Angelo
Sono sicura che c’è, un angelo con me, che cammina al mio fianco, muto soave e bianco, e se aiuto gli chiedo, mi aiuta ma non lo vedo!
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Post n°30 pubblicato il 21 Novembre 2017 da gesabel1
Per essere liberati dalle suggestioni del demonio nei pericoli spirituali e materiali; per seguirlo nella sua premurosa cura, per condurci con lui in cielo.
1. Padre Celeste, ringrazio la tua infinita bontà per avermi affidato, sin dal momento in cui l'anima mia è uscita dalle tue mani creatrici, ad un angelo affinché mi «illumini, custodisca, regga e governi». E ringrazio anche te, mio angelo custode, che mi accompagni ogni giorno nel viaggio di ritorno al Padre celeste. Le tue sante ispirazioni, la continua difesa dai pericoli spirituali e corporali, le tue potenti preghiere presso il Signore sono per me un grande conforto e sicura speranza. Angelo di Dio.
2. Angelo mio custode, che sempre contempli il Signore e che mi vuoi tuo concittadino in cielo, ti prego di ottenermi dal Signore il perdono, perché tante volte sono stato sordo ai tuoi consigli, ho peccato alla tua presenza e tanto poco mi ricordo che mi sei sempre vicino. Angelo di Dio.
3. Angelo mio custode, fedele e forte in virtù, tu sei uno degli angeli che in cielo, guidati da san Michele, vinsero satana e i suoi seguaci. La lotta di un giorno in cielo continua ora sopra la terra: il principe del male e i suoi seguaci sono contro Gesù Cristo, e insidiano le anime. Prega l'immacolata Regina degli Apostoli per la Chiesa, la città di Dio che combatte contro la città di satana. O san Michele arcangelo, difendici con tutti i tuoi seguaci nella lotta; sii nostra forza contro la malizia e le insidie del demonio. Che il Signore lo soggioghi! E tu, principe della corte celeste, ricaccia nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni che percorrono il mondo per la perdizione delle anime. Angelo di Dio.
4. O angeli del paradiso, custodite scrittori, tecnici e propagandisti delle tecniche audiovisive e tutti coloro che le usano. Difendeteli dal male, guidateli nella verità, ottenete loro la vera carità. Chiedete al Signore per l'apostolato di queste tecniche le vocazioni necessarie e accompagnatele nella loro delicata missione. Ispirate a tutti di contribuire con l'azione, la preghiera e le offerte all'apostolato della comunicazione sociale. Illuminate, custodite, reggete e governate il mondo delle tecniche audiovisive, perché serva ad alzare il livello della vita presente e a orientare l'umanità verso i beni eterni. Angelo di Dio.
5. O angeli tutti del Signore, voi siete chiamati a fare nobile corte, dare lode e benedire incessantemente l'augusta Trinità, a riparare alle nostre dimenticanze. Siete i veri amatori di Dio e delle anime e continuate il canto: «Gloria a Dio nel cielo altissimo e pace in terra agli uomini di buona volontà». Vi supplichiamo per l'umanità intera perché conosca il vero e solo Dio, il Figlio da lui inviato e la Chiesa colonna di verità. Pregate perché sia santificato il nome di Dio, venga il regno di Gesù Cristo e si compia la sua volontà, come in cielo così in terra. Stendete la vostra protezione sopra i governanti, i lavoratori, i sofferenti; ottenete benedizioni e salvezza a tutti quelli che cercano la verità, la giustizia e la pace. Angelo di Dio. |
Post n°28 pubblicato il 13 Novembre 2012 da gesabel1
Non li senti, ma li ascolti con il cuore ti cambiano la vita senza far rumore sono gli Angeli, luce dentro di noi i motori della nostra grande vita. Se ti chiudi e non li accogli non li avrai se ti apri a loro ti ameranno e li amerai sono gli Angeli, luce dentro di noi i motori della nostra grande vita. Presenze che non ti giudicano Ma che ti amano e ti aiutano Sono gli Angeli dentro di noi. Sono padroni della mente e del tuo cuore angeli pieni di consigli e di bagliore sono gli angeli, luce dentro di noi i motori della nostra grande vita. Sono compagni della vita e dell'amore la risposta ai problemi del tuo cuore sono gli angeli, luce dentro di noi i motori della nostra grande vita. [Livio Cepollina - Torino]
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Post n°27 pubblicato il 06 Ottobre 2011 da gesabel1
Angelo mio, mi rivolgo a Te affinché Tu accresca lo spazio della mia coscienza. e agire di conseguenza. Nella calma, nel silenzio interiore, vorrei sentire la Tua voce . che il male si dissolva per varcare la soglia di un mondo nuovo, fatto di Luce, di Gioia, di Pace. (dal web) dammi la forza di realizzare i propositi di crescita interiore, di collaborazione e di servizio. La mia volontà è pura, potenziala con la tua forza. Aiutami nelle cose quotidiane, in quelle materiali e spirituali. Sviluppa in me le tue doti, che io veda i miei difetti e che possieda compassione e pazienza. Guida i miei pensieri, desideri ed azioni verso ciò che è più giusto per la mia crescita spirituale e dammi la capacità di accettare ciò che non riesco a comprendere. Così sia. (dal web)
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Post n°26 pubblicato il 13 Novembre 2010 da gesabel1
Angelo che sei il mio custode Angelo che sei il mio custode Angelo che sei il mio custode Angelo amico mio Antonella PS: questa è una mia creazione è vietato qualsiasi utilizzo non consentito dall'autore |
Post n°25 pubblicato il 06 Marzo 2010 da gesabel1
...Credevo di sapere il tuo nome, |
Post n°24 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da gesabel1
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Post n°23 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da gesabel1
Un angelo, dopo avere a lungo volato, si fermò su una nuvola per riposare e si mise a guardare la terra, com' è abitudine degli angeli. E come fanno gli angeli, quando guardano dall' alto, si sistemò a testa in giù: una posizione che essi trovano naturale e comodissima, e per di più estremamente panoramica. L'angelo in quel momento era particolarmente lieto, cosa che agli angeli capita molto spesso, e mentre guardava la terra incominciò a cantare. Cantava, a testa in giù, una melodia dolcissima e la sua voce si dipanava nel cielo come un fumo leggero e colorato, formando anelli, spirali e serpentine che si allungavano e si allungavano, mentre la melodia continuava. Ma ad un tratto, forse perché troppo preso dal suo canto, l'angelo perse l'equilibrio e, fffscscsc!, scivolò bruscamente verso il basso. Fu un attimo, meno di un secondo, il tempo di un battito di ciglia, poi l'angelo con un colpo d'ala si riprese: inarcò il corpo verso l'alto, fffscscsc!, e rioccupò il suo posto sulla nuvola. A testa in giù. Ma quando fece per cantare di nuovo, si accorse di non avere più la voce. |
Post n°22 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da gesabel1
Un bambino aveva ricevuto in dono un uccellino dalle piume colorate che cantava in modo meraviglioso. Era un uccellino di gran pregio e, per evitare che volasse via, l'avevano rinchiuso in una gabbia dorata, che ora stava appesa a una finestra. Il bambino era malato, non poteva camminare e passava molte ore davanti a quella finestra, ad ascoltare il canto dell'uccellino e a guardare l'esterno. Vedeva la piazza della città, circondata da palazzi nobili e severi, al centro la statua di un condottiero a cavallo che pareva sempre sul punto di marciare ed era sempre immobile, e poi, di fronte, la cattedrale. La cattedrale era grande e antica, costruita in pietra rosa, che al tramonto s'accendeva come fuoco. Aveva sulla facciata una finestra circolare, un rosone bianco e prezioso; e sopra questo rosone, su una mensola di pietra, c'era l'angelo. Non era un angelo bello, di quelli che lasciano incantati, era piuttosto un angelo curioso e malandato, di pietra grigia e sporca, senz' ali e con un dito mozzo. |
Post n°21 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da gesabel1
In un museo importante, pieno di quadri e di visitatori, c'era una saletta nella quale non entrava quasi mai nessuno. Si trovava alla fine di una lunga galleria, dove erano esposti i ritratti di personaggi famosi: nobili dame, con tanto di pizzi e doppio mento, e cavalieri chiusi nelle armature fino ai baffi. Ma di ammirare questi personaggi avevano voglia in pochi. In generale i visitatori davano un' occhiata a quelle facce severe, storcevano il naso e scappavano via. Quasi nessuno s'affacciava alla saletta in fondo alla galleria e quelli che ci arrivavano, dopo aver visitato tutto il museo, o avevano i piedi gonfi per la stanchezza o avevano la pancia vuota. Così mettevano appena la testa dentro, dicevano in fretta e furia «Belli, belli», e se ne andavano. E i quadri di questa piccola sala, che stavano appesi lì da anni e anni, si annoiavano da morire. Tra questi ce n'era uno che rappresentava una Madonna con un Gesù Bambino addormentato sulle ginocchia e un angioletto accanto che lo guardava. La Madonna era giovane e bella e l'angioletto era biondo, roseo e paziente. Appoggiava il braccio destro sulle ginocchia della Madonna, il fianco contro la sua gamba e guardava il bambino addormentato. Ma ogni tanto, forse perché lo guardava da molto tempo, si lasciava sfuggire uno sbadiglio. Ora, una volta capitò un fatto eccezionale: nella galleria dei ritratti arrivarono un uomo, una donna e un bambino. L'uomo e la donna erano i genitori del bambino ed erano venuti apposta in quel museo per ammirare i quadri della galleria, perché conoscevano di quei personaggi «vita, morte e miracoli», come si è soliti dire, e ne volevano vedere anche l'aspetto. Il bambino si chiamava Ubaldo, come uno di quei signori in armatura: era biondo, roseo e per niente paziente; anzi, era il bambino più irrequieto e prepotente che si possa immaginare. I suoi genitori erano due illustri studiosi e stavano tutto il giorno con la testa sopra i libri; per di più erano miopi come talpe e Ubaldo era costretto a urlare, fare capricci e combinare guai in continuazione, perché loro si accorgessero di lui. Anche quel giorno, il professore e la professoressa Polidoro Caldara Vecellio Papes Mosena (gli studiosi importanti hanno sempre molti cognomi), arrivati nella galleria dei personaggi famosi, dopo aver raccomandato al figlio «Ubaldo, fai il bravo», incollarono il naso al primo quadro e si dimenticarono completamente di lui. E Ubaldo, come sempre, fu libero di scorrazzare a suo piacimento. Ispezionò un paio di ritratti, fece le boccacce a una dama ingioiellata e a un omaccione vestito da guerriero, che non lo degnarono di uno sguardo, si ripulì con cura il naso con il dito, sbadigliò rumorosamente, strillò un paio di parolacce "Ubaldo, fai il bravo!" disse sua madre; e poi, non sapendo che cos'altro fare, passò nella saletta in fondo alla galleria. Anche qui quadri, solo quadri! E il povero Ubaldo, disperato, si mise sulle braccia, a testa in giù, e cominciò ad andare avanti e indietro, indietro e avanti per la stanza. Tanto per fare qualcosa. Aveva appena incominciato, che senti qualcuno ridere. Si fermò di colpo, si rimise a testa in su, si guardò attorno e non vide nessuno. Riprovò, di nuovo a testa in giù, di nuovo la risata. Allora corse nella galleria: nessuno. Solo i suoi genitori con il naso incollato a un altro quadro. Ritornò nella saletta e fece un' altra prova. La risatina si ripeté. Era una risata piccola piccola, come un campanello, la voce di un bambino. Ubaldo si raddrizzò. - Dove sei? - chiese. - Sono qui. La voce veniva dall' angolo meno illuminato. Ubaldo si avvicinò e vide il piccolo angelo del quadro che rideva. - Perché ridi? - Non ho mai visto nessuno camminare così. - Vuoi che lo rifaccia? Il piccolo angelo fece di sì con la testa e Ubaldo ripeté l'esibizione. L'angelo rise di nuovo. - Dev'essere divertente, - disse. - Mi piacerebbe provare.- A me piacerebbe provare le tue ali, - disse Ubaldo. - Perché non facciamo scambio- Tu qui e io là? Il piccolo angelo era dubbioso: da quando l'avevano messo in quella posizione non si era mai mosso. Nemmeno con un dito. Poteva veramente? - Dài, - lo esortò Ubaldo, - solo cinque minuti. lo mi metto le tue ali e tu i miei vestiti. Non se ne accorge nessuno. In fondo, che male c'era? Solo cinque minuti, aveva detto il bambino; e l'angioletto si decise. Sollevò con delicatezza il braccio, spostò piano piano il fianco, si girò (non guardò il Bambino addormentato né la Madonna), fece un piccolo volo e fu a terra. Accanto a Ubaldo. Incredibile! I due bambini erano identici: stessi capelli biondi, stessi occhi, stesso colorito; eppure profondamente diversi. - Sbrigati, dammi le ali! - ordinò Ubaldo. - Ma prima devi toglierti i vestiti. - I vestiti? Mica sono scemo! - Con i vestiti sei troppo pesante, non puoi volare. Ubaldo a malincuore si spogliò, mentre il piccolo angelo, che non riusciva a toccare il pavimento perché era troppo leggero, indossò i vestiti di Ubaldo e per la prima volta in vita sua mise i piedi a terra. - Dammi le ali, adesso! L'angelo si tolse le ali, gliele fece indossare e gli mostrò come doveva usarle. - Però devi andare là: loro non possono rimanere soli. - Là dentro? Non sono mica scemo! Oh, che bello, volo! Voolooo!! Pistaa!! E Ubaldo cominciò a svolazzare per tutta la sala, qua e là, sbattendo contro i quadri e le pareti. - Devi entrare là dentro, solo cinque minuti, - ripeté l'angioletto con gentilezza. - L'hai promesso. Ma Ubaldo non sentiva discorsi. - Volo! Evviva, pistaaa!! Su, giù, in tondo, in modo sempre più frenetico. L'angelo gli ripeté la richiesta, ma quando s'accorse che Ubaldo non lo ascoltava nemmeno, alzò un dito, roseo e affusolato, e glielo puntò contro. All'istante, Ubaldo si ritrovò dentro il quadro: il braccio destro sulle ginocchia della Madonna, il fianco contro la sua gamba, a guardare il Bambino addormentato. Come dipinto. - Le promesse si mantengono, - disse il piccolo angelo e si mise a testa in giù, cercando di camminare sulle braccia. Una prima volta e ricadde, una seconda, e finalmente alla terza ci riuscì. - Evviva, cammino! Pistaaa! Mentre andava avanti e indietro per la stanza, arrivarono i genitori di Ubaldo, che avevano finito di visitare la galleria dei ritratti. Videro l'angioletto e lo scambiarono per il figlio. - Sei stato bravo, Ubaldo? Ti sei divertito? Andiamo, che si è fatto tardi! Il piccolo angelo, ubbidiente com'era, si rialzò subito e, non osando contraddirli, li seguì. Da quel giorno visse con loro. Distratti e per di più miopi, il professore e la professoressa Polidoro Caldara Vecellio Papes Mosena non s'accorsero per niente dello scambio. Una volta sola, quando qualcuno per complimentarsi della bontà del loro bambino, disse: «Ma è un vero angelo! », si guardarono un po' preoccupati e l'uno disse all' altra - Trovi anche tu che Ubaldo sia cambiato? - Mah, non saprei. Comunque è sempre stato un angelo di bambino. E tutto finì lì. Nemmeno i visitatori del museo, né gli studiosi che ogni tanto esaminavano il dipinto notarono qualche cambiamento. Ecco la Madonna, ecco il Bambino, ecco l'angioletto biondo, roseo e paziente, che guardava il Bambino addormentato. Nessuno s'accorse mai che, appena voltavano le spalle, l'angioletto si girava e faceva loro le boccacce. |
Post n°20 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da gesabel1
C'erano tre isole allineate sul mare e attorno, per miglia e miglia, solo acqua. Una era ricoperta di boschi, l'altra era scura di lava, la terza era bianca di schiuma. Dall' alto, la prima sembrava una foglia caduta sull' acqua, la seconda un pesce squamoso; la terza non si vedeva, perché era appena uno scoglio. Nell'isola verde c'erano campi e case, nell'isola scura un villaggio di pescatori; nella terza c'era solo un faro. S'accendeva alle luci del tramonto, ed era la prima stella della notte, oppure quando il mare si copriva di nuvole o di nebbia, ed era l'occhio luminoso che scrutava il pericolo. I marinai che passavano allargo lo vedevano e se ne sentivano consolati. Tutti sapevano del faro e del vecchio guardiano che lo custodiva. |
Post n°19 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da gesabel1
Un angelo custodiva la porta di un giardino; era un angelo guardiano, un piccolo angelo dai capelli scomposti come spruzzi di schiuma, perché il vento che soffiava dai monti non gli dava tregua. Era li da tanto tempo che non ne aveva memoria, da quando il giardino arrivava fino alla pianura ed era pieno di piante e di fontane, e all'interno aveva un palazzo di cento stanze e oltre, così grande da sembrare un paese, così bello da far pensare al palazzo di un imperatore. |
Post n°18 pubblicato il 30 Giugno 2009 da gesabel1
Noi preghiamo per la protezione del cielo. Angeli dolci intorno a noi Sul mio capo, sento musica nell'aria. Qualche volta Michele, il primo angelo: Tutti gli angeli di Dio Se hai la buona sorte Gli angeli Perfetta sottomissione, gioia perfetta! Gli angeli (Tratto da PPS realizzata da Macc Dany) |
Post n°16 pubblicato il 10 Aprile 2009 da gesabel1
Oggi non ho parole, ma apro le mie mani, offro il mio cuore, la mia preghiera, per tutte le persone colpite dal terremoto, per tutte quelle persone che hanno perso non solo la propria casa, ma anche i propri cari, soprattutto per chi ha perso un figlio, un bambino.... una preghiera invito a farla anche da tutti quelli che passeranno di qui... Grazie |
Post n°15 pubblicato il 25 Marzo 2009 da gesabel1
Assistimi, Santo Angelo custode, soccorso nelle mie necessità, conforto nelle mie sventure, luce nelle mie tenebre, protettore nei pericoli, ispiratore di buoni pensieri, intercessore presso Dio, scudo che respingi il maligno nemico, compagno fedele, amico sicurissimo, prudente consigliere, modello di obbedienza, specchio di umiltà e di purezza. Assisteteci, Angeli che ci custodite, Angeli delle nostre famiglie, angeli dei nostri bambini, Angeli delle nostre parrocchie, Angelo della nostra città, Angelo del nostro paese, Angeli della Chiesa, Angeli dell'universo.
(tratto dal libro Pregate pregate ed Shalom) |
Post n°14 pubblicato il 13 Marzo 2009 da gesabel1
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Post n°13 pubblicato il 10 Marzo 2009 da gesabel1
Non chiedetemi cosa come o quando perchè ancora non lo so, devono ancora decidere i medici. Per il piccolo Gabriele non è ancora finito il suo dolore la sua sofferenza e la sofferenza di chi gli sta accanto
Don't ask me how or what because when you do not already know, have yet to decide on the doctors. For the little Gabriel is not yet finished his pain and his suffering the suffering of those who are near |
Post n°12 pubblicato il 27 Febbraio 2009 da gesabel1
Vi ringrazio molto delle preghiere che innalzate al Padre celeste per mio figlio. Mi devo scusare ma vi voglio ancora affidare di più mio figlio perchè giovedì verrà ricoverato in ospedale e sottoposto ad un esame invasivo per decidere cosa fare per la sua salute. Spero tanto che il piccolo sia tranquillo e che possano vedere e decidere per il suo bene, perchè possano intervenire in modo che lui possa tornare un bimbo come gli altri. Ringraziandovi anticipatamente dell'amore che avete per mio figlio, vi abbraccio a uno a uno. Mamma Antonella Thank you a lot of prayers that raised to the Heavenly Father for my child. I have to excuse me but you still want to entrust my child more because Thursday will be hospitalized and undergo an invasive test to decide what to do for your health. I hope that both the small and quiet and that they can see and decide for his own good, why can intervene so that he can return a child like any other. Thanking you in advance that you love for my son, I embrace you one by one. Mother Antonella |
Post n°11 pubblicato il 24 Febbraio 2009 da gesabel1
Forma della corona angelica Per la recita si usa la speciale "corona angelica". - Sul grano azzurro si recitano ciascuna delle nove invocazioni: - Sui tre grani argentati si recitano: Sui quattro grani che collegano la crociera della Corona alla medaglietta di San Michele Arcangelo si recita: 1 Padre nostro 1 Padre nostro 1 Padre nostro 1 Padre nostro Questo pio esercizio fu rivelato dall'arcangelo Michele stesso alla serva di Dio Antonia de Astonac in Portogallo. Il Principe degli angeli, apparendo alla serva di Dio, disse che voleva essere venerato con nove invocazioni in ricordo dei nove degli angeli. Ogni invocazione doveva comprendere il ricordo di un coro angelico e la recita di un Padre nostro e tre Ave Maria. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre San Michele arcangelo, difendici nella lotta per essere salvati nell'estremo giudizio. PRIMA INVOCAZIONE Per intecessione di san Michele arcangelo e del coro celeste dei serafini, il Signore ci renda degni della fiamma di perfetta carità Padre nostro SECONDA INVOCAZIONE Per intercessione di san Michele arcangelo e del coro celeste dei cherubini, il Signore voglia darci la grazia di abbandonare la via del peccato e correre in quella cristiana perfezione. Padre nostro TERZA INVOCAZIONE Per intercessione di san Michele arcangelo e del sacro coro dei troni, il Signore infonda nei nostri cuori lo spirito di vera e sincera umiltà. Padre nostro QUARTA INVOCAZIONE Per intercessione di san Michele arcangelo e del coro celeste delle dominazioni, il Signore ci dia la grazia di dominare i nostri sensi e correggere le nostre corrette passioni. Padre nostro QUINTA INVOCAZIONE Per intercessione di san Michele arcangelo e del coro celeste delle potestà, il Signore si degni di proteggere le anime nostre dalle insidie del demonio. Padre nostro SESTA INVOCAZIONE Per intercessione di san Michele arcangelo e del coro delle ammirabilei virtù celesti, il Signore non permetta che cadiamo nelle tentazioni, ma ci liberi dal male. Padre nostro SETTIMA INVOCAZIONE Per intercessione di san Michele arcangelo e del coro celeste dei principati, Dio riempia le nostre anime dello spirito di vera e sincera obbedienza Padre nostro OTTAVA INVOCAZIONE Per intercessione di san Michele arcangelo e del coro celeste degli arcangeli, il Signore ci conceda perseveranza nella fede e nelle opere buone. Padre nostro NONA INVOCAZIONE Per intercessione di san Michele arcangelo e del coro celeste di tutti gli angeli, il Signore ci conceda di essere da essi custodi nella vita presente e poiintrodotti nella gloria dei Cieli. Padre nostro 1 Padre nostro 1 Padre nostro 1 Padre nostro 1 Padre nostro Prega per noi, arcangelo san Michele, Gesù Cristo Signore nostro. Preghiamo: INVOCAZIONI AI NOVI CORI DEGLI ANGELI Angeli santi, vegliate su di noi, dovunque e sempre. LITANIE IN ONORE DI SAN MICHELE ARCANGELO Signore Pietà Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo Santi angeli e arcangeli Preghiamo: |
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