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BACK TO BLACK
He left no time to regret, kept his dick wet, same old safe bet. Me and my head high, and my tears dry, get on without my guy, you went back to what you knew, so far removed from all that we went through, and I tread a troubled track, my odds are stacked, I'll go back to back. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her and I go back to...I go back to us, I love you much; it's not enough, you love blow and I love puff, and life is a pipe, and I'me a tiny penny rolling up the walls inside. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her, and I go back to...
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S'I' FOSSE FOCO (SONETTO DI CECCO ANGIOLIERI)
SMILE: THE LIFE IS SO GOOD!
LOVE HER AGAIN (DAL CD "ALONE" DI G.M.)
THE SECRET (BY GIOV@NNI)
Messaggi del 09/09/2015
Se per caso t’incontrassi in un giorno colorato di grigio pioggia, quando il cielo trattiene le sue stille e mi accompagna nella strada verso Bois de Boulogne, ti getterei le braccia al collo e tu come sempre piegheresti il ginocchio alla francese e poseresti il tuo viso sulla mia guancia. Sì, certo, prima mentre passeggiavo lungo la Senna, colorata dai chioschi dei bouquinistes, un signore con la pipa mi ha additato e chiamato per nome dicendo che per me aveva un libro che sempre cercavo e adesso ha trovato. Vecchio ma importante. Mi sono avvicinato sorridendo e lui subito mi strizza l’occhio, e mi dice “c’est pour toi monsieur“, e io lo sfoglio. Tra le pagine il tuo indirizzo scritto con il rossetto su un pezzetto di carta colorato. E, di colpo, tu compari nella mente e metti le mani a coprirmi gli occhi da dietro le spalle dicendo: “et maintenant?”. Un tuffo al cuore, non ero pronto. Poi all'improvviso corri e dici: “prendimi se ci riesci!”, in un italiano perfetto, solo a tradirti la erre che rotolava, come un sasso su un sentiero. E insieme a giocare a nascondino tra le colonne di un negozio di Vuitton mentre lungo i marciapiedi i ruscelletti d’acqua trascinano minuscoli pezzi di carta nelle griglie vicine. Per gioco poi prendo la mira e, chiudendo un occhio, cerco di colpire con il manico dell’ombrello, a guisa di mazza da golf, i ricci verdi delle castagne cadute sul selciato. Le foglie umide di pioggia degli alberi sopra la testa che ondeggiano; sono castagni posti a filare lungo il viale e io che avanzo facendo della griglia lungo il marciapiedi, la buca della vittoria ad ogni colpo centrato di quelle sfere verdi. Una mansarda sui tetti, il tuo regno, tra comignoli colorati di rosso e di giallo, e lontano l’abbraccio della Tour Eiffel che si staglia, piena di luci, all’orizzonte, quando guardo in fondo tra le strade a raggiera più sotto che partono dall’Arc De Trionphe, nel brulicare di gente. Oggi come ieri, forse un mese che manco da Parigi, forse più, ma ogni volta il tempo mi ruba il tempo, e la tristezza scende quando il giorno muore perché l’indomani devo partire. Domani arriva sempre, troppo presto, diventa oggi, e oggi piove e non ho l’ombrello del tuo sorriso a proteggere il viso dalle gocce di pioggia. Sì, cercherò domani, quando sarò lontano, tra le pagine del libro, aperto in mano, un cuore che hai dipinto di rosso mentre dormivo. Momenti che ho dipinti con colori di sole nella memoria e, mi dico, che certamente adesso, non potrei chiedere di più di una erre strascicata, di un nasino all’insù, del mio francese con la erre ultrastrascicata per farti ridere e prenderti in giro. Troverò il mio nome abbracciato al tuo, e rivedrò il tuo viso tra tanti lungo la via del Louvre, tra i dipinti appesi alle pareti, tra mille corridoi pieni di storia, e, insieme a tutto, la nostra immagine, tra infinite altre, come una miniatura rimasta racchiusa in un libro dalle pagine gialle; ho lasciato vicino al tuo cuscino un fiorellino, rubato a un aiuola nel parcheggio, celeste come i tuoi occhi, come il cielo d’estate e mi sono recato all’aeroporto in fretta perché non mi assalisse il desiderio di restare nella Ville Lumière per sempre... Primi giorni di settembre, tutto corre come in un flash: ho girato la chiave nella toppa e sono entrato piano nella penombra che mi avvolgeva. La mansarda era in ordine sopra i tetti dai comignoli rossi e gialli, un fiorellino celeste secco dentro un vasetto di terracotta blu, una foto vicina di due visi sorridenti, un libro aperto con sottolineate in rosso le parole "je l'aime". Fuori, Parigi era triste, fuori, la pioggia cadeva e i ruscelletti si facevano più grossi ai bordi dei marciapiedi. Come i miei pensieri, come le gocce che mi inzuppavano il viso, come la canzone di Lucio Battisti che mi penetrava il cuore, ma quell’acqua che cadeva non era azzurra, nemmeno chiara, era salata e amara; era… come un onda in pieno viso, era... mischiata di grigio, con mille lame di ghiaccio, e quella sensazione del cuore che forte batteva ancora adesso mi stordisce, con dentro il colore e le foglie di castagno ingiallite di colpo. Come quelle di un autunno che rapido avanza, anche se l’estate è ancora affacciata, la nebbiolina umida che arriva, e, sempre più forte il vento freddo che soffia: per non farlo entrare, del mio cuore alla fine si son chiuse le porte. Giov@nni |
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L'IGNORANZA E' MENO ODIOSA DELLA PRESUNZIONE
NON FARE DEL BENE SE NON ACCETTI L'INGRATITUDINE
CI VUOLE TUTTA UNA VITA PER IMPARARE A VIVERE
LA FELICITA' E' FATTA DI POCHI ISTANTI
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INCONTRIAMO IL DESTINO SULLA VIA PER EVITARLO
L'amicizia: gli amici ti aiutano, i conoscenti ti salutano!
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A VOLTE UN PO' DI SOLITUDINE CI FA STARE BENE
Chissà perchè certe donne e certi uomini non cambiano mai! Com'è squallida l'umanità, e io ne faccio parte!
RONDINI (DAL CD "TIME OFF" DI G.M.)
Volano, come rondini volano
poi nel cielo scompaiono
i miei sogni così.
Tornano come rondini tornano
anche se non vorrei...
I miei sogni così.
Chi non ama ricordi non ha...
sempre solo restare dovrà...
Una vita vissuta così...
non vorrei...non vorrei.
Meglio ridere e piangere se...
se l’amore ora viene ora va...
fa soffrire, ma è meglio così:
solo non sarai...no mai!
I ricordi verranno da te
come gocce di pioggia...
cadranno giù...
dai tuoi occhi dal cuore e poi tu,
sognerai... Di tornar tra le braccia di chi... se ne andò..
senza dirti nemmeno perché...
Sognerai... Di fermare quel bacio... così,
che hai rubato alle labbra di chi...mai t’amò... mai t’amò.
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Alcuni si ricordano dell'educazione
solo quando la pretendono dagli altri
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FELICITÀ
Non parlate della vostra felicità a chi è meno felice di voi.
La felicità è come la febbre poichè tutti ci sono intorno per farcela passare.
SCENDI! (A SONG BY GIOV@NNI)
TURBOLENZE D'ONDE
Senza il tuo consenso nessuno potrà mai farti sentire inferiore.
POLVERE DI STELLE SULLE MANI
Io sono più importante dei miei problemi.
COME SPIGHE DI GRANO
Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole
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