Giacomattanze
Diario di borgo (tipo quando scopri che i capperi non crescono in mare)
Quel giorno delle formiche m’ero svegliato che stavo sognando di prendere due fave con un piccione rabdomante. Trillò la sveglia, poi il cellulare, poi il microonde. Poi trillò Trilly, che tutte le mattine fa lo squillo a Peter Pan-nà a piglià er cornetto. Risposi a un trillo a caso, quello del microonde: faceva le otto e trenta, puntuali ma molto calde. |
Post n°33 pubblicato il 03 Luglio 2014 da KurdyM
Cioè, roba dei tempi in cui davvero i capperi crescevano in mare. Alla marinara. Su una marinara. Per cui – per abbinamento - il mare era di birra: ma, essendo doppio malto, era sempre agitato. Brutta cosa, il mal di malto: là con un pacchetto di travelgum ci fai poco. E le caravelgum te le danno solo se sei Colombo e hai aperto la strada allo sterminio dei Maya. Anche se la storia è controversa e pare che lì ci sia ancora un emissario dell’Onu per dimostrare che avessero armi chimiche (e comunque hanno cominciato loro con l’attacco a Perlin-Harbor, no?). Ma frattanto, si diceva: Cappero, Alice e Oliva da secoli vivevano in mare, in questo idilliaco ménage à trois. Freschi, felici e spensierati; con le infradito e i calzoni corti. Su Youporn ancora li trovi sotto la voce Triangolo dei Bermuda. Poi, un giorno, la tragedia. Oliva, alla ricerca disperata di una “i” per completare il suo ego narciso, lasciò il gruppo e s’accoppiò con Braccio di Fierro, nipote di Aurelio, che non cantava in napoletano ma comunque mangiava spinaci della Terra dei Fuochi. Quanto a forza non cambiava niente, ma scoreggiava napalm. Olive e spinaci non sono mai andati d’accordo, e lo dice sempre anche Paolo Fox nell’oroscopo del primo dell’anno, quando parla di Mercurio che esce da Venere senza chiudere la porta (cosicché entra Giove arrapato e si prende una rivincita vecchia millenni). Tornando ai due rimasti, comunque, Cappero e Alice. Il triangolo s’era sfaldato, era diventato un biangolo. Giacché è una figura geometrica che non esiste, tirarono giù un massetto di cartongesso e lo trasformarono in bilocale: angolo notte, angolo bagno, angolo cottura. Angolo rottura. Ruppero, infatti. Chi la voleva cotta, chi si mangiava crudo. Separati prima in casa, poi in casseruola: Cappero firmò la consensuale e un mantenimento di seicento euro al mese e nuotò verso terra alla ricerca di Oliva. La trovò in un happy hour sulla rotonda del lido Bagnacauda: lei lo fissò e disse: sono lesbica. Ok, rispose lui, nemmeno io ho mai votato Renzi. Corse a Casablanca a togliersi il pistillo e tornò a forma di ostrica apparentemente del Pacifico, ma in realtà molto ostile. Ma la sua amata ormai non c’era più: aveva scoperto di non poter vivere senza Alice e si era rituffata in mare. Sul tavolo del buffet, senza Oliva, il Martini era depresso: abbacchiato, abbandonato, abbondante in un finissimo bicchiere di cristallo di Boemia. Cappero – che ora si faceva chiamare col vezzeggiativo di Mariucciarrivataperamoredagliabissimachissàchenoncitorni, diminutivo del più complicato Mariù – si avvicinò per consolarlo, ma poi asciugandogli una lacrima sul vetro urlò contrariato: “Truffatore: se c’è la goccia, è gin!”. “Non è questo il punto”, rispose calmo il Martini. E gli spostò la mano più in basso. Cappero non capì, e per mezz’ora palpò il gambo gelido del bicchiere. “Fanculo”, si disse alla fine, “punto o non punto, questo arriva dritto dal Dry Pride”. E per la disperazione si gettò dagli strapiombi di Atrani, s’impigliò in un cespo di ginestre e restò lì per l’eternità, moltiplicandosi grazie a un moncone di pistillo risparmiato da un chirurgo obiettore di conoscenza: non osi l’uomo dividere ciò che Dio ingrinzisce. Poi, al solito, si sa: alla fine vissero comunque tutti facili e contanti, come ogni centesimo sporco guadagnato dalle marchette a buon prezzo. Fatto sta che - malore amaro della morale nel molare - resta quel detto che per un punto il Martini perse la Cappera. |
Lo apprendo ora, che non ci sei più. Da una mail di servizio. Trattato male fino all'ultimo, relegato a pura informazione come un cambio orario della sala mensa o la richiesta del piano ferie. La logica del profitto, ah sì. Quella che non ti ha consentito di trascorrere il tuo ultimo anno di vita tra le persone che forse, dopo tua moglie e i tuoi figli, amavi di più. Siano davvero maledetti |
Post n°31 pubblicato il 13 Giugno 2013 da KurdyM
Succedeva che ogni tanto mi addormentassi, ma era roba di secondi. Nel sonno, repentino, arrivava subito un disagio strano, tipo quell’essere trattenuti per la manica l’attimo prima di cadere nella rupe, e allora sbam, di nuovo occhi apertissimi. |
Post n°29 pubblicato il 20 Novembre 2012 da KurdyM
NORMOGENIA (Ernesto Giacomino)
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Inviato da: makavelika
il 10/08/2016 alle 11:09
Inviato da: KurdyM
il 12/07/2013 alle 01:36
Inviato da: Stefania
il 08/07/2013 alle 11:47
Inviato da: lelizabeth
il 06/05/2010 alle 14:51
Inviato da: lelizabeth
il 05/05/2010 alle 11:41