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BACK TO BLACK
He left no time to regret, kept his dick wet, same old safe bet. Me and my head high, and my tears dry, get on without my guy, you went back to what you knew, so far removed from all that we went through, and I tread a troubled track, my odds are stacked, I'll go back to back. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her and I go back to...I go back to us, I love you much; it's not enough, you love blow and I love puff, and life is a pipe, and I'me a tiny penny rolling up the walls inside. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her, and I go back to...
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S'I' FOSSE FOCO (SONETTO DI CECCO ANGIOLIERI)
SMILE: THE LIFE IS SO GOOD!
LOVE HER AGAIN (DAL CD "ALONE" DI G.M.)
THE SECRET (BY GIOV@NNI)
Messaggi di Marzo 2016
Domani, domani, raccolto in un'idea, riabbraccerò l'alba o un desiderio che si scalda al primo tepore o al sogno che si spegne in un sospiro nell'accorgermi che è già mattino. Domani guarderò sotto il chiarore delle stelle e osserverò la luna nel suo brillare una notte intera, come un desiderio che si spegne al suono di mille miei ricordi. Domani mi racchiuderò in un tramonto nel guardarmi attorno; domani mi racconterò senza alcun pudore; domani sarò come sono sempre stato, e cercherò nel vento il pianto di quando sono nato. Poi lo spegnerò con il sorriso di un nuovo giorno di sole, e quando i miei occhi si chiuderanno stanchi di luce, sì, io, mi guarderò dentro, e mi scoprirò intento nello spegnere, alitando piano, una candela azzurra stretta nella mano macchiata di cera, o nell'addormentarmi quando... sarà sera.
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Trafitti sono i giorni passati, uno solo, nasce nascosto fra le bugie, prigioniero del tempo. Il desiderio di rinnovamento, la primavera che sorride e il cuore è liberato da un inverno che inverno non è stato ma lo stesso troppo lungo, e ormai è passato; un fiore prende forma nell’immagine dipinta di un nuovo giorno. Solo, senza emozione, perché troppo forte per poterla contenere, in un abbraccio intenso, rimango fermo a pensare oltre il destino e in questo fresco e ventoso mattino che sa di primavera appena sbocciata in ogni sguardo che incontro; qui, ogni tanto mi fermo a cogliere un fiore fatto di pensiero lungo il cammino che porta a confondere l’orizzonte lontano con quello fisso degli occhi che guardano il cielo, e ogni sguardo è una scintilla di lacrime di cristallo e polvere di stelle che ancora stentano a scomparire nel cielo; commozione grande di tanta bellezza da poter toccar con la mano che parte dal cuore e arriva alla mente. Chissà, se questo alito di un equinozio ormai nato, riuscirà a trasformare le foglie in gocce di rugiada che rubino il caldo colore al sole e portino pace nel cuore dell’uomo. E spera ancora, lui, adesso, senza sosta, di viver per sempre una notte serena come questa che dopo la luce calda dell'astro dorato arriva piano, ma dolce e nasconde il nuovo che domani scoprirò; sì, sarà una sorpresa e un esplosione di colori di sogno; scende, la notte, col suo nero manto a ricoprirmi di pace e mi asciuga, di commozione bagnati, dagli occhi il pianto, e tiepida scalda la pelle, perché è fatta solo di stelle!
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Luce chiara ad illuminare ciò che non vedo mai con occhi sinceri. Polvere bianca si posa incessante per rendere preziosi i profili marcati e in penombra dei volti che mi abbracciano col loro sorriso. Silenziosa rete calata nei fondali a setacciare magici momenti vissuti con morbidi sguardi. Poi guardo in alto e penso. C'è un po' di luna in ogni frase che parla d'amore. Basta cercarla e pensarla con la mente e subito affiora dal cuore; ardono le stelle sul quadrante delle mie ore mentre in onde il rosso dell’astro dorato m'affoga di cielo, e io mi perdo nel volo degli uccelli parlando con l'eco, gridando nel vento, frantumandomi il volto nella danza del sole. E scotta la pelle misurando in numeri vuoti la corsa del mio cuore, la danza del mio sguardo; e nella coppa delle mani subito si versa la notte che bevo come fosse un'acqua d’un mondo nuovo dalle stelle caduta. Si schiude la mia bocca tra petali di luce al mattino. Sul duplice urto del giorno e della notte mi scorre nelle vene l'acqua del mare, ed i miei sogni sono ali di corallo, correnti d'alghe, torrenti di pensieri liberi al vento, tra le ali spiegate del sentimento. Così, mi guardo attorno nel nascere d’un nuovo giorno. Lontano da me c’è un altro cuore che batte. Lontano da me c’è un altro cuore che vive. Lontano da me sento altri cuori che sussurrano parole d’amore, d’amicizia, di solidarietà e altruismo. Dentro di me sento il mio cuore che batte, che vive, che cerca di sussurrare quelle stesse parole. Ma all’improvviso non lo sento più il mio cuore. Quasi di colpo non ci fosse più o fosse solo. Non lo sento più perché è andato alla ricerca di altri cuori per diventare insieme un unico cuore… in volo.
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Non trovo in questa giornata di vento e di pioggia, quasi l’inverno volesse ricordare che ancora c’è, parole che possano descrivere uno stato d’animo che come un quadro di Van Gogh ha mille colori violenti e spiccati. Non percepisco nel vento che mi rivolta l’ombrello e mi spezza il respiro, nella pioggia che sferza la terra e mi punge la pelle, un qualche cosa che abbia sapore di nuovo, ma di antico, che riaffiora da ogni vicolo per cui passo, tra le scalcinate mura di una torre che si eleva tra vecchie case e antichi palazzi, negli occhi dei bimbi che corrono appresso ai genitori facendo di ogni pozzanghera un gioco, nelle guglie fatiscenti del Duomo vicino che richiamano gocce d’argento al risuonar delle campane, e, fuori da tutto ciò, un gioco d’ombre fatto di gatti che cercan riparo negli angoli di portici scuri. Improvviso il silenzio scende tra le nuvole dei miei pensieri, lucertola apparsa credendo fosse primavera poi subito celata agli occhi in una griglia affacciata sul pavimento: mi hai strappato un sorriso, con il guizzo della tua coda. Mi sono soffermato lì, in quella strada stretta che poche volte ho fatto, e senza timore sono entrato dove da tanto tempo non ero mai stato. Volti di cera composti da dietro porte chiuse che fremono al vento. Occhi rossi che nascondono lacrime subito inghiottite quasi a vergognarsene, sussulti lievi che squassano dentro, impercettibili fuori se a parlare è il vento, poi guardare e non sentire nel petto nulla, tranne un senso di vuoto che mi tiene sospeso. Immobile, appeso il mio muto pensiero, gente che aspetta chi poi chiuderà quella porta ancora aperta per lasciare spazio a qualcun altro nel gioco infinito della vita che rotola piano nella strada in salita, e piccola in fondo e stretta, l’uscita. Strano, mi chiedo da dentro, alla ricerca di un filo di tristezza che manca ma penso di dover cercare, non sento quello che negli sguardi di tanti senza fatica potrei trovare, ma tutto m’appare come se nulla mi potesse sfiorare, come se oggi fosse un giorno qualunque, e non m’importasse di nulla. Vorrei poter abbracciare, vorrei poter parlare di quello che sento nel cuore, vorrei che questo grigio divenisse più giallo del sole, vorrei, vorrei… Vorrei non aver veduto per un attimo affacciato l’angelo nero accanto a una maschera di formaldeide, sorridere e farsi beffe della mia indifferenza, vorrei che ieri fosse ancora ieri e poi per sempre ieri perché troppo veloce oggi è arrivato. Vorrei che quello che già sapevo non fosse stato così vicino, vorrei chiudere la porta del pensiero e lasciarla avvolta nel filo spinato, così come le tele sospese dei ragni negli angoli e nelle crepe delle pareti del cuore. E lì, di fronte a me stesso, lì davanti a tutti, cercare di capire quello che riflesso nei loro occhi è quanto di me hanno rubato coi loro saluti, le loro strette di mano, il viso accanto al mio in un abbraccio che mi è difficile intendere perché non mi appartiene e lo sento falso e distante. Circostanze, semplicemente ritagli d’un giornale scritto fitto e mai letto, lasciato sopra una seggiola vuota e traballante come le stelle quando passan le nuvole, scompaiono nel loro sorridere al cielo, per poi di nuovo apparire, così come il vento che soffia e mi vuole ferire, ma io davvero faccio finta di niente, e no, il suo gelido fiato adesso, non lo voglio sentire.
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INFO
L'IGNORANZA E' MENO ODIOSA DELLA PRESUNZIONE
NON FARE DEL BENE SE NON ACCETTI L'INGRATITUDINE
CI VUOLE TUTTA UNA VITA PER IMPARARE A VIVERE
LA FELICITA' E' FATTA DI POCHI ISTANTI
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INCONTRIAMO IL DESTINO SULLA VIA PER EVITARLO
L'amicizia: gli amici ti aiutano, i conoscenti ti salutano!
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A VOLTE UN PO' DI SOLITUDINE CI FA STARE BENE
Chissà perchè certe donne e certi uomini non cambiano mai! Com'è squallida l'umanità, e io ne faccio parte!
RONDINI (DAL CD "TIME OFF" DI G.M.)
Volano, come rondini volano
poi nel cielo scompaiono
i miei sogni così.
Tornano come rondini tornano
anche se non vorrei...
I miei sogni così.
Chi non ama ricordi non ha...
sempre solo restare dovrà...
Una vita vissuta così...
non vorrei...non vorrei.
Meglio ridere e piangere se...
se l’amore ora viene ora va...
fa soffrire, ma è meglio così:
solo non sarai...no mai!
I ricordi verranno da te
come gocce di pioggia...
cadranno giù...
dai tuoi occhi dal cuore e poi tu,
sognerai... Di tornar tra le braccia di chi... se ne andò..
senza dirti nemmeno perché...
Sognerai... Di fermare quel bacio... così,
che hai rubato alle labbra di chi...mai t’amò... mai t’amò.
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Alcuni si ricordano dell'educazione
solo quando la pretendono dagli altri
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FELICITà
Non parlate della vostra felicità a chi è meno felice di voi.
La felicità è come la febbre poichè tutti ci sono intorno per farcela passare.
SCENDI! (A SONG BY GIOV@NNI)
TURBOLENZE D'ONDE
Senza il tuo consenso nessuno potrà mai farti sentire inferiore.
POLVERE DI STELLE SULLE MANI
Io sono più importante dei miei problemi.
COME SPIGHE DI GRANO
Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole
Inviato da: cassetta2
il 06/06/2024 alle 18:52
Inviato da: virgola_df
il 31/12/2023 alle 11:48
Inviato da: menegi53
il 04/08/2020 alle 16:19
Inviato da: virgola_df
il 01/08/2020 alle 11:55
Inviato da: NORMAGIUMELLI
il 08/01/2019 alle 14:46