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In un ritratto quel che contano sono gli occhi...
Post n°7566 pubblicato il 11 Febbraio 2020 da giulia_770.it
Dal 3 ottobre 2019 al 1 marzo 2020, la Fondazione Accorsi-Ometto, nel cuore della città di Torino, rende omaggio a Vittorio Corcos (1859-1933), pittore livornese.. Sublime ed instancabile ritrattista, interprete dei costumi della raffinata società europea fin de siècle, la cui “bellezza” fu travolta dalla tragedia della Prima guerra mondiale, nella quale Corcos perse il suo unico figlio maschio.Il percorso espositivo, curato da Carlo Sisi, si scandisce come un raffinato romanzo suddiviso in 6 capitoli. Tutto comincia con gli “Sguardi” della sezione omonima, dedicata ai numerosi ritratti femminili che portarono il corrispondente del Times, De Blowitz, ad assegnare a Corcos l’appellativo di “peintre des jolies femmes”. Appena entrati nell’elegante e luminosa prima sala della Fondazione torinese, si rimane incantati di fronte agli occhi della giovane Paolina: fanciullina dagli occhi mesti e intensamente neri, dall’incantevole bocca, e dalle guance tendenti ad arrossire per pudore.Seguono numerosi ritratti di dame e contesse descritte con una precisione ed accuratezza fotografica intesa ad indagare l’animo femminile e la posizione della donna nella società di fine Ottocento e di inizio Novecento. |
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