MEMORIE DI UNA GEISHA

Il cuore muore di morte lenta. Perdendo ogni speranza come foglie. Finché un giorno non ce ne sono più. Nessuna speranza. Non rimane nulla.

 

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Creato da: gameplayer il 26/08/2006
un percorso nell'anima

 

 
« ECCO…E’ UN INCENDIO… »

C’E’ BISOGNO DI INGRASSARE I MECCANISMI

Post n°743 pubblicato il 10 Agosto 2012 da gameplayer
 

Non va , sento in maniera inequivocabile che non gira, non giro io.

Non sto superando e inevitabilmente mi accorgo di chiudermi a riccio.

Quello che è accaduto l’altra sera  è emblematico, piangere singhiozzando per la morte di Godzilla mi ha fatto capire come la ferita ancora sanguini e faccia male. Sentire quei battiti che piano piano rallentavano e  l’occhio che si spegneva hanno suscitato in me altri ricordi vivi e dolorosi, un altro cuore e un altro occhio. Quel battito che ho perso per sempre anche io.

Mi percepiscono triste e taciturna, mi osservano pensando che non li noti e anche in chat  troppi pensano che c’è qualcosa che non va.

 Lo so che mi sto nuovamente chiudendo, me ne rendo conto e quel sorriso è sempre più rado e tirato, mi salva il fatto che almeno in chat evito di andare in audio e video , scrivendo si può fingere molto abilmente, e limito le domande. Obbiettivamente  non so cosa possa farci; non mi sento più come prima  e devo scendere a patti  con una lentezza che non è la mia. Tutto e subito  pretendo da me stessa; questa  stanchezza repentina  mi irrita,  non ce la faccio ad andare al mare a piedi con il mio lettino, i miei abituali 10 km di passeggiata a passo veloce che non riesco a fare… questa inaspettata fragilità mi contraria.
Inoltre  questo sentirmi da più parti invitata al cambiamento (che se fosse un cambiamento migliorativo profondo del mio essere e vivere avrebbe anche un senso..) mi fa ritrarre ancora di più “ sei bella ma devi dimagrire …” “Sei interessante, ma parli troppo…” Ogni volta che mi dicono così è un colpo per me, non mi è già facile aprirmi, e se lo faccio con qualcuno è perché mi fido e non lo faccio con tutti, ma sentirmi dire così mi blocca definitivamente; ogni domanda è un banco di prova della mia abilità ad evitarla elegantemente.

Sono stufa, io le persone le accetto per quello che sono, anche nelle cose in cui divergono da me, non pongo condizioni, ma perché non ricevo lo stesso trattamento?  “Troppe conoscenze, non mi piace…” “mangi male, non mi piace ..” “devi fare questo… devi fare quello…”

Possibile io sia così sbagliata ed indegna??? Non posso essere semplicemente me stessa? Esisto in funzione solo a come posso essere plasmata a seconda dei desideri e delle inclinazioni? Lasciatemi come sono,  con le mie lacrime, con la mia tristezza , il mio modo di mangiare e il mio modo di vedere la vita…. Non faccio danno a nessuno.

 
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