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BACK TO BLACK
He left no time to regret, kept his dick wet, same old safe bet. Me and my head high, and my tears dry, get on without my guy, you went back to what you knew, so far removed from all that we went through, and I tread a troubled track, my odds are stacked, I'll go back to back. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her and I go back to...I go back to us, I love you much; it's not enough, you love blow and I love puff, and life is a pipe, and I'me a tiny penny rolling up the walls inside. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her, and I go back to...
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S'I' FOSSE FOCO (SONETTO DI CECCO ANGIOLIERI)
SMILE: THE LIFE IS SO GOOD!
LOVE HER AGAIN (DAL CD "ALONE" DI G.M.)
THE SECRET (BY GIOV@NNI)
« ORIZZONTI SOSPESI | LONTANO DA ME » |
Non trovo in questa giornata di vento e di pioggia, quasi l’inverno volesse ricordare che ancora c’è, parole che possano descrivere uno stato d’animo che come un quadro di Van Gogh ha mille colori violenti e spiccati. Non percepisco nel vento che mi rivolta l’ombrello e mi spezza il respiro, nella pioggia che sferza la terra e mi punge la pelle, un qualche cosa che abbia sapore di nuovo, ma di antico, che riaffiora da ogni vicolo per cui passo, tra le scalcinate mura di una torre che si eleva tra vecchie case e antichi palazzi, negli occhi dei bimbi che corrono appresso ai genitori facendo di ogni pozzanghera un gioco, nelle guglie fatiscenti del Duomo vicino che richiamano gocce d’argento al risuonar delle campane, e, fuori da tutto ciò, un gioco d’ombre fatto di gatti che cercan riparo negli angoli di portici scuri. Improvviso il silenzio scende tra le nuvole dei miei pensieri, lucertola apparsa credendo fosse primavera poi subito celata agli occhi in una griglia affacciata sul pavimento: mi hai strappato un sorriso, con il guizzo della tua coda. Mi sono soffermato lì, in quella strada stretta che poche volte ho fatto, e senza timore sono entrato dove da tanto tempo non ero mai stato. Volti di cera composti da dietro porte chiuse che fremono al vento. Occhi rossi che nascondono lacrime subito inghiottite quasi a vergognarsene, sussulti lievi che squassano dentro, impercettibili fuori se a parlare è il vento, poi guardare e non sentire nel petto nulla, tranne un senso di vuoto che mi tiene sospeso. Immobile, appeso il mio muto pensiero, gente che aspetta chi poi chiuderà quella porta ancora aperta per lasciare spazio a qualcun altro nel gioco infinito della vita che rotola piano nella strada in salita, e piccola in fondo e stretta, l’uscita. Strano, mi chiedo da dentro, alla ricerca di un filo di tristezza che manca ma penso di dover cercare, non sento quello che negli sguardi di tanti senza fatica potrei trovare, ma tutto m’appare come se nulla mi potesse sfiorare, come se oggi fosse un giorno qualunque, e non m’importasse di nulla. Vorrei poter abbracciare, vorrei poter parlare di quello che sento nel cuore, vorrei che questo grigio divenisse più giallo del sole, vorrei, vorrei… Vorrei non aver veduto per un attimo affacciato l’angelo nero accanto a una maschera di formaldeide, sorridere e farsi beffe della mia indifferenza, vorrei che ieri fosse ancora ieri e poi per sempre ieri perché troppo veloce oggi è arrivato. Vorrei che quello che già sapevo non fosse stato così vicino, vorrei chiudere la porta del pensiero e lasciarla avvolta nel filo spinato, così come le tele sospese dei ragni negli angoli e nelle crepe delle pareti del cuore. E lì, di fronte a me stesso, lì davanti a tutti, cercare di capire quello che riflesso nei loro occhi è quanto di me hanno rubato coi loro saluti, le loro strette di mano, il viso accanto al mio in un abbraccio che mi è difficile intendere perché non mi appartiene e lo sento falso e distante. Circostanze, semplicemente ritagli d’un giornale scritto fitto e mai letto, lasciato sopra una seggiola vuota e traballante come le stelle quando passan le nuvole, scompaiono nel loro sorridere al cielo, per poi di nuovo apparire, così come il vento che soffia e mi vuole ferire, ma io davvero faccio finta di niente, e no, il suo gelido fiato adesso, non lo voglio sentire.
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Chissà perchè certe donne e certi uomini non cambiano mai! Com'è squallida l'umanità, e io ne faccio parte!
RONDINI (DAL CD "TIME OFF" DI G.M.)
Volano, come rondini volano
poi nel cielo scompaiono
i miei sogni così.
Tornano come rondini tornano
anche se non vorrei...
I miei sogni così.
Chi non ama ricordi non ha...
sempre solo restare dovrà...
Una vita vissuta così...
non vorrei...non vorrei.
Meglio ridere e piangere se...
se l’amore ora viene ora va...
fa soffrire, ma è meglio così:
solo non sarai...no mai!
I ricordi verranno da te
come gocce di pioggia...
cadranno giù...
dai tuoi occhi dal cuore e poi tu,
sognerai... Di tornar tra le braccia di chi... se ne andò..
senza dirti nemmeno perché...
Sognerai... Di fermare quel bacio... così,
che hai rubato alle labbra di chi...mai t’amò... mai t’amò.
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Alcuni si ricordano dell'educazione
solo quando la pretendono dagli altri
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Non parlate della vostra felicità a chi è meno felice di voi.
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TURBOLENZE D'ONDE
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POLVERE DI STELLE SULLE MANI
Io sono più importante dei miei problemi.
COME SPIGHE DI GRANO
Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole
Così ho lasciato questo quadro nella mia mente, proprio come i volti che hai raccontato tu
Un grande abbraccio, caro Gio**!!!! Buona serata :-)