GUARD-RAIL KILLER
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Post n°23 pubblicato il 27 Luglio 2008 da ginolinotino
26 Luglio 2008 Savona: Incidente mortale nel pomeriggio sull’autostrada A6, all’altezza di Madonna del Monte, in direzione Torino, precisamente al km 123,5. Inutili i soccorsi ed i tentavi di rianimazione. |
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Tutti i giorni in cui un motociclista sale in sella, sia per andare al lavoro, sia per un giro fuori porta, si rende conto di quanto sia pericoloso e soprattutto di quanto siano inadeguate le infrastrutture per gli utenti a due ruote. L’A.M.I (associazione motociclisti incolumi) da anni lotta per rendere più sicure le nostre uscite in moto battendosi per migliorare la qualità delle nostre strade.
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Guard rail in via Cantù a Parravicino
Roma "Cinecittà Est", prima
o poi quì s'infilza qualcuno
e chiaramente la stampa e il giornalismo italiano se ne fotte.. un motociclista tagliato in due da guardrail assassini non farebbe abbastanza notizia da porterci marciare servizi su servizi per settimane…
Nessuno dovrebbe avere mai la sventura di incappare in una disgrazia del genere, i guardrail come viene ricordato sono fatti per attutire ed evitare che masse compatte di auto e camion non possano uscire dalla carreggiata. Ecco quindi che quando corpi umani senza + difese piombano su di essi vengano mutilati orribilmente. Non accade solo ai motociclisti accade anche ai passeggeri di auto coinvolte in incidenti con ribaltamento e ricaduta dell’auto sul guardrail.
Accade che i rinforzi tubolari presenti su alcuni guardrail diventino giavellotti capaci di trapassare una donna incinta che aveva perso il controllo dell’auto per l’asfalto viscido. Se ai guardrail aggiungiamo tutti gli alberi e i lampioni che costeggiano le strade, i dossi con vernici pericolose con poche gocce d’acqua, risulta evidente che la sicurezza sulle strade è delegata ancora una volta al buonsenso degli utenti. Perché sbagliare può voler dire non avere una 2 chance.
grazie per passare spesso da queste parti.
Si! la notizia e molto allettante, ma....
ora quanto dobbiamo aspettare per vedere qualcosa di concreto, o meglio, quante vittime sminuzzate da questi infernali strumenti di tortura ci devono essere ancora!
Sono sicuro che se un famigliare o un amico di qualche ministro, entri nelle grazie del "Signore" tramite il guard-rail, buche sull'asfalto, alberi al lato strada, ecc... la cosa non passerà inosservata e salterà fuori qualche disegno di legge per agevolare il ripristino di questi insidiosi pericoli.
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