Il Nucleo Ispettori Pesca della Guardia Costiera di Roma ha sequestrato circa 150 chili di alghe commestibili essiccate, provenienti dalla Cina, scadute da oltre un mese e prive di documentazione di tracciabilità (prevista dalla legge per accertare la provenienza e quindi la salubrità del prodotto). Nel blitz i militari hanno bloccato il tir in partenza con il carico di alghe destinato a ristoranti della zona “Nomentana”. Oltre al sequestro del prodotto, al titolare del magazzino è stata elevata una sanzione amministrativa di circa 4500 euro. |
E’ stata denominata Operazione Talasso l’attività di controllo messa in atto dalle Guardie Costiere d’Italia dal 18 al 24 di ottobre. 4000 uomini e donne della Guardia Costiera sono stati impegnati nel controllare l’intera filiera della pesca – sia in mare sia a terra – nei punti di sbarco, grossisti, mercati ittici, pescherie, ristoranti, magazzini di grande distribuzione ecc. E dalla stessa Capitaneria giungono i primi importanti risultati: 7.558 controlli su tutto il territorio nazionale, 39 tonnellate di prodotto ittico sequestrate, 623 sanzioni amministrative per oltre un milione e centomila euro. 843 le violazioni accertate di cui 400 riguardanti la mancanza di tracciabilità del pescato, 119 il cattivo stato di conservazione del prodotto ittico, 74 le frodi alimentari, 57 le violazioni contestate per pesca illegale e 56 per pescato sotto la taglia minima. Tra i tanti sequestri si ricordano le due tonnellate di sardine e sgombri sequestrate a Sanremo non idonei al consumo perché in pessimo stato di conservazione, le sei tonnellate di merluzzo provenienti dall’Oceano Indiano e dall’Atlantico commercializzate come merluzzo nostrano – evidente tentativo di frode in commercio – individuate a Messina, l’impianto abusivo di mitilicoltura sequestrato a Taranto con la successiva distruzione di 9 tonnellate di cozze, i 130 esemplari di tonno rosso sottomisura scoperti dalla Capitaneria di Brindisi a bordo di due pescherecci della marineria di Riposto. A Corigliano Calabro (CS), invece, sono stati sequestrati, presso un rivenditore di surgelati, oltre 10 chili di “Pollack d’Alaska” spacciato per merluzzo del Mediterraneo, con evidente tentativo di frode in commercio, nonché 20 chili di tonnetto/alletterato pescati da un soggetto sprovvisto della licenza di pesca con una rete professionale lunga 100 metri di tipo volante e gli 11 chili di alici ad un venditore per strada sprovvisto delle autorizzazioni commerciali.. IN totale la Capitaneria locale ha messo a segno 151 controlli ( di cui 29 a pescherecci), per un totale di 12 violazioni riscontrate di cui 10 amministrative (per oltre 20.500 euro) e 2 penali; 5 sequestri tra cui attrezzi da pesca non consentiti e 39 chili di pesce. E ancora la Capitaneria di Porto di Pozzallo ha condotto specifici controlli sulla pesca, il commercio e la vendita al dettaglio e nei punti di ristorazione del pesce spada. Tra gli 85 controlli effettuati su tutta la costa iblea, gli uomini della Capitaneria hanno inoltre individuato un esercente che vendeva “pesce ghiaccio”, proveniente dai laghi della Cina, come novellame di sarda pescato nel Mediterraneo. Il commerciante in questione è stato denunciato per frode in commercio con danno al consumatore. La Capitaneria di Porto di Siracusa, infine, nell’ambito dell’Operazione Talasso coordinata a livello periferico per la Sicilia orientale dalla direzione marittima di Catania, ha effettuato complessivamente 76 controlli presso società e rivendite, elevando 3 verbali di illecito amministrativo di cui 2 per tracciabilità e 1 per etichettatura, accertando infrazioni complessivamente per euro 4.166,00. |
Il 26 ottobre 2010 alle primissime ore del mattino un nucleo di militari della Guardia Costiera di Gela con un'azione fulminea ha sorpreso in uno spiazzo limitrofo a Via delle Americhe vicino alla stazione, quattro veicoli intenti in operazione di trasbordo di prodotto ittico in un improvvisato mercato del pesce abusivo. L'attività posta in essere questa mattina dal personale della Capitaneria, agli ordini del Comandante del Porto, il Capitano di Fregata (CP) Rosario Loreto, ha portato al sequestro di oltre mezza tonnellata di prodotto privo della necessaria documentazione che ne certifichi la provenienza ed all'elevazione di sanzioni amministrative per un totale di 12.000 euro.
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Taranto, 2 set - Dal 1° settembre è iniziato nel Compartimento Marittimo di Taranto il fermo biologico obbligatorio e la Guardia Costiera ha maggiormente intensificato la vigilanza a tutela delle risorse biologiche marine. In tale attività di costante vigilanza in mare e lungo le coste, finalizzata al contrasto delle attività illecite e della pesca di frodo, dalla serata di mercoledì e nel corso della notte di giovedì, si è svolta un’intensa operazione in Mar Piccolo con l’impiego di unità navali della Guardia Costiera, e pattuglie radiomobili, nel corso della quale sono stati sorpresi due sub in immersione muniti di bombole, che pescavano seppie di piccola taglia, attirandole mediante l’ausilio di intense fonti luminose in una rete a forma di canestro. Dagli accertamenti svolti dai militari del Nucleo Operativo Difesa Mare, i due pescatori sono risultati privi di autorizzazione alla pesca, svolta tra l’altro, in una zona interdetta a tale attività. Nel corso della stessa attività di vigilanza svolta lungo la costa Jonico-salentina, gli Uomini della Capitaneria di Porto di Taranto, coordinati dal Capitano di Vascello Paolo Zumbo, hanno tratto in arresto un altro pescatore di frodo, S. F. di anni 34 di Manduria, intento al prelievo di datteri di mare. Al soggetto, è stato contestato il danneggiamento aggravato, deturpamento di bellezze naturali e prelievo di specie ittiche protette. Il 34enne di Manduria, si è scoperto era incensurato e non rientrava tra quelli che abitualmente svolgono tale attività illecita. |
Cervo - Ai bagnanti mostrava un foglio bianco raffigurante la sagoma di un corpo umano, nel quale venivano illustrati i punti del corpo dove, facendo pressione con un massaggio asiatico, si potevano curare le varie patologie. Prometteva di curare l’impotenza, l’obesita’ e di ridare la giovinezza con un ‘lifting facciale’ un massaggiatore da spiaggia di origine asiatica, riuscito a scappare, stamattina, da una pattuglia della Guardia Costiera che lo aveva notato mentre tentava di procacciare clienti tra i bagnanti del rinomato lido del ‘Porteghetto’, a Cervo. A questi mostrava un foglio bianco raffigurante la sagoma di un corpo umano, nel quale venivano illustrati i punti del corpo dove, facendo pressione con un massaggio asiatico, si potevano curare le varie patologie. Il personale della Delegazione di Spiaggia di Diano Marina, durante un normale controllo del litorale, nell’ambito dell'operazione ‘Mare Sicuro 2010’, gli ha cosi’ intimato l’alt, ma luii ha iniziato a scappare, verso la salita Marinella, riuscendo a dileguarsi per le vie del borgo cittadino, abbandonando il foglio e uno zainetto nero. Quest’ultimo conteneva: tre flaconi di una nota marca di prodotti per l'igiene personale, due spugne, due asciugamani di piccola taglia, un foglio bianco raffigurante il corpo umano con indicazioni di vari punti di pressione, un foglio bianco raffigurante la sagoma di un piede umano e molto altro materiale difficile da tradurre, essendo solo in lingua asiatica.
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Guardia Costiera e Polizia Stradale hanno avviato una serie di controlli congiunti al casello dell'Autostrada per ispezionare la merce in entrata, dall'Autofiori, in provincia di Imperia. Controlli vengono effettuati soprattutto sulle derrate alimentari e in particolare sui prodotti ittici. Il primo servizio di controllo e' stato organizzato, questa mattina, al casello di Imperia Est, alla presenza del comandante della Polizia Stradale di Imperia, Andrea Frumento e di una delegazione della Guardia Costiera. |
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