Creato da geppoilfolle30 il 20/03/2008
Padre mio, Padre buono, a Te mi offro a Te mi dono
 

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Ultime visite al Blog

bal_zacpsicologiaforensestrong_passiondolceamaradgl19unamamma1rossella200vitalina.yakovkaadoro_il_kenyainvocazionepgmmadiegocascio1957e_forsesignora_sclerotica_2sono_fusageppoilfolle30
 

Ultimi commenti

TI AUGURO UN SERENO GIOVEDI CON LA PIOGGIA O CON IL...
Inviato da: strega74_1
il 22/01/2009 alle 07:12
 
Buonanotte alla mia luccicante stellina che brilla nel...
Inviato da: strega74_1
il 20/01/2009 alle 19:18
 
dall'amica blogger di pc con affetto e...
Inviato da: strega74_1
il 19/01/2009 alle 19:16
 
serena notte!
Inviato da: strega74_1
il 11/01/2009 alle 20:00
 
una preghiera a chi soffre
Inviato da: strega74_1
il 11/01/2009 alle 07:18
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

 

« CONTINUO INCHIESTAROSARIO DEL PADRE  PARTE 2^ »

MESSAGGIO DEL PADRE

Post n°42 pubblicato il 11 Gennaio 2009 da geppoilfolle30

IL PADRE PARLA AI SUOI FIGLI

Presentazione

 

"Dio è mio Padre!": è questo il grido che oggi si fa sempre più frequente nel mondo, gli uomini riconoscono Dio come Padre.

 

    Sentiamo perciò il dovere di dare alla stampa questo messaggio che Dio Padre ha donato al mondo per mezzo di una creatura che tanto Lo ha amato, Suor Eugenia Elisabetta Ravasio, Messaggio riconosciuto valido dalla Chiesa.

    Ci è parso opportuno pubblicare anche la testimonianza che S.E. Mons. Alexandre Caillot, Vescovo di Grenoble, ha fornito a conclusione dei lavori della Commissione di esperti convocati da varie parti della Francia per il processo diocesano da lui stesso avviato nel 1932 e che durò dieci anni.

    Fra gli altri fecero parte della commissione: il Vicario del Vescovo di Grenoble Mons. Guerry, teologo; i fratelli gesuiti Alberto e Augusto Valencin, tra le massime autorità in campo filosofico e teologico ed esperti in valutazione di casi simili; due dottori in medicina, uno dei quali psichiatra.

    Affidiamo alla Vergine Maria la diffusione di questo Messaggio e con Lei invochiamo lo Spirito Santo perchè aiuti gli uomini a comprendere e a riconoscere la profonda tenerezza che il Padre nutre per ogni uomo.

                                               Padre Andrea D'Ascanio o.f.m. capp.

 

Brevi cenni sulla vita di Madre Eugenia Elisabetta Ravasio

 

    Chi era Madre Eugenia? Chi era questa creatura che il Padre chiamava "la figlia prediletta ... la mia pianticella"?

    Riteniamo che Madre Eugenia sia stata una delle più grandi Luci di questi tempi: il piccolo profeta di una Chiesa nuova, in cui il Padre è al centro e al vertice di ogni fede e l'unità è il massimo ideale di ogni spiritualità. E' la luce che il Padre ha donato al mondo in questo tempo di caos e di buio perchè si conosca la via da seguire.

    Nacque a San Gervasio d'Adda (ora Capriate San Gervasio), piccolo centro in provincia di Bergamo, il 4 settembre 1907, da famiglia di origini contadine.

    Frequentò solo la scuola elementare e dopo alcuni anni di lavoro in fabbrica entrò a vent'anni nella Congregazione di Nostra Signora degli Apostoli, ove si sviluppò la sua grande personalità carismatica che la fece eleggere, a soli 25 anni, Madre Generale della Congregazione stessa. Ma, prescindendo dalla sua dimensione di spirito, per farla entrare nella Storia basterebbe la sua azione in campo sociale: in dodici anni di attività missionaria          ella aprì oltre settanta centri - con infermeria, scuola, chiesa - nei luoghi più abbandonati dell'Africa, dell'Asia e dell'Europa.

    Scoprì la prima medicina per curare la lebbra, ricavandola dal seme di una pianta tropicale, medicina poi studiata ed elaborata dall'Istituto Pasteur di Parigi.

    Lanciò nell'apostolato Raoul Follereau, che sulla scia e sulle basi da lei poste viene considerato l'apostolo dei lebbrosi.

     Progettò e realizzò ad Azoptè (in Costa d'Avorio), negli anni 1939-41, la "Città dei Lebbrosi": un immenso centro di raccolta per questi malati, articolato su una superficie di 200.000 metri quadri e che tuttora resta un centro d'avanguardia in Africa e nel mondo. Per questa realizzazione la Francia concesse alla Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli - di cui Madre Eugenia era stata Superiora generale dal 1935 al 1947 - la massima onoreficenza nazionale per opere a carattere sociale.

    Madre Eugenia è tornata al Padre il 10 agosto 1990. La cosa più importante che ella ci ha lasciato è il Messaggio che qui presentiamo ("Il Padre parla ai Suoi figli"), l'unica rivelazione fatta personalmente da Dio Padre e riconosciuta autentica dalla Chiesa dopo dieci anni di rigorosissimi esami. E' degno di nota il fatto che il Padre - nel 1932 - dettò a Madre Eugenia il Messaggio in latino, lingua a lei totalmente sconosciuta. nel 1981 siamo riusciti ad avere - in modo miracoloso - tale messaggio e nel 1982 - 50° anniversario - lo abbiamo pubblicato in lingua italiana.

    I tanti prodigi di Grazia che da esso sono scaturiti ci hanno spinti a diffonderlo gratuitamente, specialmente nelle carceri, nelle caserme, negli ospedali. grazie ai collaboratori che il Signore ci ha donato abbiamo potuto curare la stampa in francese, inglese, tedesco, spagnolo, albanese. Sono in elaborazione l'edizioni polacca, cinese, giapponese, araba ed altre.

    Ecco ora, prima del Messaggio, la Testimonianza di S.E. Mons. Alexandre Caillot, Vescovo di Grenoble.

    Pace e Bene a Voi.

 

Testimonianza del Vescovo di Grenoble, S.E. Mons. Caillot, a conclusione dell'inchiesta canonica, condotta in merito a Madre Eugenia

 

    Sono passati dieci anni da quando, come Vescovo di Grenoble, ho deciso l'apertura di un'inchiesta sul caso di Madre Eugenia. Possiedo ora elementi sufficienti per portare alla Chiesa la mia testimonianza di Vescovo.

 

1. Una prima certezza si pone in piena luce dall'inchiesta: quella delle solide virtù di Madre Eugenia. 

    Fin dai primi tempi della sua vita religiosa la Suora aveva attirato l'attenzione delle Superiore per la sua pietà, la sua obbedienza, la sua umiltà.

    Le Superiore, turbate dal carattere straordinario dei fatti che si erano verificati durante il suo noviziato, erano intenzionate a non tenerla in convento. Esse esitarono e dovettero rinunciare al loro progetto, data la vita esemplare della Suora.

 

 

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/geppoilfolle30/trackback.php?msg=6277544

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
strega74_1
strega74_1 il 11/01/09 alle 20:00 via WEB
serena notte!
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963