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BACK TO BLACK
He left no time to regret, kept his dick wet, same old safe bet. Me and my head high, and my tears dry, get on without my guy, you went back to what you knew, so far removed from all that we went through, and I tread a troubled track, my odds are stacked, I'll go back to back. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her and I go back to...I go back to us, I love you much; it's not enough, you love blow and I love puff, and life is a pipe, and I'me a tiny penny rolling up the walls inside. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her, and I go back to...
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S'I' FOSSE FOCO (SONETTO DI CECCO ANGIOLIERI)
SMILE: THE LIFE IS SO GOOD!
LOVE HER AGAIN (DAL CD "ALONE" DI G.M.)
THE SECRET (BY GIOV@NNI)
Messaggi di Giugno 2015
Rimaneva sospeso, quel minuscolo insetto, ad un filo sottile, ma forte al soffiare del vento. Nemmeno un colpo di frusta di un ramo caduto, è riuscito a spezzare quella piccola lama d'argento, fissata tra due spicchi di luna. Da una parte e dall'altra, un cielo più azzurro, sotto le foglie di un pino dagli aghi appuntiti, la mia anima appesa, sull'altalena del tempo, si dondola piano. Nel silenzio la osservo e aspetto che il filo d'argento s'inarchi a formare un disegno, magari a forma di cuore, nel giorno che muore. -- Giov@nni (By Xperia) |
Le immagini erano come corrose dal tempo, e non si riusciva a comprendere cosa ci fosse dipinto. Colori che non saprei definire, adesso che a ben guardare un raggio di sole ha illuminato la stanza. Forse uno schizzo d'un paesaggio di fantasia, con sullo sfondo il colore sfumato della nostalgia. Macchie nere, uccellini in volo, rondini che cercano il nido lasciato un giorno per raggiungere le rive più calde d'un paese lontano. Mi fermo un istante di fronte a un puntino piccino. Mi colpisce la forma di cuore così m'avvicino alla tela sbiadita, il naso che sbatte sulla cornice, un po' di dolore, poi passa. Mi accorgo che nel mio petto non batte, mi accorgo che quello che vedo dipinto di rosso invece ha lo stesso mio ritmo e mi invita a seguirne il pulsare. Poi di colpo tutto scompare inghiottito da un gorgo dalle pareti di fumo. Nella stanza solo un raggio di sole e la polvere che tutto intorno, contorna la luce dividendosi in mille granelli di un bianco più bianco dell'astro dorato, quando l'alba piano precede il suo arrivo. E mi accorgo che negli occhi ho impresso quanto mancava a quel quadro indistinto. Non riesco a mandarlo lontano da me, la mano a volte sembra afferrarlo, ma poi capisco che è inutile distruggere quello che mi appartiene: il ricordo che affiora poi scompare come volesse farmi sapere che tutto non avviene per caso ma io non sono proprio d'accordo, chiudo gli occhi e mi faccio da parte. Domani ripasserò un altro pezzo di me, un altro quadro indistinto, domani forse capirò... Domani però! ..... Giov@nni (By Sony)
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Mi ha colpito la tua strana apatia, mi ha colpito il tuo essere stanco, come lame le spine nel fianco, e nel petto la voglia di urlare. Mi ha colpito la tua voglia di dare il rispetto per chi non ha voce, per quel poco che conta ora tace, ma nel cuore sempre ti resta la voglia di amare. Mi han colpito i tuoi occhi di luna, la tristezza la si legge di sotto le lenti da sole, e traspare come fosse di sale. Se potessi, e ne fossi capace, ti darei un pezzetto di me, per vedere spuntar sul tuo viso, sia pure per poco, l'accenno di un lieve sorriso. Se mi abbracci e mi stringi più forte, il tuo seno al mio petto vicino, sento piano il tuo cuore che batte piccino, come passero quando nel nido sente il ramo che si vuole spezzare, quando nel vento comincia a vibrare. Mi ha colpito il tuo bianco silenzio, perchè nulla è importante da dire, tranne il fatto di dovermene andare e, piano, così, senza voler disturbare chi, come me, vorrebbe restare a mirare quel cielo più azzurro che mai. Le sue nuvole bianche che fuggono via, come la sabbia, piano, racchiusa nel tuo palmo di mano quasi clessidra di pelle chiara, come luna nelle sere di giugno. E mi hai sussurrato, guardandomi in viso, sì, lo dicevi con una ruga scavata nel volto: " lo sai che sei come sole per me, quando mi guardi e sorridi!". E ti ho risposto, ricordo; nel mentre una lacrima in viso, nascosta là sotto le ciglia, scendeva piano a rigarmi la guancia. E, sì, ti ho risposto con voce tremante: "Ti prego, domani dirai ciò che vorrai, ma adesso tra il vento di giugno, nel lento imbrunire, più niente vorrei sentire!". Solo, un attimo, nella tua mente leggevo questo pensiero: "Vorrei scomparire e perdermi nei tuoi occhi di cielo". Domani, chissà, sarai ancora qui, domani forse non sarà domani. Ma saprò che ci sei, anche se è solo un'immagine quella che rimane viva di te nei miei sogni più belli. Il motore si accende, dietro la curva poi tutto scompare, rumore di fronde, profumo di gelsomini. Nella mente che pulsa, nell'anima dentro, tra il rumore del mondo, la notte è più nera e nel vento soltanto un sospiro mi porta il ricordo di te. Il cuore è rimasto a guardare, là, in fondo alle pietre che ho gettate nel mare. ---------- Giov@nni (By Xperia)
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Scivolano antiche note sopra le ali del vento che danza tra gli abeti, sul crinale dei poggi. Nella capanna presso la riva, ignaro mi mordo le labbra. Le pieghe il silenzio mi fruga nascoste nel cuore, e mai non trovo in esso un errore, e mai si manifesta stupore. A notte fonda venne la tristezza a rubarlo. Sciolgo le nere trecce del velo della mente come l’ala del corvo e sento che brucia negli occhi la luce del cielo. Occhi negli occhi, io ne taglierò una fetta per farmi un cappello. Come fiore dischiuso tra le rocce, l’arcobaleno dopo l’acquazzone, eppure i miei occhi restano chiusi e smarriti. L’onda del mare si perde sulla riva e come mille papaveri nel grano, il luccicare di ogni cresta colore rosso, poi giallo come oro, quasi in ogni onda una sirena, di lontano, vedessi inginocchiata piangere un amore perduto. Ancora un poco, e, giugno che sta finendo, alleva le rose alle porte del sogno che adagerà il desiderio di tenerezza sulle labbra d’una donna che passa e sorride. Vorrei nella notte guardarmi negli occhi, specchio fatto di azzurro, e voce senza voce scoprire, con la mia ombra che tace il desiderio che danza nel cuore. Malinconiche note di antiche ballate d’amore, il vento disperde tra i campi di grano maturo, in una macchia d’arcano silenzio, Avvolto nella notte, chiaro senza sonno, sento il mio cuore fremere come corpo di fiamma. Vieni pensiero che arrivi, a cercar quadrifogli, a correr nel vento sulla riva dell’onda. A inseguire un gabbiano col nido nascosto tra uno scoglio. La brezza mi passa una mano distratta tra i capelli, mi sfiora le palpebre e poi sbadiglia; io la accompagno e insieme ci appisoliamo un istante infinito. Cieca una civetta piange nella notte; due galli cantano e non spunta il sole. L’anima mia balla ma il liuto tace perché so che domani di certo, andrò lontano a piangere sui petali azzurri di un tenero amore nato a luna nuova. Sì, perché ho visto un ramo di pesco baciare la terra e una rondine trafiggersi il cuore vedendo il suo nido ancora vuoto d’amore. Ho udito la notte il canto di un cigno invocare la gioia ansante, appannata da un alito di vento. Lanterna accesa lontano, su in cielo. E carezzerò le guance rosate di un bimbo, e bacerò le lacrime sul suo viso, come quel vecchio chino col volto di sasso che mi passa accanto, gli anni fuggiti tra pallide rughe. Fioriranno all’alba le rose sui rami che parevano morti, e magari distratto un cuore parlerà d’amore, ma sarà ormai troppo tardi. Vorrei, sì vorrei soffrire in sogno, ma la luce mi abbaglia, vorrei stordire il cuore a volte, ma una voce mi chiama. Il capo chino, la bocca socchiusa, tra le labbra lo stelo d’un fiore e un canto leggero che mi sale… dal cuore.
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Avevo il cuore leggero e libero come l'aria, quell'aria che mi manca a volte quando non vedo il cielo da sotto le nubi. Avevo il cuore che volava come in quei caldi pomeriggi d'estate di tanti anni fa a sbriciolare il pane alle formiche. Con il rumore del mare dentro a una conchiglia e a rincorrere con lo sguardo voli di aerei e di rondini, per cercare di capire dove si nascondono gli angeli. Forse ogni nuvola bianca che passa ne nasconde uno, forse ogni battito d’ali indistinto è un angelo che mi sorride, o forse ogni pulsare del mio sentimento ne nasconde uno qui dentro piccino piccino. Ma dove si nascondono poi, se la nuvola si scioglie? Dove cadono le loro lacrime quando nel cielo sereno rimane una scia di luce? Mi metto in un angolo e sorrido, là dove volano le ali bianche il mio occhio segue, fino a dietro l’orizzonte, un volo di gabbiani sopra il mare e poi nulla perché il confine è stato varcato; azzurro su azzurro nell’abbagliante contrasto del rosso acceso che mi ferisce lo sguardo. E mi abbandono al fruscio dell’onda, senza pensare troppo al domani ancora troppo lontano eppure così vicino da essere già ieri. E so che mi sei accanto con le tue ali adesso che mi assopisco e mi sdraio presso la riva, con l’onda che mi accarezza le piante dei piedi. Lo so che mi pensi quando non ti penso, so che mi cerchi quando non mi ricordo di te! Ma in fondo lo sai che ti cerco, e che ogni tanto mi sveglio dal mio non senso e dalle mie idee senza troppa convinzione di fatto. Perché poi dovresti esistere, per me, per chi, e dove ti devo venire a cercare quando il mondo sembra bruciare? Dove sei quando ho bisogno di volare? E perché nei sogni a volte non hai le ali, e le vedo posate al tuo fianco mentre guardi nel cielo, quasi ti pesassero o ti facessero male le piume? Però, a ben pensarci, non ti posso dar torto, perché, in fondo, con me c’è sempre tanto da fare e a volte non riesci veloce a cambiar direzione: come il mio umore quando piove, cambia di colpo e divento un po’ cupo. Ma non ho scelto io di essere tale, altrimenti cambierei nome e magari paese, ma lo so che mi seguiresti lo stesso, tanto cosa ti costa? Tante parole, solo che il mare a volte mi forvia i pensieri e a me si unisce per prenderti in giro, ridendo con l’onde che si frangono a riva. Io, sì io… lo so che mi pensi, lo so! Solo magari se faccio finta di niente lascia cadere dal cielo una piuma delle tue ali per farmi capire che davvero… mi pensi!
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INFO
L'IGNORANZA E' MENO ODIOSA DELLA PRESUNZIONE
NON FARE DEL BENE SE NON ACCETTI L'INGRATITUDINE
CI VUOLE TUTTA UNA VITA PER IMPARARE A VIVERE
LA FELICITA' E' FATTA DI POCHI ISTANTI
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INCONTRIAMO IL DESTINO SULLA VIA PER EVITARLO
L'amicizia: gli amici ti aiutano, i conoscenti ti salutano!
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A VOLTE UN PO' DI SOLITUDINE CI FA STARE BENE
Chissà perchè certe donne e certi uomini non cambiano mai! Com'è squallida l'umanità, e io ne faccio parte!
RONDINI (DAL CD "TIME OFF" DI G.M.)
Volano, come rondini volano
poi nel cielo scompaiono
i miei sogni così.
Tornano come rondini tornano
anche se non vorrei...
I miei sogni così.
Chi non ama ricordi non ha...
sempre solo restare dovrà...
Una vita vissuta così...
non vorrei...non vorrei.
Meglio ridere e piangere se...
se l’amore ora viene ora va...
fa soffrire, ma è meglio così:
solo non sarai...no mai!
I ricordi verranno da te
come gocce di pioggia...
cadranno giù...
dai tuoi occhi dal cuore e poi tu,
sognerai... Di tornar tra le braccia di chi... se ne andò..
senza dirti nemmeno perché...
Sognerai... Di fermare quel bacio... così,
che hai rubato alle labbra di chi...mai t’amò... mai t’amò.
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Alcuni si ricordano dell'educazione
solo quando la pretendono dagli altri
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FELICITà
Non parlate della vostra felicità a chi è meno felice di voi.
La felicità è come la febbre poichè tutti ci sono intorno per farcela passare.
SCENDI! (A SONG BY GIOV@NNI)
TURBOLENZE D'ONDE
Senza il tuo consenso nessuno potrà mai farti sentire inferiore.
POLVERE DI STELLE SULLE MANI
Io sono più importante dei miei problemi.
COME SPIGHE DI GRANO
Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole
Inviato da: cassetta2
il 06/06/2024 alle 18:52
Inviato da: virgola_df
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Inviato da: menegi53
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Inviato da: NORMAGIUMELLI
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