l’aver superato la morte di mia madre con gli ultimi tre anni di grande stress fisico ed emotivo,tante privazioni,mai un attimo per noi…….adesso finalmente la serenità a 360°. Forse è stato proprio questo benessere generale a fargli pensare che non era necessario sottoporsi a nulla, invece…..quel 5 maggio mi sono trovata lì,davanti a quel medico che con la sua diagnosi stava minando la nostra felicità. A nulla serviva quella voce che da dentro urlava “ ma cosa sta dicendo?...non sta parlando dell’uomo che amo…questa non è la mia vita…la mia è quella che stavo vivendo un attimo fa!”.

Il 4 giugno scorso Giulio è stato sottoposto a emicolectomia sinistra laparoscopica per neoplasia, in pratica l’asportazione di un tratto dell’intestino per la presenza di un tumore….è stato possibile eseguire l’intervento interamente in laparoscopia,la tecnica meno invasiva che oggi la chirurgia ha a disposizione. Tutto è andato per il meglio ma quelle sette ore passate a camminare su e giù per quel corridoio che porta al comparto operatorio sono state interminabili. In quei momenti nella testa i pensieri si intrecciano coi ricordi…sentivo ancora la voce di quel medico e la sua insistenza nel dirmi quanto grande fosse la fortuna di mio marito per aver eseguito quel test…guardavo l’orologio con il terrore che quel dilungarsi fosse dovuto a qualche imprevisto in fase operatoria….ripercorrevo i tanti momenti belli della nostra vita.

Giulio sta bene…dopo appena sette giorni di ricovero è tornato a casa dove ha gradatamente ripreso  le sue abitudini alimentari e dove stiamo finalmente tornando alla normalità .In casa,coi nostri figli,parliamo poco di quello che stiamo vivendo ,giusto il minimo indispensabile….non è un voler rifiutare la realtà…è semplicemente un modo per tornare alla normalità...quella normalità che coi suoi piccoli problemi quotidiani, mai come adesso serve a tenere sgombra la mente.Siamo in ottime mani,il centro oncologico della nostra città è sicuramente tra i più efficenti e all'avanguardia a livello nazionale. La strada che abbiamo davanti non è pianeggiante come quella che avevamo finalmente iniziato a percorrere….ci saranno alti e bassi, una strada lunga con terapie a cui sottoporsi,esami e controlli periodici…una strada che ,ne sono certa, ci porterà molto lontano… la percorreremo insieme….come sempre.


Ho pensato a lungo se fosse il caso di raccontare la nostra storia  e mi sono detta che un motivo c’è…uno solo,ma che ritengo di massima importanza.In questo periodo ho avuto modo di parlare con molte persone,parenti,amici,conoscenti e mi sono resa conto di quante persone non si sottopongono a questo tipo di screening…dato confermato anche dai medici. I motivi sono i più svariati….ci si dimentica,ci si sente in perfetta forma,si storce il naso all’idea di sottoporsi a eventuali esami di accertamento e soprattutto la paura di scoprire che qualcosa non va.

Sono tutte giustificazioni che non valgono la posta in gioco.

La prevenzione e la diagnosi precoce sono gli unici e validi strumenti per superare gli ostacoli che la vita ci presenta quando meno ce lo aspettiamo….andare avanti con gli occhi bendati e con la sola speranza di non incontrarne mai è da incoscienti. Il più delle volte,come nel caso di mio marito, i sintomi sono assenti …una diagnosi precoce è quindi l’unico modo per porvi rimedio prima che la situazione degeneri in modo irreparabile.

Eseguire il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, richiede pochi minuti del nostro tempo e qualora risultasse positivo le cause possono essere varie: emorroidi,diverticoli o la presenza di polipi. Questi ultimi se di dimensioni ridotte,come di solito accade,vengono rimossi nel corso della colonscopia…per quelli ingrossati e visibilmente alterati viene eseguita una biopsia e successivamente asportati chirurgicamente trattandosi,nella maggior parte dei casi,di forme tumorali. Essere chiamati a eseguire ulteriori accertamenti non deve creare panico... la colonscopia,oggi, è un esame che, dopo la somministrazione di un leggero sedativo,risulta indolore.Questo programma di screening è indirizzato a tutti coloro che hanno compiuto il 50° anno di età ma dal momento che sembra accertata la familiarità di questo tipo di problematica,chi avesse familiari a cui sono stati asportati polipi o che abbiano subito interventi,è raccomandato sottoporsi agli accertamenti del caso,indipendentemente dall'età.Parlatene col vostro medico di fiducia.

Se tra coloro che avranno modo di leggere questo post ci fosse chi ha accantonato in un cassetto quella provetta ricevuta per posta cercando una qualsiasi scusa per gettarla nel pattume…se una,anche solo una di queste persone tornasse sui suoi passi e ascoltasse il mio invito, ne sarei felice….questo è l’unico,importante motivo che mi ha spinta a scrivere di un fatto così privato.

Nel nostro paese la sanità ha molti buchi neri….quando però vengono organizzati screening di questo tipo per la diagnosi precoce del tumore al seno,all’utero,al colon-retto,alla prostata…tutti controlli gratuiti…. è avvilente vedere quante persone non ne riconoscono l’importanza.

Dobbiamo sempre ricordare che nella vita,soprattutto se si parla di salute,non sempre ci viene data una seconda opportunità.

Impegnamoci a volerci più bene.

 

 

 
 
 

OGGI....

Post n°162 pubblicato il 28 Maggio 2009 da fulvia.vaccari
Foto di fulvia.vaccari

...aggiungo un altro anno.

La vignetta che segue potrebbe essere la sintesi

del mio stato d'animo odierno.

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Ho detto potrebbe...

in realtà è solo un modo per sorridere

al tempo che passa.

Certo che un po' di peso.........

 

 

 
 
 

LA MUSICA...

...ci accompagna nella vita, a lei sono legati ricordi,emozioni...

 

 

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LE PERSONE CON LA SINDROME DI DOWN NON CERCANO UNA MEDICINA, VOGLIONO SOLO ESSERE ACCETTATE E TRATTATE COME GLI ALTRI !!!
IL 93% DEI CONTATTI NON COPIERA' QUESTO MESSAGGIO...
SPERO CHE TU CHE STAI LEGGENDO ORA VOGLIA FAR PARTE DEL RESTANTE 7% CHE METTERA' QUESTO MESSAGGIO NELLA SUA BACHECA !!

 

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